martedì 17 marzo 2009

Un buon esempio

Domenica scorsa è cominciata la nuova stagione di Report, la trasmissione di Rai Tre, condotta da Milena Gabanelli, che propone un moderno giornalismo d'inchiesta. La prima puntata è stata dedicata alla città di Catania, ridotta alla quasi bancarotta da immani sprechi di denaro pubblico.

Pur condividendo il fatto che la situazione di Catania sia scandalosa, Giuseppe Cruciani, riferendosi, durante la Zanzara di ieri, proprio alla puntata di Report di domenica, ha detto questa testuale frase: “Queste cose sono presentate in modo da essere inattaccabili”.

Mi è sembrata una frase un po' strana, un po' ambigua. Come se si sottintendesse che le inchieste di Report venissero confezionate dopo aver operato una sorta di manipolazione volta a mettere in risalto alcuni aspetti e a ometterne altri di pari rilevanza.

Potrei sbagliare, e magari oggi Cruciani mi manderà la consueta mail indispettita, ma io ci ho colto un retrogusto amaro: è come se il conduttore della Zanzara avesse avuto una gran voglia di esternare il suo scarso gradimento, in generale, per il tipo di giornalismo proposto da Milena Gabanelli e dal suo team, ma che la trasmissione di domenica fosse talmente ben fatta e ben argomentata da non dargliene il pretesto.

Voi che impressione avete avuto?

Approfitto del post per manifestare il mio personale apprezzamento per la conduttrice di Report, che a mio avviso offre un giornalismo d'inchiesta molto coraggioso, del quale si sente un gran bisogno. Non è però mia intenzione fare della Gabanelli né un mito, né un idolo, né un eroina. Mi basta considerarla, più semplicemente, un buon esempio.

----------

La musica ipnotica che fa da sigla a Report è estrapolata da una canzone del 1991, dal titolo "Safe from harm", ad opera dei Massive Attack. Capolavoro del genere trip hop.



16 commenti:

Anonimo ha detto...

E neanche mi sogno la Gabanelli vestita in lattice.
authan

Marco ha detto...

Ricordo che anche a proposito di "annozero" Cruciani disse che la trasmissione presenta "un'italia allo sbando", come a dire che quella che avevamo visto in TV non è l'italia così com'è ma è solo una versione estremizzata dell'italia presentataci dalla trasmissione. Questo tipo di commenti rientrano perfettamente nello schema di un giornalismo filogovernativo come è (palesemente, dal mio pèunto di vista) quello di Cruciani.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!

ieri sera ho fatto molta fatica a seguire la trasmissione e non ritornare alle frequenze di RADIODUE ad ascoltare Dispenser!

Tra Report (VIVA VIVA RAITRE), i cani randagi e soprattutto l'ironia su Prodi ospite di Fazio (perchè a Cruciani, che è campione di coerenza, quelli che tornano dopo aver detto di aver lasciato o che parlano dopo aver chiesto silenzio - vedi sig. Englaro - proprio gli danno sui nervi!!) il conduttore secondo me non ha offerta una delle migliori performances.

Si avvertiva distintamente il suo disagio per non poter criticare a dovere la Gabanelli, soprattutto quando ha riferito di non aver seguito la trasmissione di domenica sera, ma di aver vista la registrazione (nemmeno per intero, ecchessarammai??!!) solo la mattina di ieri!!

francesca

ps: a proposito di cani ricordo in un Ballaro' (se non erro) di qualche tempo fa dove c'era la rossa Brambilla (presto ministra del turismo per far da madrina alla inaugurazione di centri fitness e cliniche di lusso)
che aveva accusato del problema randagi in Sardegna il governatore Soru ospite in trasmissione.
Ora, ieri sera un ascoltatore a La Zanzara ha fatto presente con enfasi che i cani abbandonati sono numerosi anche in Puglia ..... ehm.... dove governa Vendola, aggiungo io!
Ma quel povero bimbo azzannato due giorni fa era siciliano ed in Trinacria non governa Rita Borsellino!

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

io trovo che il buon Cruciani sia invidiosetto di tutte le trasmissioni/personaggi che finiscono per essere idolatrate e mitizzate.

Report è un esempio, e sottoscrivo l'ultimo paragrafo del post al 100%, nel senso che si tratta di informazione vera, di giornalismo di inchiesta molto raro in Italia, fatto con stile chiaro, senza la volgarità inaccettabile de le Iene.

Tuttavia frasi come "idoli sempre" sono appunto sempre esagerate, anche per esempi molto virtuosi come il programma della Gabanelli.

