A grande richiesta – come si suol dire – la Zanzara di ieri ha trattato la sentenza Mills con qualcosa di più di un accenno en-passant.
In particolare, Giuseppe Cruciani ha intervistato sul tema il senatore dell'IdV Pancho Pardi, e mentre quest'ultimo portava avanti le sue immaginabili argomentazioni (citando anche un interessantissimo articolo di Alexander Stille su Repubblica, dal titolo "Se il caso Mills fosse scoppiato in Usa"), il conduttore della Zanzara lo ha interrotto con la seguente osservazione:
"Ribalto tutto. Secondo lei non ci saremmo trovati di fronte ad una situazione di estrema fragilità politica e di sconquasso istituzionale con un presidente del consiglio eletto a larga maggioranza e poi costretto sulla difensiva dal caso Mills, gettando l'Italia in un grave stato di incertezza, di turbolenza politica? Non la preoccupa tutto questo?"
Se la domanda fosse stata rivolta a me, avrei risposto come segue.
Controribalto tutto a mia volta, caro Cruciani, e le chiedo questo: Bob Woodward e Carl Bernstein, i due reporter del Washington Post che nel 1972 fecero esplodere lo scandalo Watergate portando il presidente Nixon alle dimissioni, avrebbero forse fatto meglio a tenere per sé le loro scoperte, pur di non originare "turbolenze politiche" che avrebbero potuto recare danno al paese? Sì o no?
[Locandina dello straordinario film, con Robert Redford e Dustin Hoffman, sul caso Watergate]
In secondo luogo, dove sta scritto che di fronte ad un'ipotetica condanna di Berlusconi la conseguenza sarebbe stata quella di un paese allo sbando, preda del caos assoluto?
Innanzi tutto, non ci sarebbe stato alcun obbligo di dimissioni da parte di Berlusconi, e quindi tutto si sarebbe ridotto ad una libera scelta del premier. A mio avviso, la maggioranza dei cittadini dell'Italia di oggi, anno del signore 2009, non avrebbe alcun problema ad accettare l'idea di avere un condannato alla guida del governo.
E ad ogni modo, anche se il cavaliere, a fronte del grave imbarazzo per una condanna penale, avesse deciso di dimettersi, di sicuro, con una crisi di governo lampo e senza chissà quali sconvolgimenti, il suo posto sarebbe stato preso in quattro e quattr'otto da uno dei suoi uomini (presumibilmente Gianni Letta o Giulio Tremonti). Pertanto, l'esito dell'elezione di aprile 2008 sarebbe stato assolutamente rispettato. Il centro-destra avrebbe regolarmente continuato a guidare il paese.
Quindi io ancora oggi mi chiedo: in nome di quale principio, in nome di quale ragion di stato, in nome di quale ipotetica catastrofe, in nome di quale immaginario psicodramma si è propugnata l'idea che Silvio Berlusconi, in quanto presidente del consiglio, debba essere protetto dall'azione giudiziaria?
Okay, è stato eletto dai cittadini, a larga maggioranza (e la cosa è tutt'altro che irrilevante), ma pure Nixon lo fu, nel 1972, in piena guerra fredda. Bisogna trarre allora la conclusione che Bob Woodward e Carl Bernstein siano stati due sciagurati?
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Come fa ogni tanto Cruciani, propongo anch'io un indovinello del tipo "chi ha pronunciato, molto recentemente, la seguente frase?"
"So di far peccato, ma mi auguro che presto si trovi nelle condizioni di Eluana e che lo facciano morire di fame e di sete, naturalmente con sentenza passata in giudicato."
L'autore della frase si riferisce a Stefano Rodotà. Il primo che risponde correttamente vince... gloria e onore! :-)
(Hey! Non vale cercare con Google, eh!?)
