In riferimento alla domanda che Cruciani ha posto ieri in apertura di trasmissione (“Ha senso che Di Pietro, ospitato ovunque in TV e radio, e le cui interviste compaiono su tutti i giornali, parli un giorno sì e un giorno pure di 'dittatura'?”), voglio armarmi di santa pazienza e rispondere per la centesima volta con la stesse osservazioni. Stavolta lo scriverò ben evidenziato in grassetto giallo.
Di Pietro esagera volutamente coi termini per catturare l'attenzione e ottenere riflettori puntati su di sé, così da guadagnare voti rubandoli al PD (dai sondaggi pare abbia successo). Il fatto che egli compaia spesso e volentieri sui media è l'EFFETTO di questo atteggiamento. Se Di Pietro non usasse questo sistema, in TV comparirebbe molto meno, come capita a Casini. Di Pietro non (s)parla di dittatura NONOSTANTE le sue comparsate in tv. Di Pietro (s)parla di dittatura AL FINE DI comparire in tv.
E' solo una strategia comunicativa. Discutibile, censurabile, certo (io ad esempio la disapprovo nel modo più assoluto), perché termini forti come "dittatura" andrebbero evitati. Ma sempre solo di strategia comunicativa si tratta, peraltro non dissimile da quella adottata in passato, in innumerevoli occasioni, dalla Lega (i fucili, ecc. ecc.) senza suscitare analoghe robuste reazioni da parte di Cruciani.
Più di così non so cosa fare. La prossima volta, se ci sarà, a Cruciani manderò un disegnino.
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Cambiando argomento, ieri verso le 20:25 ho mandato a Cruciani questo SMS, che poi è stato letto in diretta:
Ci sono tanti validi argomenti per parlare a favore del nucleare. L'unico non valido è prendere per il culo i “catastrofisti”. Si concentri sui pro e sui contro.
Io non capisco perché l'arma principale per avvalorare la scelta di tornare a ricavare energia dell'atomo debba essere il prendere per i fondelli Adriano Celentano e tutti coloro che vivono con apprensione tale scelta. Ma chi se ne strafrega di cosa pensa Celentano! Non è mica un fisico nucleare! Non mi piace questo giochetto. Tra i mille motivi per cui può aver senso costruire centrali nucleari non può essere preminente quello di voler ricacciare in gola ai cosiddetti "catastrofisti" le loro paure. E' ridicolo.
Però, per Cruciani, purtoppo, questi espedienti sono un tratto tipico del suo modo di fare. E' nella sua forma mentis. Anche sul suo amato ponte di Messina egli adotta lo stesso atteggiamento. Prima ancora che un mezzo per favorire il turismo e il commercio, il ponte, per Cruciani, va costruito per sfanculare gli immobilisti, i chiacchieroni, gli ecologisti radicali, e tutti quelli del fronte del no a tutto. Ognuno può pensarla come vuole, ma a me questo tipo di impostazione nell'affrontare un tema non piace.
Per chiudere, io non credo che approfondire un po' i pro e i contro relativamente alla scelta nucleare sarebbe “noioso” per il pubblico, come sostenuto ieri da Cruciani in risposta al mio SMS. Tutt'altro. Penso invece che il pubblico abbia una grande fame di informazioni, essendo cosciente della complessità del tema, che per ovvie ragioni non è alla portata del passante qualsiasi.
Pertanto, nel dedicare 7-8 minuti al giorno, in un arco di 4-5 puntate, per sentire una manciata di esperti, credo che ci sia solo da guadagnare.
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A tutti i catastrofisti di questo mondo, a quelli in buona fede e a quelli in malafede, dedico una bellissima e vecchissima canzone degli U2: "Seconds", dall'album "War", del 1983.
Ci si impiega un secondo a dire addio.
It takes a second to say goodbye
Say goodbye, oh, oh, oh
Push the button and pull the plug
Say goodbye, oh, oh, oh
Fall, rise and... Fall, rise and...
And they're doing the atomic bomb
Do they know where the dance comes from
Yes they're doing the atomic bomb
They want you to sing along
Say goodbye
Say goodbye
Say goodbye
Say goodbye
29 commenti:
Buondì,
Authan come spesso accade mi ruba le parole di bocca. Come amano fare i cosiddetti intelligenti, Crux usa i peggiori estremisti per criticare le posizioni diverse dalle sue.
Lo fa evidenziando le frasi che auspicano l'abolizione della proprietà privata se vuole prendersela con la sinistra in generale.
Lo fa con il ponte sullo stretto e con il nucleare.
È un metodo efficace per una trasmissione che deve divertire chi la pensa come lui, ma non ha alcuna utilità a livello di informazione.
Nel caso particolare, ho già scritto ieri che penso che il problema ecologico (che va approfondito) è solo un aspetto e che il veri problemi sono i seguenti:
1) chi mangerà sul business del nucleare facendo lievitare i costi e intascandosi danaro a palate?
2) la gestione delle scorie in un Paese corrotto e infestato dalla malavita come il nostro può definirsi affidabile?
Mezzo Paese è sotto il controllo della malavita, vogliamo fare anche qusto regalo?
Cruciani ci fa sentire Celentano e il parlamentare che parla di Olismo e ce l'ha con "le spiegazioni logiche alle cose". Che servizio mi dà una trasmissione così?
Saluti
T.
Caro Authan, continui a migliorare la tua efficacia. L'effetto insetto-repellente è però insolito, direi inverso: mi tieni lontano da La Zanzara. Leggo qui e mi basta.
C'è da rifletterci!
Antropofilo
Sono nuovo di questo blog ma ascolto lazanzara da almeno 2 anni.
Dopo aver fatto i complimenti ad authan per il blog (gli farei co-condurre con Crux la sera) passo al mio primo commento.
