La notizia del giorno, ieri, consisteva nella conferenza stampa di Berlusconi durante la quale il presidente del consiglio ha manifestato, senza titubanze, l'intenzione di usare il pugno di ferro pur di impedire ulteriori situazioni di occupazione di scuole e Università, in quanto esse rappresentano una forma di violenza contro gli studenti volenterosi e contro lo Stato. Questi fenomeni - ha annunciato Berlusconi - verranno repressi con l'azione delle forze dell’ordine.
(Piccola, insignificante, curiosità: il cavaliere ha chiuso il suo proclama con queste parole. “Io non retrecederò di un centimetro, chiaro?” Ha detto proprio “retrecederò”. Voce del verbo retrecedere, ovviamente. E pazienza se non esiste, è una licenza poetica.)
Per dirla in altre parole, a dispetto delle esortazioni al reciproco confronto da parte del presidente della Repubblica Napolitano, non è in vista alcuna apertura ad un dialogo con i leader dei movimenti studenteschi. La parola deve andare direttamente al manganello. Legge e ordine, legge e ordine, legge e ordine.
Su questo tema, è stato piuttosto interessante registrare il conflitto interiore vissuto da Giuseppe Cruciani nei suoi commenti alla Zanzara di ieri: non c’è stato verso di sentirgli prendere una posizione chiara e netta, né pro né contro le parole di Berlusconi.
Inizialmente, Cruciani ha parlato di “intenti inattuabili” da parte del governo, di un “mostrare i muscoli con annunci che probabilmente aizzeranno ulteriormente la protesta”. In seguito, però, riferendosi a come far fronte alle occupazioni, ha detto che “da qualche parte bisogna pur cominciare” per poi aggiungere che “anche con la polizia si può insegnare qualcosa agli studenti”.
Secondo me, sotto sotto, segretamente, Cruciani condivide ogni virgola, ogni sillaba di quanto detto dal cavaliere. Altrimenti non ci avrebbe fatto risentire per tre volte, quasi in estasi, quel “chiaro?” finale pronunciato dal presidente del consiglio in conferenza stampa. Inoltre, Cruciani ha ricordato di quando era studente lui, nei primi anni '90, coi movimenti della Pantera che, odiosamente, gli negavano l'accesso alle lezioni.
Il problema è che per dire apertamente, in diretta radiofonica, davanti a decine di migliaia di ascoltatori, che manganelli e caschi blu sono la soluzione più rapida ed efficiente per fronteggiare gli eccessi della protesta studentesca, ci va un fegato d'acciaio che, probabilmente, Cruciani ancora non possiede.
Per caso vi interessa sapere come la penso io? Potrei sproloquiare per trenta o quaranta righe, ma lo ha fatto meglio di me don Peppino Caldarola nel suo editoriale sul Riformista di oggi (da me pienamente condiviso) nel quale il premier Berlusconi viene invitato, in sostanza, a non usare l'approccio “prima si spara, poi si fanno le domande”, ma a cercare, invece, un dialogo preliminare con i leader dei movimenti studenteschi.
--------
Prima di chiudere, ancora due commenti veloci su altri argomenti.
D'Alema ha definito Renato Brunetta un “energumeno tascabile”. Forse voleva fare un'innocente battuta, ma la verità è che ironizzare (non in un contesto satirico) su caratteristiche fisiche di qualcuno è sempre esecrabile. Bene ha fatto Cruciani, quindi, a stigmatizzare le irriguardose parole di D'Alema.
Però, Cruciani è andato oltre, dicendo che l'espressione di D’Alema è “razzista”, e questo è davvero sorprendente. Ma come, dopo settimane passate a ridimensionare episodi di cronaca nera ben più gravi di un insulto cretino, adesso ci mettiamo a parlare di razzismo con chi ironizza sulla statura del prossimo? Suvvia, un po' di senso della misura non guasterebbe.
Altra cosa. Nelle rassegne stampa di oggi ho trovato ben due interviste a Francesco Cossiga, che per Cruciani, qualunque cosa dica, è sempre “strepitoso” ma che per me, invece, e lo dico simpaticamente, andrebbe ricoverato al più presto.
Sul Riformista, il presidente emerito fa il piacione, sparando le sue cossigate che passerebbero inosservate se non culminassero con l'affermazione che nella maggioranza “ci sono eminenti figure della massoneria”. Nientemeno! Ma non lo dice pure Di Pietro?
Su QN, invece, Cossiga propone la sua soluzione alla protesta studentesca, che va fermata prima che sfoci in un nuovo terrorismo (addirittura!). La soluzione consiste nell'aspettare (prima di far intervenire la polizia) che avvengano un po' di disordini da parte degli studenti per poi, cito testualmente, “mandarli all'ospedale. Non arrestarli, ma picchiarli, e picchiare anche quei docenti che li fomentano”. Complimenti. "Strepitoso" anche stavolta.
--------
Come "sigla di chiusura" del post di oggi, vi propongo il bellissimo tema musicale del telefilm poliziesco, di produzione americana, "Law & Order".
6 commenti:
Scusa Authan ma tu leggi Il Riformista?
Ma come fai?
Io, grazie alle varie rassegne stampa disponibili sul web, leggo un po' di tutto. Da Liberazione al Secolo d'Italia. E sì, anche il Riformista.
Ciao!
authan
Ok, così va meglio.
Mi stavo preoccupando!
Adesso posso dire qualcosa.
Anch'io facevo l'università ai tempi della Pantera
Non ho occupato e sono tornato nella mia città dove ho studiato e approfondito e quando a febbraio sono ricominciate le lezioni ho ripreso il mio normale iter senza rimetterci nulla.
A giugno ho dato i miei esami e una delle più lunghe occupazioni degli ultimi decenni era già dimenticata.
Questa storiellina l'ho scritta perché metterla sui diritti dei poveri bravi studenti che vogliono studiare ma i cattivi manifestanti glielo impediscono è una stupidaggine che Cruciani utilizza come al solito (da bravo cane da guardia di Berlusconi) per non approfondire una riforma(?) fatta per decreto!
Cruciani la studi e approfondisca il tema ed eviti di simpatizzare con chi mostra muscoli e i manganelli.
Buongiorno,
Sono già due sere che cambio canale e sento Forbice. Non mi era successo da parecchio tempo. In parte la cosa è causata dal fatto che in macchina Radio24 si sente male. In parte trovo che ultimamente Cruciani si sia un po' montato la testa.
Trovo molto volgare x esempio lo stacchetto all'inizio del programma in cui ogni giorno lo si sente dire "non ho capito, sarò ritardato" per mettere in ridicolo un ascoltatore. Mi sembra che un anno fa non avesse questo autocompiacimento e questa sicumera come temi centrali della trasmissione.
Ciao a tutti
Tommaso
Buon giorno, ma se Cruciani dice che non vi è un problema di informazione in Italia, come mai la tremenda situazione per la salute dei cittadini di Taranto dovuta all'Ilva e ad altre aziende inquinanti, che fanno della città una delle tre più inquinate d'Europa è oggetto soltanto di una trasmissione alle 1 di notte su La7 (Malpelo, 3% di share se va bene), mentre Vespa e canale 5 ci rimbambiscono per ore con il superenalotto??? Complimenti ad Authan per il sito, molto interessante
Roberto
Ciao roberto,
benvenuto nel mondo telecratico. Ogni resistenza è inutile. Sarai assimilato.
Ciao e grazie per i complimenti.
authan (autore del blog)
Posta un commento