venerdì 20 giugno 2008

Because if we don't, why should anybody?

Ancora una volta, ho piacere di riportare alcune frasi molto efficaci, oltre che del tutto condivisibili (da me, almeno), pronunciate dal conduttore pro tempore della Zanzara, Corrado Formigli, durante la trasmissione di ieri.

In risposta ad un ascoltatore che sosteneva che Berlusconi, avendo vinto delle elezioni, dovrebbe essere lasciato libero di governare senza distrazioni processuali, Formigli ha detto:

“Berlusconi ha dei processi. E’ colpevole o innocente? Abbiamo il diritto, come cittadini, di saperlo? Nel nostro ordinamento non esiste alcuna norma che dica che un leader politico è superiore alle leggi dello stato. Berlusconi sarà sicuramente innocente, e una volta che lo avrà provato davanti ai giudici e davanti ad una corte sarà ancora più forte di fronte all’opinione pubblica del paese. Non esistono, in Italia, per la costituzione, persone al di sopra della legge.”

E poi ancora:

“Berlusconi, essendo il premier, dovrebbe essere un esempio per gli altri cittadini.”

Sottoscrivo ogni parola, ogni virgola, e trovo particolarmente interessante il presupposto in base al quale un alto rappresentante delle istituzioni deve essere d’esempio per tutti; un’icona, un emblema, una bandiera. Un punto di riferimento.

Forse un giorno ci arriveremo. Oggi siamo davvero molto, molto lontani.

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We are heroes. We are supposed to stand for something.
We are supposed to play by the rules.
Because if we don’t, why should anybody?
(Wolverine, X-Men)

3 commenti:

Pieppe ha detto...

Ascoltavo questa telefonata in particolare questa notte in replica.
Dal punto di vista politico, sono dell'idea che, forte della notevole investitura elettorale, dovrebbe governare con tranquillità e, si spera, con risultati.
Sono però giustamente dell'idea che il cittadino sig. Silvio Berlusconi, debba rispondere davanti alla legge dei reati che, giustamente o ingiustamente, gli vengono attribuiti.
L'unica possibilità sarebbe quella di tener separate le due sfere, politica e personale. Berlusconi dovrebbe assumersi le giuste responsabilità di governo in pubblico e difendersi dalle accuse mossegli in privato.
Ma dovrebbe essere lui il primo a tener separati i due ambiti, pretendendo discrezione e rispetto per le vicende personali, e rivendicando autorevolezza ed indipendenza per la azione del suo governo.
Invece, purtroppo, non perde occasione per mescolare i due ambiti, con lo scopo probabilmente di erigere un muro di difesa per gli strali che gli vengono rivolti.
Uno sforzo, quello di Berlusconi, a cui dovrebbe corrispondere uno sforzo pari da parte della magistratura, che ha il dovere di giudicare il cittadino Berlusconi, ma non il diritto di ingerenza sull'azione di governo.

Mi piace sperare che un domani non troppo lontano, ci siano correttezza ed onestà intellettuale sufficienti per far correre su due binari, paralleli ma ben separati, responsabilità pubbliche e vicende private; e che nessuno di coloro che giocano una delle due partite, invadano il campo con lo scopo di destabilizzare l'equilibrio della sfida.

Berlusconi governi, forte di una larga maggioranza parlamentare ed investitura popolare, almeno finchè non venga dimostrata e certificata in terzo grado di giudizio, una sua eventuale colpevolezza.
Ma fino ad allora, mi piacerebbe tanto vedere rispettosa discrezione sulle vicende personali del signor Silvio Berlusconi; la stessa rispettosa discrezione che si deve a qualunque cittadino italiano. Di contro, Berlusconi faccia la sua parte, tenendo fuori i suoi fatti personali dal ruolo che rappresenta, tanto più che sono reati estranei alla sua attività politica. E anche la magistratura faccia la sua parte, limitandosi a giudicare con il massimo della limpidezza ed onestà il Signor Berlusconi e non il Presidente del Consiglio nell'esercizio delle sue funzioni.

Ciao e grazie

Pieppe ha detto...

ah dimenticavo... sono lo stesso Giuseppe dei precedenti interventi, dopo aver sistemato il mio account

Anonimo ha detto...

Formigli >>>>>>> Cruciani