giovedì 18 dicembre 2008

Quando piove, diluvia

Quando piove, diluvia. Questo sarebbe stato il titolo perfetto per la Zanzara di ieri, dopo il "piovono pietre" del giorno precedente, anziché l'oscuro "voci da un altro mondo" proposto da Giuseppe Cruciani.

Dopo gli ultimi arresti a Napoli, la giunta del sindaco Jervolino è di nuovo nella bufera. Cruciani ha ribadito il suo atteggiamento garantista, dicendo che il sindaco di Napoli, finché non è “personalmente e pesantemente” interessata dall’inchiesta, fa bene a “resistere” e a non dimettersi, portando a scadenza il suo mandato. Io non lo so ha ragione, non ho un'idea precisa in merito. Però di sicuro il Cruciani di questi giorni fa una miglior figura, in termini di coerenza, rispetto a tanti garantisti unidirezionali alla Maurizio Belpietro (intervenuto ieri, pro dimissioni).

Il conduttore della Zanzara ha poi ribadito anche un altro concetto, già espresso in precedenti occasioni, che man mano che ci rifletto trovo sempre più sensato. Gestire una città (o una provincia, o una regione, ecc) cercando, senza infrangere nessuna legge, di far qualcosa di più del minimo indispensabile e dell'ordinaria amministrazione, è praticamente impossibile. Se un sindaco giudica produttivo per la città (e non per le proprie tasche) stringere accordi con imprenditori privati perché non lo deve poter fare alla luce del sole, in modo trasparente? Perché si deve nascondere? Gli elettori, a fine mandato, saranno giudici del suo operato.

Un po' mi duole dirlo, ma devo confessare che Piero Ostellino, un solone con cui sono quasi sempre in disaccordo, a mio avviso ha parlato bene su questo tema nel suo intervento durante la Zanzara di martedì. Ci sono troppe leggi, e il ministro per la semplificazione normativa, Calderoli, anziché cancellare le norme desuete, non più applicate o applicabili, che paradossalmente non fanno danno proprio perché inutili, dovrebbe invece concentrarsi sulle norme che paralizzano gli enti locali intralciando una proficua amministrazione.

Attenzione, giusto per capirsi: qui non si sta parlando di legalizzare le tangenti, ci mancherebbe. Corruzione e concussione sono reati gravissimi che non vanno "sdoganati". Si sta invece parlando di trasparenza, si semplificazione, di snellimento della macchina amministrativa. Una di quelle riforme che il PD dovrebbe studiare e proporre nell'ambito di quell’opposizione costruttiva e riformista preannunciata a seguito delle elezioni politiche dello scorso aprile.

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Prima di chiudere, vorrei dire due parole sullo "sciopero dell'ananas" proposto dal ministro dell'agricoltura Luca Zaia, il quale desidera privilegiare i prodotti dell’agricoltura italiana. Cruciani l'ha messa sul ridere, ma io vorrei far notare che se tutti i paesi del mondo seguissero un approccio autarchico, l'Italia non esporterebbe più neanche una bottiglia di vino (o un paio di scarpe, o quel che vi pare).

Per ogni ananas importato in Italia, quanti chili di mele golden della Val di Non vengono esportati? Cosa penserebbe Zaia se, per ipotesi, il ministro dell'agricoltura di uno stato estero incoraggiasse uno sciopero contro le nostre mele del Trentino?

Quando la finiremo con questa mentalità provinciale?

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Di canzoni che parlano di pioggia ce n'è un'infinità, ma, come sigla finale del post di oggi, ho scelto un vecchio classico, "Have you ever seen the rain", dei Creedence Clearwater Revival.




