giovedì 19 marzo 2009

La strategia ABC

(Il tema di oggi necessiterebbe ben altri approfondimenti. Purtroppo il tempo a disposizione è quello che è)

E' stata finalmente una puntata interessante, quella di ieri della Zanzara. Il tema del giorno era la dichiarazione del Papa, rilasciata durante il suo viaggio in Africa, in base alla quale l'epidemia di AIDS "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumenta il problema".

Cruciani, come a volte gli accade, ha un po' ballato sul filo del rasoio. Da un lato ha criticato, giudicandola (a ragione) “non logica”, l'idea che i profilattici incrementino il problema AIDS. Dall'altro lato però, ha difeso la Chiesa negando che ci sia un “precetto contro l'uso del preservativo” e asserendo che le opinioni della Chiesa sul tema della lotta all'AIDS siano basate su elementi scientifici.

Su questi ultimi aspetti vorrei mettere qualche puntino sulle i.

La Chiesa è da sempre contraria all'uso del profilattico. Non perché esso non dia un contribuito alla lotta all'AIDS, ma per ben altri motivi, di natura ideologica. Secondo la Chiesa, l'atto sessuale è giustificato solo se finalizzato al concepimento. Visto che il preservativo ostacola il concepimento, il preservativo è un nemico. Punto. Le cose stanno così, non stiamo a raccontarci le favole, per favore.

Detto questo, io ho trovato straordinario (nonostante fosse a difesa del papa) l'intervento di quel medico milanese, reduce da una esperienza in Uganda, dove il tasso di sieropositività nella popolazione adulta è sceso (stando ai suoi dati) dal 20% al 6%. Questo significatico risultato è stati frutto della messa in pratica della strategia ABC: Abstinence, Be faithful (fedeltà), Condom (profilattico).

Se è vero che nei paesi dove il tasso di sieropositività è basso il preservativo è uno strumento straordinario che dona grande libertà ai cittadini, in scenari dove invece il tasso di sieropositività è tremendamente alto, il solo uso del profilattico non è sufficiente, come penso sia chiaro a tutti.

Non è un caso che fin dal primi anni, dopo che la malattia venne scoperta, tutti gli scienziati raccomandarono una brusca limitazione della promiscuità sessuale prima ancora dell'uso del profilattico. La strategia ABC, per intendersi, nasce dalla scienza, e non dalla Chiesa che semmai propugna la strategia AB, facendo, per meri motivi ideologici, una controproducente resistenza sulla C, la quale di aderente non solo alla scienza, ma anche al buon senso, non ha nulla.

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INDOVINELLO: quale giornalista, in tema di AIDS, ha scritto oggi, senza citare alcuna fonte, la seguente frase? “Il vettore di contagio ancora di gran lunga più potente è il sesso promiscuo tra maschi”.

Insomma, siamo tornati indietro di vent'anni: l'AIDS è la malattia dei gay.

SOLUZIONE: Giuliano Ferrara in un editoriale sul suo Foglio.

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Una straordinaria canzone sul tema dell'AIDS la scrisse Prince nel 1987: "Sign o' the times".




It's silly, no?
When a rocket blows
And everybody still wants to fly
Some say a man ain't happy, truly
Until a man truly dies
Oh why, oh why, Sign O' the Times


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ferrara ne sarebbe capace.

Anonimo ha detto...

Tutti sanno quel che molti non si azzardano a ripetere in pubblico per timore di essere sanzionati e ostracizzati come eretici del pensiero unico dominante: tutti sanno, come ripreso in un lancio della Bbc appena due giorni fa, che il tasso di infezione di Washington D.C., la capitale americana che ospita quei lumaconi del Fondo monetario che avrebbero ben altro di cui occuparsi, è pari a quello dell’Uganda (il 3 per cento della popolazione sopra i dodici anni), dimostrazione palese che la differenza la fanno i comportamenti a rischio e non la disponibilità dei profilattici (disponibilità universale nella città di Washington). Tutti sanno o dovrebbero sapere che tra i neri maschi il tasso di infezione è tre volte quello dei maschi bianchi e due volte quello degli ispanici, e che il vettore di contagio ancora di gran lunga più potente è il sesso promiscuo tra maschi.


