mercoledì 18 febbraio 2009

Stalloni e ronzini

Annuncio ai naviganti: questo post non sarà un unico lungo attacco a Berlusconi incentrato sulla sentenza Mills.

Non perché non consideri importante tale sentenza, sia chiaro. In un paese normale essa susciterebbe scalpore ed avrebbe immani conseguenze politiche. Ma questo non è un paese normale, perchè l'attuale presidente del consiglio è riuscito a condensare intorno a sé un consenso talmente radicato da non essere più scalfibile in seguito a decisioni dell'autorità giudiziaria. Più che consenso, per il cavaliere c'è oggi quasi una forma di venerazione, accostabile a quella che si può avere per un Messia.

Sotto questo punto di vista, Berlusconi ricorda molto altri leader come Vladimir Putin o Hugo Chavez. Non nelle politiche e nelle idee, ovviamente, ma nella straordinaria capacità di calamitare intorno a sé il gradimento popolare, grazie ad un mix di populismo e decisionismo, e grazie ad un modo di porsi che, per quanto a molti, me incluso, possa sembrare incredibile, suscita un forte richiamo nell'elettorato.

A chi vorrebbe strillare "Mills! Mills! Mills!" giorno e notte, dico: ci sarebbero tutte le ragioni del mondo per farlo, ma non servirebbe a niente. Giusto o sbagliato che sia (per me è profondamente sbagliato) alla maggioranza degli italiani della sentenza Mills importa meno di zero, e non cambierebbe nulla neppure se la Zanzara di Cruciani e tutti gli altri mezzi di informazione dessero maggiore rilievo alla notizia.

A questo punto, anche in seguito alle dimissioni di Walter Veltroni da segretario del PD, l'opposizione è ad un bivio: o, con ostinato orgoglio si limita ad urlare lo sdegno (comunque più che giustificato) seguendo, in sostanza, la linea dipietrista che, per quanto condivisibile (quando non è estrema nei toni), è destinata a rimanere sempre minoranza, oppure si riparte da zero con un nuovo leader che, oltre a fare buona politica, sappia combattere Berlusconi sul suo campo, quello dell'appeal.

E da questa considerazione mi aggancio al sondaggio lanciato ieri da Cruciani in trasmissione: chi deve guidare l'opposizione?

Io sono convinto che qualunque nome proveniente dalla cerchia dei gerarchi del PD (D'Alema, Bersani, Letta, Bindi, Finocchiaro, ecc. ecc.) sia una scelta perdente in partenza. Non sarebbe altro che la perpetuazione di un modo di fare politica di stampo tradizionale, che, per quanto permeato da buone intenzioni, è ormai fallimentare dal punto di vista del conseguimento del consenso. Al PD non servono ronzini, ma uno stallone.

A mio avviso serve un nome nuovo, un esterno, non sconosciuto, non compromesso da trascorsi politici, meglio se imprenditore o economista. La figura ideale deve avere tante buone idee e deve saperle comunicare con efficacia.

Un cavallo vincente potrebbe essere Luca di Montezemolo. Già vedo le smorfie di disgusto in molti di voi, ma il boss della Ferrari è uno dei pochi che potrebbe, in linea teorica, tenere testa al cavaliere. In alternativa, una bellissima scommessa potrebbe essere l'economista Tito Boeri, uno che non solo ha tante idee, ma le ha pure ben chiare.

Attendo le vostre opinioni e le vostre proposte. Un caro saluto a tutti.

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(America, "Horse with no name")

30 commenti:

Anonimo ha detto...

vada per Tito Boeri!

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
sono più che disorientato (ma non al punto di voler vedere il PD che passa da Calearo/Colaninno a Luca Cordero di Montezemolo - e perchè non Lapo Elkann allora? cos'hanno questi di sinistra?- Authan rinsavisci! ti prego! dicci che è solo troppo mirto e fileferru per dimenticare le disgrazie sarde, dai che ti si perdona...).

Non mi sento però in grado di dare suggerimenti, visto che la mia approfonditissima capacità di analisi politica mi avrebbe portato a pensare che Soru avrebbe dovuto fare ben meglio di così (sia in Sardegna che potenzialmente a livello nazionale)e che Bersani si sta facendo bruciare come correntista dalemiano...

Resta il fatto che, secondo me, non esiste un leader buono per ogni linea politica, quindi credo che PRIMA il PD debba decidere con chiarezza la sua -e conseguentemente chi buttare a mare tra incompatibili come Binetti e Bonino- in modo da poter manovrare e poi individuare il giusto capitano.

Asibiri

Paolo il ramingo

Anonimo ha detto...