Vorrei far notare che ieri sera, per la prima volta, Cruciani ha assecondato un ascoltatore che parlava dell'informazione in mano al berlusca dicendo più o meno "è innegabile che in Italia ci sia un'anomalia per la quale almeno 3 televisioni sono oggettivamente in mano a Berslusconi"....sbaglio o è la prima volta che Crux si permette di dire una cosa del genere? personalmente appena ho sentito l'ascoltatore parlare dell'informazione in mano al premier ho pensato "ecco, adesso cruciani lo interrompe, alza la voce, lo sbeffeggia e poi manda il traffico dicendo :-ma di cosa stiamo parlando?-"
Buon giorno, segnalo link dove è citato per l'ennesima volta il libro di Cruciani (mai tempismo di pubblicazione fu più azzeccato..)
Roberto
http://notizie.virgilio.it/gallery/sciocchezzaio_sul_ponte_sullo_stretto.html,zoom=373152.html
....e che dire del "ravvedimento" a favore del nucleare da parte di personaggi, piu' e meno noti, un tempo contrari alle centrali?
Di questo piace parecchio parlare a Cruciani, e vuole farci sapere che ce ne sono tanti in giro!
Tanti che la pensano come lui, evidentemente, visto che non fa mistero di essere un sostenitore.
Salvo poi, con un minimo di attenzione all'ascolto, accorgersi come nel caso dell’intervista di ieri sera, che non si trattava proprio di un cambio di schieramento ma semplicemente di un appello a ponderare bene la decisione, a scegliere la propria posizione non come avvenuto oltre 20 anni fa esclusivamente sull'onda emotiva, ma valutando con ogni approfondimento necessario qualunque scelta!
Ciao Authan. Complimenti per il blog, è interessante e stimolante, e nasce - credo - dalle stesse sensazioni contrastate che provo io ascoltando Cruciani.
Nucleare. Bene. Io sono un povero ingegnere nucleare, e in quanto tale (non per merito, dunque), so di cosa si parli. Allora, incidentalmente, sono tra i pochi che possono rendersi conto di quante cose false o imprecise si dicano in proposito, e di quanto poco spazio sia dato agli "addetti ai lavori". Se fossi un economista probabilmente sarei tra i pochi che si possono rendere conto di quante cose sbagliate si dicono in materia di economia. Eccetera.
Sono, ancora incidentalmente, un elettore di sinistra, cioè di quella parte politica che effettivamente ha la caratteristica di dire gli sfondoni più grossi sul nucleare, e di osteggiarlo tout court.
Sapessi quanto mi sento di merda...
Niente, volevo solo condividere questo banale pensiero.
ciao
Buongiorno,
per quanto riguarda il nucleare, come per molte questioni importanti "la Zanzara" sposa la discussione da stadio: "Nucleare si" per la lobby di costruttori, industriali e banchieri spalleggiata dal Cruciani di turno contro "Nucleare no" contro la lobby degli ecologisti, agricoltori e del Nimby. La questione andrebbe invece posta nei termini di "Nucleare come".
Penso che se a gestire la cosa fossero tecnici Tedeschi (gente seria, con un progetto definito, chiaro e comprensivo degli aspetti collaterali prevedibili) qualsiasi valutazione sarebbe un po' più seria e serena che adesso che tutto è gestito dai politici italiani (con i loro progetti vaghi -ricordate l'alta velocità che diventa alta capacità, come se una Ferrari potesse diventare un pullman a due piani?-, oscuri -Malpensa era nata per essere l'unico, il primo, il secondo o il NON hub italiano? perchè non è mai stata collegata a Milano se doveva sostituire Linate?- e miopi -ammetiamo che le centrali di III generazione siano sicure, per garantire la sicurezza del sistema di produzione dell'energia nucleare dobbiamo rivoluzionare la rete di distribuzione per supportare grosse produzioni concentrate di energia e realizzare il deposito nazionale delle scorie: siamo in grado di fare queste cose [per chi ha memoria parliamo di Scansano, il dubbio può venirmi...] e quanto costano? quanto costa mettere in sicurezza le centrali nucleari dismesse ed intonse da 40 anni che cominciano ad accusare perdite di liquidi contaminati?-).
In definitiva mi sentirei abbastanza tranquillo a vivere a Vienna a un tiro di schioppo dall'inceneritore "di Unterwasser" perchè presumo ragionevolmente che sia stato progettato, costruito e gestito (e che sarà dismesso a tempo debito) essenzialmente con lo scopo di gestire in modo sicuro ed economico il problema dei rifiuti, mentre mi innervosisce sapere che a dieci kilometri da casa mia c'è nè uno perchè altrettanto ragionevolmente presumo che sia stato progettato, costruito, gestito (e che sarà dismesso) essenzialmente con lo scopo di generare appalti, prebende, mazzette e poltrone e solo come eventuale effetto collaterale avrà la gestione dei rifiuti e della diossina.
A conferma di ciò apprendo dai giornali che i politici veneti sono corsi a proporre come sede per centrale nucleare Porto Tolle, dove l'acqua (indispensabile in gran quantità per il nucleare) è così poco disponibile che d'estate mette in difficoltà una media centrale termoelettrica...
E' infine triste ed indicativo che, se alla voce nucleare sostituite a caso:
inceneritori, alta velocità, ponte sullo stretto, corridoio 5, Mose, rigassificatori, Passante di Mestre... il discorso fatto sopra rimane identicamente valido, compresa, e questo è grave, la posizione sempre favorevole di Cruciani.
La mia cambia invece caso per caso.
