martedì 21 aprile 2009

Più realista del re

[ATTENZIONE: oggi il blog ospita non uno ma addirittura due guest post, a firma di Tommaso e di Paolo.]

Buongiorno a tutti

Scrivo ciò che penso su quello che è successo a Domenica In con il pericoloso bolscevico Silvan (video).

I fatti: durante un gioco di prestigio, il mago Silvan nomina Berlusconi, la conduttrice sbianca, con un'espressione da vero malessere fisico. Non appena lo stregone ha fatto sparire quello che deve sparire, si premura di dissociarsi dalla battuta (quale?). La definisce una posizione personale di Silvan e tesse, con il solito tono urlante da televisione, le lodi delle istituzioni per come si stanno comportando in Abruzzo.

Cosa dice Cruciani? E' il clima che si respira in RAI... sarebbe successo con qualsiasi governo... privatizziamo la RAI... di certo Berlusconi non avrebbe telefonato per condannare la cosa, magari l'avrebbe fatto qualcun'altro "più realista del re".

Sono d'accordo su tutto. Tuttavia non ricordo che con il governo dell'odiato Prodi ci fosse una RAI cassa di risonanza delle azioni del governo. Colpa di Prodi, colpa dei giornalisti, merito di Berlusconi, non lo so, ma a me TG1, 2 e 5 sembrano identici da anni.

In ogni caso al nostro minimizzatore Cruciani si potrebbe rispondere che "il punto non è quello". Il punto, a mio parere, è questo: la TV pubblica è popolata da personaggi che non hanno neanche bisogno di essere censurati o diretti, ma lo fanno da soli. E tutto a favore non solo di un governo di questo o quel colore (cosa sempre avvenuta e già di per sé grave), ma anche a favore dell'uomo che controlla il resto del panorama televisivo.

In altre parole, all'autocensura, alla leccata di piedi fatta al potente politico di turno, si aggiunge quella a un potenziale nuovo Superiore in ambito lavorativo. In pratica, per una persona che lavora in televisione il tornaconto per la piaggeria viene raddoppiato.

Naturalmente per Cruciani questo problema non esiste e lo sappiamo.

Saluti,
Tommaso


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Buongiorno,

provo ad aiutare l'indaffarato Authan, anche se ho seguito molto male la trasmissione, che non mi pare abbia presentato toni elevati.

Nella trasmissione di ieri sono passate con discreto risalto le battute del Capo del Governo sui PM malvagi: non solo sui media le intemperanze in materia di Berlusconi non sembrano fare più né scandalo né notizia (non mi pare di averne trovato traccia significativa nei quotidiani né ieri né oggi), ma non ottengono apparentemente nemmeno reazioni: il CSM tace, La Russa che l'altro giorno invitava a tenere alta la guardia sull'affaire Battisti sarà contento di veder screditare l’operato della giustizia italiana, … tutti assuefatti.

Probabilmente è ormai quasi acquisito il risultato di poter operare delle (necessarie) riforme nel campo della giustizia senza che si sollevi il consueto muro di resistenti. Spiace che le premesse dell'eventuale riforma non siano delle migliori e che comunque siano tardive (le carceri sono strapiene, non è più aria di indulti, ma vi sono seri timori di ordine sanitario per l’imminente stagione estiva).

Quello che in realtà mi ha colpito è stato sentire Cruciani, che, pur scegliendo di essere uno tra i pochi a proporre il tema, si prodigava contraddittoriamente in un continuo sminuire la cosa, con accenni francamente grotteschi (forse non è testuale ma il mantra recitava: “Le battute sono assolutamente istituzionalmente inopportune e scorrette, ma trattandosi di Silvio Berlusconi non possiamo adoperare questo metro! Sappiamo tutti che è fatto così” ).

Insomma se per te l'argomento non è interessante, perché sei l’unico a proporlo?

Visto che Cruciani riserva ben altra (in)tolleranza ad altri politici, che pur non rivestono istituzionalmente ruoli altrettanto importanti, non ho mai avvertito un Cruciani più servile. Nemmeno quando ha stoppato l’ascoltatore prima del giornale radio: “Ah, lei è uno di quelli che…

Ad accrescere la sensazione di ridicolo in trasmissione si è parlato anche del caso Silvan – Bianchetti (si veda l'articolo di Massimo Gramellini sulla Stampa del 18 aprile), che ha permesso a Cruciani da un lato di stigmatizzare il comportamento dell'apparato RAI che nel caso specifico si sarebbe dimostrato più realista del re, dall'altro di affermare che certe cose avvengono solo in Rai perché è una azienda la cui dirigenza è di nomina politica.