SOLUZIONE: Francesco Cossiga (intervista pubblicata il 17 febbraio nell'inserto Tempi del Giornale)
30 commenti:
Ho sentito anche io Cruciani ieri e, come al solito, non sono d'accordo con lui su niente. Concordo al 100%con Authan: il fatto che un presidente sia eletto NON PUO' PRESERVARLO IN ALCUN MODO DALL'AZIONE GIUDIZIARIA, almeno finché siamo in democrazia, basterebbe citare non solo il caso di Nixon, ma anche quello recentissimo di Olmert per sconfessare Cruciani (cosa che Pardi non ha fatto, non l'ho trovato molto efficace ieri...). Oltre a questo Cruciani ieri ha replicato anche alle accuse di scarsa informazione sul caso Mills dicendo che invece i giornali ne hanno parlato: anche qui, non è vero assolutamente, sarebbe bastato guardare la prima pagina del Corriere o sentire i commenti del telegiornale: pochi trafiletti e pochi secondi nei quali il nome "Berlusconi" sembrava apparire per sbaglio, insomma non si capiva neanche questo Mills chi fosse e che avesse fatto... Poi è riuscito a contraddirsi dicendo che neanche Repubblica, giornale di sinistra, ha poi trattato approfonditamente ieri, confinando il tutto all'articolo a pagina 6: allora, caro Crux o l'una o l'altra, mettiti d'accordo, fra l'altro pure questo non è vero perché non ha citato il commento di Stille che era un articolo di fondo bellissimo sul paragone ipotetico con gli USA (già, caro Crux, cosa sarebbe successo negli USA in un caso simile? Tanto per cominciare là il Lodo Alfano sarebbe semplicemente impensabilie, poi lascio a te le conclusioni....), ma lasciamo perdere... Insomma per Cruciani tutto va bene madama la marchesa, l'importante è che Re Silvio possa comandare (pardon, governare, vabbé tanto ormai è la stessa cosa): ora ditemi voi come si fa a non considerare Cruciani un berlusconiano....
Cruciani è un fan della legge Alfano che giustifica con la necessità di assicurare stabilità e buon governo al Paese, senza intralci da parte delle maledette toghe rosse.
Quel famoso avviso di garanzia a Napoli al G8 .... ancora non lo si è digerito!
Sebbene non fosse nel famoso programma elettorale ("RIALZATI ITALIA") e dopo l'ingloriosa fine del precedente lodo Schifani, con tutta urgenza lo scudo giudiziario ad "4 personam" (come ha detto Benigni) è stato messo da subito in agenda di governo in barba agli elettori (che tanto hanno firmato al cavaliere una cambiale in bianco!)dato l'approssimarsi del processo Mills.
Ma evidentemente non basta.... e infatti, per evitare gli "attacchi alla diligenza", giù con i voti di fiducia e i decreti legge!!
Tutto coerente con il mandato popolare e nonostante una superiorità numerica in Parlamento di tutto rispetto.
Cruciani ha rimarcato a qualche ascoltatore che si tratta solo del primo grado e gli fa eco Silvio secondo certi titoli di oggi che in appello andrà in un altro modo.
Piu' in sintonia di cosi.....
Buongiorno,
la mia gesuitica risposta invece avrebbe potuto essere questa:
Caro Cruciani, ma non era lei a ripeterci ossessivamente che in Italia non si corre nessun rischio democratico? E l'estrema fragilità e l'eventuale turbolenza si sarebbero verificate per la condanna di oggi o perchè nel passato c'è stato sia un comportamento illecito che chi ha ostinatamente negato che avervi un premier invischiato potesse essere un problema? e infine non era lei ad irridere quelli che PER TEMPO lamentavano i rischi di debolezza istuzionale potenzialmente derivanti da questa situazione? Perchè adesso si nasconde dietro all'emergenza che ha contribuito a creare minimizzando il problema?
(Battuta: chiedete ad un gesuita perchè risponde ad ogni domanda con un'altra domanda. Vi risponderà "E perchè no?")
Di tutte le argomentazioni con le quali affrontare un Pardi Cruciani ha scelto quella meno sostenibile: da quindici anni il centro sinistra rifiuta un premier sotto scacco giudiziario ANCHE perchè sarebbe un punto di debolezza del sistema in caso di crisi ed il centro destra prova a mascherare la situazione con leggi ad personam.
In questo caso la realtà si è avvicinata a presentare il conto in un momento delicato per il nostro paese.
Politici ed analisti seri ne trarrebbero adeguate conclusioni.
Cruciani invece dice che questi sono -con parole sue- discorsi vecchi, stantii.
@ Authan: dato il taglio personalistico che imprime a qualsiasi campagna elettorale cui partecipa, non credo che un premier diverso da Berlusconi possa rispecchiare l'esito di qualsiasi elezione vinta da Berlusconi (con il marginale aiuto degli altri partiti di centro dx, ma anche di centro sx ...)
