Visto che la Zanzara di venerdì 28 novembre, nonostante sia durata un'ora più del normale, non mi ha offerto nulla di rilevante da commentare o controcommentare, oggi, in via eccezionale, pubblico un post diverso dal solito.
Alcuni mesi fa ho letto "La fine è il mio inizio", libro-testamento di Tiziano Terzani, il giornalista e scrittore toscano, scomparso nel luglio del 2004, per il quale ho sempre nutrito una grande ammirazione. Ricordo che rimasi molto impressionato da un passo del libro nel quale Terzani esprimeva alcune riflessioni sul modo di fare giornalismo, un tempo e oggi. Desidero condividere con voi tali riflessioni, che a me sembrano particolarmente profonde, e chiedere il vostro parere. Buona lettura.
Tiziano Terzani
Tratto dal libro "La fine è il mio inizio", pagine 116-118. Tiziano Terzani, conversando con il figlio Folco, cita alcuni grandi reporter che ha conosciuto durante la sua carriera, per poi aggiungere quanto segue.
C'era sempre da imparare e questo per me è stato importante, perché ha determinato il modo con cui in seguito ho lavorato. Poi ho trovato la mia formula, ma questi sono stati i miei stimoli. Essere giornalista mi pareva una grande e importante funzione e secondo me lo sarebbe ancora se si riuscisse a fare del vero giornalismo.
Ma il problema è che tutto si è inquinato. La vicinanza al potere, la necessità della protezione del potere hanno creato una situazione che non era quella di un tempo, in cui la forza del giornalismo era la sua indipendenza. Sai, una indipendenza anche economica. Quando i giornali dipendono dalla pubblicità, come succede in Italia, e la pubblicità è in mano a chi ha il potere politico, come puoi essere libero? Quando i giornali sono posseduti dalle grandi aziende contro le quali non potrai mai scrivere e che hanno i loro interessi politici, come fai a fare del vero giornalismo?
Pensa invece che Le Monde è posseduto dai giornalisti, che il New York Times è posseduto da una vecchia famiglia che tiene moltissimo alla sua indipendenza, che il Washington Post era posseduto da una signora di una grande famiglia, di grande tradizione. Be', questo cambia molto le cose. Molto. Infatti, sarebbe stato impossibile il Watergate se il Washington Post non fosse stato posseduto da Martha Graham, perché ci sarebbero stati subito legami politici che rendevano necessaria la soppressione della storia. Ed è vero che gli americani hanno perso la guerra in Vietnam anche a causa della stampa. Perché allora c'era una stampa libera, una stampa che guardava, che vedeva, che andava a grattare.
Quando ho cominciato a scrivere, in Vietnam e in Cina, c'era ancora l'idea di fare del "giornalismo investigativo". Per esempio, c'era al comando militare di Saigon quella che chiamavamo The five o’clock folly, la follia delle cinque del pomeriggio. Ogni giorno, alle cinque si presentava un generale americano che raccontava quel che era successo nella giornata: un attacco lì, un attacco là, una battaglia in cui erano state uccise tante persone. Avevi due scelte: potevi, specialmente se lavoravi per un quotidiano, andare in camera e riscrivere quel che il generale aveva detto; poi passavi la serata al bar e avevi fatto il tuo lavoro. Oppure, curioso, prendevi il nome del villaggio, uscivi dalla conferenza stampa e andavi a vedere se quella storia era vera.
E dove lo si fa oggi? Non lo fa più nessuno, non c'è tempo, non interessa. E questo vuol dire tanto.
Il giornalista deve essere uno che è, a suo modo, arrogante, uno che sente di essere libero, di non dipendere dal potere. Qualsiasi cosa mi succedesse, anche quando fui arrestato in Cina, io ho sempre detto: “Fate quel che volete! Poi io scrivo”. E questo senso che hai un diritto quasi divino a raccontare la tua verità, be', sai, ti dà una grande forza.
Tiziano Terzani (1938-2004)
11 commenti:
Commento lapidario. Terziani e Cruciani non fanno lo stesso lavoro. Forse Cruciani è convinto di si, ma non fanno lo stesso lavoro!!!
Spero che Cruciani lo legga questo post. Lui che dice imperterrito che in Italia non c'è un regime e non esiste nessun limite alla libera infomazione. E' patetico.
P.s. Mi vergogno del fatto di non aver mai sentito nominare Terzani. Cercherò il suo libro. Mea culpa.
