martedì 21 ottobre 2008

Tra il martello e l'incudine

La Zanzara di ieri è iniziata con uno spietato tiro al Veltroni da parte di Giuseppe Cruciani, il quale, nel commentare alcune dichiarazioni rilasciate dal leader del PD alla trasmissione "Che tempo che fa", lo ha di fatto irriso senza alcuna indulgenza.

A dire il vero, ho trovato un po' forzata l'interpretazione, data da Cruciani, di alcune frasi di Veltroni. Ad esempio, secondo Cruciani, Veltroni avrebbe detto che se alle elezioni americane non dovesse vincere Obama, in Europa tornerà il nazismo.

Riascoltando il frammento audio, a me sembra che Veltroni semplicemente si augurasse la vittoria di Obama per segnare una forte discontinuità con la gestione degli ultimi otto anni. In questo contesto, Veltroni ha ricordato che dopo la crisi del '29 in Europa si è sviluppato il nazismo, ma al contrario di quanto Cruciani ha lasciato intendere, Veltroni non intendeva presagire un ripetersi di questo scenario. Semmai metteva in guardia da una possibile deriva populista.

Insomma, ieri Cruciani, deluso per lo 0-4 subito dalla Roma in casa nella partita con l'Inter, aveva voglia di sfogarsi un po' e ha trovato in Veltroni un punching-ball perfetto.

Però non era nelle mie intenzioni fare un post sul povero Veltroni vessato da Cruciani, ma semmai sul povero Veltroni vessato da tutti. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa dica, c'è sempre qualcuno pronto a tirargli le pietre addosso. Da un lato gli viene rimproverato di adottare uno stile opposizione non abbastanza intransigente. Dall’altro lato (che include Cruciani) si dice che la sua opposizione non viene giudicata abbastanza "riformista".





Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.




Il martello da una parte, l'incudine dall'altra e Walter in mezzo, tirato per la giacca di chiunque gli passi appresso. Ad esempio, Antonio Polito, direttore del Riformista, ospite ieri alla Zanzara per la milleseicentonovantaquattresima volta, dice che la prima mossa da fare è allearsi con l’UDC. Siamo a posto. Per dirla alla Totò, ma mi faccia il piacere. Piuttosto mi tengo Berlusconi.

Per me, la verità, come ho già sostenuto in passato, è che a Veltroni manca la stoffa del leader, del capo supremo che quando dice A è A e quando dice B è B, e tutti gli altri del partito se ne stiano muti e obbedienti. Purtroppo, la capacità di leadership non si coltiva col tempo e finché dall'altra parte ci sarà un ammaliatore nato come il cavaliere, il povero Veltroni è senza speranza.

Premesso che un cambio di leadership, per quanto auspicabile, in questo momento rappresenta un'ipotesi non percorribile per mancanza di validi candidati, io vorrei tanto avere una soluzione in tasca per far cambiar marcia all’attuale PD. Ma non ce l'ho. Forse in po' più di vitalità, in termini di proposte e idee, da parte del governo ombra non farebbe male, ma la triste verità, forse, è che la sola cosa che resta da fare è sedersi sulla riva del fiume e aspettare il cadavere del nemico.

Da qui al 2013 c'è ancora molto tempo e, prima o poi, la luna di miele di Berlusconi col paese finirà. Nulla dura in eterno.

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PS: Ieri Cruciani ha ospitato anche Christian Rocca, per parlare delle elezioni americane. Rocca è un super tifoso da curva di McCain, e tra le righe del suo intervento si percepiva un certo qual magone. Insomma, Rocca rosicava. Uuuh, se rosicava...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, sì... Cruciani ha creato il collegamento crisi del '29 - nazismo in europa, non Veltroni!! E infatti un pacatissimo ascoltatore gliel'ha fatto notare quasi subito. Purtroppo mi sono perso Rocca ma sapere da te che fosse attapirato mi riempie di speranza... forse è proprio vero che nonno McCain è in difficoltà... lo spero, visto che dei sondaggi ormai, anche quelli americani, mi fido assai poco. Per quanto riguarda la leadership in questo momento non ci sono alternative valide al povero Veltroni, quindi sì, meglio aspettare che finisca la luna di miele italiani-governo. Per quanto riguarda Polito e l'idea Udc mi rattrista molto questo saccente baffetto che si fregia di essere un riformista solo nel momento in cui c'è da bistrattare comunisti e nostalgici da falce e martello e non i soliti vecchi soloni che non sapendo dove mettersi si piazzano in centro all'ombra della religione.

Anonimo ha detto...

Ciao mirolo.

Guarda, Polito mi sta pure simpatico (a parte gli orrendi baffetti da sparviero), pero' che cruciani lo presenti come l'emblema della saggezza un po' mi lascia perplesso.

Non vuole un opposizione intransigente, e va bene. Pero' io non ho ancora capito cosa farebbe lui di preciso se fosse a capo del PD. Ieri abbiamo scoperto che si alleerebbe con l'UDC (sudori freddi). Poi? L'atteggiamento verso Berlusconi quale sarebbe? Tappetino rosso?

Insomma, morale della favola: tanto fumo, poco arrosto.

authan (autore del blog)

PS: Il post di oggi e' stato pubblicato inizialmente con un sacco di errori di ortografia e frasi monche. Scusate, ero di fretta, ma ora ho sistemato.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.

Purtroppo hai ragione Authan, attualmente non c'è un valido leader alternativo. L'unico che riuscirei a vedere come possibile sostituto di Veltroni è Bersani, ma è sicuramente un politico più adatto ad un ruolo tecnico che a quello di leader di un partito.
Penso che Veltroni sia una brava persona, con buone capacità in certi campi, ma inadatto a guidare una forza politica. In questi mesi ha fatto un errore dietro l'altro, non è riuscito a dare sin dall'inizio una linea precisa da seguire e a tenere compatto il partito. Per di più secondo me ha sbagliato completamente nella sua idea di voler dare un'impostazione anglosassone alla politica del Pd, e ha sbagliato anche a pensare che in Italia si possa riproporre un Partito Democratico tale e quale a quello che c'è in America: la nostra politica, sia come storia sia come struttura, è ben diversa sia da quella inglese sia da quella americana. Il punto secondo me è che Veltroni ha voluto dare una impostazione eccessivamente "politically correct" al Pd, sbagliando perchè questa non si potrà dare, secondo me, finchè dall'altra parte non ci sarà una forza politica seria, onesta, rispettosa.
Poi ha sbagliato anche a tagliare i ponti con la sinistra e con la tradizione di sinistra. Questa innovazione ci potrebbe essere fra qualche anno, ma non ora.
Per me è impensabile che si riproponga candidato premier (infatti non succederà, penso).

Anonimo ha detto...

Polito è diventato l'oracolo della Zanzara perché rappresenta al meglio quella parte del giornalismo che finge di essere di sinistra per poterla massacrare (lui e i suoi colleghi Caldarola, Pansa ne sono gli esponenti migliori) nel modo più disinvolto.
Non bisogna dimenticare che il suo giornaletto (io non so quante copie venda, credo pochissime perché non l'ho mai visto in edicola, solo in quelle notturne dei tg dove non manca mai) ha come editore lo stesso, destrorsissimo di Libero.
Polito non sparerà mai contro il governo Berlusconi, al massimo userà un pochino di ironia e Cruciani dopo aver chiamato dall'altro versante Facci potrà dire beatamente di aver fatto ascoltare entrambe le campane.