…che c'è un amico in più! E l'amico in questione, del nostro caro leader Berlusconi s'intende, è Luigi Mazzella, giudice della Corte Costituzionale, quella stessa Corte che in ottobre si pronuncerà sulla legittimità del famigerato lodo Alfano, del quale il cavaliere, come noto, è il "massimo beneficiario", per usare un eufemismo.
Di cosa stiamo parlando? Il giornalista Peter Gomez ha pubblicato sull'Espresso un articolo dove si dà conto di una cena, che ha avuto luogo lo scorso maggio a casa del giudice Mazzella, a cui oltre al padrone di casa hanno presenziato anche l'altro giudice della Consulta Paolo Maria Napolitano, Silvio Berlusconi, Gianni Letta e –toh, che coincidenza!– il ministro della giustizia Angelino Alfano.
Apriti cielo. Nel giro di breve si sono scatenate mille polemiche, a lungo sviscerate anche durante la Zanzara di ieri, tra chi come Di Pietro parla di “cena carbonara e piduista” che umilia l'istituzione della corte costituzionale, compromettendone la credibilità, e chi invece, come Niccolò "mavalà" Ghedini, Vittorio Feltri (vedi il suo articolo di apertura su Libero di oggi) e Gianluigi Nuzzi, quest'ultimo giornalista di Panorama e quindi dipend... === Cough! Cough! Ooops… :-) === intervenuto ieri in trasmissione, che sostengono la tesi della normale e legittima frequentazione reciproca tra alte cariche dello stato.
E non basta: il giudice Mazzella, risentito per le polemiche, ha scritto una lettera aperta a Berlusconi, nella quale, con toni piccati verso gli “inquisitori” (colpevoli di “barbarie”) e mielosi verso il premier (“caro Silvio”, “amico stimato”), rivendica il diritto alle proprie libertà personali.
Come ha giustamente osservato ieri Giuseppe Cruciani, il problema qui non è di diritto, di libertà, o di legittimità, e neanche, al contrario, di eversione, di piduismo, ma di opportunità. Cito il conduttore quasi testualmente: “Anche senza addentrarsi nei complessi trascorsi di Berlusconi con la Consulta, c'è una logica evidente, solare, che un incontro del genere è improponibile, è inopportuno, non si deve fare. Punto”. E poi la chicca finale: “per sostenere ciò non serve essere antiberlusconiani per forza”.
Tutto condivisibile, anche se mi vien da sorridere per quel distinguo finale, quel voler esplicitamente marcare comunque la propria distanza dai soliti detrattori patentati del cavaliere. Che sia mai che il nostro Crux possa essere scambiato per un odiatore anti-berlusconiano lobotomizzato dalla "ossessione di una vita". Piuttosto la morte.
Più ancora delle parole di Cruciani, però, desidero sottoscrivere "al 150%" il commento di Luigi Ferrarella, ottimo editorialista del Corriere della Sera, sull'edizione odierna del quotidiano di Via Solferino. Ne cito un passo:
L'organo massima di garanzia, per i cui giudici non esistono istituti formali di ricusazione o astensione, può vivere solo del proprio prestigio. Di questo passo, non ne resterà ancora molto. Perché gli ingredienti della cena rivelata dall'Espresso non arrivano ora a sorpresa. E' un menù già assaggiato mesi fa nella scandalosa impasse dei veti o scambi incrociati partitici nell'elezione dei giudici di nomina parlamentare. [...] E il sapore che si sentiva già nelle parole di un premier nel 2001: «La Corte Costituzionale dovrebbe essere arbitro e non lo è, è in mano alla sinistra». Quel premier era, nel mandato precedente, Silvio Berlusconi.
Già, Berlusconi. Proprio colui che per molto meno, per delle firme su documenti di critica all'operato del governo, ha definito un magistrato che doveva giudicarlo nell'ambito del processo Mills “nemico politico”. Pensate a cosa sarebbe successo se negli scorsi mesi Nicoletta Gandus fosse andata a cena con Di Pietro (cosa che, giusto per chiarire, sarebbe stata ugualmente inopportuna). La fine del mondo.
E' vero che Mazzella non è un magistrato e che il paragone è in parte improprio, ma questi deve comunque esprimere un "verdetto" che tocca da vicino il premier, in un delicato incastro istituzionale che richiede assoluta circospezione e sensibilità. Se per Berlusconi l'imparzialità di un giudice è un concetto fondamentale, egli deve attenersi a questo principio sempre, in modo scrupoloso. Non può ora fare allegramente spallucce solo perché, a questo giro, il giudice sta dalla sua parte.