I want to know, have you ever seen the rain?
I want to know, have you ever seen the rain
Comin down on a sunny day?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
sono oltremodo spiacente di schierarmi (con riserva e cautela) con Zaia e con l’impresentabile Calderoni (ORRORE!).
Cominciamo dal secondo: in linea di principio a mio modo di vedere se ci sono 29000 leggi inutili è bene vengano cancellate in quanto, pur poco applicate, rappresentano un impedimento al buon funzionamento della macchina della giustizia (ad esempio configgendo inevitabilmente tra loro e istigando alla litigiosità in ambito legale – tra 29000 leggi vuoi non ne esista una che ti dia ragione cui appellarsi per sostenere l'insostenibile?-).
Che ci sia molto d’altro da fare è indubbio, ma meglio che niente (ed il resto che c’è da fare ne sarà facilitato).
Che poi lo possa fare Calderoli è potenzialmente disastroso, ma spero venga in qualche modo “arginato” (ve lo immaginate? da dx:”una legge di tutela degli extra comunitari / musulmani / omosessuali? Inutile! Via!”, da sx “liberticida! Diritticida! Ha eliminato una legge sulla tutela della zanzara anofele africana! Intervenga il Presidente della Repubblica!”).
Il tutto dovrà comunque fare i conti con una classe politica che reagisce a qualsiasi notizia in cronaca proponendo un inasprimento di pena o una nuova legge.
Passiamo a Zaia, cui devo riconoscere intelligenza e capacità: il supporto all’agricoltura a Km 0 (che elimina una serie di “diseconomie esterne”, cioè di danni che incidono non sul prezzo di un bene, ma sul suo costo sull’ambiente inteso in senso lato) è una bella apertura da parte di questo ministero dell’agricoltura ad un certo tipo di ecologismo moderno e sostenibile, nonchè una promozione di abitubini alimentari oggettivamente più sane: spero non venga solo da una strumentale difesa campanilistica delle produzioni locali.

Saluti

Paolo il legh... leghi... non riesco a scriverlo :-)

Anonimo ha detto...

Buona la due, Paolo: "strumentale difesa campanilistica delle produzioni locali".

Io ho grande stima di chi va dal all'azienda agricola vicino casa e compra frutta e verdura "km 0". Pero' non tutti hanno modo di farlo. Non si puo' pretendere che chi, giocoforza, deve servirsi al reparto ortofrutta del supermercato debba conoscere quanti km ha fatto il peperone giallo sullo scaffale in alto a destra.

Insomma, dubito che l'autarchia sia la soluzione al problema dell'inquinamento.

Ciao :-)
authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Accettare il ragionamento di Ostellino, in un sistema come quello italiano, lo vedo molto pericoloso. Un sistema Italia in cui invece di curare la febbre si prende a martellate il termometro. Un sistema in cui i partiti sono dei "paradisi fiscali" senza regole e senza controlli. E in cui i nostri politici prima di parlare di morale, dovrebbero almeno consultare un vocabolario per capirne il significato.
Io consiglierei di leggere la bellissima intervista a Pier Camillo Davigo ( http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/081218/k86p1.tif) per capire dove ci porta il metodo Ostellino.
Per me Ostellino un pirla era e un pirla rimane.

aaron1980 ha detto...

Stavolta sono nettamente in disaccordo con Authan.Non si può dire che per ben governare un comune si deve quasi obbligatoriamente infrangere le regole, sono discorsi che non hanno nessun fondamento. Spiegatemi un caso dove per fare gli interessi della collettività devi farti scrivere la gara d'appalto da uno dei partecipanti all'asta...

F®Ømß°£ ha detto...

Buonasera,

Vorrei sottolineare la solita incoerenza e disonestà intellettuale dei vari Belpietro.

"1) Ah! Ai tempi di tangentopoli i vari PDS erano pronti a cavalcare l'onda del "giustizialismo" e a spazzare via il pentapartito, ora tocca a loro subire!"

"2) Ai tempi di tangentopoli, come adesso con le indagini sugli amministratori PD, si sono emesse condanne mediatiche sulla base di accuse e non si è attesa la fine dei processi per giudicare: i magistrati sono dei fetenti!"

Le due istanze sono non conciliabili, non possono essere sostenute insieme.

Entrambe sono "contro" il PD, ma una persona onesta intellettualmente ne sceglie una.

Invece con l'aria del sofo il ns Belpietro è riuscito a incastrarle insieme.

Complimenti

Tommaso