venerdì 6 giugno 2008

Il morale delle truppe sudiste

Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sul fatto che i rifiuti tossici smaltiti massicciamente e illegalmente in Campania “provengono il larga parte dal NORD” (tono di voce mooolto marcato sulla parola nord), e sul fatto che “i nordisti ne devono essere consapevoli”, sono state ieri garbatamente criticate dal conduttore della Zanzara, Giuseppe Cruciani, e da diversi ascoltatori. Non a torto.

L’uscita di Napoletano è stata “stonata”, per citare Cruciani, non perché ciò che ha detto non sia un fatto, ma perché appare un tentativo di alleviare le responsabilità della classe dirigente e della popolazione della Campania sulla gestione dei rifiuti (di ogni tipo), che invece sono e restano enormi, indipendentemente dalla provenienza dei rifiuti tossici.

L’intento di “risollevare il morale delle truppe sudiste” (parole di Cruciani) può anche essere comprensibile, ma non nei toni che ha usato il Presidente, il quale, più che da Capo dello Stato, pare aver parlato da napoletano verace. Richiamare una contrapposizione tra nord e sud è stato un errore, una caduta di stile, perché il solo effetto che si è ottenuto è stato quello di alimentare inutili divisioni antropologiche che speravamo superate.

Voltando pagina, vorrei dire due parole sul tema della creazione di un campo sinti a Venezia, a spese del comune (con villette, giardino, campo da calcio, ecc), tema che e stato ieri sera ulteriormente dibattuto in trasmissione. Non ho seguito con molta attenzione la vicenda, ammetto, ma in ogni caso ho percepito in Cruciani un certa disapprovazione riguardo l’iniziativa del sindaco Cacciari.

Tra ieri e oggi ho avuto occasione di ascoltare alcuni commenti di Gian Antonio Stella, durante la sua conduzione della rassegna stampa mattutina di Radio Tre (Prima Pagina). Stella ha fatto notare che le cosiddette villette sono in realtà dei prefabbricati (magari graziosi, non sono container) e che i famigerati tre milioni di spesa sono solo una piccola fetta di una torta di investimenti molto più grande (150 milioni), nell'ambito di un piano d’edilizia popolare molto vasto.

Se le cose stanno davvero così, io prendo posizione e, come Stella, mi dichiaro dalla parte di Cacciari.

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