Ad esempio non sono pregiudizialmente avverso al nucleare (vorrei vedere definiti i costi accessori e quelli del "dopo", cosa che adesso non è), ma trovo che il ponte sullo stretto, a valle di una Salerno Reggio Calabria così funzionante sia un mero spreco. Sono favorevole agli inceneritori (le discariche, quando anche ci siano, sono una soluzione comunque peggiore), ma vorrei che qualcuno dimostrasse la necessità della Torino Lione (la linea esistente, che dovrebbe essere insufficiente, è saturata per meno di un quarto della capacità...). Ero favorevole alla realizzazione del passante di Mestre che migliorerà parzialmente prevedibilmente la situazione della viabilità e ambientale veneta , ma sono contrario a quella del Mose, che altrwettanto prevedibilmente sarà infinitamente più caro ed ambientalmente devastante di altre soluzioni quale la diversa canalizzazione della laguna di Venezia.
Saluti
Paolo venexian confuso
Cruciani ha approcciato dicendo che "quel" referendum non fu sul nucleare ma sull'abrogazione di due parti della legge.
Ma è ovvio che la gente disse un NO chiaro al nucleare.
A me ha dato fastidio l'intervista a Giovanni Negri ex-parlamentare ed ex-segretario del Partito Radicale.
Negri ha ridimensionato il valore del referendum affermando che fu "usato" da alcuni partiti piccoli per cavalcare l'onda emozionale per contrastare i due grandi partiti dell'epoca (DC e PCI).
Negri dice di aver abbandonato la politica perche' disgustato, ma non dice (l'ho letto su wikipedia) che le ultime due candidature una nel centro-sinistra ed una per il centro-destra furono entrambe insuccessi. Ora fa l'imprenditore... ma va' ?
Guarda caso oggi le centrali nucleari nucleari sono SOLO un appetibile boccone imprenditoriale.
Ieri la gente ha detto NO al nucleare preoccupata dalle fughe radioattive o dalle esplosioni.
Oggi direbbe NO per la paura delle scorie e delle mafie.
Comunque hai ragione sul fatto che Cruciani non sembra motivato per convinzione su certi temi, ma solo in opposizione verso alcune parti.
Proprio cio' che lui rimprovera al popolo del NO, essere sempre dalla parte del popolo del SI, spesso vittima di troppe semplificazione.
Grazie a tutti per le vostre considerazioni. Scusate se non riesco sempre a rispondere (come oggi ad esempio).
Un saluto particolare ai lettori che oggi si sono palesati per la prima volta coi loro commenti. Attendo nuovi contributi!
Ciao!
authan (autore del blog)
Paolo come sosteneva Edoardo Fleischner al convegno su "verità e menzogne su Eluana" di Radio Radicale, gran parte del nostro sistema mediatico fin dagli anni '80, anni in cui vi entrò il cavaliere nero, non è un sistema mediatico di un paese "occidentale"... "libero" ... "democratico" bensì un sistema mediatico quasi tutto organizzato come un sistema di armi di "distrazione" di massa; e il miglior sistema per distrarre è non essere analitici ed entrare nelle sfumature, ma - parimenti al meccanismo morte/vita dei giochi circensi romani - indurre le teste a ragionare in termini di bianco o nero, si o no, "dentro o fuori del reality".
Quindi, nella fattispecie, a favore aprioristicamente al nucleare o catastrofisti, senza introdurre nella discussione elementi quali:
- i costi legati alla produzione elettronucleare, considerando tanto i costi fissi di impianto (dalla "culla allla tomba" nel senso che la valutazione comprende anche i costi per lo smantellamento,comprese la custodia in sicurezza delle scorie ed il recupero del sito), quanto il costo del ciclo del combustibile (che comprende anche lo smaltimento sicuro delle scorie in siti geologicamente stabili): quanto parte di questi costi sarà realta realmente internalizzato dall'azienda e quanto ricadrà sulla collettività e le generazioni future in termini di fondi, agevolazioni e tutele garantiti con soldi pubblici nonchè di costi esterni ambientali?
- la scarsità assoluta dell'uranio minerale: riconsciuto che se anche il prezzo aumentasse ciò non minerebbe l'economicità della produzione elettronucleare, tuttavia il problema si pone in termini della famigerata "indipendenza energetica", tanto + che l'uranio è controllato da un ristretto cartello internazionale (e negli ultimi anni il prezzo di questa materia prima, a causa del cartello, è quintuplicato...);
- il problema del consumo idrico: sia da un punto di vista di possibili emissioni figgitive sia, per quanto riguarda gli impianti localizzzati in prossimità di corsi d'acqua e laghi, la possibilità che l'alterazione delle precipitazioni e dei regimi dei corsi d'acqua determini riduzioni della capacità produttiva effetiva..
- il fatto che la francia esporta in italia la propria tecnologia nucleare.
P.S.: ho visto ora l'intervento di Cruciani di ieri al TG1; imbarrzante, è pronto per fare il vice Gasparri!
Probabilmente il Crux riguardo a Di Pietro non la pensa come te. Posizione la sua discutibilissima ma legittima quindi perché condannarlo così violentemente. Mi dirai che verso altri personaggi a lui cari non si comporta in egual maniera... d'accordo ma anche tu hai un debole per Travaglio "qualunque cosa dica" a prescindere. E' una trasmissione particolare quella del Crux, condotta da una persona forse nemmeno molto simpatica ed a volte supponente, difficile da gestire. Viene interrogato su tutto e da tuttologo da risposte, sbagliando a volte. Prova a metterti dalla sua parte e leggi quanta tracotanza c'è in alcuni commenti dei tuoi assidui frequentatori. Non gliene viene perdonata una, è considerato un servo di Berlusconi - quando va bene - tutti lo criticano e lo crocifiggono... ma tutti lo ascoltano. E' un giornalista che usa spesso paradossi per affermare le sue tesi. La trasmissione per come è strutturata non permette grossi approfondimenti altrimenti annoierebbe.
ciao e complimenti per il blog molto ben scritto, spero di essere utile alla discussione.
