martedì 26 maggio 2009

Tutti ladri = nessun ladro

"Posto che sia successo davvero, è da considerarsi immorale il fatto che Berlusconi abbia tenuto delle feste o dei festini con decine di giovani donne?"

Questa è stata l'incredibile domanda che ha pervaso la Zanzara di ieri sera, una delle più scoppiettanti di sempre. Dico "incredibile" non perché la risposta sia scontata: il concetto di immoralità è soggettivo, e ognuno pone i limiti che vuole. Dico "incredibile" perché è pazzesco che noi ci si ritrovi qui a discutere di festini e di harem, collegandoli alla figura istituzionale del presidente del consiglio.

Mi spiego con un esempio: chi vuole evitare al 100% una gravidanza indesiderata può decidere di praticare l'astinenza, eliminando il rischio alla radice. Allo stesso modo, se colui che guida un paese desidera che i media si concentrino sulle attività di governo senza dibattere delle sue vicende private, il sistema più sicuro è quello di far sì che non ci sia alcuna vicenda privata su cui dibattere.

Si coglie dove voglio arrivare? Un premier non si può presentare al party di compleanno di una graziosa diciottenne che conosce appena. Non perché sia immorale (non lo è, di per sé), ma perché ciò non è consono al suo ruolo.

Analogamente, un premier non organizza una festa o un festino popolato da decine di giovani fanciulle. Non perché sia immorale (di nuovo, non lo è, di per sé), ma perché ciò non è consono al suo ruolo. Specialmente (ma questa è solo "un'aggravante" che sebbene metta in luce una gigantesca incoerenza, non è il nodo cruciale della questione) se il premier è anche leader di una parte politica che propugna i valori della famiglia e che tiene in grande considerazione i dettami della Chiesa cattolica.

Qui non c'entrano nulla la moralità e l'immoralità, tanto che quando ieri sera, in trasmissione, la discussione ha preso questa piega, ne sono rimasto infastidito. Il problema non è la vita sessuale di Berlusconi ma la conformità di uno stile di vita (peraltro negato all'ossesso, come se di tale stile di vita ci si debba vergognare) con il ruolo istituzionale che egli ricopre.

Un presidente del consiglio deve essere un robot che lavora 24 ore al giorno per il paese. Questo è il mandato che gli è stato consegnato dagli elettori. Questo è il suo compito. Se Berlusconi vuole uscire dal tracciato - e ne ha tutto il diritto - può farlo, naturalmente, ma a suo rischio e pericolo. Giusto o sbagliato che sia, in tutte le democrazie occidentali la condotta, anche privata, di un leader politico è giudicata di pubblica rilevanza. Se il premier si dà al libertinaggio, come si può pretendere che la stampa ignori questa circostanza? La stampa fa il suo mestiere, scoperchiando pentole che non avrebbero mai dovuto essere messe sul fuoco.

Se poi la reazione del premier allo "scoperchiamento", anziché una pubblica ammissione di quel che è uno stile di vita (legittimo, ma del quale l'elettorato merita di essere posto a conoscenza), è una raffica di bugie, ecco che esplode il caso politico. Per il cinico uomo di mondo Giuseppe Cruciani non è il caso di scandalizzarsi, perché “in ogni politico esiste un tasso di menzogna”. Mi spiace, ma io non ci sto a questo approccio alla "tutti ladri = nessun ladro". Chi viene beccato a rilasciare dichiarazioni palesemente mendaci merita di essere screditato senza pietà, perché è esattamente questa la funzione di controllo che deve esercitare la stampa sulla politica.

***

E' stata una Zanzara scoppiettante, dicevo all'inizio del post. Soprattutto per merito dei tre ospiti.

Ad inizio trasmissione Stefano Menichini, direttore di Europa, non si è limitato al ruolo di sparring partner di Cruciani (alla Caldarola o Loquenzi, per capirsi) sul Noemi-gate, ma, anzi, ha assestato anche qualche buon colpo d'incontro, ribattendo punto su punto alle considerazioni super-minimizzanti del conduttore della Zanzara. Complimenti, Menichini, dieci punti guadagnati.

Poi è stato il turno di Paolo Villaggio, che su temi molto seri quali razzismo e immigrazione ha mollato un paio di metaforici schiaffoni a Cruciani. Non che tali schiaffoni abbiano fatto davvero male, ma era evidente che quest'ultimo non se li aspettava, il che è stato abbastanza divertente.