Saluti
Paolo il gesuita
Paolo,
il Crux la fa semplice: Berlusconi ha i voti, ha il consenso, fine della storia. Tutto il resto e' chiacchiericcio. Califano direbbe "tutto il resto e' noia".
Riguardo alla tua ultima osservazione: in Italia non c'e' elezione diretta del capo del governo. Se ipoteticamente parlando, Berlusconi dovesse lasciare, scordiamoci che il parlamento venga sciolto prima del 2013. Il suo posto verrebbe preso da Letta o piu' probabilmente da Tremonti. E considerando il Tremonti dell'ultimo anno, che sembra un uomo nuovo, redento dai suoi peccati, il paese per me ne gioverebbe alla grande.
Ciao!
Authan
C'è una differenza molto più che lieve e sottile tra l'esempio Watergate e l'esempio Mills: Nixon è stato eletto e la gente, quando lo ha votato, non sapeva nulla di tutto quello che è venuto fuori dopo lo scandalo. Berlusconi è stato votato da gente ben conscia di queta vicenda visto che il caso Mills è stato più volte citato in campagna elettorale (anche da San Di Pietro), oltre ad essere stato qualche volta oggetto di articoli e servizi di diversi media.
Capisco il vostro antiberlusconismo, ma almeno fate esempi simili, non campati in aria tanto per.
Cruciani è il tipico esempio di "giornalismo all'italiana". Parlare di una cosa senza parlarne. Se vuoi parlare seriamente del caso Mills, prima parli del caso (lettera autografa al suo commercialista, confessione firmata alla procura di Milano) e poi esprimi opinioni e commenti. Invece quì da noi si da spazio solo alle opinioni e hai commenti basati sul nulla. Che dire poi della telefonata del solito "ignorante" che parla della solita persecuzione giudiziari e del avviso di garanzia mandato a napoli durante un vertice G8 (leggenda metropolitana!!!). E Cruciani che risponde che lui non si addentra in questi gineprai!!! Ma chi sei Cruciani, un giornalista o un velino???
Le 64 società off shore Fininvest sono fantasie??? La tangente All Iberian a Craxi, è fantasia???
Il bonifico orologeria Fininvest-Previti-Metta è fantasia??? Le 7 prescrizioni sono fantasie??? E potrei continuare con altri esempi.
Cruciani se leggi i commenti, ti stai rendendo ogni giorno più ridicolo.
Kossiga, il viscido.....
x Off: quindi il lodo Alfano vale solo per per le ipotesi di reato che erano gia' note prima dell'aprile 2008?
Solo per sapere...
(Ebbasta con sto "antiberlusconismo", e che due maroni...)
Authan
caro Off.....
va bene che gli aficionados di Silvio, oltre ad averlo eletto contro ogni ragionevolezza, lo hanno già santificato ed assolto a vita eterna, ma a quanto pare il reato di CORRUZIONE ancora non è cancellato dal Codice.
Se permetti poi riguardo a Tonino, ci sono qualcosa come un milione di firme raccolte per il referendum del lodo Alfano.... che tu di certo non avrai sottoscritto!!
@ Authan:
ai fini pratici ha ragione Cruciani: Berlusconi sta facendo quello che vuole con il pieno consenso popolare. Temo che se volesse far eleggere a qualche carica il suo cavallo (Sì, proprio quello accudito dallo stalliere eroe Mangano! :-)) ci riuscirebbe.
Ho in mente alcuni esempi che non sono molto distanti dalla mia esagerazione.
Quanto al fatto che non vi è elezione diretta del capo del governo la cosa è poco più che formale, specialmente quando la politica è stata spinta così avanti in una logica personalistica.
@off!
la differenza che segnali non è cosa da poco: comunque dubito (è un eufemismo) che negli Stati Uniti Nixon sarebbe stato eletto (e probabilmente nemmeno candidabile) se il suo comportamento fosse stato noto per tempo. E questo segna una differenza ancora più grande tra i due casi.