P.S. Provate a fare la crsi del titolo ed otterrete cosa penso di tanti microcorrentisti del PD ST...RONZINI

saluti

Anonimo ha detto...

si, si!
via la Dorina Bianchi, la Binetti, Rutelli!!!
Se li imbarcasse Casini se proprio!
E i radicali..... magari un soggiorno a Guantanamo fino a che è aperto!

Anonimo ha detto...

Paolo è un genio.
Io sono preoccupato.
Sarà che è la prima crisi che affronto in età adulta.
Authan, dimmi che sbaglio! Che poi passa tutto.

Antropofilo

Anonimo ha detto...

Paolo,
non ho detto che sarei personalmente entusiasta di avere Montezemolo a capo dell'opposizione. Ho detto che per sconfiggere Berlusconi serve uno che sia piu' o meno sul suo stesso piano (a livello di carisma e appeal, non a livello di fedina penale e trascorsi giudiziari vari).

Io avevo e ho tuttora grande stima di Veltroni. In altri tempi sarebbe stato l'uomo giusto al posto giusto. Ma quei tempi sono andati e non torneranno piu'.

Soru? E' bruciato, purtroppo.

Il mio ideale e' Tito Boeri.

Ciao!
authan

samson ha detto...

Certo che è deprimente accettare il fatto che per essere elettoralmente competitivo
un partito com il PD debba affidare la guida ad una figura che abbia appunto come dici un "appeal" che quasi nulla abbia a che fare con quelle che sono le sue idee.
L'importante è che sia una leader che "piaccia" che sia capace come berlusconi di risvegliare quel recondito bisogno degli italiani ,un bisogno mai sopito ,il bisogno di idolatrare qualcuno.E' difficile capire quali siano i sentimenti che spingono gli italiani a certi
bisogni.Purteoppo è così,gli italiani non cercano una guida politica ,cercano un "DIO",e poco importa cosa dica o faccia ,dato che la maggior parte del suo elettorato ne sa poco o nulla di politica,l'importante è ciò che per molti rappresenta ,e Berlusconi incarna l uomo che tanti italiani vorrebbero essere, e tante donne avere accanto.Purtroppo bisogna rendersi conto del debole che gli italiani hanno per certe figure ,come abbiamo gia potuto constatare nel "ventennio" ancora prima che con Berlusconi.Povera Italia.

Anonimo ha detto...

Scusa ma qua ti ho proprio perso...

Se c'e' un politica che si rivelata fallimentare nel PD e che ha portato (giustamente) alla dimissioni di Veltroni, e' stato proprio il Veltronismo.
Veltronismo che si concretizza proprio nel contrario di quello che tu imputi al PD.

Se c'e' una cosa che NON ha fatto il PD e' stata proprio quella di gridare il proprio sdegno, il Veltronismo e' basso profilo per definizione.

E' proprio quello che si imputa a Veltroni.

Di NON AVER FATTO OPPOSIZIONE.

Altro che urlare.

Il PD e' stato zitto , anzi, compiacente quando non proprio connivente.

Talmente presi dal non essere tacciabili dal nemico di "estremismo" che alla fine si sono spenti nel silenzio.

Mi dispiace, non sono d'accordo con Te ne con Cruciani, non puo' essere la maggioranza a dettare i termine dell'opposizione, come tentava ieri LaRussa a Ballaro.

Se credo che il Lodo Alfano sia incostituzionale devo poter dirlo senza il rischio di essere accusato di essere un pericoloso estremista, voglio poter dire che in uno stato di diritto il voto popolare non "annulla" le sentenze, ne' il conflitto di interesse (se Giannini vuole crederlo fatti suoi...).

Per paura di essere tacciati di comunismo ci si auto-marginalizza.

Le dimissioni di Veltroni
dimostrano che ad essere "destinata a rimanere sempre una minoranza" e' proprio l'atteggiamento di Veltroni.
Il PD perde consensi non perche' e' troppo antiberlusconiano, ma proprio perche' , per non essere antiberlusconiano, ha smesso di fare opposizione.

E perdonami, ma la tua proposta di soluzione continua proprio nella direzione fallimentare del PD!

In pratica per battere il berlusconi del PDL tu proponi di trovarne uno nostro!!

Un berlusconi di sinistra... un Montezemolo!!

E finalmente potremo aggiungere quella 'L' che manca tanto al PD.
potremmo chiamarlo PDLS (Partito delle Liberta di Sinistra).

Ma d'altra parte e' la logica conclusione di una campagna mediatica volta alla demonizzazione dell'anti-berlusconismo.

Purtroppo a tutti questi "scienziati/opinonisti" affollati nel loft di Veltroni e' sfuggito un particolare... l'opposizione si fa' contro il governo in carica, che, incidentalmente, e' presieduto da uno che si chiama Berlusconi, che, ancora incidentalmente, non ha chiarissimo il concetto di separazione dei poteri...

