Zanzara un po' fiacca, quella di ieri, in quanto le notizie sulle quali è stata orchestrata la trasmissione (la censurabile immersione proibita di Gianfranco Fini nell'arcipelago toscano, l'assurdo cambio di nome dell'aeroporto di Comiso, e gli insulsi gossip sul ministro Mariastella Gelmini) erano tutto sommato di secondo piano.
Per fortuna, a portare qualche spunto di riflessione ha contribuito l’intervento in diretta di Filippo Facci (definito “corsaro dell’informazione” dal conduttore supplente Luca Telese), che nonostante avesse una voce più moscia e scazzata del solito ha comunque detto un paio si cose su cui vale la pena soffermarsi.
Dopo aver difeso Fini criticando l’esistenza di riserve naturali integrali (cioè luoghi in cui qualunque presenza umana è sostanzialmente vietata. Meno male che esistono, dico invece io), Facci ha dato una risposta interessante a Luca Telese, il quale stimolato da un ascoltatore che gli chiedeva conto del suo essere comunista e, al contempo, collaboratore de Il Giornale, gli ha chiesto: “Qual è il rapporto tra una testata (giornalistica) e la propria libertà (di giornalista)? Perché molti si aspettano che se uno lavora per Il Giornale debba per forza difendere il Popolo della Libertà?”
Risposta di Facci: “L'ultima cosa da fare è cercare dei riscontri della propria libertà nei giudizi degli altri, perché in questo modo si va incontro a grandissime amarezze”.
Poi Facci ha proseguito sostenendo che il motivo per cui molte persone bollano insensatamente chiunque di faziosità è quello di giustificare il disagio che si prova nel vivere in un modo ingiusto che regala poche soddisfazioni.
Tutto molto bello. Peccato che poi sia proprio Facci a tradire questa linea di pensiero nel momento in cui si accanisce con inaudita ferocia contro qualunque cosa dica e scriva Marco Travaglio. E ribadisco qualunque cosa, a prescindere, in quella che io ebbi già modo di definire "tragica ossessione". Peccato che Telese non abbia saputo o voluto cogliere la palla al balzo per fargli notare questa gigantesca incoerenza.
A proposto di Travaglio, vi segnalo che Luca Telese (suo grande fan, a differenza di Giuseppe Cruciani) è intervenuto direttamente e ripetutamente in un thread nel forum del sito MarcoTravaglio.it, scrivendo numerosi interessanti post su vari temi, inclusa la sua permanenza alla Zanzara.
Dateci un'occhiata, se vi va, e lasciatami dire che Telese è davvero in gamba. Non adattissimo a condurre la Zanzara, forse, ma secondo me il direttore di Radio 24, Santalmassi, farebbe bene a proporgli una trasmissione settimanale o una striscia quotidiana di commento leggero.
Contributo multimediale del giorno: parlando di corsari, c’è qualche trentenne, là fuori, che non ha nel cuore il ricordo di Capitan Harlock? Eccovi il video con la sigla integrale.
“Il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà,
vola all'arrembaggio però un cuore grande ha!”
2 commenti:
un bel commento il suo ieri notte alle 22:28
pero' non lo capisco quando dice: "Pensate che la convizione che la gente sia mediamente meglio di noi (e non peggio) è uno dei motivi per cui mi considero di sinistra."
Non lo sa, Telese, che "essere di sinistra" e' stato per decenni ed e' ancora oggi sinonimo di "non aver rispetto per le motivazioni intellettuali ed emotive di chi non e' di sinistra"?
Secondo me offriva molti più spunti l'intervento, come sempre lucido e puntuale di Stella. Poi è arrivato Facci e "dalle Stelle siamo passati alle Stalle. Gli ho mandato anche un sms per chiedere a Facci:"E se fosse stato beccato Travaglio in un area protetta e con la scorta dei vigili del fuoco???" Ma niente. Ha poi anche dimostrato tutta la sua ignoranza non sapendo a quale scopo vengono istituite queste aree protette!!!
Telese poi, non so fino a che punto sia un giornalista libero, visto che la provocazione dell'ascoltatore che durante l'intervento di Stella paragonava l'infrazione di Fini con quelle del suo Boss che depenalizza i suoi reati, l'ha lasciata passare senza nessun commento.
Sono, libero, comunista, ma il "padrino" non si tocca.
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