Sono proprio quelle però che infastidiscono Cruciani, a mio parere almeno in parte x invidia.

Altro esempio è Fiorello, che a me non piace per nulla, ma che è apprezzato da molte persone che rispetto ed è idolatrato da molte altre.

Ogni volta che si parla di Fiorello, Cruciani si innervosisce, e qui ancora io colgo invidia.

*** (che bello:-D)

Lo sbeffeggiamento di Prodi, basato peraltro sul suo "ritornare" e non su ciò che ha detto è stato a mio parere fuori luogo e degno di un bar di ubriaconi. A mio parere P. è stato una delle poche persone serie che abbiamo avuto al governo negli ultimi anni. Naturalmente il fatto che a Cruciani sia "antipatico" deve costituire un giudizio importante su ciò che l'uomo ha fatto, ma si vede che per il conduttore della Zanzara va bene così.

***

I randagi sonol'ultimo dei nostri problemi e trovo una vergogna che siano in prima pagina.

Come molti, ritengo faccia parte di qualcosa che è una via di mezzo tra una strategia di distrazionee un involgarimento dovuto alla pigrizia dei giornalisti (televisivi in massima parte).

Saluti

Tommaso ***

Anonimo ha detto...

Non sono più giovane e ricordo al mio paesello le zitelle mugugnare al passaggio di belle ragazze con il loro bello. Chi critica certi giornalisti ( Gabanelli, Mentana ..) mi ricorda quel tempo. Quindi vecchio e invidioso. Camminare con la schiena dritta , non è solo postura ma eleganza.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
non ho capito il riferimento alla Gabenelli vestita di lattice... :-)

Milena Gabanelli ed il suo team (ma anche Iacona) SONO dei miti perchè tra i pochissimi ad AVER SCELTO di operare da seri professionisti in un campo dove serietà e professionalità sono degli optional raramente richiesti e mai offerti.

Non sono perfetti, ma sono sempre stati puntuali anche nel rettificare con adeguati spazi le inesattezze mandate in trasmissione, inesattezze che non hanno mai inficiato il valore dei contenuti.

Se si aggiunge che fanno giornalismo di inchiesta e denuncia (che quindi mostra i malfunzionamenti dell'Italia) l'invidia ed il fastidio da parte di Cruciani, che è un ottimo conduttore filogovernativo ma nulla più, ci sta tutta .

E ci sta tutta la differenza di statura tra i due modi di fare giornalismo (ve l'immaginate il team di Report che viene massacrato da qualcuno come è invece accaduto a Cruciani in materia del ponte di Messina -su cui ha scritto addirittura un libro a favore- dal Prof. Ponti?).

Saluti

Paolo il freelance

Anonimo ha detto...

Per Tommaso sui randagi

Anch'io non sopporto le notizie di cronaca in apertura dei TG: servono solo per coprire altre magagne (ad esempio la crisi economica).
Ma questa dei randagi non è una notizia di cronaca.
Si tratta di un grave sintomo della crisi politica del sud italia dove lo stato e gli enti pubblici non sono in grado di controllare il territorio.
La perdita del controllo del territorio è una delle spie maggiori del fallimento di una società.
E al sud accade di tutto perché il territorio è terra di nessuno o a volte di altri oscuri poteri.
Quindi là si può buttare ogni tipo di rifiuto in ogni luogo, si possono costruire interi quartieri abusivi, si può sparire in un buco, si può essere uccisi dai cani.
In un territorio senza stato tutto può accadere e questo è un grave problema politico.
Non è un caso che i cani fossero in Sicilia (vedi Report) e non ad esempio in Emilia Romagna.

Saluti

F®Ømß°£ ha detto...

@ Vigneron

Sono d'accordo con quello che scrivi, ma mi pare che in prima pagina finiscano i poveri bimbi sbranati che tanta pietà fanno alla vecchina davanti alla TV e NON il problema di assenza colpevole dello Stato da Roma in giù.

La malavita organizzata controlla di fatto il territorio sostituendosi allo stato, come si può leggere per esempio nel libro di Saviano (altro invidiato dal Cruciani piccolo piccolo). Di questo si parla poco.

Si parla appunto dei randagi come fenomeno senza cause: questa è la vergogna a mio parere

Anonimo ha detto...

Cruciani ha piu dubbi di una verginella... anche davanti a fatti osceni tipo Catania deve lasciare la sua classica scia di dubbi. Per lui tutto è un dubbio.

Anonimo ha detto...

ma il forte tanfo di merda voi non lo sentite ancora ?
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/neofascisti/lettera-pd/lettera-pd.html

Anonimo ha detto...

