giovedì 9 luglio 2009

Moderazione non significa piegare la testa

Nonostante il tema dominante della Zanzara di ieri sia ancora stato il caso Salvini, il momento clou della puntata è stato l'intervento del sindaco di Padova, Flavio Zanonato, del PD, detto lo "sceriffo rosso" perché per combattere spaccio e microcriminalità, incurante delle accuse di razzismo, non ha lesinato, in passato, iniziative fortemente repressive che coloro che possiedono una visione stereotipata della politica ritengono dovrebbero essere patrimonio esclusivo della destra e della Lega.

Perché è stato il momento clou? Perché le cose sono andate in modo inatteso. Immaginate la scena di un bambino che entra trafelato in un negozio di caramelle, per poi scoprire che ad essere in vendita sono, invece, solo dei bottoni. Povero piccolo, che delusione. Ecco, il bambino in questione è Giuseppe Cruciani, che ieri ha approcciato Zanonato convinto di avere a che fare con un certo tipo di persona, e che invece si è ritrovato con tutt'altro. Un equivoco originato da aspettative errate, da preconcetti, e da quegli stereotipi che in teoria Cruciani stesso per primo è solito affermare di voler rigettare.

Cosa è successo di preciso? Ad inizio trasmissione, nel mandare in onda un audio di Zanonato dove questi si esprime in modo esplicito contro le frange violente di manifestanti anti-G8, Cruciani ne ha tessuto lodi sperticate: “L'ho sempre apprezzato molto e ciò che ho sentito oggi mi porta a confermare il giudizio”. E poi: “Perche nessun altro (immagino sottintendesse nel centrosinistra) ha il coraggio di dire queste cose in modo chiaro?

Alcune decine di minuti dopo, Zanonato, chiamato dalla redazione, interviene in diretta, ma l'intervista in pochi attimi prende una piega imprevista. Partendo da una domanda sui comportamenti inappropriati di Matteo Salvini (che per il sindaco di Padova dovrebbe “darsi all'agricoltura”), Zanonato passa subito a quelli di Berlusconi (che dovrebbe “togliersi dai piedi”), iniziando un discorso che coloro che qualche volta dimostrano una visione stereotipata della politica definirebbero "anti-berlusconiano": “L'italia sta diventando una caricatura di paese che perde di credibilità nel mondo”, “Berlusconi farebbe meglio ad andarsene con lo stuolo di ragazze al seguito”, “Bisogna essere seri, rigorosi, rispettosi e dedicarsi con impegno all'attività di governo e non ad altro”, ecc.

Cruciani trasecola, non crede alle proprie orecchie. Uno dei suoi miti lo sta tradendo. “Zanonato, sono sorpreso. Lei è considerato un moderato, non un antiberlusconiano doc”. E Zanonato, peraltro palesemente innervosito dal modo con cui Cruciani conduceva l'intervista, ribatte: “Io sono moderatissimo, ma la moderazione non significa piegare la testa ogni volta”. E poi via con riferimenti ai “comportamenti non adatti ad un capo di governo” a cui Cruciani replica con il suo classico e ossessivo “Mi faccia un esempio!”, come se negli ultimi mesi avessimo discusso solo di calcio e di previsioni del tempo.

Insomma, più che un'intervista "alta" (tra virgolette) ad un ospite vip, caratterizzata da fair-play e reciproca considerazione, ciò che abbiamo ascoltato ha ricordato più i "bassi" (tra virgolette) botta e risposta tipici dei normali scambi di vedute tra Cruciani e i peones qualunque. Il che, in ultima analisi, è stato piuttosto divertente.

La morale della favola, a mio avviso, è riassumibile in questi punti:

1) Se si considera “orrenda” la parole "moderato", forse sarebbe meglio non usarla mai. No?

2) Fare il sindaco-sceriffo non implica tenere una posizione meno critica verso Berlusconi. Non serve essere indulgenti verso il cavaliere per pensare che la microcriminalità vada repressa con durezza.

3) Biasimare coloro che manifestano in piazza con modi violenti non implica una posizione meno critica verso Berlusconi. Non serve essere indulgenti verso Berlusconi per pensare che le biglie di ferro ai cortei non vadano portate e che chi le porta merita l'arresto.

4) Milioni di persone, che sanno stare al mondo e che non si nutrono di preconcetti, ritengono di avere serie e motivate ragioni per auspicare la fine politica di Berlusconi, ed è ingiusto bollarle come "anti-berlusconiani" nel senso di soggetti animati solo da odio per il cavaliere. “Mi faccia un esempio!”. Flavio Zanonato. Et voilà.