Quanto all'anti berlusconismo: anche se non siamo tutti anti berlusconiani, è un marchio che non ci toglieremo mai... Berlusconi è bravissimo a trasformarsi in vittima o eroe a seconda dei casi: la sinistra lo attacca per i suoi trascorsi non limpidi? E lui la taccia di antiberlusconismo. Allora Uolter per non essere tacciato di antiberlusconismo fa una intera campagna elettorale senza citarlo. E lui dice che il capo dell'opposizione gli è talmente visceralmente avverso da non citarlo nemmeno...
Non ci resta che parlare di che tempo fa, oppure di produrre serie proposte politiche e dirigenti credibili.
A proposito, che ne direste della GABANELLI come leader del PD? so che non risponde alle caratteristiche che io stesso avevo indicato in mio post precedente, ma.. sono un suo ammiratore assoluto. Tra un po' me la sogno in tuta di latex e frusta (oops e questa come si cancella?:-)
Saluti
Paolo l'anti B
X Off: e non ti sembra questo ancora più grave, insomma voi di destra vi divertite a votare individui del genere? Non voglio farti la morale, ma le organizzazioni internazionali e recentemente anche la Corte dei Conti hanno verificato come la situazione della corruzione sia ENDEMICA in Italia e causi una perdita alle casse dello stato di MILIARDI E MILIARDI di euro oltre ovviamente ai danni incalcolabili di efficienza che essa produce alla nostra economia, alla spesa pubblica e al debito pubblico: e voi vi divertite tanto a votare per dei corrotti? Buon per voi... La stampa ha dato spazio al caso Mills? Mah, non so quali giornali leggi tu, ma a parte Repubblica e l'Unità io tutto questo accanimento mediatico non lo noto affatto... Mi sembra che alla tv si parli dei processi di Cogne e di Garlasco ma di quelli al premier mica tanto... Comunque sarai contento ora che il tuo amato Silvio ha legalizzato le ronde padane e ci costringerà a restare in vita anche se non lo vogliamo: lui sì che è un vero LIBERALE !!!
Caro Off, tutti i giornali più importanti del mondo hanno parlato della gravità della condanna a Mills, passata in secondo piano su quelli del Belpaese: tutti comunisti anche loro??
Roberto
Mia risposta alla domanda:
1) La presunta "fragilità" di cui lei parla è stata introdotta nel momento in cui un partito ha scelto di candidare un uomo sotto processo per corruzione e gli italiani hanno deciso di votarlo consapevoli della situazione (e se non erano consapevoli la responsabilità è degli organi di informazione). Il fatto che nonostante ciò la leadership appaia solida è solo dovuto all' assenza di una informazione e una opposizione politica. La situazione è tale che con ogni probabilità anche di fronte ad una condanna non avremmo assistito ad alcuna conseguenza politica.
2) Ma quindi lei sta cercando di suggerire l'idea che è più grave - per l'italia - un rimpasto di governo piuttosto che la presenza di uomini corrotti alle più alte cariche dello stato? Se è così allora che bisogno c'è del Lodo Alfano? Berlusconi poteva rimanere in carica anche dopo essere stato condannato. Se ciò non fosse stato possibile dovremmo dedurre che evidentemente questa idea su quali siano le priorità (tra stabilità e pulizia) non è condivisa. In ogni caso dunque il suo argomento non può giustificare il Lodo Alfano.
--
Riguardo al Quiz, azzardo: Angelino Alfano?
Mi consenta, Lord Beotian,
ma credo che la risposta - giusta - al quiz di Authan sia già nel blog.... lapidaria!
Autan, se la risposta ti è venuta di getto appena Cruciani ha "ribaltato tutto", bè allora ti devi buttare in politica. Ciò per dire che la tua osservazione è molto arguta e apparentemente calzante. Apparentmente, perchè (ri-ribaltando tutto) non è possibile fare un parallelo con la realtà italiana, nella quale, da ormai quindici anni, ha luogo nei confronti di Silvio Berlusconi una persecuzione giudiziaria motivata solo da logiche di parte. E' per questo quindi che il lodo Alfano, se discutibile in linea teorica e generale, è ampiamente appropiato nel tutelare, nello svolgimento delle sue funzioni di premier, chi è stato oggetto di tale persecuzione.
Cordialmente, Lapo.
P.s. Certo che va bene per il "tu", non sono mica suscettibile come Cruciani..
