lunedì 13 luglio 2009

La fase tre

Quando si comincia una nuova puntata della Zanzara, come è successo venerdì 10 luglio, tirando in ballo con toni sbeffeggianti il “comicoAntonio Di Pietro, per un suo siparietto con Michele Mirabella in una trasmissione televisiva mattutina, e Nanni Moretti, per una sua intervista, contenente parole su Berlusconi durissime come sempre, pubblicata su Repubblica, è inevitabile che poi molti interventi telefonici degli ascoltatori si concentrino sugli abituali argomenti legati all'attuale premier: il conflitto d'interessi, i guai con la giustizia, il lodo Alfano, eccetera, eccetera, eccetera. Lamentarsene, irritarsi con gli ascoltatori, fare lo scorbutico, come è successo con Cruciani nell'ultima trasmissione, è un controsenso, un paradosso. Se lanci un macigno in uno specchio acqua, non puoi stupirti degli schizzi che ti arrivano addosso.

Ma a parte questa constatazione, Cruciani si è in particolar modo soffermato sull'uso della parola "ostaggio" fatto da Moretti: “Da 15 anni 60 milioni di italiani sono ostaggio degli interessi di una sola persona” ha detto il regista. Cruciani questa frase non l'ha mandata giù. “Io non mi sento un ostaggio di nessuno!”, ha strillato il conduttore.

A me di difendere Moretti non frega niente, sia chiaro. Non è uno dei miei punti di riferimento preferiti. Però penso che la parola ostaggio, se ben circostanziata e contestualizzata, potrebbe trovare applicazione al caso italiano, secondo un'interpetazione che sicuramente non è identica a quella del regista.

Se mi leggete sapete tutti come io ritenga che la presenza sulla scena politica di Berlusconi abbia rappresentato, e rappresenti tuttora, non un volano ma un freno per il paese. Da quindici anni a questa parte troppe energie sono state spese da un lato per proteggere il cavaliere dalle insidie giudiziarie dall'altro per esercitare un contrasto focalizzato sulla persona del cavaliere medesimo. Sono stati quindici anni di cattiva politica (che ad ogni modo hanno fatto seguito a cinquant'anni di politica ancor peggiore, va detto. Smettiamola di rimpiangere i presunti "bei tempi che furono"), le cui colpe non si possono ascrivere ad una sola delle fazioni. E tutti sappiamo che questo caos, giusto o sbagliato che sia, avrà fine solo quando Berlusconi terminerà la sua esperienza politica. E' così, inutile girarci intorno.

Fermo restando che la democrazia e le libertà dei cittadini non sono in pericolo, ad essere "ostaggi" di Berlusconi non sono 60 milioni di italiani, ma la qualità della politica e dell'esercizio dei poteri dello Stato, che pure in passato hanno visto tempi ben peggiori. Il salto di livello, il raggiungimento di un più alto plateau, il passaggio alla fase tre della repubblica italiana non può che passare attraverso la fine del berlusconismo e del conseguente antiberlusconismo. Ci vorrà ancora un po' di tempo, però, e tanta pazienza. Meglio non trattenere il fiato. Basta sedersi sulla riva del fiume, e aspettare, aspettare, aspettare…

14 commenti:

oxigeno ha detto...

Quello che + mi fa irritare di Cruciani è che lui (previa uso di tenaglie) ammette l'esistenza del conflitto di interesse, ma questo non è il punto. Vorrei sapere quale è sto benedetto punto, na volta per sempre.

Paolo Il temporeggiatore ha detto...

Buongiorno,
ho appena scritto una cosa pressoché identica in risposta a Pasquino nel thread “Moderazione non significa abbassare la testa”.

Sono convinto che aspettare la fine del berlusconismo non basti.

Perché il culto della persona è schermo ed espressione anche degli interessi non proprio eticamente condivisibili di alcune categorie sociali ed economiche (toh!, proprio oggi si riparla di condoni e scudi fiscali :-) ).
Perché a SB Presidente del Consiglio potrebbe succedere un “delfino” fortemente appoggiato da un SB Presidente della Repubblica) oltre che dalle stesse lobbies a tutela dei medesimi interessi e metodi.
Perché (e mi dispiace essere d’accordo con Dalema) ho l’impressione che una opposizione che politicamente sta facendo poco per opporsi a SB non sia nemmeno in grado di subentrargli alla sua uscita dalla vita politica.
Perché la sola attesa passiva prolungherà inevitabilmente l’attuale situazione politica.
Perché l’Italia ha già sperimentato come il crollo di uno dei due pilastri di un sistema bipolare cristallizzato (nel caso specifico quello originato da DC e PCI), possa spazzare via entrambe le parti politiche, lasciando un panorama politico non molto migliore del precedente.

D’altra parte è vero che l’opposizione deve smettere di pensare di risolvere le proprie inadeguatezze dall’oggi al domani attraverso l’uomo (Serracchiani, Grillo, Marino, Di Pietro,...) della provvidenza.
Un leader al centro sx serve. Ma deve essere lasciato (e fatto) crescere, senza caricarlo nell’immediato dell’onere di risultati attualmente impossibili.

Saluti

Paolo Il temporeggiatore

Anonimo ha detto...

una piccola precisazione....
non 60 milioni di italiani in ostaggio degli interessi del premier, ma circa il 50% perchè l'altra metà è COMPLICE, piu' o meno inconsapevole, del "rapitore".

Anonimo ha detto...

SB capo dello Stato??

Credo che malgrado tutto, come fu per la soluzione del problema monnezza, dopo il G8 aquilano il premier vivrà di qualche mese di comoda rendita, ma, come ha scritto mi pare Rodotà stamane, non si puo' "ricominciare" come se nulla fosse stato.