26 commenti:

Squeeze ha detto...

Cruciani mette in onda una parte del discorso di Borghezio in cui lui dice una cosa tipo "fuori dal cazzo". Tornano in studio e Borghezio dice "non ho mica detto niente di male". ... :D

Anonimo ha detto...

"animati solo"

e' in quel "solo" che c'e' ...tutto!

Zanonato, evidentemente, non vive solo di odio per Berlusconi. Si vede, e si sente.

Se tutti coloro che non vogliono Berlusconi fossero animati da qualcos'altro a parte l'odio per Berlusconi, probabilmente Silvio sarebbe in pensione

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

sono di Padova, ho votato Zanonato, ne sono felice.

La sinistra che mi piace è questa:
naturalmente si odia Berlusconi, ma oltre a questo si sanno amministrare le finanze pubbliche, si è responsabili e onesti, si fanno proposte sensate e soprattutto non si cede mai nei confronti di , ritenendosi genericamente di sinistra in realtà pratica l'illegalità.

Essere di sinistra è una cosa, fumarsi le canne un'altra, spaccare le vetrine dei MacDonald's un'altra.

Ho apprezzato il discorso di Zanonato contro i cosiddetti No Global padovani, di cui penso tutto il peggio.

Naturalmente ho goduto moltissimo nel sentire Cruciani interdetto (bella la metafora di Authan sulle caramelle). Una volta di più la congerie di preconcetti, che tutti abbiamo in qualche misura, ma di cui il nostro si ritiene fieramente scevro gli ha fatto fare una bella figura :-D
Credeva di avere a che fare col solito "sinistro finto" alla Cacciari, ma si è sbagliato.

Sono molto contento infine, per la folla di elettori di AN e poi PDL abitanti a Padova, grazie ai quali da 15 anni io mi cucco B. Loro almeno masticano amaro con 15 anni di Zanonato.

Saluti

Tommaso padovano

clem131 ha detto...

Questa volta mi sono forzato, e ho ascoltato la prima parte de la zanzara in diretta. Cruciani interdetto dall'intervento di Zanonato unicamente perché di contenuto diverso da quel che si aspettava è stato impagabile.
Mi sono perso l'ultima parte di trasmissione, ma per quanto riguarda l'analisi di Authan, mi ci ritrovo al 100%.
Come nota a margine: è appena uscito il podcast della trasmissione di ieri. Dopo 24 (ventiquattro) ( V E N T I Q U A T T R O ) ore. Come dicevo, c'è una cantina piena cinesi piccoli a piacere con carta e matita che copiano gli uni e gli zeri a mano. Non so, sono piuttosto dispiaciuto perché questo programma, in virtù soprattutto del suo conduttore, ha rappresentato un importante momento della mia giornata per molto tempo, e non riesco a rassegnarmi che da un'anno circa sia diventato sloppy nella parte tecnica e doppiopésico nei contenuti. In nome, tra l'altro, non si sa bene di cosa. Per un mese circa avevo smesso di ascoltarlo, per perduto interesse, poi mi ci sono riavvicinato in questi giorni per via di alcuni fatti di cronaca ma non credo che durerà. Sigh.

ginnyx ha detto...

Povero Cruciani gli hanno smerdiato Berlusconi,il suo idolo,il suo padrone.
Zenonato ha parlato da grande politico a proposito del caso Salvini sfociato in Berlusconi.
Zenonato ha avuto il coraggio di dire ciò che pensa,coraggio che manca a molti servi della stampa.
Luigi

Paolo l'assente ha detto...

@ tommaso:

i tuoi commenti normalmente mi piacciono: "La sinistra che mi piace è questa: naturalmente si odia Berlusconi, ma oltre a questo..." mi lascia un momento perplesso.
Complimenti per il voto.

@ authan:

ier sera non ho sentito la trasmissione se non nella primissima parte, comunque hai sempre un bel blog, sai? :-)
Mi sarei aspettato una bella (e molto ben meritata) stoccata ai giornali esteri in materia dell'organizzazione italiana del G8 e del relativo apprezzamento di Obama. Possibile che cruciani si sia fatto sfuggire un tale colpo? sembra non parlarne nemmeno stasera...

Saluti

Paolo l'assente

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

mi spiego:

Essendoci al governo un personaggio come B, è naturale che chi non condivide i suoi disvalori alla lunga lo odii.