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Sigla finale: The Cure, "Lullaby" (1989). Spiderman is having me for dinner tonight...
giovedì 2 luglio 2009
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23 commenti:
"Inopportuno" è un aggettivo scomparso dal vocabolario di quelli che han fatto della spudoratezza in senso lato la regola del buon governo!
Del resto se una come l'Avv. Giulia Buongiorno, pur parlamentare, continua imperterrita ad assistere il fior fiore degli imputati a vario titolo..... da ultimo l'ho vista carica di pratiche tra le braccia a spasso accanto a Moggi.... mi si dirà che quella è la sua attività professionale e non è come il caso di Stanca dove c'è un doppio incarico pubblico.... ma fa schifo uguale!!
ps: Ma che ne è stato del (bravo) columnist Paolo????
Ciao Arthur.
Paolo è in vacanza.
Authan
Buongiorno,
come sempre Authan è puntuale nella sua analisi e lascia spazio a osservazioni di carattere secondario.
Vorrei sottolineare l'argomentazione miserabile usata dal giornalista di Panorama (ovviamente spirito libero) per irridere chi giudica inopportuna la cenetta.
"Ma scherziamo? Ci si vende per un piatto di pasta?"
Ci sono blog in cui verrebbe scritto che uno che argomenta in questo modo non è degno di stare al mondo. :-)
Parlando del fatto concreto e tralasciando questa miseria, la cosa che trovo supremamente fastidiosa è l'arroganza con cui
1) la cena è stata fatta
2) ci si ostina a difendere la totale appropriatezza del fatto e dell'occasione
Queste persone credono di poter fare qualsiasi cosa, e la mancanza di voci autorevoli dall'altra parte, unita a organi di informazione di massa proni, fanno sì che possano fare tutto.
Un grazie come sempre a Di Pietro, funzionale ai vari Capezzone, Bondi e co., che con i suoi aggettivi grevi fornisce munizioni verbali al fuoco di fila delle dichiarazioni degli sgherri di Papi.
Saluti
Tommaso air conditioning
ma come e' possibile, caro il mio Authan, che non ti rendi conto di essere menato per il naso....
scandalo frequentazioni con minori? finito. Con Naomi.
scandalo Naomigate? finito. Con i voli di Stato.
scandalo voli di Stato? Finito. Con la D'Addario.
scandalo D'Addario? finito (con le dimissioni forzate della giunta Vendola, no less). E con Mazzella.
Adesso tocca allo scandalo Mazzella. Possibile che tu non riesca a vedere niente in questo continuo centellinare di scandali e controscandali tutti finiti a niente?
Cui prodest? Di Pietro guadagna consensi, con questa altrimenti assolutamente sterile politica della indignazione. Che coincidenza, vero?
Inaudito il livello di arroganza raggiunto dai rappresentanti delle istituzioni;
mi riferisco al giudice mazzella che dopo essere stato preso "col sorcio in bocca",
rivendica le sue libertà scrivendo una lettera a Silvio dicendogli di non vedere
l ora di averlo di nuovo ospite a casa sua.Un inconcepibile atteggiamento di sfida ,che rimane dimentico del prestigio
e dei doveri assunti al suo ruolo,e che prima di tutto dovrebbe tenerlo memore
delle aspettative del popolo che rappresenta.
Carto maurizio, è tutto una sequenza di complottini a orologeria. Che sciocco a non accorgermene.
Pero', per dirla alla Gerry Scotti di "Chi vuol essere milionario", ora che hai lasciato il gioco, che ti sei ritarato nell'eremo delle tue certezze, dove niente piu' ti turba, cosi', solo per curiosita', cosa ne pensi della cena galeotta?
Ciao,
authan
@ Arthur e Authan: Paolo -bravo columnist! questa me la segno!- è tornato (ma è un po' incasinato...)!
Non posso esimermi dall'esprimere la mia totale condivisione ("al 100%") di quanto dice Maurizio: siamo tutti presi per il naso da Di Pietro e dai mezzi di informazione a lui asserviti, che ci fanno credere che tutti i casi citati (solo tra quelli dell'ultimo mese) siano nella migliore delle ipotesi altrettante mancanze di adeguatezza / corretteza / etica istituzionali.
Ma come fate a non vederlo? :-)
(adesso ricordo perchè mi ero ripromesso di non rispondere ai post di MM).
Di cosa stavamo parlando....
