giovedì 26 giugno 2008

Infinita tristezza

Lo spunto per il post di oggi mi viene offerto dall’intervento, alla Zanzara di ieri, di Daniele Capezzone, ex segretario dei Radicali Italiani ed ora, con mia profonda costernazione, nonché infinita tristezza, portavoce di Forza Italia.

Capezzone ha sostenuto ieri, tra le altre cose, che nel collegio che deve avallare o negare la richiesta di ricusazione di Nicoletta Gandus, il giudice del processo Mills, sono presenti magistrati che, come la Gandus, hanno in passato manifestato pubblicamente contrarietà ad iniziative del governo Berlusconi durante la legislatura 2001 – 2006, e per tale motivo tali magistrati sarebbero in “palese confltto di interesse”.

A parte il fatto che, almeno per pudore, un portavoce di Forza Italia dovrebbe astenersi dall’usare l’espressione "conflitto di interesse" riferita a chiunque non sia il suo capo, le osservazioni di Capezzone sono del tutto irricevibili. Infatti, se facciamo passare la tesi per cui un giudice non delibera in modo imparziale perché condizionato da opinioni personali, cade letteralmente uno dei pilastri portanti della democrazia.

Se seguiamo questa china, tanto vale, allora, farla finita con la democrazia in questo paese. Chiediamo di diventare una colonia della Cina, nominiamo un grande timoniere e facciamola finita.

Avere fiducia nelle istituzioni significa avere fiducia in tutte le istituzioni. Compresa la magistratura, che in Italia come in tutti i paesi civili, è uno dei tre poteri fondamentali. E chi rappresenta la nazione deve essere il primo a dare l’esempio: se chiamato a giudizio, si presenta al processo portando serenamente le argomentazioni a propria difesa, senza scalciare come un bambino piagnucoloso, e senza gridare al complotto o alla cospirazione, manco fossimo in un episodio di X-Files.

Chi è innocente non ha da temere, e vedrà le sue ragioni prevalere. Se neghiamo questo principio, smettiamola di celebrare processi. Ma non solo quelli di Berlusconi. Tutti i processi.

Prima di chiudere, permettetemi ancora una chiosa finale su Daniele Capezzone. Da settimane mi chiedo cosa diavolo lo abbia portato a fare la scelta di farsi assimilare dal berlusconismo.

Come può pensare, Capezzone, che questa destra italiania passa essere l’habitat ideale dove propugnare gli ideali radicali? Come si pone, Capezzone, nella sua nuova veste, nei confronti di temi come il diritto di aborto, i diritti civili, le coppie di fatto, la fecondazione assistita, l’antiproibizionismo, la laicità?

In nome di cosa, Daniele Capezzone, mio ex idolo, ha messo da parte questi valori?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

"Infinita tristezza"... e disprezzo per colui che si è venduto l'anima al diavolo!
Condivido tutto dalla prima all'ultima parola.
P.s. Sono rimasto impressionato dalla lucida telefonata dell'ascoltatore albanese che ha spiegato con parole semplici le anomalie italiane. Chissa, forse di dittature e sistemi illiberali ne capisce più di noi????

Anonimo ha detto...

capisco lo spirito di questi commenti ma non li condivido interamente. secondo me c'e' un gioco un po' piu' grande, e in quel gioco c'e' Berlusconi che e' diventato "bersaglio mobile"...solo che adesso e' un po' piu' furbo e comincia ad attaccare per primo.

per chi non vuole crederci, si legga l'Espresso con tutte quelle intercettazioni pubblicate proprio adesso. nonostante la rilevanza penale sia quantomeno dubbia

Pieppe ha detto...

Sono d'accordo con Maurizio Morabito.
Berlusconi è per la prima volta a Palazzo Chigi con una maggioranza parlamentare e popolare enorme, e senza praticamente opposizione; in più con la prospettiva concreta di andare a svernare "in collina" tra cinque anni esatti.
Anche un bambino saprebbe da solo che, oggi riceverà più strali di quanti non ne abbia mai ricevuti ieri; proprio perchè si pensa che sia l'unica cosa che possa farlo vacillare e mettere in discussione un governo quasi "monocolore" blindato.
Per i prossimi 12 anni (verosimilmente 5+7) dovrà fronteggiare critiche peggiori di quante ne abbia avute in passato.
Non c'è da stupirsi se in questo gioco al "suo" massacro, ha deciso di giocare anche lui, dimostrando di poter comandare il gioco se vuole, anzichè subirlo.