gfo
Secondo me il motivo per cui Cruciani usa le solite argomentazioni trite e ritrite come quella "il nucleare si fa per fare dispetto ai verdi" è semplice: non ne ha (e non ne avrebbe) altre... Le centrali nucleari di cui si parla sono un autentico pacco, nessuno le fa più (l'unico paese che le ha comprate dalla Francia, la Finlandia, si sta mangiando le mani) e il motivo è semplice: costi enormi, problemi sulle scorie soliti di sempre, tempi lunghissimi, effetti concreti zero su zero perché anche le 4 centrali in progetto coprirebbero solo il 4% del fabbisogno energetico nazionale, obiettivo che si potrebbe raggiungere molto più economicamente e velocemente combinando risparmio ed efficienza energetica a energie rinnovabili... Senza tenere conto delle ricadute sulla salute di chi ci lavora e dell'ambiente circostante (vedere i 3 video su http://www.unonotizie.it/video.php?idscheda=142)... Qua invece di andare avanti, stiamo tornando indietro, sembra di essere in Bielorussia, alla faccia di Cruciani....
Buonasera, mi chiamo pier. Ascolto Cruciani da qualche anno e "osservo" questo blog, ultimamente con maggior frequenza, da qualche mese.
La ragione che mi spinge solo ora ad esternare il mio pensiero sul conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani è banalmente legata alla sua apparizione su un sedicente telegiornale della rai.
Ci sono momenti nella vita di ognuno in cui risulta veramente difficile esprimere le proprie sensazioni, specie quando sono forti, con concetti o perlomeno parole originali: io non mi sottraggo alla regola. In questi casi, d'istinto, mi affido a pensieri e frasi altrui.
Dopo aver ascoltato dalla voce di Cruciani le seguenti parole:"...indipendentemente da tutta una serie di buone ragioni il ponte sullo stretto va fatto perchè l'Italia ha bisogno di un simbolo" ho consolidato la tesi che, al momento, l'unica reazione per me accettabile al cospetto della incontrollata diffusione di parassiti senza dignità sia cercare di essere migliore con una volontà ancora maggiore.
Dopo un po' l'istinto tende ad arretrare per lasciar posto alla riflessione più razionale e soggettiva. Ed allora penso che se l'obiettivo è quello di avere un simbolo che identifichi l'Italia di oggi, non ha senso aspettare così tanto e cercare soluzioni astruse quando la risposta è a portata di mano. Cosa c'è, infatti, di più rappresentativo della mediocrità incarnata nelle quotidiane parole opere e omissioni di Giuseppe Cruciani ?
Perchè ascolto la zanzara ?
Come dicevo all'inizio ascolto la trasmissione da un po' di tempo e la ragione non è semplicissima da spiegare. In ogni caso ci provo.
Quando ascolto la zanzara ho la netta consapevolezza di non ricevere alcun tipo di informazione: se sommo gli inteventi del conduttore a quelli della maggiorparte, non tutti, non tutti, non tutti, degli ascoltatori mi trovo di fronte ad un'accozzaglia di parole spudorate pronunciate senza la minima cognizione di causa. E questo indipendentemente dall'argomento oggetto del contendere.(A tal proposito sfido chiunque a dirmi su cosa è realmente preparato il conduttore, portatore insano di contraddizioni). Ma l'Italia, volenti o nolenti, è anche questa qua.
Per farla breve ascolto la zanzara non di certo per il semplice gusto di indignarmi ma, allargando gli orizzonti dei luoghi fisici frequentati quotidianamente, per capire un po' di più il paese in cui sono nato, cresciuto e, sino ad ora, sopravvissuto (e detto fra noi a cui devolvo amabilmente le mie tasse).
Alla prossima
pier
Spesso gli ascoltatori fanno i complimenti a Cruciani per la sua "imparzialità". Io credo che Cruciani si sforzi di apparire imparziale, ma lo fa dando il contentino agli ascoltatori "di sinistra", in un modo che risulta quasi masochista (vedere il commento di DanteDocet).
In realta' Cruciani e' masochista a breve termine per essere egoista a lungo.
o anche l'sms letto in diretta: si vede che si rende conto di essere fazioso e cerca di limitarsi perche' non diventi troppo palese. Ma e' tardi ormai.
Mi dispiace contraddire, ma Di Pietro quando parla di dittatura lo fa con cognizione di causa:
intanto in democrazia la legge è uguale (=) per tutti. E già tra Lodo Alfano e leggi ad personam qua non è che ci siamo poi tanto…
poi se di questi tempi di informazione malata e sofistica per molti questa motivazione non basta, vorrei ricordare che questo governo si propone di:
1) abolire l'obbligatorietà dell'azione penale. In Italia secondo la nostra costituzione l'azione penale è obbligatoria. Cosa succederebbe infatti se fosse la politica a stablire quali reati vanno perseguiti e quali no? Che tutti i reati dei colletti bianchi non sarebbero mai perseguiti. Questo vuol dire non perseguire reati di: falso in bilancio, frode fiscale, corruzione, abuso d'ufficio, abuso edilizio, finanziamento illecito di partiti, etc etc. E se qualcuno pensa che si possa anche sorvolare su questo tipo di reati, tanto sono distanti dalla nostra vita quotidiana di persone comuni si pensi semplicemente che:
a) si verrebbe a creare una cerchia di persone immuni alla legge. E questo non è democratico, no?
b) hai voglia di sentirti dire Roma ladrona e tasse abbassate al 30%! con i politici e le classi dirigenti completamente immuni dalla giustizia chi pensate che pagherà tutte le tangenti e tutte le operazioni finanziarie che andranno ad arricchire questi signori a discapito delle nostre tasche (lasciandoci in cambio servizi sempre più scadenti)? Risposta: noi
c) mettendola su un piano ancora più banale, se il vostro vicino di casa non vi fa dormire la notte, vi ha ammazzato la moglie, il cane e il gatto ma si dà il caso che sia anche cugino del pezzo grosso di turno (politico, imprenditore, PM, poliziotto etc etc) chi vi dice che arriverete mai ad un processo per far rivalere la vostra causa? Buona fortuna e tanti auguri!