Sono d'accordo invece circa l'impresentabilita'dell'oligarchia PD.

La soluzione?

Io voto Di Pietro alle Politiche e le liste civiche alle amministrative.
Se riesce anche l'alleanza tra IDV e Societa' civile paventata da Camilleri e appoggiata da Flores D'Arcais.
Di Pietro non e' di sinistra? Pazienza. Ormai non siamo piu' nelle condizioni di poter cavillare sulle questioni "alte".

E' come se uno che non mangia da mesi messo davanti ad un pasto, si mettesse a discutere sul condimento, la cottura della pasta, la qualita' del vino...

Ormai siamo ridotti alle esigenze minime.

E tra queste c'e' il ritorno alla legalita'.

Potro' non condivederne i punti di vista sull'immigrazione, i pacs, eutanasia,sicurezza ecc ecc, ma almeno sento che mi puo' garantire quell'esigenza minima... e di questi tempi e' molto ......

Anonimo ha detto...

IL RISULTATO DELLA SARDEGNA E L'IMPLOSIONE DEL PD
Fa molto piu' male della batosta di 10 mesi fa, perchè in mezzo ci sono state tante porcate che avrebbero dovuto aprire gli occhi agli elettori del centrodestra.
Dal lodo Alfano, alla stretta sulle intercettazioni; dalla gestione della crisi economica alle leggi razziste, e da ultimo gli ignobili attacchi del premier alla Costituzione e al capo dello stato, puntualmente "ritrattati" secondo un rito che gli permette di fare e disfare a suo piacimento!
Invece abbiamo contato solo qualche defezione neanche di tanto rilievo, come l'uscita di Guzzanti o le dichiarazioni di Benedetto Dalla Vedova che mi piace definire "un compagno che sbaglia"!

Concordo che si debba ora cercare di rendere composita ed omogenea l'appartenenza, con una connotazione di ritrovata sinistra pero' e senza vergogna, lasciando a terra chi è riconoscibilmente fuori posizione.

Anch'io apprezzo molto Tito Boeri e credo che rappresenterebbe una guida valida.

Anonimo ha detto...

Sarò stringato perchè ho poco tempo: Chiamparino.
Persona competente, dotata di chiarezza comunicativa, con un certà capacità di decidere e che mantiente uno stile di vita sobrio.
P.S.:comunque, dopo aver sentito il discorso odierno di Veltroni, continuo a sperare che sia una mossa in vista di una ricandidatura alle prossime primarie, in modo da avere, dopo una vera battaglia delle idee con i competitors, un mandato ampia che tolga argomenti agli elefanti!

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno (mica tanto),

Già dagli interventi in questo blog si vede come ci sia bisogno di un leader a sx.

E non c'è.

Vedo molto nero il futuro:

Vedo la Lega a "fare" la sinistra in parlamento perché a sx di essa nulla rimarrà sui i banchi delle camere. E B che trionfa e ghigna dal suo trono col rialzo.

Oppure vedo DiPietro o qualche altro amante della pancia che prende il potere sfruttando un crollo ad oggi imprevedibile e utopistico di Berlusconi, causato peraltro da disatri sociali (e parlo di sangue e morti ammazzati, file per il pane e altre amenità).

Nulla di buono.

Saluti

Tommaso che non sa più che pesci pigliare

Anonimo ha detto...

Chiamparino gioca a scopa con Marpionne ed è amico dei banchieri.....

Anonimo ha detto...

Soru, oltre il danno, la beffa!
Si è pure preso del fallito da uno che potrebbe essere condannato per corruzione!
A proposito.... ma se la prescrizione occorrerà solo nel 2010, alla Consulta non si potrebbero dare una mossa, tutte ste toghe fannullone??????

Anonimo ha detto...

Vogliamo continuare con i capitani coraggiosi dal mondo dell'imprenditoria? io sono un po' perplesso (in questo senso mi era venuto in mente l'imprenditore pastaio che aveva provato senza successo a vivere con lo stipendio delle sue dipendenti e gliel'ha aumentato, ma la celebrità è quella che è...).

Idealmente per segnale agli elettori e per sensibilità ai problemi reali, preferirei uno che abbia esperienza personale diretta del mondo del lavoro dipendente (no ex sindacalisti, uomini d'apparato, figli di papà, universitari, avvocati, calciatori, giornalisti, attrici, -ho escluso 4/5 del parlamento? Peccato...-), possibilmente giovane, donna, con figli, del nord.

Perchè qualcuno mi sfotte dicendo di aggiungere negro, ebreo, laico ed omosessuale? ah, già con curriculum come quello sopra in Italia non hai certo molte opportunità di diventare qualcuno:-( Alla faccia dell'Obamismo de noaltri

Vi viene in mente qualcuno?

Paolo il cercatore

Anonimo ha detto...