Saluti
Paolo l'abbronzato
...visti gli ospiti a disposizione..... eheheheheheh..... meglio per questo post di oggi il seguente titolo:
"AGGIUNGI IL PORCO A TAVOLA"
:-)))))
ma dico io...uno scandaletto alla volta, per mesi e mesi...mai che per caso non ne compaiano due?
la cenetta e' di Maggio, se a qualcuno interessa. ma esce fuori il giorno che si scopre che lo scandalo delle puttane a palazzo grazioli era una copertura alle accuse di corruzione che hanno mandato all'aria la giunta pugliese (la quale, che sia di centro-destra o di centro-sinistra, non e' che importi molto)
indignatevi pure, che vi devo dire, se vi piace cosi' tanto e lo trovate utile a qualcosa.
ps indignarsi per la "cena galeotta" e' insensato visto che (1) almeno un terzo (ma sicuramente di piu') dei componenti della Corte Costituzionale sono li' per motivi politici, incluso Mazzella. E (2) non si puo' essere cosi' ingenui da ritenere che "certe cose" si discutano soltanto a cena.
Ripeto: va bene correre dietro a uno scandalo, ma dopo il quinto o sesto che si risolve in un nulla di fatto non capisco di cosa altro ci sia bisogno per riflettere sull'opportunita' di correre dietro al sesto o settimo scandalo.
in risposta al post precedente:
1)
"non si puo' essere cosi' ingenui da ritenere che "certe cose" si discutano soltanto a cena."
Certo che pero' per il nostro PDC portarsi il lavoro a casa ormai è un'abitudine, come ad esempio per espletare il gravoso compito di procedere alle nomine RAI!
2)
"va bene correre dietro a uno scandalo, ma dopo il quinto o sesto che si risolve in un nulla di fatto....."
dipende dai punti di vista!....che poi non ci sia nulla di penalmente rilevante,
- nel nominare veline come candidate al Parlamento europeo,
- nel trastullarsi con minorenni che si aspettano luminose carriere in ambito artistico o politico ("deciderà Papi")
- nel trascorrere la notte della elezione del primo presidente USA abbronzato della storia con una escort
- nel trasportare con voli di stato ospiti privati al proprio seguito nelle proprie residenze
- nell'accettare inviti a cena con membri della Consulta
non cambia la sostanza di quello che è stato un grande Paese ora nelle mani di un imperatore che ha fatto della menzogna una prassi comportamentale, dell'insulto e dileggio degli avversari una regola di vita, del mancato rispetto delle promesse elettorali motivo di vanto per continuare a prendere per i fondelli i creduloni impauriti dallo spettro del comunismo!
Vedrete fra poco, la bancarotta è vicina.... quando non ci saranno i soldi per pagare le pensioni..... quando sarà finita la Cassa integrazione.....e la Marcegaglia tornerà a chiedere "soldi veri" dopo le chiacchiere!
Ho deciso, da oggi questo è il mio blog preferito. La chicca finale di "lullaby" poi è impagabile.
Giorgio
Grazie Giorgio, mi fai gongolare.
Authan
questa dell'"abbronzato" me l'ero persa
"siamo tutti presi per il naso da Di Pietro e dai mezzi di informazione a lui asserviti"
Guarda che non c'e' bisogno di essere "asserviti" per condividere un obiettivo politico (logorare Silvio un pezzettino alla volta, vale a dire uno scandaletto insulso e senza capo ne' cosa alla volta).
Comunque, il perche' tu ti rifiuti di dialogare, non l'ho mai capito. Boh?
Intanto aspetto almeno da Authan una risposta riguardo lo stillicidio...che poi e' l'unica cosa certa
Ciao authan, la tua domanda finale l'ho mandata anch'io ieri sera a Cruciani e prevedendo che poteva pormi l'obbiezione che tu stesso hai evidenziato ne ho aggiunto anche una seconda.
" Caro Cruciani prova ad immaginare cosa sarebbe successo se alla cena con i due giudici della corte costituzionale ci fossero andati Di Pietro, Donati e Barbato. Fatto???"
Risposta come sempre, non pervenuta.
Un saluto Gianpaolo.
"ci fossero andati Di Pietro, Donati"
gia' mi immagino Gomez e l'Espresso gettarsi sull'argomento... 8-P
Ma questo maurizio morabito è proprio un genio, con scarsa immaginazione ma sempre genio è.
Ricapitolando:
-Gomez e l'Espresso sono i monopolisti dell'informazione italiana!!!
-Se non le scrivono loro le notizie, non le scrive nessuno.
-La legge Mammì, e la legge Gasparri l'hanno scritta quelli sporchi comunisti per salvare il loro monopolio.