2) separazione delle carriere tra giudici e Pubblici Ministeri. Per la nostra Costituzione giudici e PM sono entrambi magistrati e godono degli stessi diritti (autonomia, indipendenza, inamovibilità e sottoposizione al controllo solo del Consiglio Superiore della magistratura) e si distinguono solo per il lavoro che fanno. In particolare è importante che i PM godano di questa autonomia dal potere politico altrimenti ne verrebbero assoggettati e ovviamente i politici si renderebbero al di sopra della legge (e questo non è democratico, no?)
Un altro motivo per cui sarebbe meglio non separare le due carriere è che per la legge italiana il mestiere del PM è quello di tutelare gli interessi della comunità. Per un PM non è importante che un imputato venga condannato, è importante invece che il colpevole venga condannato, e quindi se le prove si rivelano insufficienti e l'imputato non è colpevole, il PM ha l'obbligo di chiedere che venga assolto. Per capirci meglio, se un avvocato scopre l'esistenza di una prova che dimostra la colpevolezza del suo cliente la nasconde, un PM che scopre la prova che dimostra l'innocenza di un suo imputato la acquisisce e lo scagiona
Separando le carriere, i PM, per 'far carriera', oltre a insabbiare qualsiasi indagine su un colletto bianco (e qui vai di nuovo al punto 1a e1b), saranno portati a cercare di incolpare anche gli innocenti. Avete presente i film americani dove il PM per far carriera o per essere rieletto mette sulla sedia elettrica il povero innocente? ecco…
3) intercettazioni telefoniche. Le intercettazioni telefoniche sono uno degli strumenti di indagine più potenti. Testimonianze, confessioni, pentiti e documenti possono essere falsi, ma un intercettazione generalmente riporta un discorso fatto da qualcuno che non pensava che le sue dichiarazioni sarebbero state utilizzate in un porcesso. Per cui le intercettazioni sono la cosa più vicina alla constatazione diretta, quando uno vede e sente personalmente.
Le argomentazioni che vengono sollevate contro le intercettazioni tirano generalmente in ballo la privacy, ma in realtà di comuni cittadini finiti sui giornali in questi anni se ne sono visti ben pochi. Di politici, amici di politici intercettati ne abbiamo sentiti a una marea. Ma in realtà nessuno di questi politici è stato intercettato perché un magistrato un giorno si è alzato e ha cominciato a perseguitarlo (l'obbligatorietà dell'azione penale serve anche a questo, a tutelare cittadini innocenti da possibili rivalse da parte di cittadini più forti. Un PM per indagare su di te ha bisogno di prove e una volta acquisite deve sottoporle al giudice per le indagini preliminari che deciderà se dare l'assenso alle intercettazione e alle altre relative indagini su di te, altrimenti l'indagine non si fa). La quasi totalità delle intercettazioni riguardanti i politici sono partite da indagini fatte a terzi che venivano chiamati dai politici. Ora, un magistrato probabilmente non vorrebbe indagare il politico di AN che telefona allo spacciatore per rifornirsi di coca, o D'alema che telefona a Consorte per una scalata bancaria, però se un mafioso è sotto controllo e il politico gli telefona, il magistrato non può far altro che aggiungerlo alla lista degli indagati. Ma in fondo perché il problema dovrebbe essere del magistrato? il problema è del politico. Io riesco benissimo a vivere senza fare delle telefonate a Totò Rina. Perché non dovrebbero riuscirci anche loro visto che rappresentano la legge? Inoltre la completa informazione su fatti e comportamenti della classe dirigente di un paese costituisce violazione del diritto alla riservatezza degli appartenti a questa classe dirigente? Se ad esempio un normale cittadino viene pescato con una prostituta è suo diritto alla privacy che la notizia non finisca sui giornali locali, ma se un politico fa una campagna contro la prostituzione e viene beccato con una prostituta, non credete dovremmo saperlo anche se il fatto non è di rilevanza penale? (qualche settimana fa Gomez che ha fatto notare che Veronica Lario Berlusconi, in un intervista del 2005 sul Corriere della Sera, riferì di aver abortito al 7 mese il primo figlio concepito con Berlusconi, dopo aver scoperto che era gravemente malformato. Legittima scelta personale, ma come la mettiamo con la posizione del premier sul caso Eluana? non sono forse in contraddizione? E come mai questa notizia è ritornata timidamente fuori solo su Voglioscendere.ilcannochiale.it e non altrove? e il nostro Cruciani? non ne ha avuto notizia?)
Tra l'altro una legge del 2003 (quindi governo Berlusconi) stabilisce già che per intercettare un deputato o un senatore bisogna chiedere preventivamente l'autorizzazione alla camera a cui appartine. Ovviamente se io chiedo il permesso di intercettare Tizio e questo permesso mi verrà concesso, Tizio sapendo di essere intercettato si comporterà di conseguenza e starà molto attento a come parla. Inoltre sempre un articolo di questa legge stabilisce che se un giudice vuole usare delle intercettazioni in cui è incappato un politico (sempre il caso del nostro politico che telefona all'intercettato) deve chiedere alla camera di appartenenza del politico di poterle usare e ovviamente la camera ha sempre negato (ad esempio per D'Alema)
Ma alla fine perché dei rappresentanti della legge come possono essere dei parlamentari devono esserne al di sopra o devono essere trattati diversamente dagli altri cittadini? è democrazia? e se io non ho niente da nascondere perché non voglio si usino le mie telefonate? se ho solo detto cara, butta la pasta, e ho parlato di cose non perseguibili dalla legge, che me ne frega di venire intercettato? come mai Prodi da il suo assenso ad usare qualunque sua telefonata (è successo qualche mese fa) e Berlusconi o D'alema no? ed è ok che i politici siano al di sopra della legge? o non credete che a questo punto ritorniamo ai casi 1a e 1b?