Ancor più divertente, però, è stato il modo con cui Villaggio ha commentato la sua stessa intervista (prima parte, seconda parte) apparsa ieri sul Giornale. Insoddisfatto del "taglio" dato al pezzo, Villaggio, riferendosi all'autore dell'intervista, gli ha dato in ordine cronologico, del “deficiente”, del “poco onesto”, dello “sleale”, e, per chiudere in bellezza, dello “stronzo”. Cruciani da un lato era un po' imbarazzato, ma dall'altro a stento tratteneva le risa (e pure io, confesso) visto che il giornalista in questione, autore dell'intervista, è nientemeno che il nostro caro Luca Telese.

In chiusura di puntata, tornando al caso Noemi, è intervenuto lo scrittore Ruggero Guarini, berlusconiano di ferro, il quale è subito partito per la tangente con la dichiarazione che la sinistra è storicamente avvezza alla pratica “dell'annientamento dell'avversario politico tramite colpi bassi sul terreno della morale e della vita privata”. A dimostrazione di ciò, Guarini ha portato all'attenzione alcuni episodi avvenuti durante il processo a Maria Antonietta (!!!), dopo la rivoluzione francese. Sì, sì, avete letto bene. Maria Antonietta.

Poi, non contento, Guarini ha aggiunto che chi confonde la morale, o l'etica, con la politica è “antropologicamente un minus habens”. Sì, di nuovo, avete letto bene.

Per quel che mi riguarda, a prescindere dal fatto che, come questo post dimostra, io non confondo affatto la morale con la politica, ho trovato veramente irritanti le parole e l'atteggiamento saccente di Guarini, e sono rimasto dispiaciuto che Cruciani gli abbia comunque steso il tappeto rosso.

Capisco il riguardo per gli ospiti, ma se gli stessi identici concetti di Guarini fossero stati espressi da un ascoltatore qualsiasi, Cruciani ci avrebbe senz'altro litigato pesantemente per poi congedarlo il più presto possibile con il suo ferale “la ringrazio”, specie dopo l'uso dell'inaccettabile espressione "minus habens". Invece ieri il conduttore della Zanzara ci ha ridacchiato sopra. Sconforto e nausea, pessimismo e fastidio, ma che volete farci... Cruciani è anche questo.

18 commenti:

Matteo da Pescara ha detto...

Ti prego authan P.Villaggio tra "le perle". Anche perchè il giornalista era luca telese. ahahahahahah

Anonimo ha detto...

Authan, concordo con te con il fatto che Silvio Hefner organizzi festini con ragazzine che giocano in stile Playboy non sia immorale, ma soltanto perché ormai non è più immorale niente in questa povera Italia: ciò che era considerato immorale dieci anni fa ora non lo è più. Non è immorale:
1) evadere le tasse
2) tradire la seconda moglie con ragazzine forse minorenni
3) inveire un giorno sì e l'altro pure contro la magistratura definendola cancro e metastasi
4) farsi leggi per sè
4) corrompere i giudici
5) avere all'interno del proprio partito gente condannata per vari reati tra i quali associazione mafiosa e ciononostante imbastire manifestazioni e celebrazioni nel ricordo dei caduti per mano della mafia.
Ora è immorale soltanto votare centrosinistra e, se si è giornalisti, ricercare la verità o quantomeno fare domande scomode.

Ornette

Anonimo ha detto...

e allora quando Cruciani ripeteva insistentemente all'ascoltatore : "secondo lei chi ha una vita sessuale allegra non puo' andare al family day, è una contraddizione?"

forse si tratta sempre del solito (solo suo) concetto di REAL POLITIKKKKKK cioè a dire camaleonticamente accettare ogni situazione di comportamento avendo predicato tutto il contrario!

Anonimo ha detto...

...fateci caso..... la deriva comportamentale (etica.... morale....) ha un inizio preciso.... con l'avvento delle TV commerciali dove il cavaliere del cialis ha surclassato tutti gli avversari, mandando milioni di cervelli all'ammasso....
la discesa in politica solo un mezzo per realizzare business e la gente non si scandalizza di come in pochi anni la ricchezza dell'unto e bisunto sia aumentata in maniera inaccettabile.

Anonimo ha detto...