..DONNA, GIOVANE... DEL NORD.... CON FIGLI?????
ma esiste!!!
E? lei, la signora MERCEDES BRESSO che figura tra l'altro anche nel sondaggio proposto da REPU!
E almeno sappiamo come la pensa sui rapporti Stato-Chiesa....
Io la voterei volentieri!


A proposito di “lodo” Alfano un richiamo, in particolare ai giornalisti, al rispetto della lingua italiana. Almeno quella. Dicesi “lodo” un arbitraggio tra due o più parti per addivenire ad una decisione condivisa. Sinonimo di mediazione. Il “lodo Maccanico”, infatti, fu la mediazione, la sintesi tra posizioni diverse sostenute da partiti diversi. Nel caso Alfano non c’è stata alcuna mediazione: ha fatto la legge come piaceva al cavaliere e l’ha fatta votare al parlamento senza alcuna condivisione se non da parte della maggioranza Lega-PdL. Quindi non di “lodo” Alfano si tratta ma di legge Alfano.
Parlare di “lodo”Alfano significa dare ad Alfano una patente di arbitro e mediatore che non ha e non ha neppure provato ad avere (e forse neppure vuole avere).

Anonimo ha detto...

Premessa: tra Cruciani, Ferrara e Nicoletti che per una ragione o per l'altra non ho nessuna voglia di sentire, ultimamente ho ripreso ad ascoltare Radio Popolare. Radio 24 ha delle ottime trasmissioni 'tecniche' ma sono quasi tutte nelle ore più centrali della giornata, quando io lavoro, per cui non ho modo di sentirle se non in differita. Detto questo vorrei fare 2 osservazioni:
1)Ok, Siamo tutti in DISaccordo, almeno per chi legge questo blog, con Cruciani e questo blog nasce dall'esigenza di farlo sapere. Il problema è che il fatto che ci sia un blog, anche se 'anti', per gli inserzionisti della zanzara significa semplicemente che è un programma appetibile in cui fare pubblicità. Cioè, anche la cattiva pubblicità è pur sempre pubblicità e se devo reclamizzare un prodotto, meglio una trasmissione che ha anche una grancassa negativa, come un blog-contro, che non una trasmissione che non ce l'ha. Quindi tutto questo lavoro va in realtà a vantaggio di Cruciani e Radio 24
2) Quante persone leggono mediamente questo blog? Perché mi chiedo quanto serva contestare da qui Cruciani, quando poi la realtà del rapporto lettori blog/ascoltatori radio è probabilmente a netto vantaggio di questi ultimi. Quindi mi chiedo: Authan quanti lettori hai? e quanti sono dalla nostra parte? Perché qualcosa per farci sentire soprattutto da tutti questi altri ascoltatori ci sarebbe anche,
basterebbe:
1) specificare sul blog, se si vuole continuare a sentire la zanzara, che i prodotti che saranno pubblicizzati all'interno della trasmissione non saranno mai comprati dagli autori e dai frequentatori del blog, mettendo alla fine di ogni post la lista dei prodotti da non comprare, una sorta di sconsigli per gli acquisti
2) Fare rete tra i tuoi lettori e intervenire nei programmi di Cruciani (questo se ti interessa è meglio discuterlo via mail al di fuori di questo blog) Vorrei far presente che se io telefono e parlo ad esempio del processo Mills, verrò interpretato dalla maggioranza degli ascoltatori (di destra) come il solito estremista di sinistra anarcoide alternativo sfigato per cui rimarrò una sorta di Cassandra inascoltata. Se però comincia a telefonare una 'massa critica' di ascoltatori che parlano del processo Mills (dando anche tutte le informazioni che Cruciani non vuole dare) ed esponendo dei punti di vista diversi (che sempre Cruciani non vuole dare) allora magari abbiamo molte più possibilità di
1) fare cambiare idea ad un bel po di persone
2) cambiare in parte il corso del programma (radio 24 è una radio commerciale, se a un certo punto risulta che una buona parte degli ascoltatori non ha le idee in linea con quelle di Cruciani è probabile che Cruciani cominci o a cambiare idea, o ad ammorbidirsi o, più semplicemente, Cruciani salta)
È la legge del mercato. Perché non provare? D'altronde non è altro che rifare in piccolo quello che Berlusconi e co. fanno da 15 anni a questa parte e dai risultati che hanno si direbbe che funzioni

Anonimo ha detto...

Dice bene Cristiano, in sintesi:

"Fare rete tra i lettori di questo blog e intervenire nei programmi di Cruciani per formare una 'massa critica' di ascoltatori"

Ma credo che tu sappia come funziona dal punto di vista pratico l'accesso alla diretta in trasmissione per dialogare con Cruciani.