4) Diritto di Cronaca. I giornalisti non potranno più pubblicare, nemmeno in maniera «parziale o per riassunto o nel relativo contenuto, atti di indagine preliminare, nonché quanto acquisito al fascicolo del pm o del difensore, anche se non sussiste più il segreto» fino al processo, che di solito inizia 4-5 anni dopo le indagini. Se lo fanno, rischiano l’arresto fino a 1 anno o una multa fino a 10 mila euro. Con questa legge, non sapremmo ancora nulla del perché degli arresti di politici napoletani nello scandalo Romeo, del governatore Del Turco, del sindaco D’Alfonso, di Angelucci, ma anche dei giovinastri che hanno stuprato ragazze e incendiato immigrati a Roma e dintorni (per citare gli ultimi fatti). Niente di niente: né le tesi dell’accusa, né quelle della difesa. Così, se ci sono errori giudiziari, la stampa non potrà più svolgere la sua funzione di controllo. E, se ci sono prove schiaccianti di condotte scorrette di personaggi pubblici, non si potrà mandarli subito fuori dai piedi (come si fece con Fazio, Fiorani, Moggi, Saccà).
L'informazione dovrebbe servire al cittadino per votare. In realtà il voto non dovrebbe essere un atto di fiducia incondizionata. Ognuno dovrebbe votare chi pensa amministrerà meglio la cosa pubblica (e i soldi che versa in tasse) Questa valutazione dovrebbe essere fatta attraverso delle informazione che si hanno sulle persone che si candidano per amministrare lo stato. E queste informazioni dovremmo averle dai media, giornali televisioni, internet, radio… Nei regimi dittatoriali le informazioni che passano al popolo sono controllate direttamente dal potere politico. Non sarebbe la stessa cosa a questo punto?
5) Abrogazione dell'articolo 58 e 59 di procedura penale. Secondo questi 2 articoli le procure dispongono di una sezione di Polizia Giudiziaria, e la Polizia giudiziaria dipende direttamente dal Procuratore della repubblica e non può essere trasferita ad altro ufficio o adibita a servizi diversi se non per ordine del Procuratore (che è sempre un magistrato e in quanto tale autonomo dal potere politico). Abrogando questi 2 articoli in pratica si sortirà lo stesso effetto dell'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale. Infatti in questo modo la Polizia giudiziaria verrà nominata e presa di volta in volta da questure, caserme, commissariati e stazioni di polizia vendendo quindi ad essere dipendente dal ministero degli interni per cui anche in questo caso si ritornerebbe al punto 1a e 1b. Luciano Violante (PD, tanto per non smentire il fatto che stanno cercando di porsi al di sopra della legge sia da destra che da sinistra) ha recentemente suggerito una miglioria. In pratica un PM non potrà più cercarsi da solo notizie di reato. Sarà sempre la Polizia che dovrà indagare e se poi troverà qualcosa passerà l'indagine al PM. E la polizia è direttamente controllata dal Ministero degli interni…
6) censura su internet C'è anche una proposta di legge di un senatore UDC che vorrebbe limitare internet. In pratica se su questo blog io scrivo qualcosa di illegale tipo una minaccia a un altro blogger la colpa è di Authan e il blog viene chiuso. Su facebook si fanno gruppi inneggianti Provenzano? la cosa è illegale e Facebook viene chiuso. Chi non ci crede può ascoltarsi comodamente l'intervista su youtube qui:http://www.youtube.com/watch?v=DspArIPgTYo. Tra l'altro è veramente surreale che un senatore dell'UDC proponga una legge del genere perchè su Facebook ci sono gruppi inneggianti a mafiosi come Totò Rina o Bernardo Provenzano. Probabilmente ci sarà rimasto male che non ce n'è anche uno per Totò Cuffaro…
Ci sono poi un altro po' di proposte di legge che dovrebbero suscitare la nostra preoccupazione ma a questo punto mi sono dilungato anche troppo. Chi volesse approfondire (visto anche che se aspettate Cruciani resterete nell'ignoranza in eterno) consiglio di andarsi a leggere 2 fantastici libri di Bruno Tinti: Toghe Rotte, e soprattutto (uscito da poco) la Questione Immorale. Che siate di destra o di sinistra vi aiuteranno a fare un po di chiarezza su di una materia che hanno cercato a tutti costi di offuscare e che serve prima di tutto ai più deboli per difendersi dai più forti (e non si è mai i più forti per tutta la vita)
Aggiungo:
Per quale motivo delle persone che giurano sulla nostra costituzione e rappresentano la legge si danno tanto da fare per aggirarla e per esserne al di sopra? E come mai, visto che noi riusciamo a vivere entro i confini di questa stessa legge, per loro sembra così arduo se non addirittura impossibile rispettarla?
x gfo: certo che sei utile alla discussione, spero di poter leggere altri tuoi contributi presto. Io non crocifiggo ne' condanno duramente cruciani, ho scritto innumeroveli post elogiativi nei suoi confronti (forse i post elogiativi sono addirittura in maggioranza). Uso contro di lui le stesse armi che lui usa contro coloro che disapprova: un po' di severita', un po' di sarcasmo, un po' di ironia, senza eccedere nell'insulto. Hai ragione poi nel dire che la Zanzara e' una trasmissione difficile da fare e da gestire, pero' se non ci si adagia la si puo' ancora migliorare.
x pier: benvenuto! Bello il riferimento che hai fatto all'ItaliA come al "paese in cui sono nato, cresciuto e, sino ad ora, sopravvissuto. Scrivi ancora!
x Cipper: non credo che il Crux dia dei contentini alla sx per apparire piu' imparziale. A lui importa nulla di apparire imparziale. Lui stesso dice di aborrire questa parola.
x Cristiano: grazie x il tuo lungo commento, che ti ha richiesto sicuramente tanto tempo e impegno. Io cmq insisto nel pensare che Di Pietro esageri i termini in ragione di una strategia di comunicazione. Nella legislatura 2001-2006 non faceva cosi', e Berlusocni non era diverso. Ora con la sinistra arcobaleno fuori e con il PD allo sbando Di Pietro sente di essere il vero leader dell'opposizione e fa di tutto, sgomitando, per rendersi sempre piu' visibile.