Il (cosiddetto) fango nel quale il premier sì è rigirato da sè, lo ha secondo me insozzato al punto da farlo DEFINITIVAMENTE allontanare dal Quirinale.

Grossa consolazine!

F®Ømß°£ ha detto...

Io continuo a parlare con persone laureate che

a) sanno poco o nulla di tutto lo schifo di questi mesi

b) sostengono che dal momento che "a puttane ci vanno tutti" non si capisce perché bisogna vergognarsi

Credo quindi che la vicenda cadrà nell'oblio, anche se credo non sia mai arrivata a uscirne.

Pochi hanno capito la gravità dei fatti. Il tema ricattabilità non è stato maartellato adeguatamente.

Quindi SB presidente della Repubblica è più che possibile.

Riguardo alla trasmissione di Cruciani, miseria e tristezza. Prima sfotte DiP con unico intento la provocazione. Poi sfotte Moretti citando frasi quasi tutte più che condivisibili.

E dopo ci appesantisce con il suo tono infastidito dalle repliche degli ascoltatori.

Che noia!

Tommaso senza speranza

Matteo da Pescara ha detto...

aspetto ancora (ma la mia speranza rimarrà vana) che cruciani metta uno dei suoi sottofondi ironici alle sparate di SB, oltre che a quelle di DiPietro...ma non lo farà mai! rischierebbe di passare per anti-berlusconiano...e poi sarebbe costretto a rispondersi da solo con tono infastidito...

Anonimo ha detto...

Ma come mai Cruciani continua a dire da diversi giorni (es. ultimo intervento di Ostellino) che a lui del lodo Alfano non interessa assolutamente nulla? Come fa a non rendersi conto di che merdata è questo "lodo"? E quell'altro "liberale alle vongole" di Ostellino, non si rende davvero conto che il lodo contraddice palesemente l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, e per di più per difendere - PALESEMENTE - un "personaggio" che - e si è visto anche di recente - ha ottomila scheletri nell'armadio?

Anonimo ha detto...

ma come si fa Cruciani????
Inviti in trasmissione Tinto Brass e poi fai l'educanda alla scontata battuta pesante, preoccupato di esser messo in difficoltà con la Radio??

Pero' bravo il regista a dare addosso al na..... oppps pardon! al diversamente alto e piduista IPOCRITA che va a puttane e poi predica i valori della famiglia e bacia l'anello di BXVI!!

Anonimo ha detto...

E intanto alle 9, nella più importante radio di economia d'Italia, è andato in onda "Elogio all'evasione" di Erasmo da Oscar (Giannino), una puntata intera nella quale i giornalisti presenti, capitanati dal conduttore, hanno giustificato in tutti i modi l'evasione fiscale (N.B.: nel palinsesto sul sito internet si diceva che avrebbero parlato di scudo e condono fiscale, neanche accennati..). Per fortuna gli ascoltatori intervenuti sono andati contro la folle teoria di Giannino..
Ornette

Anonimo ha detto...

BANKITALIA: DEBITO PUBBLICO RECORD 1.752 MLD A MAGGIO
Nuovo record del debito pubblico a maggio. Il dato, informa il Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia, si e' attestato a 1.752,188 miliardi di euro, con un incremento dello 0,22% rispetto ai 1.748,224 miliardi di aprile, precedente massimo storico. A fine dicembre 2008 il debito pubblico era pari a 1.662,558 miliardi: in cinque mesi, dunque, si e' registrato un aumento di 89,63 miliardi, pari al 5,39&. Rispetto ai 1.648,74 miliardi di maggio dell'anno scorso, il debito e' invece cresciuto del 6,27%.

Anonimo ha detto...

.....EHEHEHHE!!
debito pubblico che lievita??

e intanto i ministri leghisti (della minkia!) che sono andati al governo per cacciare i clanda, adesso si occupano di Cultura: hanno inaugurato la loro Cinecittà padana e decretato "Basta parlare in romanesco"!

Da aggiungere la soddisfazione espressa dal Ministro Umberto da Giussano dalle parti di Cinisello Balsamo per il figlio Renzo Libertà diplomatosi (al quarto tentativo successivo) alla maturità con 69/100.

Che crapa!!!

Vigneron ha detto...

Siamo alla rovina...
Stiamo andando a rotoli e Cruciani si preoccupa delle stupidaggini dette da un giornalista cretino sul Papa...

PitoPito ha detto...

questo e' il mio primo commento :)

Volevo solo sottolineare un vizio di forma in un'affermazione che ha fatto Cruciani qualche giorno fa (gia' fatta a suo tempo da G.Ferrara) che a mio avviso denuncia un briciolo di disonesta' intellettuale. Secondo Cruciani il potere mediatico di Berlusconi non e' poi cosi' determinante e secondo lui, ne e' la prova il fatto che le penultime elezioni sono state vinte dal centro sinistra. Ebbene e' un concetto che puo' uscire solo dalla mente di una persona stupida oppure intelligente ma disonesta...ed io non penso che Cruciani sia stupido :) Il fatto che il centro sinistra abbia vinto le penultime elezioni non significa niente in quanto NON POSSIAMO SAPERE come sarebbero andate quelle elezioni se Berlusconi non avesse avuto lo (stra)potere mediatico che ha. Ritengo anzi molto probabile che incondizioni differenti, il margine di vantaggio di prodi sarebbe stato di gran lunga maggiore...e forse quel governo ci sarebbe ancora.

oxigeno ha detto...

Pienamente daccordo con PitoPito, in realtà basta conoscere un pò di logica del primo ordine per capire che la penultima sconfitta del NAno di Arcore non prova niente. Ma che vuoi farci...Cruciani non ci arriva...