@Lapo: Frasi come "la realtà italiana, nella quale, da ormai quindici anni, ha luogo nei confronti di Silvio Berlusconi una persecuzione giudiziaria motivata solo da logiche di parte" non possono essere buttate là come se fossero delle ovvietà evidenti a tutti (per quanto mi riguarda la ritengo una menzogna propagandistica). Andrebbero quantomeno argomentate.
"da ormai quindici anni, ha luogo nei confronti di Silvio Berlusconi una persecuzione giudiziaria motivata solo da logiche di parte"
@ Lapo
..è convinzione tua o è il primo comandamento da imparare a memoria aderendo al PDL e ripetere osannando il premier nelle conventions?
Per capire quanto stia a cuore risolvere i problemi della giustizia da parte al perseguitato premier, utile leggere che razza di riforma è stata messa in atto.
22/2/2009
La giustizia deturpata
BRUNO TINTI
Se mai ci sono stati dubbi sulla precisa volontà della maggioranza di minare la credibilità dell’amministrazione della Giustizia, abbandonarla all’inefficienza, far convergere su di essa e in particolare sulla magistratura lo scontento e la sfiducia dei cittadini, la storia che segue li elimina del tutto.
Abbiamo, finalmente - dice il ministro della Giustizia -, una riforma del processo penale che lo renderà veloce e rispettoso delle garanzie dei cittadini. Almeno sulla prima parte si può convenire: abolire di fatto le intercettazioni telefoniche, sottrarre al pm la polizia giudiziaria, impedirgli di acquisire autonomamente le notizie di reato, ridurrà drasticamente il numero dei processi. Tanti delinquenti resteranno impuniti ma i processi che restano saranno così semplici (quelli complicati senza intercettazioni non si fanno; e poi iniziavano quasi sempre per iniziativa delle Procure, che adesso non ci sarà più) che potranno essere conclusi rapidamente.
Resta il fatto che, come ognuno sa, per cantare messa servono soldi; e che in particolare la Giustizia è da tempo alla canna del gas. Proprio per questo, quando è entrata in vigore la legge 13 novembre 2008 n. 181, gli uffici giudiziari hanno emesso un corale respiro di sollievo. C’era la prospettiva di diventare ricchi. Diceva infatti questa legge che le somme di denaro e i proventi derivanti dai beni confiscati nell’ambito di procedimenti penali o per l’applicazione di misure di prevenzione dovevano confluire in un «Fondo per la Giustizia»; da qui i soldi sarebbero stati prelevati per far fronte alle esigenze degli uffici giudiziari. Finalmente! Si sarebbero comprati elaboratori, pagati gli straordinari ai cancellieri (così si sarebbero fatte le udienze anche di pomeriggio), realizzati quei progetti informatici fermi da anni per mancanza di fondi. Finalmente! Stenotipisti, traduttori, consulenti sarebbero stati pagati e avrebbero ricominciato a lavorare. Finalmente! Si sarebbero riparate le vecchie macchine e comprata qualche blindata nuova.
Era anche giusto, si diceva: la Giustizia produce un sacco di soldi, sequestra, confisca; se queste risorse fossero investite produrrebbero anche parecchi interessi. E cosa c’è di più razionale che far pagare la Giustizia ai delinquenti? Cosa di più normale che autofinanziarsi?
Si scoprì subito che le prospettive non erano così rosee; perché di pretendenti alla torta se ne fecero avanti altri. E così, dopo molti litigi parlamentari (leggersi il resoconto stenografico delle sedute in cui la legge venne discussa, è molto istruttivo), il bottino venne diviso in tre parti: un terzo all’Interno, un terzo al Bilancio dello Stato (ci sono tanti buchi da coprire) e un terzo alla Giustizia. Una vera rapina, ma meglio di niente.
Poi è arrivato il decreto legge sulla violenza sessuale; anche qui naturalmente servono soldi, se non altro per pagare il gratuito patrocinio alle vittime. E in effetti il «Fondo per la Giustizia» di soldi ne ha prodotti parecchi: adesso disponibili ci sono 100 milioni di euro. Solo che, dice il comunicato stampa della presidenza del Consiglio dei ministri (20 febbraio 2009), questi soldi se li prende tutti il ministero dell’Interno.