Ciao a tutti!
authan (autore del blog)
Cruciani DICE E RIPETE che non gli importa di essere imparziale, ma sappiamo (e lo sa benissimo anche lui) che una trasmissione troppo faziosa non riscuoterebbe gli ascolti che ha adesso. Per cui mi sembra ovvio che ogni tanto cerchi di riportare al centro il timone.
@ fabioretti:
credo sia interesse di molti avere una tua opinione in materia di nucleare... non è che riusciresti a sintetizzarcela?
Saluti
Paolo, dr. manhattan
@ Fabioretti
Grande MARIO CARDINALI e il suo VERNACOLIERE!
Io sono abbonata e l'abbonamento (al modico prezzo di 22 euri) è diventato uno dei regali piu' graditi che ho imparato a fare!
Authan guarda che le accuse di dittatura e regime sono piovute anche sui 2 governi Berlusconi che si sono succeduti dal 2001 al 2006 (Travaglio c'ha pure scritto un libro: 'Regime'). La differenza è che allora non c'era solo Di Pietro che denunciava la cosa, ma anche vari membri dei DS e di quella che era sinistra radicale. Inoltre quello che è cambiato da allora è che dopo i casi Forleo, de Magistris e Procura di Salerno i giudici sono ormai terrorizzati dalla politica e se prima il CSM si è spesso opposto a leggi anticostituzionali, la magistratura ha scioperato in occasione di leggi vergognose (il Resistere Resistere Resistere di Borrelli) ora non si oppone più nessuno. Una parte di questo paese sta vivendo ipnotizzata in un'allucinazione collettiva mentre la restante doopo il pareggio delle elezioni del 2006 è ormai rassegnata ad avere Berlusconi fino alla morte- Nella legislatura 2001/2006 la società civile era molto più combattiva (vedi girotondi o il primo V day). L'umore degli italiani è molto cambiato rispetto ad allora e la politica si sta permettendo di fare le stesse cose che 4/5 anni fa sarebbero state fortemente osteggiate, vedi ad esempio il lodo Schifani che al'epoca non passò e che ora ci hanno ripresentato praticamente identico come Lodo Alfano.
Hai perfettamente ragione Cristiano.
Io ho scritto piu' volte di come larga parte dell'opinione pubblica sia cloroformizzata come dice il prof. Sartori e senza nessuna voglia di ridestarsi dal sonno della ragione.
E l'informazione invece di dare ampio spazio al caso Mills, che investe la credibilità stessa del nostro paese, sbatte in prima pagina (nuovamente) Beppino Englaro, anche se la denuncia di oggi sembra solo il solito "atto dovuto", cioè l'inutile lavoro di gente che dovrebbe fare altro!
E invece di dare risalto, come meriterebbe, la porcata che la maggioranza si è inventata per boicottare il referendum sul porcellum, anche da parte di quelli stessi che si adoprarono per promuoverlo (il vice-speaker di Cicchitto!!), ci parlano delle pretese economiche di Saccà riabilitato dall'archiviazione.
Per me, quelle intercettazioni, anche se possono non essere penalmente rilevanti, sono state molto utili da ascoltare per capire una volta di piu' la moralità di certi personaggi che dovrebbero essere esempio fulgido per il Paese.
Io non mi rassegno, e non cessero' mai di indignarmi e di subissare ogni giorno il Crux di e-mail!!!
Dietro richiesta di paolo dr. manhattan (che ringrazio) provo a sintetizzare la mia opinione.
Non è vero che il nucleare non sia suffientemente sicuro: lo è molto più di molte altre scelte che, più o meno consapevolmente, accettiamo. Scajola ieri sera ha detto una cosa vera e dimostrabile (con numeri): nell'ambito delle attività industriali svolte dall'uomo, l'industria nucleare è tra le più sicure, se non la più sicura in assoluto. Non mi soffermo sul fatto che i concetti di sicurezza e rischio sono relativi, perché immagino sia ovvio per tutti.
Non è vero che "III generazione" significa tecnologia obsoleta, mentre "IV generazione" significa tecnologia nuova e sicura. Al contrario: la III è basata su una vasta esperienza aquisita in decenni su centinaia di reattori, con in più i benefici dei più recenti miglioramenti; la IV, in quanto radicalmente nuova nei concetti di base, è supportata da esperienza operativa pressoché nulla. E poi, semplicemente non c'è ancora, e non ci sarà per un bel po', per quanto volenterosi potessimo essere nel sostenere la ricerca.
Non è vero che il problema delle scorie è irrisolto, perché esistono soluzioni. Sono soluzioni pratiche, ineleganti e poco romantiche, tipo la sepoltura in luoghi sicuri. Basta solo capire che non c'è niente di male, visto che siamo abituati ad accettare cose molto peggiori.
Non è vero che il nucleare voglia imporsi come alternativa alle rinnovabili: deve coesistere con esse. Basta capire che la soluzione ottimale è la diversificazione, il mix energetico. E soprattutto che è assolutamente indispensabile smettere di bruciare petrolio: perché è poco, e deve essere destinato ad usi più nobili.
