Durante la Zanzara di ieri, intervenendo sul tema immigrazione/sicurezza, ed in particolare sui rom, un ascoltatore dalla provincia di Milano ha pronunciato la seguente frase: “E’ assurdo negare che ci siano alcune etnie che più di altre creano allarme sociale.”
Ecco, questa frase rappresenta il classico modo sbagliato di porre una questione che invece è reale.
Bene ha fatto Corrado Formigli, il bravo giornalista di Sky che sostituisce temporaneamente il titolare Giuseppe Cruciani, a rispondere fermamente nel seguente modo: “E’ vero, c’è un problema di integrazione dei rom, ma bisogna stare attenti nel dire che ci sono etnie che delinquono. La responsabilità penale è personale, e lo stato deve essere inflessibile con chi delinque a prescindere dall’etnia.”
Alla fin fine, la questione è più semplice di quel che sembra: chi vive ai margini, in situazione di degrado, è statisticamente più portato a delinquere. Ma detto questo, l’etnia di appartenenza di chi commette reati è un dettaglio del tutto irrilevante quanto lo può essere - che so - il colore dei capelli.
Associare la tendenza a delinquere con l’etnia è semplicemente aberrante, Tanto varrebbe, allora, rivitalizzare le teorie di Cesare Lombroso l’antropologo che a fine ottocento propugnava l’esistenza un rapporto causa effetto tra i tratti somatici e il comportamento umano. Così come ora noi tutti ridiamo allegramente di Lombroso, arriverà il giorno in cui rideremo di chi, oggi, senza pudore, ancora suddivide qualitativamente la popololazione di questo pianeta in etnie.
Cambiando discorso, la trasmissione di ieri e stata poi impreziosita dall’intervento in diretta di Marco Travaglio, incisivo e brillante come sempre, almeno dal mio modesto punto di vista. L’oggetto dell’intervento non poteva che essere, ovviamente, Berlusconi, coi suoi processi e col suo rapporto con la magistratura.
Particolarmente interessante è stato il punto in cui Travaglio ha ricordato come in altre nazioni non ci sia affatto l’immunità per le alte cariche istituzionali. Nel dettaglio è stato citato il caso di Israele, dove l’attuale primo ministro Ehud Olmert si sta per dimettere per uno scandalo legato a finanziamenti illeciti, e dove solo un anno fa il capo dello stato, Moshe Katsav, si dimise dopo un’indagine per molestie sessuali. E si parla di Israele, un paese in guerra.
Può piacere o non piacere, Travaglio, ma è indubbio che egli rimanga uno dei giornalisti più stimolanti sulla piazza.
mercoledì 25 giugno 2008
Cesare Lombroso fan club
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5 commenti:
Io non trovavo le teorie di Lombroso troppo scellerate. Erano per tanti versi sopra le righe, per certi altri ridicole... ma qualche aspetto delle sue teorie, seppure riformulato in una mia personalissima maniera, trovo che ci si possa ragionare.
Io mi limito ad osservare che un rapporto tra tratti somatici e disagio sociale secondo me esiste, anche se non nella maniera che Lombroso pensasse.
Lui sosteneva che una determinata caratteristica somatica determina una relativa devianza sociale.
Io, a mio modesto parere, trovo verosimile l'opposto; cioè che un disagio sociale possa comportare un relativo adeguamento di alcune caratteristiche somatiche, specialmente intorno ai 5 anni di età, periodo di grandi trasformazioni a cui secondo me è legato lo sviluppo e la comprensione nel bambino del fattore "malizia".
Un bambino che cresca negli agi e nelle comodità è più "portato" a diventare bello, ad avere un viso disteso e dei lineamenti sereni.
Pensate ad un bambino che cresce invece in gravi e profonde situazioni di disagio. Spesso attorno a lui gravitano fenomeni anche di devianza sociale. Il bambino, non appena è in grado di percepire queste sensazioni, è portato, secondo me, ad un conseguente leggero mutamento delle sue caratteristiche somatiche, perchè per imitare i grandi, aggrotterà più spesso le sopracciglia, mimando le faccie che magari vede tra i fratelli più grandi o i genitori. Senza contare che situazioni di difficile abitabilità, possono esporre i bambini in una fase molto mutevole del loro sviluppo, ad arrossamenti della pelle più frequenti, per il freddo poco protetto, per l'umidità o per altri fattori contingenti. L'accumularsi di tutti questi piccoli ed apparentemente insignificanti aspetti che intervengono in una fase di crescita di un bambino, non è da escludersi che possano portare ad una seppur lieve variazione somatica.
Non è un caso che esista, secondo il sentire comune, il modo di etichettare la gente per come si presenta: "Ah, quello è un bravo ragazzo dalla faccia pulita" oppure "quello lì è un poco di buono".
Secondo voi, un tamarro mezzo criminale, potrà mai essere ripulito, pettinato, ben vestito, e mimetizzato con successo alla Prima della Scala? secondo me no
così come ritengo vero il reciproco.
Chiarisco, se ce ne fosse ancora bisogno, che si tratta di una mia personalissima tesi, frutto di tanta osservazione, ma nessuno studio scientifico. Ma, fedelmente a questa tesi, ritengo che se separassimo due gemelli alla nascita, e li collocassimo a vivere, uno negli agi, e l'altro in una famiglia ai margini della società e della legalità, questi due bambini, all'età di 18 anni, avrebbero qualche difficoltà a riconoscersi. Le enormi differenze nella loro vita, oltre che i caratteri, secondo me segnerebbero visibilmente anche i tratti somatici.
Per questo non dico che abbia ragione Lombroso, ma che, seppure all'opposto della sua tesi, non sia inverosimile pensare ad una correlazione tra caratteristiche somatiche e disagi/devianze sociali.
Grazie, e perdonate le mie farneticazioni :-)
Ciao
Pieppe
Sconsolante sentire i commenti degli ascoltatori ormai irreparabilmente berlusconizzati dopo il come sempre lucido intervento di Travaglio. Tutti a guardare i rami malati da potare, senza capire che per estirpare il male bisogna tagliare alla radice (malapolitica).
"Non ho paura di Berlusconi in se, ma di Berlusconi in me" Giorgio Gaber. Gianpaolo
Giuseppe: la tua teoria e' intyeressante... solo che non ha nulla, ma proprio nulla, a che fare con le idee di Lombroso :-)
gianpaolo: stupenda la citazione di Gaber!
Ciao,
authan (autore del blog)
è un'idea parallela a quella di Lombroso. Lui sosteneva che i tratti somatici comportassero devianza... io sostengo che la devianza può comportare cambiamenti somatici.
Sono comunque due risvolti della stessa medaglia, la relazione tra somatica e fenomeni sociali.
Io credo che popoli provenienti da Nazioni dove il concetto di stato, società civile, e umana convivenza sia recente e carente abbiano più spesso atteggiamenti devianti(compresi noi italiani) rispetto a certi popoli con una lunga tradizione statale(es popoli scandinavi). Non intendo per forza crimini ma anche atteggiamenti di devianza "spiccioli"(sporcare proprietà pubblica, schiamazzi, comportamenti incivili). Certi popoli come cinesi, rumeni o noi inoltre sembra che non abbiano ancora interiorizzato le norme del corretto vivere civile.
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