Io probabilmente sono uno con in testa "poche idee ma confuse", però un punto fermo ce l'ho, ed è questo: quando per esprimere un concetto giusto si usano le parole sbagliate, il concetto diventa sbagliato.
Analogamente, quando per lottare in nome di una causa giusta si compiono azioni sbagliate, la causa diventa sbagliata.
Gli studenti della cosiddetta Onda (tanto chiassosa quanto minoritaria) possono avere mille valide ragioni per protestare, ma nel momento in cui impediscono il regolare svolgimento delle lezioni e creano problemi di ordine pubblico per me passano dalla parte del torto.
Il ministro Renato "Gigi La Trottola" Brunetta (altro che Ufo Robot) nel momento in cui paragona gli studenti dell'Onda a dei guerriglieri (ovviamente sottintendeva terroristi), per poi correggersi e ridurre il suo commento ad una sequela di parole di puro inutile scherno (“quelli dell’onda sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente”), può avere anche ragione al “centocinquanta percento”, per citare Giuseppe Cruciani alla Zanzara di ieri, ma per me con questo linguaggio a metà tra il provocatore e il reazionario il ministro passa dalla parte del torto.
Ciò detto, c'è una cosa che un po' mi infastidisce: anziché chiedere a Brunetta commenti su fatti che non sono minimamente di competenza del suo dicastero, perché nessuno pone al ministro questa banale domanda: a che punto è il promesso processo di totale informatizzazione e digitalizzazione dell'amministrazione pubblica?
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Da non perdere l'odierno articolo di Sebastiano Messina su Repubblica, dedicato interamente a Brunetta, intitolato "Il ministro Mister Hyde". Ne cito un passaggio…
Lo spiritoso dottor Jekyll che sprofondava nelle poltrone bianche di Porta a Porta portandosi dietro grafici e istogrammi della riforma fiscale si è trasformato in un mister Hyde sanguigno e spavaldo che accoppa i nemici a uno a uno, stendendoli con un aggettivo tagliente come un bisturi o con un verbo micidiale quanto una mazza chiodata.
…e poi la mordace chiusura.
Ogni volta c'è una categoria che insorge, ma ogni volta Brunetta cattura una fetta di consenso in più, pescando nel pozzo profondo della rabbia, della paura e dell`insofferenza.
Un giorno se la prende con i politici del Sud, gestori di «un federalismo bastardo, sprecone e piagnone», un altro liquida con sarcasmo la proposta di Dario Franceschini di dare un assegno mensile ai disoccupati: «Un assegno? E perché non caviale e champagne?». Alla fine, come un puzzle, incastrando i tasselli degli statali fannulloni, dei sindacati estremisti, degli avversari cretini, dei chirurghi macellai, dei magistrati pelandroni e dei meridionali piagnoni e spreconi appare l'immagine deformata di un'Italia viziata e corrotta, pigra e incattivita, che può sperare di salvarsi solo se si aprirà in due per lasciar passare Brunetta il fustigatore.
Brunetta "il fustigatore", per dirla alla Cruciani, è eccezionale.
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Nell'universo dei supereroi Marvel (Uomo Ragno, X-Men, Hulk, Capitan America, ecc. ecc.), esiste un supercattivo noto come Mister Hyde, un villain minore che le ha sempre prese un po' da tutti. Pubblico qui di seguito un paio di immagini. La somiglianza con voi-sapete-chi è impressionante.
13 commenti:
Tante chiacchiere intorno a "4 scalmanati che non rappresentano nessuno e che perdono le elezioni" e nemmeno una parola sulla decisione definitiva della maggioranza di governo di escludere dall'election day il referendum sulla legge elettorale. (vedi SOLE24ORE di ieri)
come sempre disinformazione ad arte.
Buongiorno,
sono contento che si parli di brunetta perché, come anticipato, vorrei postare una nota (che avevo già preparato e comunque OT) sul perché secondo me non dobbiamo attenderci una riduzione della spesa della P.A. né un miglioramento della sua qualità né a breve né a medio periodo checchè ne dica il ministro(pessimismo e fastidio dicevano i comici).
Premetto per sgombrare il campo da equivoci che l’efficienza del personale della P.A. è un problema reale, grosso e che va gestito (attendo a piè fermo qualsiasi atto in senso meritocratico da Brunetta: sinora ha operato in senso esattamente opposto e forse proprio per quello che scriverò sotto).