Naturalmente non si può contestare che anche lì non si nuota nell’oro e che far girare le volanti e pagare gli straordinari ai poliziotti è certamente una buona cosa. Ma anche le guerre tra poveri dovrebbero essere risolte con equità: si divida come era previsto dalla legge (anche se i soldi li ha guadagnati la Giustizia) dando un po’ di ossigeno a tutte due le amministrazioni. Anche perché la povertà genera inefficienza e l’inefficienza genera delusione, rabbia e sfiducia nei cittadini. Che alla fine se la prendono con chi non li tutela.
Ma guarda, forse la rapina di cui la Giustizia è rimasta vittima non è proprio così casuale: ancora una volta la sua inefficienza potrà essere attribuita ai magistrati; il Paese si potrà convincere più facilmente che i giudici sono dei fannulloni; la loro credibilità ne sarà ulteriormente diminuita; e la classe politica potrà ancora una volta protestare che le sue democratiche riforme sono osteggiate dalla magistratura «politicizzata». E i cittadini ci crederanno.
Lo avrete visto, spero, il nostro eroe in diretta al TG1 intervistato da Riotta, parlare del suo ponte sullo stretto.... e di come sarà, contrariamente a quanto si afferma, non un affare tra cosche, ma una grande via di rilancio per il Paese!
Tra le tante emergenze avrà voluto mandare un segnale chiaro a Silvio: "don't forget...."
Esprimo molto volentieri il mio più totale sdegno nei confronti di tale beppe cruciani.
L'ho intravisto oggi al tg1 straparlare del ponte sullo stretto e la prima cosa che ho pensato è stata "cosa non si fa per la carriera". Niente altro.
Un giornalista (?) fazioso come ce ne sono pochi, eppure sufficientemente viscido e furbo da fingere di essere neutrale. Un pessimo giornalista davvero. Una sorta di evoluzione di fede.
Lapo, prima o poi (ti auguro) ti vergognerai di quello che hai scritto. Apri gli occhi, leggi e informati prima di fare figure di m...a conto terzi.
Buongiorno,
segnalo il blog
http://chediconodinoi.blogspot.com/
C'è una traduzione di un articolo dell'International Herald Tribune in cui è molto evidente cosa si pensa fuori della cappa informativa in cui viviamo.
Saluti
Tommaso
Ciao Authan, ho letto la tua risposta la settimana scorsa ma non ho avuto tempo di risponderti per cui lo faccio ora.
Lo faccio con un esempio.
Mettiamo che tu, Authan, hai una sorella, Itala Ingenua (il cognome l'ha ereditato da un precedente marito da cui ha ora divorziato). Insieme avete una società, fatturate parecchi soldi e avete un conto in banca societario in comune in cui ognuno dei due versa la metà dei vostri ricavi (in italia la pressione fiscale per chi paga le tasse è approssimativamente del 52% cifr. "La Finanziaria siamo noi" di Stefano Lepri edizioni Chiarelettere) mentre la restante parte dei vostri guadagni diventa il vostro stipendio che vi gestite ognuno come meglio crede.
Ora succede che Itala conosce e inizia ad uscire con un tipo molto simpatico e divertente, tal Silvio Paperoni, si innamora, perde la testa per lui e insieme decidono di sposarsi e nessuno parla mai di alcun contratto prematrimoniale e conseguente separazione dei beni.
A un certo punto, però, vi arriva voce che Silvio Paperoni ha dei processi in corso e visto che sta per diventare tuo cognato nonché socio della tua ditta, cosa fai? vai con tua sorella dal tuo carissimo amico Giuseppe, tanto caro e tanto simpatico, che è corrispondente di un giornale locale e in paese sa un po tutto di tutti e ha notizie di primissima mano. Andate da lui e gli chiedete, senti un po' ma cos'è questa storia dei processi di Silvio? e lui che è molto amico di Silvio anche perché Silvio è un cliente della ditta dove lavora, ti dice, ma no, niente, si tratta di uno spiacevole errore giudiziario, c'è un giudice che ce l'ha con lui, ma lui non c'entra proprio niente non è nemmeno il caso di starne a parlare. State tranquilli
Allora tu e tua sorella vi tranquillizzate, portate avanti i preparativi per le nozze e vi avviate verso il lieto fine, sino a che a un certo punto scopri che i processi per cui è imputato Silvio Paperoni sono proprio per truffa e bancarotta a danno di precedenti e facoltose ex consorti.