Un saluto al "compagno" authan. Compagno non nell'accezione classica, ma nel senso che ho anch'io la moglie che brontola per la radio accesa, e due bimbi piccoli(2anni e1/2 e 3 mesi) che (per fortuna) mi distolgono l'attenzione dalle "crucianate".
Ciao Gianpaolo
Ecco, "la moglie che brontola per la radio accesa" rende perfettamente l'idea di quello che passo ogni sera :-))
Ciao e a presto,
authan (autore del blog
Buongiorno,
uno spunto buono venerdì l'avevo sentito, ma purtroppo solo nell'ultima telefonata e pertanto è stato bruscamente interrotto.
Mi auguro che Cruciani voglia recuperare l'ascoltatore che evidenziava come la principale categoria che dovrebbe beneficare della social card (i pensionati aventi reddito sotto i 6000 €), non dovrebbe più esistere visto che anni fa il governo aveva adeguato le pensioni minime a 514 € mensili...
E, a proposito di verifiche, mi piacerebbe sentire qualcuno che, dopo la sconfitta dei fannulloni dichiarata ripetutamente da Brunetta, faccia vedere se e come sono diminuite le liste d'attesa per prestazioni ospedaliere, oppure i tempi di rilascio di un certificato da parte di regioni, comuni, catasti,... perchè questi, per i cittadini, sono i migliori indici del miglioramento della P.A.
Paolo, lo scettico
...dimenticavo: visto che l'italia è in perenne deficit energetico ed ha difficoltà a gestire i parametri dell'accordo di Kyoto scommettiamo che stasera si parlerà più dell'iva di SKY che del provvedimento di revoca dei benefici fiscali per chi mette un impianto solare termico?
Paolo, l'ecologista frustrato
Infatti quest'ultimo libro di terzani in forma di dialogo col figlio è stata una lettura che mi ha appassionato un sacco (altri libri di terzani meno..).
Paolo ti stupisci? Cruciani sui temi ambientali in generale, e su quello dei cambiamenti climatici in particolare, ha mostrato + una volta di preferire i nipotini (in materia ambientale) del dottor Andrew Ure (vedi "La filosofia delle manifatture", 1835) à la F. Battaglia, C. Stagnaro,..., rispetto ad esponenti dell'ambientalismo, non politico, ma scientifico.
Poi, scommettete che stasera Cruciani trattando l'affaire Sky sosterrà, grosso modo che la sinistra, dopo aver snobbato le 40 euro della social card x i + poveri, lamenta ora un aumento di 5-6 euro mensili sull'abbonamento sky x i + benestanti (a lui temi come il conflitto d'interessi, la pluralità dell'informazione, etc. non frega niente..).
Poi scommetete che farà un endorsement x il nuovi partito di magdi allam?
Ore 19 e 40, ho centrato la prima previsione (Sky & Social Card)...
Aspetto speranzoso x l'altra..
Splendida l'idea del tuo post, Authan. Quale modo migliore per evidenziare le differenze tra fare vero giornalismo e essere solo scritti all'Albo? Mi ha colpito il tuo pensiero nel post del 26: non devi legare la vita del tuo blog alla stima del conduttore. Quale stima? Io guardo il suo senso critico, e lo paragono col tuo, con quello degli altri ospiti, con quello di molti degli ascoltatori del programma che riescono ad intervenire. Molti cercano di guardare oltre le proprie convinzioni, e quindi vanno a cercare cosa non va in tutti gli schieramenti politici, le storture dei tanti fatti che accadono nel mondo. Il conduttore, ormai penso sia palese, bastona con qualcuno e glissa, è signorile, finge di dimenticare, con altri. Che Stima? Quando un giornalista ripete sempre che il nostro premier è sempre stato solo prescritto deve essere un ascoltatore a dirci la verità o il giornalista/conduttore? Quando su Alitalia prende sempre la parte contro i dipendenti, sempre, e poi magari si scopre (Report di ieri sera) che sti famosi voli li cancellava anche l'Azienda (quale poi???), e non era solo colpa degli scioperi contro cui lui si scagliava? Sentita una rettifica? Due mesi fa gli ho mandato una mail sul problema degli obbligazionisti bastonati. Sai, visto che l'editore si occupa anche di economia...: nulla. Su Radio24 è meglio non evidenziare troppo il pressapochismo alla base del piano salva (oddio) Alitalia. Prendi Grillo: chi dice che è un guru? E' un comico, e va bene se il conduttore ne evidenzia le derive, ma... fammi capire. Allora, parliamo di un comico che anni prima dei fatti ha avvisato tutti noi di: fallimento bond argentini, fallimento Parmalat, probabile fallimento Fiat (salvatasi