martedì 23 settembre 2008

Il dinamico duo

Ieri sera mi apprestavo ad ascoltare rassegnato il sermone di Polito sulla sinistra cattiva e incapace, e invece niente. Se fossi presuntuoso, direi che Cruciani mi ha fatto un dispetto a seguito del post di ieri, ma siccome presuntuoso non lo sono, non lo dirò :-)

Ma c’è di più. Al posto di Polito, alle 19:45 si è manifestato in qualità di ospite il mito dei miti, l'unico e solo Pietro Ichino, il quale, riferendosi ad Alitalia, ha spiegato con estrema chiarezza come un fallimento aziendale non sia necessariamente uno psicodramma.

E c’è di più ancora. Alle 20:35, Tito Boeri, mito numero due, che stava parlando con Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, è stato "intercettato" e mandato in diretta anche alla Zanzara. L’economista si è appellato al governo affinché rinunci esplicitamente all’italianità per attirare eventuali, per quanto improbabili, compratori stranieri dell'ultima ora.

Aaaaah, che soddisfazione sentire ogni tanto un po' di assennatezza non finalizzata a costruire attacchi politici.

A proposito di attacchi politici… Sono rimasto colpito dal commento impietoso con cui Cruciani si è riferito ad un articolo di Giuseppe D’Avanzo riguardante i fatti di Castelvolturno. Ha detto il conduttore della Zanzara: “Una strage di camorra, una lotta per il controllo del territorio, si trasforma in una requisitoria contro il razzismo e contro il governo”.

Cruciani, poi, ha anche mandato in onda un commento di Filippo Facci, anch’egli incredulo di fronte all'articolo di D’Avanzo secondo il quale la strage di Castelvolturno sarebbe “colpa del governo”.

Preso dalla curiosità, sono andato a leggermi l'articolo (vi invito a fare altrettanto) e credo che un paio di precisazioni siano necessarie.

Primo: la strage, con ogni probabilità, è stata messa in atto da un commando omicida della camorra locale per colpire una banda rivale, composta da africani. Tuttavia, a quanto pare, non tutte e sei le persone assassinate erano delinquenti conclamati. Alcuni si trovavano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato, e sono state individuate come bersaglio solo per via del colore della pelle.

Secondo: se leggete attentamente l’articolo, non c'è scritto da nessuna parte che la strage è avvenuta per colpa del governo. Si, è vero, c’è un "uso" del tutto inappropriato dei fatti dei Castelvolturno per attaccare l'esecutivo, ma che al governo venga attribuita una precisa responsabilità è una tanto libera quanto personale interpretazione del dinamico duo Facci&Cruciani.


Dinamico Duo

Filippo Facci e Giuseppe Cruciani


Ciò che D’Avanzo sostiene, invece, è che l’attuale governo possiede e propugna una percezione di comodo della realtà, dove (cito) “vengono alla luce, nella loro essenzialità, l'inconsistenza e i trucchi, il furbo conformismo di una politica che sa soltanto eccitare e inseguire le paure, gli egoismi e furbizie di italiani confusi e smarriti”. Non viene cioè attribuita una colpa nel caso specifico, ma semmai viene evidenziato un approccio generale verso il diverso che è subdolo e tendenzioso.

Se un commando di neri avesse ucciso sei italiani di cui -diciamo- quattro erano passanti che si trovavano lì per caso, si parlerebbe di questo episodio per settimane e si chiederebbero le peggiori pene per gli assassini. A parti invertite, invece, dopo un giorno ci siamo già dimenticati tutto.

C'è qualcosa di strano in questo, bisogna ammetterlo. Senza bisogno di tirare in ballo il razzismo, che non è il fulcro della questione, il problema è l'insensibilità, l’incoerenza, la miopia, che il governo forse non alimenta volutamente, ma neppure combatte a sufficienza.