@ Ornette
tutto vero, ma prova a dirlo a Cruciani, come minimo ti taccia di "giustizialista e antiberlusconica" alla vecchia solita maniera che ormai non fa piu presa.
bisogna cambiare linguaggio.

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno.

Il post di Authan centra il punto, se sia o non sia morale fare festini con donne-oggetto minorenni, è cosa di cui si può discutere.

Che le faccia il Presidente del Consiglio, vergognandosi di farle e quindi cercando di coprire la verità quando questa viene fuori è una questione un po' diversa.

Ma la puntata di ieri è stata goduriosa grazie al numero di Paolo Villaggio che ha annichilito Cruciani, il quale si aspettava uno di quegli interventi a lui tanto cari, magari con qualche volgarità su cui ridacchiare.

Sentire Villaggio che lo costringe al silenzio quando si arrampica sugli specchi dicendo di aver letto l'articolo è stato impagabile.

Sentire dire tutte le cose che Cruciani odia di più (fascismo, razzismo ecc ecc) senza che lui potesse esprimersi a "BAH" e "Mandiamo i titoli del TG" è stato meraviglioso.

E poi quando gli ha quasi dato dell'imbecille per l'assimilazione Villaggio-Fantozzi e gli ha chiesto "Grazie di cosa?" alla fine dell'intervista è stata l'apoteosi.

Peccato poi l'intervento di Guarini con i suoi minus habens antropologici che hanno rinfrancato il nostro.

Saluti

Tommaso

Paolo il libertino ha detto...

Buonasera,
confesso che il Noemi - gate mi ha scartavetrato i cosiddetti.
Mi permetto però di dissentire da chi sostiene che un cetrto tipo di stile di vita non sia istituzionale tout court.

Non lo è se ti fai eleggere sbandierando i valori della famiglia tradizionale al Family Day (con buona pace di un Cruciani stranamente miope le due cose sono incompatibili: se servisse qualcuno che lo dica, lo dichiaravano programmaticamente gli organizzatori).

Ma se lo facesse domani Briatore dopo essersi fatto eleggere premier con lo slogan "Più gnocca per tutti (e promiscua)", secindo me non ci sarebbe nulla da ridire.

E c'è differenza tra il mentire perchè non si riesce a realizzare le condizioni per soddisfare una promessa elettorale, il non soddisfare delle promesse elettorali perchè si sono verificati eventi PREVEDIBILI e infine promettere scientemente quello che non si ha intenzione di mantenere, per cui anche il finto cinismo di Cruciani rispetto alle menzogne elettorali del premier ha un peso relativo.

Saluti

Paolo il libertino

Anonimo ha detto...

Cruciani chiude così la trasmissione: Io penso che non ci sia nessun modello culturale che Berlusconi o le sue televisioni abbiano imposto. Sigla: Ullalla ullalla ullalla la...

Anonimo ha detto...

ma davvero l'ha detto?

(grace)

mauro bianco levrin ha detto...

Complimenti per il blog....

L'Acchiappa Mosche

F®Ømß°£ ha detto...

Naturalmente concordo con Paolo sul patetico tentativo di minimizzare le balle raccontate da B.

Come spesso accade il nostro non è onestissimo nell'uso della logica.

Una bugia in una promessa elettorale (al di là che sia volontaria o no), riguarda il futuro.

Una bugia su una circostanza del passato è completamente diversa, infatti la prima si chiama promessa non mantenuta, la seconda è propriamente una menzogna.

Usare il termine bugia per entrambe è la solita furberia da quattro soldi, tanto cara ai Cruciani e ai Ferrara quando vogliono fare gli arguti con la parte meno attenta dei loro ascoltatori.

Al di là di questo discorso, (che forse è troppo snob, visto che si utilizza la logica), ammantato con la sua solita aura di cinismo da poltrona, Cruciani ama l'equazione tutti ladri = nessun ladro e in generale tutte le equazioni che assimilano un comportamento diffuso al comportamento che in fin dei conti va accettato.

Tommaso

Paolo Gongolante ha detto...

Buongiorno,
un post estemporaneo: malgrado il pallosissimo Noemi Gate ieri sera prima Giacomo, poi ed in special modo Angelo, con la sua composta e costernata indignazione hanno per l'ennesima volta confermato che gli ascoltatori della Zanzara sono molto, molto, molto migliori del conduttore.

Un Grazie all'Angelo Vendicatore, chiunque egli sia! Tutta la stima da parte mia: è riuscito a travolgere un ipocrita Cruciani malgrado l'evidente disparità delle due posizioni.

