mercoledì 27 agosto 2008

I shot the sheriff

L'anima rifondarola (nel senso di Rifondazione Comunista) di Luca Telese si è palesata chiaramente durante la Zanzara di ieri, nella quale il collaboratore de Il Giornale ha imposto il tema, non nuovissimo ma comunque sempre attuale, dei sindaci sceriffi.

In modo non poi così sorprendente, Telese si è dichiarato non entusiasta dei poteri speciali che il recente pacchetto sicurezza ha assegnato ai sindaci delle città, paventando un’eccessiva limitazione delle libertà personali per via del proliferare di regole, divieti, delibere e ordinanze che vanno a punire i più disparati comportamenti "anomali".

In realtà, Giuseppe Cruciani, il conduttore titolare della Zanzara, assente questa settimana, negli ultimi tempi aveva già irriso molti strampalati provvedimenti presi di recente da certi sindaci (uno per tutti, il divieto di condividere la stessa cannuccia tra più persone), ma sempre prendendo di mira le iniziative legate al cosiddetto decoro e alla presunta salvaguardia della salute pubblica. Mai, invece, Cruciani si era opposto ai provvedimenti dei sindaci strettamente legati alla sicurezza e all’incolumità dei cittadini.

A questo proposito, non so quanto avrei pagato per vedere la faccia di Cruciani mentre ascoltava Telese ieri autodefinirsi, ricordando i famosi provvedimenti di Graziano Cioni, assessore di Firenze per la sicurezza, "un grande fan dei lavavetri”. Riesco a immaginarmelo nitidamente, il mento di Cruciani, cadere e schiantarsi sonoramente per terra (insieme al mio).

Eppure, una buona domanda Telese l'ha posta. “La buona educazione si può ottenere per decreto”?. Per lui – lo si è intuito – la risposta è no. Probabilmente è così, ma in certi casi regolamentare aiuta. Basti pensare al fumo nei luoghi pubblici: prima della legge Sirchia, discoteche, bar, ristoranti e pizzerie erano delle camere a gas, e le cose non sarebbero mai cambiate se non fosse intervenuta una severa regolamentazione.

Con questo non voglio dire che approvo in toto la proliferazione di divieti, dato che molti sono a dir poco assurdi. Sostengo semplicemente che bisogna giudicare caso per caso, e più in generale trovo giusto che i sindaci abbiano formalmente il potere di stabilire regole restrittive, in modo da poter gestire al meglio situazioni locali di preoccupazione.

Se poi, da parte dei sindaci sceriffi ci dovessero essere degli abusi, i cittadini li puniranno alle prossime elezioni.

Contributo multimediale del giorno: scontatissimo, banale, lo so, ma, come si suol dire, cade a fagiuolo. Eccovi dunque "I shot the sheriff", celebre canzone di Bob Marley, qui proposta in un'intensa interpretazione live di Eric Clapton e Phil Collins.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

In questo video

http://www.lucatelese.it/?page_id=426

Telese sembra un Travaglio di sinistra. Guardatelo, è davvero sorpendente. Se lo vede Cruciani, sviene.

Authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Sinceramente la conduzione "tematica" della zanzara lo trovo un po' stancante. Sapere di che morte morire non è certo stimolante per la mia persona, ma questa è il mio parere.

Siceramente Telese mi sta simpatico a tratti, sto vedendo il video e sono ancora indeciso.

Per quanto riguarda il tema della zanzara sono dell'idea che la buona educazione non si può insegnare per legge.
Vanno puniti solo gli atteggiamenti che limitano la libertà altrui e la mia.
Insomma, lo so anchìio che non devo mettere i piedi sulla panchina, e se sporco di solito pulisco.
Insomma ... la soluzione è l'educazione civica nelle scuole

Anonimo ha detto...

Visto tutto il video: Come non si diventa giornalisti. Lezione di Luca Telese a "CarpeDem.

Ha preso 50 punti ai miei occhi!
^_^
Mi è proprio piaciuto ...

Anonimo ha detto...

----- Original Message -----
To: lazanzara@radio24.it
Sent: Tuesday, August 26, 2008 7:00 PM


Dai Telese, sei troppo intelligente per non capire che il problema sicurezza in Italia sta tutto nel fatto che finchè sono persone come il tuo "datore di lavoro" che devono fornire una giustizia veloce, e pene giuste e certe, a noi italiani, non si risolverà mai nulla. Hanno troppo da perdere. Con una giustizia che funziona, colui che ha fornito i soldi ad un avvocato per corrompere un giudice al fine di beneficiare di una sua decisione per acquisire un importante azienda, non sarebbe Presidente del consiglio di Bananas.
Gianpaolo