Questa però deve essere una condizione contingente, non l'unico motivo di esistenza dell'opposizione.

Tutto qua

Ciao

T.

Collettivo ha detto...

va beh, si parla di odio politico, non personale...

ad ogni modo, cruciani è stato vittima diuno stereotipo diffuso e alimentato dai vari polito, velardi, caldarola, la torre, i dalemiani, e tutta quella pletora di piddini che osteggia più la sinistra radicale e di pietro che non berlusca.

Anonimo ha detto...

Come se la sinistra radicale osteggiasse e Di Pietro osteggiassero + berlusca del PD.

Anonimo ha detto...

Come si fa a non essere antiberlusconiani quando il movimento che ha creato si immedesima in lui ed è la sua seconda azienda (almeno così la gestisce). Morto (politicamente parlando) il capo padrone sparirà anche il partito azienda e ci sarà finalmente spazio per una destra svincolata dall'obbligo di difendere(povero Fini)turandosi il naso, il premier dalle innumerevoli gaffe che commette sistematicamente e scendere a patti con i razzoleghisti per mantenere il potere e il consenso. Ci può essere una destra e una sinistra (con buona pace degli anti Di Pietro)antagoniste e alternative politicamente solo quando il "caso B." sarà politicamente superato. Preferibilmente il prima possibile onde evitare danni irreparabili. Berlusconi è tornato due volte a galla non per la politica antiberlusconiana, bensì per la mancanza di coesione di una sinistra che non riesce a coagularsi intorno ad un programma condiviso. Questo per colpa delle troppe correnti che sfilacciano i ranghi e dopo poco nebulizzano e triturano tutto e tutti. Vedere San Prodi ...
Pasquino

Anonimo ha detto...

Quando la Boralevi diceva "Ti è mai capitato di piangere facendo l'amore con una donna?" forse intendeva il contrario..Comunque Brunetta lo vedrei bene nel remake del bellissimo "La cena dei cretini", mi ricorda tanto il protagonista, l'indimenticato Villeret..

Anonimo ha detto...

Si temeva una figuraccia di Berlusconi, ma per ora, guardando le foto anche con l'attore Bill Murray, la figura da cioccolataia l'ha fatta la Pd Pezzopane..Oh che c'hanno questi politici, il diavolo in corpo?

Anonimo ha detto...

ah secondo l'anonimo di cui sopra, l'essere il PDC del Paese ospitante che si presenta ad accogliere capi di stato e loro first consorti con a fianco....... una "moglie supplente" in prestito dal governatore.....?
Come la vogliamo chiamare questa....
Una bella figura?????

Tutto il mondo lo sa che Veronica l'ha mandato a quel paese perchè all'età in cui la saggezza dovrebbe suggerire qualcosa, lui invece.....

Sono stati tutti molto cordiali ed affabili, non potendosi tirare indietro all'ultimo minuto, ma da qui a credere che siano tutti indulgenti come lo sono gli annoiati italiani allineati al pensiero unico ce ne corre!!!

Okkio che la festa è finita....

Arthur ha detto...

MASSIMO GRAMELLINI

La mia first lady

Confesso di avere un debole per la presidente della Provincia dell’Aquila. Quella signora piccola piccola che vedete sgusciare nei telegiornali inamidati del G8, una volta accanto a Obama e un’altra accanto a Clooney. Più che accanto, sotto. Non so di che partito sia e preferisco non saperlo, per poterla iscrivere di diritto a quello della felicità minima garantita. Stefania Pezzopane, con quel cognome che è un programma esistenziale, mi sta insegnando a estrarre meraviglia da una tragedia. Senza imbarazzo né sensi di colpa. Il destino l’ha messa a capo di una provincia terremotata e lei ha pianto tutte le sue lacrime, finché ne ha avute. Poi ha ricominciato a sorridere. E adesso, diciamocela tutta, se la gode.

Clooney non sapeva più come seminarla, neanche fosse una di quelle ragazze che lo molestano davanti alla macchinetta del caffè. Quanto a Obama, il giorno prima se l’era vista sgusciare da sotto un’ascella. Lei non conosceva abbastanza inglese per esprimergli la sua gioia e così ha urlato: «We are the champion», senza la esse finale. Non c’entrava niente, ma converrete che è la frase più bella che un’italiana potesse pronunciare in mezzo alle macerie, accanto all'uomo più potente del mondo, anzi sotto. We are the champion, senza la esse, ma con un cuore che fa a spallate con la vita e accoglie tutto, la vittoria e la sconfitta, trattando «questi due impostori», direbbe Kipling, allo stesso modo. Al posto di Silvio non avrei dubbi: Pezzopane first lady in rappresentanza delle indomite donne d’Italia: con una così accanto, anche lui potrebbe finalmente togliersi i tacchi.
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grande Gram!