in corner per fortuna), crisi Telecom, Alitalia venduta ad Air France (2 anni prima). Per caso qualcuno mi può indicare un giornalista che abbia svolto un lavoro simile? Se c'è un giornalista per me serio, serio perché attacca a destra e a sinistra, e le bastona e ne evidenzia i limiti grossolani allo "stesso modo" è il giornalista che il conduttore cerca di mettere alla berlina: Travaglio. E andiamo avanti così? Il tuo post deve continuare, perché da voce veramente a tutti, ma veramente. Guarda i commenti di chi interviene, molti sono davvero brillanti, e sono post fatti di corsa, senza pensarci troppo, come nei blog succede. Eppure qui trovi gente che pensa, che usa sto famoso buon senso, ha inventiva (il Polito della Libertà di tempo fa è spettacolare, dai...). Chi ha buon senso, nel nostro paese, al massimo può fare come fai tu; per essere il conduttore di un programma di un editore devi seguire anche le sue linee. Concludo: sono convinto che il meglio del programma siano quegli interventi davvero validi, quelli che ci fanno pensare, quelli che svelano aspetti ai quali non avevamo fatto caso. Dai più spazio ai migliori (come stai già facendo) nel tuo blog, falli risentire, a tutti. E lascia perdere la stima per il conduttore. L'unica a cui deve tenere e la stima che ti dimostra chi ti scrive, perché te la sei meritata.
In bocca al lupo a te e un abbraccio a tutti gli ospiti.
Berbero,
grazie per il tuo commento e le belle parole per me.
Mettere il luce, quando li vedo, le contraddizioni, e doppi pesi, gli eccessi e le indulgenze del conduttore della Zanzara e' lo scopo principale di questo blog.
Ma questo non implica essere anti-crucianiani ad ogni costo. Alla base di tutto c'e' una forma stima, c'e' il riconoscimento della serieta', c'e' il presupposto che le notizie vengono analizzate e commentate con lo stesso mio approccio: con onesta' intellettuale e senza faziosita' preconcetta.
Se questo presupposto salta, non avrebbe senso ideare un dibattito. Chi di voi aprirebbe un forum o un blog per dibattere -seriamente- il TG4 di Fede?
Poi tu dici di dare piu' spazio e segnalare i migliori interventi in diretta dei radioascoltatori. Ti devo fare una confessione, che forse a molti non piacera': penso che il 90% abbondante degli interventi in diretta sia di livello basso.
Credo che la forza della Zanzara stia piu' nel conduttore e negli ospiti. Per questo mi concentro maggiormente su di loro, rispetto ai radioascoltatori.
Ciao,
authan (autore del blog)
PS: A scanso di equivoci, penso invece che i commenti degli utenti a questo blog sono per il 90% di livello alto.
Ciao Authan, personalmente ritengo che un giornalista dovrebbe avere la funzione di raccontare la realtà di oggi contestualizzandola nella Storia. Purtroppo gran parte dei giornalisti di oggi parlano di oggi non ricordando (o facendo finta di non ricordare) che ciò che accade oggi è la conseguenza di ciò che è accaduto ieri. Molto spesso essi fanno leva sul fatto che noi lettori non abbiamo memoria né, ahimé, ci interessa informarci su cosa era successo ieri: così facendo, però, rimaniamo fondamentalmente ignoranti e, peggio ancora, continuiamo a commettere gli stessi errori che, con un po' di memoria storica, potremmo facilmente evitare. Un esempio di questo facile concetto è la vicenda Sky, ricostruita dai colleghi di Travaglio, che, da VERI giornalisti, interpretano un fatto di oggi ricostruendone il passato, e non come fa anche il nostro Cruciani dimenticandosi un fatto avvenuto una decina di anni fa...Personalmente ciò che non capisco in Cruciani è se egli sia fazioso o ignorante, talvolta propendo più per la seconda...
http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2051167
Ciao Roberto.
Una certa superficialita', che a volte si manifesta, e' in effetti tra le principali carenze di Cruciani. Questi si basa molto sulla sua memoria, la quale pero' spesso gli fa difetto. Gli servirebbe un archivio ben strutturato, come quello che ha Travaglio (o Filippo Ceccarelli di Repubblica), ma la realta' e che l'unico archivio di Cruciani e' Google.
Ciao,
authan (autore del blog)
http://www.aton-ra.com/egitto/tiziano_terzani.html
Qui c'è qui un mp3 in cui Tiziano Terzani parla per oltre un'ora di giornalismo, media.. Da non perdere!
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