mercoledì 27 maggio 2009

La seduzione degli innocenti

Post breve e scarso, oggi, e pure fuori tempo massimo, ma mi è mancato il tempo. Perdonatemi.

La Zanzara di ieri si è ancora dimenata nei meandri del Noemi-gate, con Giuseppe Cruciani che ha insisito nel non cogliere (o nel fingere di non cogliere) il nocciolo del problema. Se stasera seguitasse a chiedere “dov'è la ciccia”, domani gli mando "il disegnino". Sto pensando ad una specie di Noemi-gate FAQ (Frequently Asked Questions). Può essere un'idea per il prossimo post. Vedremo se sarà il caso.

Per il resto, l'ultima frase pronunciata ieri da Cruciani prima di chiudere la trasmissione non poteva lasciare indifferenti: “Non penso che ci sia alcun modello culturale che Berlusconi o le sue televisioni abbiano imposto”.

Ecco, questo è il tipico esempio di crucianata. Il conduttore della Zanzara è talmente terrorizzato dall'idea che qualcuno possa prenderlo per anti-berlusconiano, che piuttosto di rischiare ciò si riduce a sostenere una panzana colossale.

In Italia e in tutto il resto del mondo le televisioni (quelle pubbliche e in maggior misura quelle commerciali) hanno avuto un impatto enorme sulla vita dei cittadini. Modelli culturali non sono stati imposti, vero, ma sono stati suggeriti, instillati, propagati. Poi ogni cittadino è stato, ed è tuttora, libero di accogliere tali modelli o di rigettarli, ma negarne l'esistenza è ridicolo.

Attenzione: non sto dicendo che la televisione sia uno strumento del demonio che ha lobotomizzato le teste delle persone. Non è un mostro che seduce menti innocenti. Chi sostiene ciò, a mio avviso, esagera. Ma non si può neanche dire che l'impatto della TV sia nullo. Non serve una laurea in sociologia per cogliere che questo paese (ma anche tutti gli altri) non sarebbe lo stesso senza le televisioni.

E in tutto questo discorso – notare – Berlusconi c'entra relativamente. Che le TV abbiano un impatto sulla vita degli italiani è una verità intrinseca, oggettiva e assoluta, che prescinde dall'esistenza del cavaliere, dalle sue proprietà e dalla sua attività politica. Se Berlusconi non esistesse non ci sarebbe il famigerato conflitto di interesse, ma non necessariamente le TV diventerebbero sorgenti di cultura e modelli di virtù.

5 commenti:

Paolo il pubblicitario ha detto...

Buonasera.

Lascia stare il disegnino: uno che non riconosce che un premier che chiede "Posso palpare la signora?" ad una volontaria della protezione Civile in Abruzzo invece di ringraziarla e baciarle le mani per quello che sta facendo ti direbbe che non capisce nemmeno quello. E se SB rivolgesse a lui certe "attenzioni particolari" probabilmente se le farebbe anche piacere...: lo sto trovando veramente sconfortante.

Ti rilancio due commenti anticipati nel post precedente: mi sono goduto intensamente gli interventi di Giacomo e soprattutto di Angelo (santo subito!), due voci dissenzienti ragionevoli e, soprattutto la seconda martellanti, indignate e sconcertate dalla situazione italiana e dalla conduzione di un ipocrita Cruciani.

E, per quanto riguarda la chiusura "Non penso che ci sia alcun modello culturale che Berlusconi o le sue televisioni abbiano imposto" mi sganascio insieme a chi ha chiosato "Ullalla ullalla ullallala!". Anzi quasi quasi stasera potremmo provare a canticchiarlo intervenendo in trasmissione...

Saluti

Paolo il pubblicitario

Andrea ha detto...

Vedi che Cruciani è buffo;
se i privatori della libertà dicono che questo operaio napoletano è condannato mica dice "proprio LORO i grantisti per eccellenza, quelli che portano condannati in parlamento, quelli che hanno difeso a spada tratta Previti, quelli del lodo alfano.."... noooo dice "quelli di Repubblica così giustizialisti.." (manco fossero dipietrini..).
Poi al nostro non viene in mente che quando Franceschini dà del dipendete di Al Tappone a Belpietro e Rossella rende capibile anche alla casalinga di Voghera l'enormità del conflitto di interessi berlusconiano?
E' consentito, almeno una volta alla sinistra adottare una modalità comunicativa "popolare", o è appannaggio solo dei leganoidi?

Berbero ha detto...

Ciao a tutti;
io purtroppo sono uno che esagera. E sono convinto dell'enorme potere posseduto dalla televisione. Anche un certo Karl Popper era molto radicale su questo, se non erro. Chi ha gli strumenti intellettuali per scegliere, per giudicare, per pensare, (ma quanti li hanno?), certamente sono molto meno influenzabili. Ma tutti gli altri? Chi ha cominciato da bambino a nutrirsi di Drive In e similari? Ci siamo scordati delle persone che sono corse in massa a votare al referendum per mantenere gli spot e telepromozioni in tv? Questi come li hanno convinti scusami? Per loro era una scelta essenziale?
Ha detto un certo Dieter Hildebrandt (non è un filosofo come Popper ma dato che lui ci lavora in tv...)
"crediamo solo a ciò che vediamo. Perciò, da quando c'è la televisione, crediamo a tutto".
Che altro dire: a volte ci pensiamo migliori, più forti, maturi, di quanto poi in realtà siamo.
Cruciani di commenti non ne merita, per me.

Anonimo ha detto...

Ha fatto benissimo Franceschini!
Il modello di comportamento "disinvolto" che propone Berlusconi è inaccettabile.
Con troppa prudenza e rispetto si tace, il Signore dei Tranelli non lo merita!
Lui gli avversari politici li insulta senza ritegno (Soru era un "fallito" e un "incantatore di serpenti"...) che si dovrebbe dire delle sue menzogne ora??.

Anonimo ha detto...

DARIO NON TI SCUSARE!!!
ora la prole berlusconica fa tanto l'offesa...."a difendere i valori che il padre ha trasmesso" .... ma per favore!!
E come mai non si sono dissociati dalle accuse di Veronica - moglie e madre dell'accusato - ben piu' gravi di quelle del segretario del PD e non di certo motivate da antagonismo politico nè opportunità elettorale?!?!?
La potente macchina da difesa del PDL si è messa in moto arruolando
i pargoli!
Che ciarpame senza vergogna!
Marina dice a Fraceschini "si dovrebbe vergognare"
SI VERGOGNI LEI DI AVERE UN GIULLARE SESSUOFOBICO COME GENITORE!