Anonimo ha detto...

per restare in tema di statura......
tra Brunetta stile confidential e la Pezzopane stile emotional... non c'è partita, vince Renatino 1000 a zero!
Che figura da pirla!

Anonimo ha detto...

Buon giorno, chi ha visto ieri in seconda serata lo speciale sul G8 su RaiUno? E' stato un grande esempio di servizio pubblico, con ospiti in collegamento i ministri Tremonti e Frattini e due soli ospiti in studio: il vicedirettore di "Panorama" Pino Buongiorno e una economista il cui unico intervento degno di nota è stato scagliarsi contro le associazioni di Geldolf e Bono. Ovviamente durante tutta la trasmissione sono state celebrate gli storici accordi che cambieranno la storia mondiale dei prossimi anni, per il raggiungimento delle quali conquiste il nostro governo è stato una pedina fondamentale. Per fortuna non era presente alcun catastrofista in studio!! Fossi stato il regista avrei chiuso la trasmissione con un "We are the Champions" intonato da Minzolini..

Ornette

Anonimo ha detto...

I casi sono due: o Brunetta ha una grande autoironia (mai manifestata sin'ora) o non si è reso conto d'essere stato letteralmente preso per i fondelli dalla conduttrice del programma. Dubito non sapesse del contenuto dell'intervista: evidentemente il suo Ego lo spinge a fare 'ste cose ridicole per demonizzare le sue evidenti "disarmonie" fisiche. In tutti i casi ha fatto una grande figura di emme.
Pasquino

Anonimo ha detto...

"Brunetta ti piaci?"
"No, ho messo su un po' di pancetta"
Fosse solo quella..

Paolo il dirigista ha detto...

@ pasquino I:

sono convinto che solo una parte del successo di Berlusconi dipenda dal sistema televisivo.
Il resto dipende da avversari politici interni ed esterni meno capaci di lui.
Perciò, tolto SB, rimarranno quelli meno capaci (per esempio a dx Fini, che pure parzialmente stimo, ha già dimostrato di avere difficoltà a mantenere in riga gli ex colonnelli di AN, figuriamoci a gestire la Lega. Invece a sx, ... ahem cosa c'è a sinistra? tu lo vedi?). ù
E non è un buon presupposto per attenderci un miglioramento del livello della politica italiana.
La realtà temo sia che a cinquant'anni di democrazia bloccata dal binomio DC PCI sono seguiti quindici anni di democrazia bloccata dal binomio berluconismo - antiberlusconismo, con il risultato di essere giunti all'impossibilità di avere e far crescere una classe politica capace di affrontare una vera democrazia.
La nostra classe politica cresce intrisa di un pensiero unico di parte che la rende inadatta ad affrontare una realtà complessa (per spiegare un po' meglio farei un parallelo con la crisi finanziaria in atto: non c'è politico in Italia che non abbia acriticamente adorato negli ultimi 20 anni il liberismo economico; adesso che questo ci sta bastonando -e sono convinto che siamo ben lungi dalla fine- nessuno riesce a capire perchè e come provare a gestire la situazione, perchè non riesce ad immaginare nulla di sensatamente diverso).
Paradossalmente i pochi che cercano di uscire da questa mentalità politicamente malsana (abbiamo citato Zanonato ieri), sono spesso avversati addirittura più dai politici alleati che dai cittadini..

Saluti

Paolo il dirigista

Anonimo ha detto...

E delle posizioni economiche "padane" di Tremonti contro la Cina rispetto a quelle attuali non ne parliamo? :)

Anonimo ha detto...

@ Ornette: l'economista è Loretta Napoleoni, della quale è presente oggi sull'Unità una videointervista molto critica sul fallimento nelle decisioni dei grandi del G8: peccato che di tali critiche ieri sera non ne abbia espressa una durante la trasmissione..

Anonimo ha detto...

