C'era un tempo in cui i fiumi straripavano. Un giorno, all'improvviso, cominciarono a tracimare. Ultimamente, invece, i fiumi esondano.
Questa nota linguistica è quanto di più interessante mia sia saltato alla mente mentre venerdì scorso ascoltavo, piuttosto annoiato, la Zanzara scivolare via indolente insieme alle acque del Tevere la cui piena, dovuta alle incessanti piogge, ha dominato la scena di tutti i telegiornali e giornali radio. Anche la trasmissione di Cruciani ha dedicato tantissimo spazio a questa vicenda, scontentando una buona parte di quegli ascoltatori non romani che non trovavano così interessate né conoscere il livello dell'acqua al ponte Milvio, né approfondire le beghe politiche locali tra Alemanno e Rutelli.
Rimarrebbe da commentare la dichiarazione di Berlusconi secondo il quale votare per Di Pietro sarebbe "un'abiezione morale" (testuale), ma ormai, per quel che mi riguarda è come sparare sulla croce rossa.
Cruciani se l'è cavata osservando che Berlusconi, con questa frase, si è messo sullo stesso piano di Di Pietro, ma a me sembra un po' poco. Come sempre con Berlusconi Cruciani ci è andato leggero. E' come se Bush, dopo aver schivato le scarpe che un giornalista iracheno gli ha lanciato addosso (video) durante una conferenza stampa ieri a Baghdad, le avesse raccolte e scaraventate indietro al mittente. Inconcepibile. Il ruolo istituzionale esige moderazione verbale, che lo statista per caso Berlusconi, schiavo del suo ego, non ha e non avrà mai.
Ma tutto questo un giorno dovrà pur finire. Non può piovere per sempre.
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"Non può piovere per sempre" è una famosa battuta del film "Il Corvo". Eccola.
lunedì 15 dicembre 2008
Non può piovere per sempre
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