@ Pier
quando pensi che in ogni città i ragazzi dei centri sociali o i cassintegrati che sfilano pacificamente sono presi a manganellate dalla polizia e aggrediti con i gas lacrimogeni, mentre invece le bestie nere, con le teste rasate e i simboli dell'orgoglio fascista possono sfilare prepotenti con il braccio destro teso a fare il saluto romano in città come Milano o Bergamo.....
Io da adolescente ho vissuto gli anni di piombo e ho paura che il clima oggi sia di quelli che preludono ad un epilogo di sangue terribile.

Ma intanto si parla di abbattere i randagi e di arruolare folle di accalappiacani.....

Anonimo ha detto...

Ciao, sono quello che oggi ha chiamato facendo il paragone tra i parlamentari pianisti e gli impiegati del comune napoletano.

Io penso che Cruciani abbia un po' di fastidio e non pochi dubbi sul giornalismo "alla report" e "alla Anno Zero" perché danno risposte e citano fatti. Appunto dice "vengono presentati come inattaccabili" perché secondo lo stesso principio di Karl Popper, le idee e le tesi espresse devono poter essere falsificabili (vale a dire discutibili e smentibili). Invece il servizio di Report non lascia spazio a discussioni o a falsificazioni.

Detto questo io penso che il lavoro giornalistico di Anno Zero, di Report e quello di Cruciani siano di ottimo livello e rappresentino tanti punti di vista sulla realtà. Il lavoro di cruciani è quello di mettere pepe nelle discussioni dunque (come dice lui) ci può stare che metta in dubbio pressochè tutto.

Anonimo ha detto...

Da tempo ormai non ascolto più cruciani! Il suo scopo è quello di sollevare fumo per non fa capir nulla. Parla sopra a chi dice qualcosa di serio. Io sono stato tante volte a Catania. I parcheggiatori abusivi ci facevano passeggiare sui marciapiede e le famiflie coi passeggini dovevano deviare in strada, mentre i vigili passeggiavano per via etnea in alta uniforme. e questo è solo un'esempio. È un posto dove la legalità non sanno neanche cosa sia. Non mi è sembrato che si dicessero cose false. Mah cruciani non è ne pro ne a favore di berlusconi è a favore dei potenti e basta. Non capisco cosa ci faccia a radio 24. secondo lui le vicende giudiziarie del berkuska non interessano a nessuno, il fatto che detenga tutta l'informazione non è veritiero e così via....

Farina ha detto...

Forbice e' un maleducato , Cruciani un acrobata della contraddizione ... ma, sara' possibile trovare qualcosa di meglio mentre mi cucino una bistecca serale?

Anonimo ha detto...

NAPOLI - Si dice "disperato". E torna a ripetere quanto il lavoro del politico gli "faccia schifo". "Sono otto settimane che non faccio un giorno di riposo" scherza nel foier con il pubblico. "Ma lei si diverte", lo punzecchia una signora. "No, a me non piace quello che faccio - replica il Cavaliere - lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio. Sono disperato...".

"Sono abituato a lavorare - riprende Berlusconi sorridendo - pensi che per 21 giorni non ho mai dormito due notti consecutive nello stesso letto". "E' stata una tourneè", ribatte un signore. "No - risponde il Cavaliere - perché in tourneè si recita sempre la stessa parte. Io ogni giorno devo invece cambiarla".

Non è la prima volta che Berlusconi tocca il tasto del "sacrificio" che gli costerebbe fare il lavoro del politico. Quello stesso che più volte ha sbeffeggiato pubblicamente, attaccando "i politici di professione", quelli "solo chiacchiere" e "niente fatti". Opponendoli a quelli come lui, gli uomini "del fare". Ricordando, con orgoglio, la sua ascesa imprenditoriale.
Sospirando quando, elenca le sue innumerevoli case al mare, dalla Sardegna ai Caraibi, che non si può "godere". Elencando minuziosamente i tempi sempre più stretti della sua giornata. "Dormo poche ore al giorno e il resto lavoro" ha ripetuto più volte. "Sono uno di voi" non perde occasione per dire ogni volta che si presenta davanti ad una platea di industriali. Uno di loro che però da 15 anni resta tenacemente attaccato a quel lavoro che, di tanto in tanto, dice di detestare. Ma di cui, evidentemente, non può fare a meno. "Ma solo per il bene degli altri". Ovviamente.
Povero Silvio, grazie per quello che fai per noi sudditi.
Roberto

Anonimo ha detto...

a Silvio il lavoro che fa non piace?????

Eccerto, ma via di li, senza il lodo Alfano, dovrebbe rispondere davanti alla giustizia!!