Grazie Maurizio per aver portato la luce nella mia buia vita.
scusa gianpaolo ma perche' perdi tempo con figure retoriche cosi' scontate? non ho detto assolutamente nessuna delle fregnacce su cui sei andato a discettare
vedo che ti manca anche senso dell'umorismo, per cui te la spiego tutta: fossero stati Di Pietro e soci andare da giudici della Consulta, il Giornale o Libero (non certo l'Espresso) sarebbero trasaliti, il parlamento avrebbe visto il dolore e la rabbia di chi e' contro Di Pietro etc etc.
Il che non cambierebbe la mia valutazione: indignarsi per la "cena galeotta", che la faccia Di Pietro o Berlusconi, e' insensato. E infatti da Napolitano, non sono arrivate che "spallucce"...
Ah, era solo ironia!anche la "scaletta" di sopra mi ha fatto sbellicare!!
A Libero e il Giormale aggiungerei Panorama, tgi, tg2, tg5, tg4, studio aperto, dichiarazioni di Cicchitto, Gasparri, Capezzone, Quagliarelo, e Cota.
E per l'indignazione hai pienamente ragione in un paese come il mostro cosa vuoi che sia una cena del genere. Le "spallucce" di napolitano,non sono sicuramente una novità. Napolitano monita qualsiasi cosa disturbi re Silvio.
Il giudice non va a cena
con Richelieu
LUIGI LA SPINA
C’era una volta un magistrato francese. Si chiamava Pierre de Fermat ed era nato nel 1601. Si occupava di cause civili, banali questioni di diritti sulle acque. Le virtuose e rigide regole della Francia di quei tempi gli impedivano, nel tempo libero, di frequentare la società cittadina, perché il cardinale Richelieu voleva che i funzionari pubblici non potessero essere influenzati, nei loro giudizi, da amicizie e, persino, da semplici conoscenze. Ecco perché, la sera, restava a casa e, indossando, come il nostro Machiavelli, abiti adatti allo studio, si dedicava alla matematica.
Divenne, così, uno scienziato straordinario, scambiando anche corrispondenze con i «grandi» del suo tempo, da Cartesio a Pascal. Ma la sua larga fama resta legata al cosiddetto «ultimo teorema di Fermat», una dimostrazione che non poté scrivere, perché «non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina».
Peccato che i due rappresentanti della più alta magistratura del nostro Stato, la Corte Costituzionale, Luigi Mazzella e Paolo Napolitano, accusati di frequentare, la sera, presidenti del Consiglio e ministri, non abbiano seguito l’esempio del loro ben più umile collega del tribunale civile di Tolosa. Forse, avremmo due scienziati in più. Sicuramente, due giudici discussi in meno.
ciao
Arthur
Maurizio,
se c'e' uno stillicidio e' perche' Berluscini fornisce la materia prima che i media (alcuni) elaborano come meglio credono.
Che poi tutte le vicende siano finite "nel nulla" lo dici tu. Alle europee il PDL ha preso il 35% anziche' l'atteso 45%, ed e' sceso rispetto alle politiche di un anno fa.
Curioso, per finire, che nel tuo elenco degli "scandaletti" ti sia dimenticato la vicenda Mills.
Ciao,
Authan
PS: Com'e' oggi il tempo lassu' nel tuo eremo? :-))
hai ragione, che ci vuoi fare, fra le gnocche e gli gnocchi come direbbe Sgarbi, uno si dimentica le cose piu' serie 8-)
acc...e' partito il commento troppo presto. nel mio eremo e' arrivato De Magistris, che secondo me con quello che dice fra poco sentiremo in diretta o in registrata anche da Cruciani (appena si sgancia da Tonino cioe')
Ma qui ci sono più antiDiPietristi che antiberlusconiani. Ho l'impressione che molti "rosichino" più per il boom di consensi di Italia dei Valori che "gongolare" per il ridimensionamento del PDL.
In merito al caso Mazzella posso solo immaginare che alla cena parlassero di gnocca, calcio, e "Lodi" vari. Comunque "morto" un Lodo se ne fa un altro. Anche se la corte cotituzionale dovesse evidenziarne l'illeggitimità si provvederebbe con un lodo Alfano bis che salverebbe comunque il sedere del Premier (e non solo il suo). Personalmente trovo più pericoloso il consiglio del Premier alle aziende di non pubblicizzare i loro prodotti sui giornali e telegiornali che "diffondono" il "pessimismo" in economia: siamo alla soglia della censura dei media che potrebbe aprire la strada a svolte ben più preoccupanti degli scandalucci da cronaca rosa e cene varie.
Pasquino
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