Saluti

Paolo Gongolante

Anonimo ha detto...

Su-Dario è tornato ieri sera sul luogo del delitto!
Ha precisato (per quanti non lo avessero eventualmente saputo in studio e a casa...) che Belpietro è DIPENDENTE di Berlusconi (Panorama è edito da Mondadori).

Stasera Cruciani ci riproporrà lo stesso sermone di quella volta in cui a Ballaro' a prendersi il medesimo insulto ci stava Rossella!!

(n.b: Grande Floris, Pannella & Bondi da casa per anziani)

Anonimo ha detto...

La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, "non è triviale". Vivere in Italia oggi è "come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio". Gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata "Seconda repubblica", hanno condotto a una "Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione". Se il primo ministro può "mentire così spudoratamente" sulla sua relazione con una teen-ager, allora l'Italia "è in pericolo".

Così scrive oggi l'INDEPENDENT, utilizzando la parola "pericolo" come lo stesso FINANCIAL TIMES di oggi, riferita al nostro PdC.

Ipotizzando un commento di Cruciani, "Embé?"

Anonimo ha detto...

IL COMMENTO
I veri conti con la giustizia
di GIUSEPPE D'AVANZO


È vero come ha accertato Repubblica ieri che, nel giugno 2005, Gino Flaminio, l'ex-fidanzato di Noemi, è stato arrestato per rapina. Rito direttissimo. Condanna a due anni e sei mesi con la condizionale. Il ragazzo non ha mai fatto un giorno di prigione. Questa è la rivelazione, nel salotto di Ballarò, di Belpietro e Bondi. Che non hanno ricordato come anche Benedetto Elio Letizia, il padre di Noemi che Berlusconi definisce un caro e vecchio amico, è stato arrestato, condannato in primo grado per corruzione, poi assolto. Accortamente Belpietro e Bondi si sono tenuti lontani dalla vera questione. Berlusconi ha sempre detto di "aver incontrato Noemi tre o quattro volte, sempre in presenza dei genitori" (France2). Gino ha svelato che la ragazza, per una decina di giorni, fu ospite del Cavaliere a Villa Certosa in Sardegna a cavallo del Capodanno 2009. Berlusconi ha dovuto ammettere la circostanza smentendo se stesso. Conta qualcosa l'errore di gioventù di Gino rispetto alla verità che racconta e che il presidente del consiglio è costretto a confermare? Non pare. È spericolata la manovra dei corifei del capo del governo che vogliono screditare un ragazzo per la sua unica colpa dimenticando, come d'incanto, quante volte e come il Cavaliere ha evitato la severità della giustizia liberandosi delle sue condanne per prescrizione, con leggi che si è scritto abolendo il reato di cui doveva rispondere (falso in bilancio) o per l'immunità che si è fabbricato evitando una condanna a quattro anni e sei mesi per corruzione (Mills). Se Gino non può raccontare una verità che ha trovato una conferma indiscutibile, il curriculum giudiziario del Cavaliere a che cosa dovrebbe destinarlo?

Anonimo ha detto...

@ Anonimi precedenti

Giorni fa, una decina forse, si è avuta la notizia dell'arresto di un pericoloso latitante, appartenente al Clan dei Casalesi, tale Franco Letizia, con un curriculum malavitoso di tutto rispetto.
Forse Letizia è un cognome diffusissimo nell'aversano cosi come nel napoletano e a Casoria.....

Anonimo ha detto...

lui sarà anche malato, come ha detto (bene) la moglie già un mese orsono....
ma quelle teste di quiz che devotamente assecondano la sua patologia ridendo ed applaudendo ad ogni battuta sulle veline.... di quelle che farebbero ridere solo i polli (con tutto il rispetto per gli animali), solo la Emy lo ha gelato sdegnosamente....
No dico, ma questo pensa di salire al Quirinale per davvero????
E magari di rappresentarci tutti come gradiscono i suoi asserviti??

Sono Sublime ma non subliminale ha detto...

Ho trovato triste l'intervento di Ruggero Guarini dato che il rispetto per chi la persa diversamente non è proprio di questo personaggio...il cruciani, vi dirò, comincia ad infastidirmi come il saccente forbice.
Il cruciani 2-3 anni fa non era così scazzato ora lo è da infastidire anche un santo.