Ora, va ben tutto, ma Cruciani –non me ne voglia!– mi sembrava avere ancora la lingua metaforicamente sporca per le linguate precedenti mentre ironizzava sul servilismo della Bianchetti, e si dimenticava invece che la radio che lo ospita (privatissima ed apolitica per definizione) ha una discreta consuetudine di "epurazioni" dovute al mancato rispetto del pezzo grosso di turno (mi piace ricordare sia il caso di Cugia che due volte quello di Santalmassi –ridatecelo!–).

Forse avrebbe potuto accorgersene anche lui, visto che avveniva sotto i suoi occhi. Oppure siam tutti finocchi col culo degli altri?

Saluti
Paolo il supplente

5 commenti:

andrei ha detto...

Ultimamente non sono in sintonia con gli Authan-lettori.
Insomma, è vero, la puntata di ieri è stata floscia, troppo dedicata al ridicolo (inteso come tema), ma a me Crux non è sembrato così minimizzatore e - rilancio - neanche così schierato a favore di SB.
Mi sembra che spesso, qui, gli cuciamo addosso troppo facilmente una maschera-comune.
Caro Paolo, la tua domanda "Insomma se per te l'argomento non è interessante, perché sei l’unico a proporlo?", me ne suggerisce un'altra che ti rivolgo, sperando di non infastidirti come nel mio ultimo mio commento: se reputi Crux così servile, perchè continui ad ascoltarlo?
L'atteggiamento di Crux non prescinde mai dal fatto che milioni di italiani ripongano la loro fiducia in SB e quegli italiani sono la maggioranza (ahimè). Dite che è un difetto?

Paolo the asterisk man ha detto...

@ Arturo:
mi sono riguardato il tuo precedente commento: pur non condividendolo (nemmeno adesso, sono fedele alla linea! :-) ), nessun fastidio, mi scuso invece di aver dato questa impressione. Ben altri, normalmente anonimi, mi hanno infastidito e l'ho detto apertamente.

Quanto alla tua domanda, ascolto da molto tempo la zanzara perchè normalmente propone delle analisi interessanti (ed è questo il punto per me importante) su argomenti di attualità. Indipendentemente dal fatto che io possa sottoscrivere o avversare le conclusioni che ne tira il conduttore.

Ieri sera invece avevo la netta impressione che Cruciani si fosse avocato un ruolo da pompiere presumendo che quella battuta avrebbe sollevato il solito canaio, ma poichè la magistratura trova molti meno barricaderi urlanti in sua difesa da quando colpisce anche a sinistra il getto dell'idrante è andato a vuoto. Lasciandomi, lo ripeto, la brutta impressione di un Cruciani che mette la sordina ad una notizia che non c'era.

Il fatto che ultimamente io trovi Cruciani più apertamente schierato ed acritico nei confronti di una parte politica inficia solo una parte del valore della trasmissione: la qualità degli ospiti e di molti degli interventi telefonici rimane singolarmente alta e questo va a merito di Cruciani.

Ci sono anche servi intelligenti, nonchè persone che si stimano anche se non si condividono: di solito Cruciani per me rientra in questa categoria, pur con evidenti occasionali scivolate nella disonestà intellettuale.

*** ah, gli asterischi! ***

@tommaso:
avevo scritto senza poter leggere il tuo post, come faccio di solito, per cui in parte ridiciamo le stesse cose. "Non ricordo che con il governo dell'odiato Prodi ci fosse una RAI cassa di risonanza delle azioni del governo": probabilmente hai ragione, ma permettimi la cattiveria di domandarti il rumore di quali azioni avrebbe dovuto amplificare. Non si può far rimbombare il silenzio ;-)

Saluti ad entrambi

Paolo the asterisk man

batta ha detto...

Non penso che queste cose succedano con tutti i governi, nonostante la Rai sia politicizzata e le nomine andrebbero fatte in un altro modo etc etc...
Mi sembra che l'attuale PresdelCons abbia sulle televisioni un potere di interferenza (anche indiretta, come in questo caso) infinitamente maggiore rispetto a un Prodi qualsiasi.

Ma non ditelo a Cruciani: tanto l'argomento è vecchio e stantìo!

Anonimo ha detto...