Questa secondo me è la notizia più spassosa della giornata: l'Iran che condanna l'uso della forza da parte della polizia italiana contro i manifestanti del G8. Spassosissima, considerando da chi proviene :)))
Ornette

ANSA. L'Iran "condanna l'uso della forza da parte della polizia italiana per reprimere le manifestazioni degli oppositori" al summit G8 dell'Aquila, invitando il governo italiano a rispettare gli impegni internazionali. E' quanto si legge sull'agenzia ufficiale iraniana Fars, che riporta anche come l'ambasciatore Alberto Bradanini sia stato convocato oggi al ministero degli Esteri di Teheran

Anonimo ha detto...

Ti adoro Cruciani!!!
Solo pero' per avermi fatto riascoltare "Je t'aime, moi non plus" sulle note (e sospiri...) della quale ho imparato (non senza difficoltà) a limonare alcuni secoli fa!


Paola

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo
La mia impressione è che dopo il ritiro dalla scena politica di Silvio, l'establishment berlusconiano si disgregherà proprio perchè fatto da mezze figure, selezionate per le loro caratteristiche (scarsa capacità di cogitare, poco spessore intellettuale)funzionali a servire il capo senza pensare: tanti soldatini che non sono in grado di esprimere un'idea svincolata da quella del papi padrone. Probabilmente al sistema attuale si sostituirà una cinica classe dirigente (almeno a destra) pseudoliberista e populista ma meglio contrastabile del berlusconismo. Il problema, dal mio punto di vista, è che si rischia di arrivare (con l'attuale Premier) ad un sistema autoritario, visto il tentativo di smantellare e screditare i poteri che ora mantengono in equilibrio le istituzioni democratiche di questo paese (la magistratura, il capo dello stato l'opposizione politica) che fungono da garanzia per la vetuperata "tenuta democratica" del sistema stesso. L'insofferenza del Premier per ogni forma di "dissenso" mi preoccupa perchè all'insofferenza si fanno seguire (o almeno ci prova)leggi che vanno sempre più in questa direzione. L'antiberlusconismo non porta acqua al mulino della destra. C'è sempre stato e nonostante ciò Silvio è andato a casa due volte. La seconda volta, prima delle elezioni, Silvio ha fatto in modo di far passare una legge elettorale che creasse instabilità soprattutto alla coalizione eterogenea della sinistra. C'è riuscito. Per questo l'obiettivo deve essere quello di accelerare il cambio della guardia a destra. Solo così si potrà ricominciare a giocare con le regole della democrazia, senza che qualcuno parta dal due a zero a tavolino comprando l'arbitro. A quel punto che vinca la squadra migliore.
Pasquino

Paolo l'attendista ha detto...

@pasquino:

condivido che le incompatibilità interne al centro destra lo metteranno in crisi quando SB uscirà dalla scena politica.

Ci però sono due grossi ma:

1. SB potrebbe esercitare un ruolo da "padre nobile" e consigliere del Centro dx dalla posizione di Presidente della Repubblica (cui scopertamente aspira) sponsorizzando fortemente un "delfino" (o un prestanome, presente come sta facendo il suo amico Putin?) e stabilizzando così la situazione. Dici che non è mai successo ed è contrario al ruolo super partes che la carica comporta? Non mi pare che SB abbia mai dimostrato di sentirsi vincolato a percorsi, ruoli, consuetudini e adeguatezze nella sua vita politica, nè che la cosa gli sia mai stata avversa.

2. (molto più grave) Non vedo chi possa raccogliere l'eredità del centro dx in caso di sua crisi. Non vi è una classe politica prepata ad affrontare tale evenienza. Invece bisogna lavorare per farsi trovare preparati.

Saluti

Paolo l'attendista

Anonimo ha detto...

Per Paolo
Si sa da tempo che il Cav aspira alla massima carica istituzionale. Come figura super partes è improponibile. Solo lui ci può in buona fede credere.Quando parlavo di sua uscita dalla scena politica era sottinteso che immagginassi uno scenario in cui Silvio è veramente fuori dai giochi.
Al momento guardo l'attualità e vedo Grillo che si propone di scendere in campo tra le file del PD. Non credo che si possa fare ma è interessante che Grillo finalmente passi (almeno nell'approccio mentale) dal ruolo di contestatore capo popolo a un ruolo più attivo nello scenario/scacchiere politico. Non escludo che possa finalmente dare una scossa ad una sinistra in agonia... in tutti i casi perme ha fatto il passo giusto verso un impegno più concreto. Lo scenario potrebbe essere una riunificazione della sinistra estrema e con Di Pietro (Ulivo 3). Vedremo ...
Pasquino