E allora tu Authan cosa fai?
Glielo dici a tua sorella in quale guaio forse si (e vi) sta(te) avventurando?
E, in seconda battuta, ma non meno importante, che tu glielo dica o meno, continui a fidarti del tuo carissimo simpaticissimo stimabilissimo amico Giovanni?
In merito all'idea della 'massa critica' che tu non condividi, non è che puoi aprire una sorta di post in cui i tuoi lettori, che invece la condividono, possono lasciare la propria mail e mettersi in contatto tra loro?
@ Lapo
Leggiti anche il (bel) commento di Cristiano di oggi delle ore 11.14 al post "Stalloni e Ronzini" del 18 cm.
Lapo: la tua opinione e' legittima e come tutte ha diritto di cittadinanza, ma che Berluscni sia stato oggetto di persecuzione e' un'affermazione molto opinabile.
Cristiano: il tuo esempio parte dal presupposte che il giornalista Giuseppe sia connivente con il malfattore. Qui secondo me l'analogia con il caso reale decade.
Sulla "massa critica", pubblica il tuo e-mail qui o dove vuoi, e poi organizzati come ritieni giusto.
Ciao!
authan
Ciao Authan, sicuramente a questo punto se Cruciani cambiasse idea su Berlusconi si troverebbe a doversi cercare un altro posto di lavoro. Detto questo, non credo che l'opinione (ma forse sarebbe meglio parlare di fede) originale di Cruciani in merito a Berlusconi sia data da motivi di tipo economico.
Credo piuttosto che Cruciani sia una di quelle persone che difficilmente tendono a mettere in dubbio l'autorità. Penso dipenda dall'educazione che hai ricevuto e dall'ambiente familiare in cui sei cresciuto. Poi probabilmente è imbevuto di una certa cultura anticomunista che vede in Berlusconi una sorta di salvatore dal pericolo rosso. Non so…Alla fine non sono il suo analista e francamente non è che mi interessi molto
La mia metafora comunque non si regge sul fatto che Cruciani sia più o meno connivente. Si regge sul fatto che non voglia darti tutte le informazioni di cui è a conoscenza e in questo modo possa seriamente danneggiare te e tua sorella (quella parte dell' Italia che l'ascolta)
Un piccolo esempio che definirei paradigmatico: (trasmissione di lunedì scorso)
Stefano: ho chiamato perché volevo spostare l'attenzione sul discorso Mills, perchè a me la notizia mi sembra importante e grave, finalmente abbiamo un tribunale che ha sancito una verità che c'è un corrotto e poi la deduzione che faccio io che se c'è un corrotto c'è anche un corruttore e quindi questa sentenza scoperchia un po' un modus operandi del nostro presidente del consiglio
Cruciani: Si, è una sentenza di primo grado. È una sentenza di primo grado, Stefano
Stefano: si certo è una sentenza di primo grado, però politicamente…
Cruciani: No, siccome lei ha detto abbiamo scoperto una verità. C'è una sentenza di primo grado. La verità già è difficile delinearla dopo varie sentenze, figuriamoci dopo una sentenza di primo grado
Stefano: (…a questo punto trascrivo solo le risposte di Cruciani)
Cruciani: Secondo lei l'opposizione dovrebbe montare su questa cosa della condanna? secondo me l'opposizione ha altre cose a cui pensare
Stefano: (…)
Cruciani: D'accordo Stefano, vorrei sentire se altri sono arrabbiati, in realtà come sapete è stato condannato Mills non è stato condannato Berlusconi, perchè la posizione di Berlusconi è stata stralciata dopo il lodo alfano e naturalmene uno dei motivi per cui è stato introdotto il lodo alfano, anche in maniera abbastanza aperta, limpida, chiara, se volete esplicita, per alcuni drammatica, per alcuni negativa è stata proprio la possibilità di essere condannati nella vicenda Mills
Allora un' ascoltatore telefona per parlare di una condanna su di un grave caso di corruzione che riguarda il nostro presidente del consiglio. Giustamente Stefano fa notare che la corruzione è un modus operandi di Berlusconi. Giustamente perché 1) Berlusconi attraverso Previti ha affrontato già un caso simile, il lodo Mondadori in cui tramite Previti ha corrotto 2 giudici per ottenere una sentenza favorevole e la conseguente proprietà della Mondadori. Giustamente perché 2)è attualmente indagato per corruzione dopo che da delle intercettazioni telefoniche risulta che abbia cercato di corrompere dei senatori del centro sinistra per fare cadere il governo Prodi.