Che dire di ieri sera?
Un solo commento sulla vicenda “Mondello-Danno Biologico” per ricordare quando Cruciani ha liquidato con la solita (s)cortesia l’ascoltatore che esprimeva disappunto su simili comportamenti e richiedeva che per diventare parlamentari si dovesse produrre una specie di certificato di “sana e robusta costituzione”, la risposta lapidaria è stata che la (non nota ai più) Mondello per fortuna non ha un peso cosi importante in Parlamento, malgrado l’invidiabile primato di presenze alle votazioni (96%)
Una volta ancora si capisce come grande sia il bisogno di cambiare una legge elettorale che permette ai partiti di NOMINARE parlamentari che evidentemente servon o solo a far numero, che i cittadini non scelgono e che magari non eleggerebbero mai.
Da notare altresì come Cruciani non sopporti di definire i parlamentari “DIPENDENTI” (come fa normalmente Grillo), e dunque si capisce come lo abbia sottolineato con stizza ad un ascoltatore.
Ma da chi sono pagati costoro? Esattamente da quelli che pagano dal netturbino del comune all’Illustrissimo Presidente della Repubblica no??
E fra poco anche le varie sciacquette ex-veline, ex-GF, ex-stagiste che saranno votate per il Parlamento Europeo con il faccione di Berlusconi sui manifesti elettorali che invitano a votare PDL!!
Sorvoliamo pure sull’ennesimo Pansa che in mezzo a tutte le sue “verità” ha omesso di rivelare l’unica (forse scomoda?) circa l’improvviso interesse del premier a festeggiare il 25 aprile come festa di tutti gli italiani e non solo della parte che da sempre se ne è appropriata facendone un vessillo ideologico.
Tradotto significa che è puro tornaconto, un coup de théatre pensando al giorno in cui salirà al Colle del Quirinale.
Tutto per dare addosso a Franceschini di cui nemmeno io approvo l’invito rivolto al cavaliere che da astuto calcolatore ci aveva già pensato in proprio.
Il pezzo forte per me è stato la faccenda che ha ruotato intorno alle considerazioni di Cruciani sul razzismo.
Il conduttore radiofonico del momento NEGA che l’Italia sia un Paese razzista, forte del fatto che una nave con a bordo 140 disperati in mare da giorni sia stata accolta (il Ministro Maroni al termine dell’estenuante braccio di ferro con La Valletta ha sconsolatamente detto “per motivi umanitari”, embè? Giusto no??)
A parte che Malta sostiene che la distanza della nave fosse 3 volte superiore dalle proprie coste rispetto a quella del suolo italiano, da quello che ho letto, a fronte delle veementi accuse italiane aggiunge di aver a sua volta accolto diverse migliaia di immigrati (circa 4800).
Dunque l’italia NON è un paese razzista, ribadisce ridacchiando Cruciani. Come si fa a dirlo??
Ma la memoria a cosa serve, se non a ricordare??
Perché bisogna ogni volta far presente che in questo Pese NON RAZZISTA dove i medici DEVONO DENUNCIARE i clandestini ci sono stati recentissimamente diversi episodi che non posso essere imputabili altro che ad un inaccettabile atteggiamento di intolleranza verso i diversi e stranieri??

Il ragazzo di Parma picchiato selvaggiamente dai vigili
Il barbone dato alle fiamme a Rimini
Il giovane italiano Abba ucciso a sprangate per dei biscotti sottratti al bar (di cui si celebra il processo proprio in questi giorni)
L’indiano sulla panchina bruciato alla stazione a Roma
I cori e glistriscioni allo stadio

Troppo poco per chiamarlo razzismo?

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

non resisto: Cruciani a mio parere ha risposto benissimo all'ascoltatore che ha parlato di dipendenti.

Per chi non abbia ascoltato, costui, con cupezza e con totale assenza di ironia, sosteneva la seguente tesi:

I parlamentari non hanno un sindacato.
I sindacati stanno dalla parte delle aziende.
I parlamentari sono nostri dipendenti.
Segue che se i parlamentari avessero un sindacato, questo starebbe dalla parte del datore di lavoro, cioè noi.

Questa tesi, espressa ironicamente e in modo comprensibile può anche farmi sorridere, ma l'ascoltatore era serissimo e ci son voluti minuti perché si capisse cosa stava dicendo.

Se Cruciani lo avesse pesantemente maltrattato, non avrei potuto dargli torto.

Saluti