Ci si annuncia, lasciando nome, età, luogo di residenza, numero di telefono per essere richiamati e, per sommi capi, il contenuto dell'intervento.

Ora, si puo' di volta in volta fornire dati diversi, ma a meno di non possedere svariate utenze telefoniche, se sei un ascoltatore "sgradito" ti sgamano in men che non si dica!

Io per esempio dopo il primo ed unico intervento di circa un mese fa non sono mai più riuscita ad arrivare alla diretta, malgrado il caro Cruciani ci sfinisca ripetendo i numeri di Radio24 per poter intervenire!

Per dire, stasera mi son prenotata prestissimo (verso le 19 mentre andavano i titoli del TG3) con la gentile Nicole che dopo le domande di rito mi ha congedata dicendo."Ok se c'è spazio, richiamiamo noi".

Naturalmente non mi hanno richiamata..... ma non sarà forse che ANCHE Cruciani è un assiduo frequentatore di questo blog e sa già che non sono allineata al suo style????

Tieni presente che oltre a scrivere qui, con il mio nome vero, io scrivo a Cruciani via e-mail da un indirizzo che contiene per esteso i miei dati!

Comunque molti complimenti per la tua proposta, anche quella di boicottare i prodotti reclamizzati dall'emittente.

Ora torno a seguire LA7, tra poco inizia QUINTO POTERE e non me lo perdo!



Naturalmente

Anonimo ha detto...

Cristiano, ti ringrazio per aver espresso il tuo disagio verso la trasmissione con toni civili e pacati, ma temo di doverti dare una delusione.

Questo blog non e' nel modo piu' assoluto un blog anti-Cruciani, e a dispetto del nome, forse fuorviante, non e' un blog finalizzato a fare sistematica contro-informazione.

Mi rendo conto che il nome "Anti-Zanzara" puo' intuitivamente far pensare a questo, ma e' proprio per essere chiari in tal senso che ho scritto un dettagliato "manifesto" del blog.

Mettiamo alcune cose in chiaro.

1) Io ADORO la Zanzara. E' come una droga, non riesco a farne a meno, ogni sera.

2) Tra i motivi per cui mi sono appassionato a questa trasmissione e' che il suo conduttore, Cruciani, e' molto stimolante, pungente, e mai banale.

3) Mi capita a volte di essere d'accordo con Cruciani. Altre volte no. In qualche occasione sono pesantemente in disaccordo. Specie quando si parla di Berlusconi.

4) Io non penso che Cruciani sia asservito a Berlusconi. Certo, col cavaliere il Crux e' spesso piuttosto (troppo) indulgente, ma non perche' sia prezzolato o venduto. Ha semplicemente le sue idee, buone o cattive che siano.

5) Mai, neppure per un minuto, ho pensato che questo blog potesse diventare uno strumento per "far cambiare idea alle persone", per far cacciare Cruciani da Radio 24, o per dar vita ad una "massa critica" di gente che organizzasse o mettesse in atto azioni premeditate di qualunque tipo nei confronti della trasmissione. Se e' questo cio' che cerchi in questo blog, devo purtroppo dirti che hai sbagliato posto. Questo e' solo un "bar sport" dove io "barista" dico la mia opinione sui fatti del giorno appoggiandomi, come un parassita, ai contenuti della Zanzara della sera precedente, e gli "avventori" intervengono a loro volta con liberi commenti. TUTTO LI'.

6) Anche se la condividessi (e non la condivido nel modo piu' assoluto), l'idea di boicottare i prodotti reclamizzati durante la trasmissione e' velleitaria e peregrina. Siamo 4 gatti (tra cento e duecento al giorno, se vuoi dei numeri) qui in questo "bar sport", un battito d'ali di farfalla in mezzo ad una tempesta. Se vuoi dar retta a me, lascia perdere i boicottaggi. Esprimi le tue idee, qui e altrove, nei blog e nei forum, parla coi tuoi amici, coi tuoi parenti, apri un tuo blog, scrivi ai quotidiani, telefona alla Zanzara, ecc. ecc. Non e' piu' stagione ne' per i boicottaggi ne' per le rivolte.

Un caro saluto. Spero di essermi spiegato e di non averti offeso in alcun modo.
Ciao,
Authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

....touchée!!
Caspita, ma con quello che sta succedendo in questo Paese... rinunciare a sperare di poter "far cambiare idea" a qualche persona, anche semplicemente prtendo dai commenti in questo blog...

bonne nuit

Anonimo ha detto...

Ciao francesca.

Se qualcuno passando per questo blog si chiarisce alcune cose, tanto meglio, ma un'opera di "evangelizzazione" non e' pensabile, anche se fosse voluta (e non lo e'). Qui si chiacchiera, ci si scambia idee, si discute in liberta'. Niente piu' di questo.