Ritengo però che sia un problema secondario (benaltrista!) rispetto al fatto che il meccanismo degli appalti è stato utilizzato per drogare il PIL (ricordo che “a spanne” si calcola sommando il valore assoluto di ogni transazione economica in ingresso ed in uscita) in assenza di una crescita “reale” della produttività italiana.
Credo che questo venga fatto allo scopo di restare all’interno dei parametri UE, con una legislazione ed una prassi che almeno negli ultimi 20 anni hanno portato la P.A. ad esternalizzare le attività più disparate a prescindere dalla reale convenienza economica di ciò (potrei spiegarvi come spesso venga fatto IN SPREGIO alla convenienza economica) ed in maniera sempre più estesa.
Mi spiego con l’esempio più semplice che mi viene in mente: diciamo che l’ente X provvede in proprio ad una serie di servizi (cucina, pulizie, manutenzioni) pagando per questo stipendi per l’ammontare di kmila € ai propri dipendenti.
Cosa succede quando l’ente X appalta alla ditta Y (che ha rilevato i relativi dipendenti di X e ne mantiene identico trattamento economico) gli stessi servizi agli stessi kmila € che pagava di stipendi?
Apparentemente non cambia nulla: l’ente X spende come prima, i dipendenti hanno cambiato padrone ma guadagnano la stessa cifra, la ditta Y è una ONLUS quindi non ci guadagna nulla ed è sostanzialmente “trasparente”.
Ma cosa succede al PIL? Resta invariata la componente generata dal pagamento degli stipendi, ma il PIL viene aumentato del doppio del valore dell’ appalto (in uscita per l’ente X, in ingresso per la ditta Y, ma tutto con valore positivo) per effetto del rapporto economico ente - azienda. MAGIA! Abbiamo aumentato la componente del PIL generata dal medesimo servizio per il solo effetto dell’intermediazione di Y.
Cosa succede quando vi è un subappalto? E cosa succede quando sostituisco i dipendenti con interinali? In tutti i casi creo un intermediazione, quindi un incremento “artificioso” (ma per uno stato come l’Italia estremamente necessario volendo restare nella UE) del PIL.
Immaginate cosa avviene se X appalta ad Y che subappalta a Z che opera con personale interinale fornito da W (Se credete che sia raro o improbabile vi sbagliate di grosso).
Aggiungiamo che le ditte non sono normalmente ONLUS e quindi vogliono ricavare giustamente i propri margini: otterrete che spendere di più ed eventualmente anche peggio può essere funzionale ad innalzare il PIL, cosa che tutti auspichiamo avvenga.
Questa politica è stata perseguita da decenni, attraverso una legislazione che favoriva le privatizzazioni ed il meccanismo dei subappalti e rendeva complesso -oltre che indesiderato- il controllo sulla qualità dei servizi, deprimendo le professionalità presenti all’interno della P.A. (come da anni giustamente ed invano rileva la Corte dei Conti).
Dubito che l’Italia possa arrestare questo meccanismo restando nella UE, e dubito che possa assumersi i costi di investimento per una ricostruzione di dirigenti, quadri e professionisti capaci in grado di riportare a livelli accettabili la spesa.
Saluti
Paolo il Soros de noantri
P.S. : non miè piaciuto il taglio dato da Cruciani agli eventi della Sapienza: pur essendo a pelle dalla parte della polizia in queste situazioni (e avverso a chi impedisce agli altri di comportarsi come vogliono), resto "perplesso" quando mi accorgo che -come fatto notare da uno sbeffeggiato ascoltatore- sui no global il manganello si abbatte con molta più facilità ed energia che su ultrà o neofascisti (quando nega che FN o Fascismo e libertà commettano reato nelle loro manifestazion Cruciani dimostra di non sapere che esiste il reato di apologia di fascismo e che la sua perpetrazione in tali manifestazioni è pressochè sistematica, come l'istigazione alla violenza)
@ Paolo
aiuto!
ma se le cose stanno davvero cosi..... siamo rovinati!
Ma nemmeno la Corte dei Conti ha l'autorità e/o il potere di far cessare questo malcostume, davanti alla prova che il PIL viene artificiosamente controllato???
Comunque riguardo alla disparità di trattamento delle forze dell'ordine in favore degli estremisti di destra, ieri sera Cruciani ha detto anche (e piuttosto stizzito) "Cuore Nero mi fa schifo"!
Gli credo.