Chi?
Ma puo' essere solo e solamente uno!

Anonimo ha detto...

Piu' che esser tornati indietro, riguardo alla CONTRACCEZIONE, la C.C. non si è mossa nemmeno di un passo.
Ed il nocciolo è tutto qui. Ammettere il preservativo nella lotta all'AIDS significherebbe aprire la porta anche ad altri sistemi di controllo delle nascite (fino alla diabolica RU486).
Giacchè INVECE siamo nati per soffrire, secondo la meravigliosa dottrina cattolica, meglio avere milioni di esseri umani infettati da curare con carità e amore per guadagnarsi cristianamente il paradiso.

Anonimo ha detto...

AUGURI DI BUON ONOMASTICO A GIUSEPPE CRUCIANI!

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
trascuro Ferrara (avevo pensato anche a Rocca) la cui posizione in materia di etica sessuale e riproduttiva è di tale ortodossia veterocattolica quasi lefevriana (mi piaccio quando scrivo da criptocomunista) che se Benedetto XVI sbadiglia lui comincia a russare. Avrà di meglio da fare...

Però i dati dicono qualcosa circa quanto esposto dal medico: l'approccio ABC (condivisibilissimo) in Uganda aveva contribuito ad abbattere i contagi da Aids, il successivo passaggio all'approccio AB (quindi senza la C di condom) è stato seguito da un aumento dei contagi.

(fonti http://www.avert.org/aidsuganda.htm e
http://www.ugpulse.com/articles/daily/Health.asp?about=HIV/AIDS:%20Uganda%20Slides%20Back&id=540)

Come sempre ognuno è libero di sostenere le proprie posizioni, specialmente in materia di morale: sarebbe opportuno lo facesse onestamente e facendo presente le conseguenze (ammetto che per molti la salvezza dell'anima sia priotritaria: basta dirlo).
A chi dice che i profilattici sono dannosi nella lotta all'Aids va ricordato che oltre a "non commettere atti impuri" e "non desiderare la donna d'altri" c'è "non dire falsa testimonianza".

Mi associo agli auguri (casti mi raccomando!)

Saluti

Paolo il moralista (quasi Kiung)

Anonimo ha detto...

...non conosco l'Africa se non da turista ma ho lavorato in Brasile ed in qualche modo credo si possa ragionare similarmente. Ricordo gli sforzi delle autorita' sanitarie per cercare di introdurre l'uso del profilattico presso le fasce piu' deboli della popolazione , quelle piu' suggestionabili dalle manifestazioni animiste e religiose. Mi chiedo , in un contesto del genere , quale puo' essere la logica delle esortazioni di ieri se non quella di uno sproloquio di un uomo che ha trascorso la vita a trastullarsi fra libri pieni di .... come dice il caro Orazio Guglielmini ... aria fritta . :-(

winston ha detto...

Cosa ha vinto lapo per aver indovinato?? :-)
Comunque sottovalutate don livio fanzaga... Secondo me su argomenti come questi può fare ancor meglio di ferrara!!
Bene un blog su cruciani, adesso devo cercarne uno anche sul mitico fanzaga, le sue sono sempre perle di saggezza! Ne consiglio l'ascolto; se cercate "razionalismo e religione" su google è il primo risultato! ;-)

Podmork ha detto...

La Chiesa ama i Paradossi. E' nelle sue fondamenta.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

Stasera in teatro a Varese ci sarà Marco Travaglio che andro' ad ascoltare e che, per l'ennesima volta, (spero) spiegherà la vicenda De Magistris catalogata come "(inedita) guerra tra procure", che ieri sera a La Zanzara anche una persona che avevo sempre stimato come il giudice Ajala ha commentato con Cruciani in modo non veritiero.

In un audio pubblicato su www.micromega.net, Marco Travaglio spiega perchè “La guerra tra Procure è una balla” e l’intervento del presidente Napolitano, e del Csm, è intimidatorio: “Non c’è nessuna guerra tra procure come vorrebbero far credere il coro dei giornali e l’intera casta politica (ad eccezione di Di Pietro). C’è un’indagine della procura di Salerno su quella di Catanzaro e una guerra della procura di Catanzaro contro quella di Salerno. Per impedire che si faccia luce sulla nuova P2”.


Francesca