A margine: eventuali fan di Berlusconi che avessero voglia di interagire serenamente sono i benvenuti.

'notte...
Authan (eccezionalmente online di sera)

F®Ømß°£ ha detto...

BRAVO AUTHAN!

Il tuo commento sulla linea del blog è scritto benissimo ed esprime molto bene quello che mi piace di Cruciani e di questo blog.

Ancora grazie!

Tommaso

Anonimo ha detto...

Caro authan questa volta dissento. Se il Processo Mils fosse spiegato come dovuto ad un evento di questa rilevanza, anche il consenso di Berlusconi cambierebbe. Lui ha sempre la certezza di riuscire a stendere un sudario sulle notizie a lui scomode. Se spiegassero il processo Mils (BERLUSCONI-MILS), come spiegano il processo di Cogne, Garlasco &C. non so come se la caverebbe. Invece vien data la notizia della condanna di Mils senza spiegare quasi niente, senza un immagine, e commentata da Cicchitto, Gasparri e Capezzone (Giustizia a orologeria,ecc.ecc.) Hai visto le rassegne stampa dei giornali esteri? Quei titoli li hai visti al TG1, al TG, sul Corriere????
Ieri Cruciani ad un ascoltatore ha detto che "c'è tempo per parlarne"! E quando, di grazia, che dopo un giorno non se ne parla già più.
Ieri ho pregato Cruciani di darmi, per una volta una risposta al mio sms. Gli ho detto di mettere Di Pietro, o Grillo, o Travaglio al posto del nano di Arcore nel processo Mils, e di farmi un commento. E di immaginare come se ne sarebbe parlato e per quanto tempo. Ma come sempre il grande Cruciani, sorvola. Lui vola troppo in alto. Che schifo!!!
Ciao Gianpaolo

Authan ha scritto:"ma nella straordinaria capacità di calamitare intorno a sé il gradimento popolare, grazie ad un mix di populismo e decisionismo, e grazie ad un modo di porsi che, per quanto a molti, me incluso, possa sembrare incredibile, suscita un forte richiamo nell'elettorato.

Senza il suo impero mediatico ci sarebbe in Italia una persona che lo vota??? Avrebbe il 30% dei voti??? Non penso che mi risponderai di si. Allora è carisma o fuffa!!!

Anonimo ha detto...

Articolo interessante sull'argomento di cui prima ho parlato

Caso Mills, ecco in che stato è l'informazione
di Giovanni Maria Bellu

C’è un modo molto semplice per verificare lo stato dell’informazione, e dunque della democrazia, nel nostro paese: ascoltare con attenzione i telegiornali e leggere i giornali di oggi e di domani. Vedere quanto tempo e quanto spazio viene dato alla sentenza del processo Mills. E anche «come» la notizie viene riferita.

Si scoprirà che nei telegiornali – sia pubblici, sia privati – verrà presentata non come un «fatto» ma come un’«opinione». L’opinione di un collegio giudicante. E che la sommaria descrizione del merito della vicenda sarà seguita dai commenti politici. L’ultimo dei quali – a chiusura di questo giro di opinioni attorno all’opinione-sentenza – sarà affidato a un esponente del Pdl o a uno degli avvocati di Berlusconi (ma spesso le due qualità sono riassunte in un singolo soggetto).

L’intervistato non entrerà nel merito del caso giudiziario ma dirà che si è trattato di «giustizia a orologeria». Il concetto sarà ripetuto in modo martellante dai telegiornali e, con un po’ di fortuna, sarà possibile – in una conversazione al bar, su un autobus – sentire qualcuno che, senza sapere nulla della vicenda, lo ripeterà in modo testuale: «Giustizia a orologeria».

Più complesso il discorso sui quotidiani. Parliamo, naturalmente, dei normali quotidiani di informazione e non di quelli che, per vie politiche o familiari, sono direttamente controllati dal premier. Là si potrà leggere una sintesi abbastanza completa del fatto che, in qualche raro caso, sarà anche accompagnata da un commento. Non di più e, difficilmente, per più di un numero.

E se qualcuno – su un giornale non allineato come per esempio l’Unità – oserà insistere sul tema, sarà liquidato come «giustizialista». Nel caso in cui l’inopportuna insistenza fosse espressa in una trasmissione televisiva, saranno inquadrati gli ospiti politicamente vicini al premier che, in quello stesso istante, cominceranno a sorridere con gli occhi rivolti verso l’alto e a scuotere la testa.