1) L'espressione "l'onda" non indica, per quanto mi risulta, un ben preciso gruppo studentesco ma indica il movimento di protesta che si esplica in varie modalità tra cui manifestazioni e cortei. Per questo motivo non vedo come si possa dire che l'onda sia "minoritaria" a meno di avere dei sondaggi sulla percentuale di partecipazione degli studenti ai cortei.
2) Le parole di Brunetta hanno due difetti:
a) sono mistificatorie: non mi risulta esserci stato alcun "atto di guerriglia" e non mi risulta esserci alcun sondaggio sulla percentuale di supporto della protesta o sul tipo di persone che ne fanno parte
b) sono un attacco "ad hominem" quando in discussione ci sono precise decisioni politico-economiche
3) Come mai Cruciani&C. sono così insofferenti nei confronti della presunta "pretesa superiorità morale" della sinistra però quando questa pretesa superiorità morale viene espressa da parte del governo e nei confronti di soggetti penalizzati dalle proprie iniziative allora va tutto bene o ci sono comunque margini di dubbio e di discussione? (Domanda retorica).
Scusami Authan ma mi spieghi come fai a sostenere che l'Onda è minoritaria e chiassosa (tra l'altro il fatto di essere chiassosi non mi sembra cosi grave: se uno vuol farsi sentire un pò di chiasso lo deve fare)
Questo movimento che racchiude studenti dalle medie in su e maestri e professori di ogni grado è una delle notizie più belle degli ultimi anni: i giovani sanno ancora lottare per i propri ideali.
Gli episodi violenti sono stati pochissimi e, molto spesso, creati ad arte (ricorderete sicuramente le dichiarazioni di Cossiga e i video di Chi l'ha visto?).
Con "minoritaria" intendevo riferirmi solo alla parte piu' casinista e "piazzaiola" della protesta. Cmq, non ho prove ne' dati, cio' che ho scritto e' solo frutto della mia impressione.
Buon weekend a tutti,
Authan
Mah, questa volta authan non concordo con te. Da quello che ho capito, e da quello che si è visto dalle immagini, gli studenti sono stati manganellati perchè volevano uscire(CON LE MANI IN ALTO, E SENZA CASCHI E SPRANGHE) dalla Sapienza per unirsi alla manifestazione della cgil e non perchè "impediscono il regolare svolgimento delle lezioni e creano problemi di ordine pubblico".
Per quanto riguarda la sparata di Brunetta non si mette l'accento sulla seconda parte della frase che, da come la vedo io, è la parte più pesante e cioè : "... e come tali vanno trattati". No Comment!
p.s. L'avete sentito cruciani dire all'ascoltatore che i poliziotti sono punibili penalmente? Ma cosa è succeso a Genova l'ha visto il nostro Cruciani? E come mai i celerini in Italia, non sono in nessun modo riconoscibili?
L'ho chiesto naturalmente anche a Cruciani,ma...
Lo immaginavo che Cruciani avesse un risentimento personale verso manifestazioni studentesche etc. ma che tutto nascesse perchè alla Sapienza era emarginato davvero no..
Mediaset mangia spot
Nonostante la crisi economica e il calo di ascolti, Mediaset aumenta la raccolta di spot a danno della Rai. Perché i grandi gruppi investono nelle televisioni del premier
Nel pieno della crisi peggiore degli ultimi settant'anni, Silvio Berlusconi predica ottimismo: "Nessun dramma". Effettivamente il Cavaliere ha le sue ragioni per vedere rosa. Il gruppo del presidente del Consiglio può vantarsi di essere riuscito ad aumentare (di poco) la raccolta pubblicitaria (pari a 3 miliardi e 35 milioni di euro) nel 2008. Lo dicono le stime di Nielsen Media che 'L'espresso' pubblica in esclusiva. Secondo questi dati, anche nell'anno in corso la corazzata Mediaset reggerà l'onda della recessione meglio dei competitori. Nonostante l'Auditel in ribasso e la crescita del concorrente Sky, la concessionaria Publitalia, guidata da Giuliano Adreani, riesce ancora a condire di spot i programmi delle reti guidate da Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri.