D'altra parte, la sua storia personale ed i suoi successi imprenditoriali, se non altro, rendono chiaro a tutti che Berlusconi sappia bene quello che dice e che fa; difficilmente improvvisa. Magari, una settimana prima del voto del 2006, senza la frase "non credo che in Italia esistano così tanti coglioni capaci di votare contro i loro stessi interessi", non avrebbe completato imperiosamente una rimonta disperata.
Dà l'idea che qualunque cosa dica e faccia, per quanto apparentemente fuori posto, il suo posticino alla fine lo trovi sempre.
Finora hanno costruito contro di lui giochi e giochetti spesso complicatissimi, talmente complessi che paradossalmente proprio lui sembrava esser l'unico a saperci "giocare".

Certo che se fosse vero che, come sostiene, non si avvarrà del "Lodo Alfano" e tantomeno della legge rinvia-processi, chiedendo di continuare a farsi giudicare, sarebbe un colpo mica tanto morbido per le opposizioni.
Quella è una scena del film che vedrei proprio volentieri...

Ciao
Pieppe

Pieppe ha detto...

Mi piace proprio questo blog. Girano idee totalmente opposte alle mie. Per quel poco che vi conosco, sembra che non dispiacciono Travaglio ed accoliti ed ho anche la sensazione che nemmeno Grillo dispiaccia... personaggi per cui non nutro nessuna simpatia, eppure scrivere qui mi diverte parecchio.
Trovo equilibrio e certamente la sensazione che i miei interventi decisamente Berlusconiani siano pesati con la stessa bilancia degli altri, mi stimola a confrontarmi sempre di più.

Caro Authan, ho la sensazione che ti dispiacerà dover salutare Formigli per far posto al ritorno del legittimo proprietario.
Formigli è certamente bravo, ma aspetto con ansia il ritorno del titolare. Vediamo il solleone che effetto gli avrà fatto...

Ciao
PIEPPE

Anonimo ha detto...

@morabito Comincia ad attaccare per primo???? e quando mai, di grazia, non ha attaccato per primo???

@pieppe. Successi imprenditoriali avuti solo ed esclusivamente a forza di tangenti, corruzioni di giudici e in seguito leggi tagliate dai suoi sarti personali. Guardiamo sempre il dito e non la luna. Il problema non è quello che ha fatto e fa Al Tappone ma che i giudici lo scoprono.
Vi prego non fatemi iniziare un'altra di quelle lunghe conversazioni su tangente all Iberian, bonifici orologeria, corruzione di giudici e testimoni, rete 4, depenalizzazioni, ecc.ecc.
Io mi chiedo solo come si fa ad accettare e credere al nano? Non mi sembrate persone non in grado di ragionare.

A proposito di intercettazioni chi fa un uso criminoso della tv pagata con i soldi di tutti??? Enzo Biagi????

Anonimo ha detto...

Maurizio e pieppe, entrambi parlate di "gioco", come se fosse in atto una partita a qualche sport tra berlusconi e magistratura. Ma non e' cosi'!

Non c'e' nessun gioco in atto. C'e' uno che e' sospettato di aver commesso reati e in quanto tale viene sottoposto a processo. Non c'e' nessun complotto, nessuna eversione, nessuna volonta' di sovvertire le elezioni. Sono tutte balle!

Maurizio: intercettazioni sull'espresso "proprio adesso". Allora perche' non poco prima delle elezioni di aprile, se lo si voleva screditare politicamente? Ancora con sta assurdita' del complotto, quando finira'? Mi sembra quasi dei parlare con quelli che pensano che l'11 settembre e' opera di Bush!

Pieppe: per me la Zanzara e' Cruciani. Senza mi diverto molto meno. Quindi non soffro, ma anzi ho piu' stimoli col ritorno del crux.

Ciao,
authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Capezzone mi è sempre stato odioso; ora mi è indifferente perchè ha messo in chiaro cosa c'è nella sua testa: avere un posto di lavoro, qualunque esso sia!

Anonimo ha detto...

Ciao Lionello.
Per me Capezzone era un idolo, un mito che ora mi e' caduto. Come un calciatore bandiera della squadra del cuore che passa alla squadra rivale. Infinita tristezza...

authan (autore del blog)