E’ possibile fare la verifica sullo stato dell’informazione del paese anche seguendo un’altra via. E cioè osservando con attenzione in che modo televisioni e giornali danno la notizia di altre sentenze. Sarà facile scoprire che un imputato per omicidio condannato in primo grado (e dunque ancora presunto innocente) sarà indicato come l’«assassino». E che un extracomunitario, subito dopo l’arresto e dunque in assenza non solo di processo ma anche di rinvio a giudizio, sarà qualificato «stupratore». Nel caso in cui facciate notare l’incongruenza in uno studio televisivo, vi osserveranno con aria perplessa, cominceranno a scuotere la testa, e qualcuno ci definirà «buonista». Non avrete il tempo di dire: «Ma non ero giustizialista?». Si spegnerà la luce.

Anonimo ha detto...

Ciao Gianpaolo.
Credo che l'impero mediatico sia stato decisivo per l'ascesa di Berlusconi. Ora lo e' meno.

Sono il primo a dire che il conflitto di interesse sia un problema per nulla marginale. Ma anche qualora venisse risolto, non sono certo che il Berlusconi di oggi, penetrato nel DNA dell'Italia, perderebbe consenso in modo significativo. Purtroppo.

Un caro saluto, gianpaolo.
Authan

Anonimo ha detto...

Sulla questione PD mi trovo perfettamente d'accordo con quanto scritto da Andrea Franceschini.

Su Cruciani: posso dire che anche per me l'ascolto della Zanzara era una droga: ultimamente odio talmente tanto il modo di condurre la trasmissione del Crux che molte volte la spengo.
Nelle ultime settimane la trasmissione sembra più incetrata sul gossip che sulle notizie, e non è solo questione del caso Mills: forse me lo sono perso, ma è stato detto qualcosa a proposito dei discorsi copiati di Cappellacci? E' stato detto qualcosa a proposito della raccolta delle impronte anti-pianisti?
Mentre si sono trascinate per settimane le discussioni sul 'caso' Beppino Englaro - si badi dene, Beppino e non Eluana - o la questione Battisti.
Forse sono cambiato io, ma l'impressione è che più passa il tempo e più mi sembra che Criuciani si stia trasformando in Forbice. Sempre più supponente, sempre più rigiratore di frittate e manipolatore delle opinioni altrui, sempre più provocatore (vedi casi Cossiga, Sgarbi et simila).
Vi chiedo: la trasmissione non è più 'bella' quando viene condotta dai sostituti di Cruciani?
Sono però tristemente consapevole del fatto che poco si possa fare se non cercare di chiamare, intervenire in trasmissione e portare noi briciole di informazione alternativa oppure spegnere la radio.
Scrivere o telefonare alla direzione non porta risultati ed il caso del succiato Forbice ne è un esempio: se il conduttore fa odiens, perchè cambiare?
Come si dice: nel bene o nel male, purchè se ne parli.

Anonimo ha detto...

Authan, io sono sicuro che con dei media liberi, indipendenti, professionali, e non controllati da Berlusconi e dai partiti, il nano verrebbe spazzato via in pochi giorni. Te lo immagini un caso analogo Obama-Mills in America? O un caso Merkel-Mills in Germania? O Sarko-Mills in Francia. Nei paesi in cui la stampa fa la sua funzione di controllo sul potere e lavora per il lettore e non per il padrone, i politici si dimettono per un abbonamento televisivo non pagato, o per i conftributi in nero alla colf, senza aspettare la cassazione.
Visto che a te risponde chiedilo tu a Cruciani cosa sarebbe successo con un caso Di Pietro - Mills. Vediamo cosa si inventa. Se un giornalista, qualunque orientamento politico abbia, non applica lo stesso metro di giudizio nella valutazione dei fatti, non so che mestiere faccia ma sicuramente non quello di giornalista. Forse la colf!!! Ciao

Anonimo ha detto...

Giurin giurello che i miei commenti li ho scritti prima di leggere questi articoli.

http://www.antimafiaduemila.com/index2.php?option=com_content&task=emailform&id=13154&itemid=48

Anonimo ha detto...

Caro Authan,

il tuo e' un classico argomento "alla Cruciani":
"Si il conflitto di interessi c'e' , ma in fondo e' un argomento "consumato", e poi, anche se ne e' il padrone, non e' possibile che TUTTI i giornalisti siano corrotti o pagati o servi...
E' ridicolo anche pensarlo."

E infatti E' ridicolo; il problema e' che a pensarlo , attribuendolo all'interlocutore di turno, e' lo stesso Cruciani.

La "teoria del complotto" e' facile da irridere perche' per sua natura e' poco realistica.

E quindi cosa c'e' di piu facile che ridicolizzare il proprio interlocutore attribuendogliela , quando questi muove l'osservazione che la stampa e' un po' troppo "allineata"?

Un po' come accadde sul caso Piazza Farnese/Napolitano, sul quale in un disperato tentativo di difendere la sua posizione circa la manifesta mistificazione della "prova" audio del misfatto, Cruciani disse che tutte la stampa aveva dato quell'interpretazione, quindi , al di la' della prova audio, qualcosa di sbagliato Di Pietro doveva averla detta!!