I grandi clienti, come Wind, Infostrada, Barilla, Telecom Italia e Fiat non resistono all'appeal delle reti Fininvest. Nel primo anno del governo Berlusconi i primi 15 inserzionisti del nostro mercato hanno aumentato i loro investimenti su Mediaset di 30 milioni di euro mentre la Rai è rimasta al palo. Eppure le reti Mediaset hanno perso telespettatori sia nel prime time che nell'intera giornata. Proprio quando Mediaset perde colpi, più della Rai, il gruppo del presidente del Consiglio aumenta le quote di pubblicità rispetto a viale Mazzini e agli altri media. La stessa situazione si pose nel 2002 e allora l'opposizione, sulla base di stime parziali, gridò al 'conflitto di interessi'. 'L'espresso' ha provato a ricostruire l'andamento della raccolta pubblicitaria per capire se davvero le aziende del presidente del Consiglio hanno beneficiato di una particolare attenzione delle imprese…
continua a http://www.vivicentro.org/viewtopic.php?p=24731
Stavolta non concordo con Authan: dal momento che l'intento di Berlusconi e dei suoi "apostoli" è quello di sedare sul nascere qualsiasi forma di pensiero contraria alla sua, a mio parere anche un movimento come l'Onda va bene per esprimere comunque un pensiero diverso. Se ci si pensa non è molto diverso dal modo di fare opposizione di Di Pietro, un po' farraginoso, confuso, vivace ma pur sempre di opposizione. In Italia, a fronte della crisi e delle ingiustizie e soprusi subiti ogni giorno dal cittadino ad opera di una classe politica che nella migliore delle ipotesi è "fannullona", ci sono sempre meno manifestazioni di protesta di qualsiasi genere, e le poche rimaste sono sempre ridicolizzate, schernite o additate come ad opera di un manipolo di criminali: ovviamente a ciò contribuiscono anche i media nel presentarle in tal modo all'opinione pubblica. Conosco molte persone che in questo periodo, pur avendo perso il lavoro e non avendo mai avuto alcun vantaggio dal votare Re Silvio, continuano a venerare Berlusconi come un santo e vivono nella più completa ignoranza dei fatti e apatia. Non provo neanche più pena per loro, perchè chi è causa dei suoi mal pianga se stesso. Authan scusa lo sfogo.
Roberto
d'altronde a cosa servono i dati e le prove ? l'importante è eccitarsi di fronte ai "mah" e agli "eccezionale" di una mezza sega come cruciani e nel contempo chiedere a gran voce che il leader del pd sia una persona con i controcoglioni.
piccola curiosità: ma a cosa servirebbe al pd avere un segretario tutto d'un pezzo se la base è composta da amorfi fuscelletti ?
Gianpaolo e Roberto,
capisco perfettamente le vostre posizioni. Il fatto e' che non riesco piu' a concepire lo scendere in piazza a far casino, l'occupare, etc come strumenti per esprimere un dissenso (lo so che Crux ha detto in pratica la stessa cosa venerdi', ma il mio pensiero e' precedente). E' un concetto che ancora non riesco a mettere bene a fuoco e ad esprimere come vorrei, perche' e' troppo facile essere fraintesi. Ci sara' infatti chi capira' che voglio abolire il diritto costituzionale a manifestare, cosa che ovviamente non e'.
Pier, il filo logico del tuo ragionamento mi sfugge. "Che vuole farci, saro' ritardato" (Aaaahhh, godo!). Comunque "amorfo fuscelletto" ancora mi mancava, spero non me ne vorrai se mi approprio dell'espressione per usi futuri. "La ringrazio" (Oh mio dio, siiiiii', ancoraaa!!!!)
@ Cristiano
su MEDIASET.... in questi giorni i compiaciuti annunci di Fedele Confalonieri (a RADIO24 mandati in piu' radiogiornali...) di come il dividendo per gli azionisti ammonterà a ben 38 cents per azione, con un rendimento dell'11%!
(come dire?.....di questi tempi!!)
D'altra parte, come scriveva Giovanni Valentini su Repubblica sabato scorso, a proposito della situazione di impasse sulla presidenza RAI ancora vacante per le continue bocciature di Sua Maestà, dopo il ritiro di De Bortoli: "si dimostra una volta di più l´arroganza e la prepotenza della maggioranza di centrodestra. Non contento di controllare già tre reti televisive private, in una condizione palese di conflitto di interessi, Berlusconi pretende di controllare anche le tre reti pubbliche imponendo al vertice dell´ente persone più che fidate, anche quando queste devono riscuotere per legge il consenso dell´opposizione. Invece di fare un passo indietro, o quantomeno al lato, il presidente del Consiglio ne fa due avanti e mette addirittura i piedi nel piatto. Ed è lo stesso in cui mangia la sua azienda di famiglia".
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