Non è vero che il nucleare inquini: non emette gas serra, non emette sostanze tossiche e nocive.
Non è vero che il nucleare costa troppo e che gravi sulle finanze pubbliche. Le centrali nucleari le costruiscono delle imprese, che investono, si fanno prestare i soldi, poi vendono, incassano, pagano i debiti, e lucrano. Dietro la produzione di energia elettrica dell'eolico c'è esattamente lo stesso meccanismo (con in più gli aiuti dello Stato, credo...). Comunque la questione va posta nel modo che ha suggerito Andrea nel suo commento di ieri.
In ogni caso i budget in gioco sono enormi (tipo 5 miliardi di euro a centrale), e la gestione finanziaria di un tale progetto è tutt'altro che banale.
Non è vero che in Italia non si faccia ricerca sul nucleare. Poca, ma se ne fa. E non è andato tutto perduto dall'87: qualcuno, con enormi sacrifici, si è dato da fare è ha tenuto le competenze in caldo. E certa industria (Ansaldo, per esempio) dal nucleare non è mai uscita.
E ce ne sono molte altre che è difficile per me affrontare qui in maniera sintetica.
In conclusione:
- Ritengo che il nucleare sia una tecnologia sufficientemente sicura, socialmente accettabile, vantaggiosa dal punto di vista economico e ambientale e per lo sviluppo tecnologico e scientifico di un paese? Sì, certamente.
- Ritengo che l'Italia sia pronta per un ritorno al nucleare? No, affatto. A causa di una grossa deficienza culturale (in merito) nell'opinione pubblica che impedirebbe una serena accettazione; è il risultato di una sistematica manipolazione dell'informazione da parte di coloro che hanno usato la propaganda antinucleare per acquisire consenso politico, irresponsabilmente, noncuranti dell'enorme danno arrecato al paese. A causa poi dell'incapacità delle parti politiche che a turno ci governano di mantenere ciascuna gli impegni a medio-lungo termine presi dall'altra, e di vedere anche oltre la pur legittima lotta politica. A causa anche della tendenza degli attuali governanti ad "imporre" soluzioni anziché proporle persuadendo. E un po' anche a causa di una spiacevole caratteristica dell'Italia intera: le mafie, e certe mentalità che le nutrono, le quali credo che potrebbero confliggere con la "garanzia della qualità", indispensabile per garantire nei fatti la sicurezza promessa a parole.
Ecco alcune mie opinioni.
Mi spiace per non essere stato così sintetico...
fabio
Fabio,
grazie per il tuo INTERESSANTISSIMO contributo. L'ho davvero apprezzato.
Ciao,
authan (autore del blog)
Grazie a te!
Importate per tutti! ascoltatevi l'intervista a Genchi sul sito di Beppe Grillo. Aria fresca finalmente, ma non facciamoci illusioni!!!
@Francesca. Io è da due anni che lo riempio di email e sms, ma non mi ha mai risposto. Ma teniamo duro. Ciao
Così hanno salvato il Cavaliere
di Marco Lillo
Gli incredibili salti mortali della procura di Roma per archiviare il caso Berlusconi-Saccà. Con motivazioni smentite dai fatti
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cosi-hanno-salvato-il-cavaliere/2069093//1
Zorro di Marco Travaglio Striscia la giustizia
La richiesta di archiviazione per le telefonate Berlusconi-Saccà inaugura un nuovo genere giurisprudenziale: la giustizia creativa. Secondo i pm napoletani che avviarono l’indagine, se il politico più ricco e potente d’Italia chiede al direttore di Raifiction di sistemare 5 ragazze «per sollevare il morale al Capo» a spese degli abbonati e aggiunge «poi ti ricambierò dall’altra parte quando sarai un libero imprenditore. m’impegno a darti grande sostegno», è corruzione. Basta ascoltare la telefonata per trovare l’atto illecito (far lavorare gente che non lavorerebbe senza raccomandazione) e la «promessa di denaro o altra utilità» in cambio, cioè i due ingredienti tipici della corruzione. Quanto basterebbe, in un paese normale con due imputati normali e una giustizia normale, per affidare la faccenda al giudizio di un tribunale. Ma, per i pm romani che hanno ereditato l’inchiesta per competenza, «non vi è certezza del do ut des», al massimo di un po’ di «malcostume». E poi Saccà non è un incaricato di pubblico servizio (al servizio pubblico radiotelevisivo non crede più nessuno). E soprattutto i due piccioncini hanno un rapporto talmente «stretto e asimmetrico» che «Berlusconi non ha alcuna necessità di garantire indebite utilità per avere favori da Saccà». Cioè: Berlusconi è il padrone dell’Italia, dunque della Rai, dunque di Saccà, dunque non può pagare tangenti: è lui stesso una tangente (resta da capire perché allora garantisse «utilità» nella telefonata a Saccà: forse scherzava). E così il conflitto d’interessi, anziché un’aggravante, diventa un alibi. Giustizia è fatta
@ fabioretti: grazie mille, chiaro, sintetico, incisivo.
Paolo
Grazie anche a te, Paolo.
Aggiungo un'ultima considerazione relativa alla "preoccupazione" espressa.
Nel caso ci accingessimo davvero a fare delle centrali nucleari, ci sarebbero comunque delle forme di tutela:
- innanzitutto lavoreremmo a stretto contatto coi francesi, o con gli americani, insomma con chi ha la tecnologia: senza di essi non potremmo farcela in tempi brevi; e quindi dovremmo stare un po' anche alle loro regole;
- poi dovremmo dotarci di un'apposita indispensabile infrastruttura tecnico-legale e di controllo (una specie di autorità governativa preposta alla vigilanza); è obbligatoria; prima ce l'avevamo, ora non ce l'abbiamo più;
- saremmo comunque attentamente "osservati" dall'intera comunità internazionale.
ciao
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