Questo e' proprio un caso da manuale.

A) Lo dicono tutti
B) Tutti non possono essere corrotti
C) Deve essere vero.

A ^ B ==> C

Questo tipo di ragionamento evidenzia una grossolana (strumentale?) ignoranza circa i meccanismi della Propaganda.

Una rapida letta al libro "La fabbrica del Consenso" chiarirebbe a molti le idee.
Non serve "corrompere" tutto il sistema dei media per fare disinformazione, basta "piazzare" poche mirate disinformazioni.

Una volta che si e' create la distinzione tra "notizia degna di attenzione" e "notizia non degna di attenzione" il piu' e' fatto.

La prima puo' essere tranquillamente esportata senza bisogno di "prove" a sostegno, chi volesse portare avanti la seconda si troverebbe sempre l'onere della prova.

Vien da se che il resto della stampa, gli opinionisti, ma anche le persone comuni , difficilmente si avventureranno per la seconda "difficile" strada, con il rischio di essere marginalizzati.

Pensate a quello che e' successo con la "guerra tra procure", una volta creato il clima da "tutti colpevoli nessun colpevole", pochi si sono arrischiati a puntalizzare che non di guerra si trattava ma di un atto legittimo della procura di salerno a cui era risposto un atto abnorme di quella di catanzaro.

E chi lo ha fatto e' stato marginalizzato!

Capito come funziona?

Non serve "pagare tutti" o "corrompere i giornalisti", ma e' un meccanismo che, quando innescato, si autoalimenta.

Funziona anche su di me... mi rendo conto della difficolta', anche in una conversazione casuale, di dover portare avanti delle tesi che contrastano con il leitmotif del momento.
Devo portare prove ... che tra l'altro servono solo per chi le vuole sentire...

Anonimo ha detto...

Il libro di Chomsky 'la Fabbrica del consenso', a cui allude il sedicente 'Andrea Franceschin' nel precedente post, è un vero e proprio must per capire come Silvio Berlusconi e la classe politica e dirigente della prima repubblica siano riusciti a restaurare e riottenere il potere perso dopo Tangentopoli e Mafiopoli (definendosi peraltro Seconda Repubblica).
In particolare battendo il chiodo continuamente sul tasto dell'anticomunismo (che già ai tempi aveva un che di surreale, come dice Travaglio era come dire di essere anti-Cartaginesi) sono riusciti a far passare la tesi che la giustizia fosse rossa e che quindi i politici di destra ne fossero vittima. In questo modo l'elettore di destra (e poi col tempo anche quello di sinistra), che in un primo tempo era un acceso sostenitore delle politiche anti corruzione (lega e MSI/AN erano i più accesi sostenitori del pool mani pulite), ha cominciato a pensare che la destra fosse perseguitata dai giudici divenendo quindi insensibile alle notizie di reato di cui erano oggetti i politici per cui votava. In questo modo sono riusciti a sganciare buona parte delle opinioni dei loro votanti dai fatti (che, grazie all'impero mediatico ed economico di Berlusconi hanno anche accuratamente nascosto) e hanno spostato il voto su di un semplice fattore fideistico, qualcosa come il tifo per una squadra di calcio per cui non esiste nessuna verifica, ma solo accettazione incondizionata
In realtà un elettore dovrebbe scandalizzarsi maggiormente proprio se scopre che il politico per cui ha votato si è dimostrato scorretto o reo di comportamenti illegali perché è il politico in questione che ha macchiato la fiducia di cui lui l'aveva riposto. In altre parole se io voto Pinco Pallino e scopro che Pinco Pallino è un tangentaro, devo arrabbiarmi molto di più per Pinco Pallino a cui avevo dato il mio voto e riposto la mia fiducia che quindi ha tradito, che non se scopro che il tangentaro è Narciso Tappo che non avevo votato e su cui non riponevo alcuna fiducia
Invece in Italia va il contrario
P.S. Authan ho letto la tua risposta al mio precedente post, ma non avendo avuto tempo ti rispondo oggi a questo punto sul post di venerdì
ciao

Anonimo ha detto...

@Cristiano
...qualcosa come il tifo per una squadra di calcio per cui non esiste nessuna verifica, ma solo accettazione incondizionata


In realtà un elettore dovrebbe scandalizzarsi maggiormente proprio se scopre che il politico per cui ha votato si è dimostrato scorretto o reo di comportamenti illegali perché è il politico in questione che ha macchiato la fiducia di cui lui
l'aveva riposto.

Da applausi. Quello che ho sempre pensato anch'io. Talmente chiaro e semplice,da risultare quasi banale, ma per l'italiota è un teorema incomprensibile