Cruciani davanti ad una affermazione del genere potrebbe approfondire, invece cosa fa? nega tutto. RIMOZIONE PURA. Tra l'altro cosa tipica dell'informazione che stiamo vivendo in questi anni si parla di un processo senza mai spiegare perchè alcune persone ne sono coinvolte (ci avete fatto caso? tutti sanno che Previti è stato condannato ma pochi ne conoscono il reale motivo, Idem dicasi per Dell'Utri). Il caso Mills peraltro è anche semplicissimo da spiegare. Mills riceve da Berlusconi 600 mila dollari per dare una falsa testimonianza relativa a delle fatture gonfiate ad arte in merito ai diritti di film acquistati da Mediaset. Dopodichè Mills manda una lettera al suo commercialista Drennan in cui gli dice che mister B. gli ha fatto avere su un conto svizzero 600 mila dollari in nero perchè l'ha tenuto fuori da un processo in cui Mills ha fatto da testimone. Il commericialista denuncia il fatto alla polizia inglese e la polizia inglese passa il caso a quella italiana. Non è che c'è molto altro da dire. Le prove sono lampanti e addirittura scritte.
Ma nessuno parla mai dei processi perchè lasciandoli nel vago si può sempre sostenere la tesi che la magistratura persegua un disegno politico contro la politica e in più non si infanga l'immagine delle persone coinvolte nell'indagine (la signora sarda che dice nella stessa serata che Berlusconi ha costruito qualcosa scommettiamo che non ne sa niente?)
Non è molto interessante sapere se Cruciani prende dei soldi a sostenere queste tesi. È più interessante invece notare come sia sempre reticente a parlarne o come cerchi sempre, e questo l'hai constatato tu stesso, di rivoltare la frittata e di difendere Berlusconi
Il punto cruciale è: per quanto tu possa stimare ed essere affascianato da Cruciani, lui rende un cattivo servizio a te e soprattutto a quell'enorme massa di persone che ascolta Radio 24 ma, a differenza di te non ha internet per approfondire o smentire le notizie che vengono date durante la trasmissione (in italia solamente 22 milioni di persone usano internet)
L'unico strumento democratico in mano ai cittadini è il voto. E qui l'informazione gioca un ruolo decisivo. Se si inquina l'informazione la democrazia muore. Certo, Cruciani non è l'unico a farlo. Ma ciò non significa che per questo abbia meno colpe
grazie di cuore Cristiano per il tuo utilissimo post.
Come non condividere?
E molti complimenti per la tua capacità espositiva.
Spero di leggerti sempre, il tuo contributo fa molto bene al blog!
Che dire....?
Se ti puo' interessare, il mio contatto e-mail è: violet61@libero.it
Ciao una buonissima giornata a te!
Francesca
Cristiano, splendido commento, grazie. Molto ben argomentato.
Lasciami dire solo questo. Tu dici che non ti interessano le motivazioni per le quali Cruciani dice quel che dice e fa quel che fa, perché quello che conta è solo il risultato finale: cattiva informazione.
A me invece le motivazioni interessano. Mi interessano perché sono convinto che Cruciani non sia un manipolatore di anime innocenti, ma solo uno con delle idee. Idee che, su Berlusconi, trovo sbagliatissime, ma che accetto come legittime.
E’ vero che molti italiani sono disinformati. Ma molti altri votano Berlusconi pur sapendo tutto di lui. E bisogna avere la pazienza e la voglia di confrontarsi pure con questa gente, senza pretese di superiorità, ma ponendosi sullo stesso piano, e senza dare per scontato che la controparte sia “malvagia”.
A presto,
authan
Caro Authan, il tuo ragionamento mi sembra condivisibile, ma fino all'ultimo periodo.
Infatti, se ti soffermi un attimo in più a riflettere sulla questione "Okay, è stato eletto dai cittadini, a larga maggioranza ...", non c'è dubbio che la cosa è totalmente irrilevante.
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