Detto questo, ribadisco che secondo me D’Avanzo ha sbagliato (lo riscrivo ancora una volta: ha sbagliato) ad usare i fatti di Castelvolturno per costruire un attacco politico al governo. Però, una volta depurato di questo collegamento parecchio forzato, l’articolo di D'Avanzo comprende molte considerazioni interessanti e in parte condivisibili, considerazioni che non meritavano di essere bollate coi toni sprezzanti e tranchant sentiti ieri sera.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' permesso fare un copia e incolla? Giusto per seminare qualche idea in più a chi non ha occasione di sentire altre campane.
Dal giornalista preferito dal conduttore della Zanzara, Marco Travaglio, notizie su quanto accade nel processo Mills.
"L'imputato Mills ha confessato davanti ai pubblici ministeri di Milano. Poi naturalmente se non confessa anche in aula, in base alla nostra legge demenziale, quello che ha detto ai PM non vale, ma vale quello che ha scritto al suo commercialista.
Voglio dire: c'è la sua firma con scritto "Ho ricevuto 600.000 dollari in cambio delle mie testimonianze nelle quali superavo tornanti pericolosi per salvare Mr. B.".
Cosa teme, dunque, Berlusconi? Anche se giudicano solo Mills, e metti condannano Mills, per esempio, cosa abbastanza probabile con questo materiale probatorio nelle mani dei giudici... non è che scrivono che Mills ha preso 600.000 dollari ma non scrivono chi glieli ha dati.
Nella sentenza ci sarà scritto, se fosse di condanna, "Mills ha preso 600.000 dollari in nero da Silvio Berlusconi che non possiamo più processare per il Lodo Alfano". Almeno finché non riusciremo a farlo dichiarare incostituzionale.
Quindi, per uno che se la tira sempre da innocente, vittima di persecuzione, e in più adesso ha pure il trip di diventare presidente della Repubblica... fa la differenza nella quale ci sia scritto che se quello i soldi li ha presi glieli ha dati lui e che quindi è colpevole anche lui.
Questo è quello che temono, per cui non vogliono che si arrivi a sentenza, non vogliono che la sentenza la scriva la Gandus. Vorrebbero ricusarla affinché il processo riparta da capo e arrivi alla prescrizione in modo da poter poi raccontare agli italiani che erano tutti innocenti, mentre in realtà la prescrizione significa che sei colpevole ma l'hai fatta franca per ragioni di tempo.
Allora, continua, Berlusconi, a ricusare la giudice Gandus anche se lei non c'entra più con lui e non giudicherà mai più lui. Lo fa per Mills, cioè per se stesso.
Ma non solo: l'altro giorno dopo la pausa estiva si è ripreso il processo Mills, era fissato da luglio l'appuntamento. Ma all'improvviso gli avvocati di Berlusconi che sono tutti parlamentari, Ghedini, Longo e Pecorella che viene tenuto in stand by perchè lo devono mandare a fare il giudice costituzionale.
Al posto di Vaccarella dovrebbe arrivare Pecorella, così il presepe è completo.
Mandano avanti gli altri due a fare il lavoro sporco, Ghedini e Longo, ed entrambi sono in Parlamento, uno alla Camera e l'altro al Senato.
Il venerdì, perchè l'udienza era fissata per venerdì scorso, di solito il Parlamento non lavora e non vota, soprattutto, quindi non c'è l'impedimento parlamentare degli avvocati.
Per quello era stata fissata di venerdì, perchè il venerdì gli avvocati in parlamento sono liberi. Invece vengono convocate le commissioni giustizia di Camera e Senato proprio quel venerdì lì.
Uno dice: ci sarà un'emergenza. Assolutamente no. Chi deve parlare? L'avvocato Ghedini! Ha chiesto di parlare su una legge fatta da lui, dal ministro Alfano che com'è noto è un suo prestanome.
E infatti c'è una deputata del PD, Paola Concia, la quale dice: "La seduta è iniziata alle 11.05 ed è finita alle 11.45". Hanno lavorato quaranta minuti di niente.
La presidente, Giulia Bongiorno, non c'era perchè impegnata in un processo e c'è andata, segno evidente che se manca la presidente può mancare anche un membro normale come Ghedini che tra l'altro pare che non vada quasi mai, in commissione.
Quel giorno, invece, c'è andato e ha chiesto la parola per poter dimostrare, ovviamente, che era impegnato in Parlamento. Se non avesse parlato non gli avrebbero fatto buono l'impedimento parlamentare.
Cos'ha fatto? Si è messo a parlare degli emendamenti che lui stesso aveva presentato a una legge fatta dal suo stesso governo e probabilmente ispirata da lui: quella sulle intercettazioni.
Cioè, per fare degli emendamenti a una legge ad personam per Berlusconi riescono a bloccare il processo dove Berlusconi non c'è più perchè loro hanno fatto un'altra legge ad personam, il lodo Alfano, ma continuano a bloccarlo come se Berlusconi ci fosse!
Praticamente, per Ghedini e Longo, il Lodo Alfano non vale, vale solo per i giudici! I giudici non possono giudicare Berlusconi, ma Ghedini e Longo possono continuare a mettergli i bastoni fra le ruote anche se il loro cliente non c'è più!
E' un Lodo che si allarga e si restringe. Si inventano appuntamenti parlamentari per far saltare un processo che non li riguarda più.
E il bello qual è? Che i giornali, invece di sottolineare lo scandalo, la vergogna - tenete presente che un comportamento del genere in Inghilterra o negli Stati Uniti porterebbe all'immediato arresto degli avvocati per ostruzione alla giustizia e oltraggio alla Corte - si sono concentrati sul gossip.
Perchè al posto degli avvocati che non c'erano, dato che l'udienza si è tenuta lo stesso almeno per rinviarla hanno dovuto tenerla... qual è il gossip? "Chiara: io per un giorno avvocato di Berlusconi". Abbiamo finalmente una bella ragazza da buttare sui giornali in modo da parlare di lei per non parlare del perchè questa ragazza di ventotto anni fa l'avvocato di Berlusconi con tutti gli avvocati e con quello che li paga.
Questa ragazza fa l'avvocato di Berlusconi perchè gli avvocati di Berlusconi sono in Parlamento a far finta di avere degli impegni decisivi mentre ci ha detto l'onorevole Concia che non si è fatto niente, che non si è fatto per lo stesso Ghedini nessuno avrebbe convocato quella commissione.
Andiamo sul gossip. "Chiara, due ore da avvocato di Berlusconi", "Chiara emozionata", Chiara che fa le dichiarazioni, Chiara che viene fotografata.
Il giorno dopo Berlusconi, beffa delle beffe ci prende proprio per il culo: "Caso Mills, il premier attacca: Assurdo essere trattato così". "Ci sono giudici che fanno lotta politica, mi hanno addirittura nominato un avvocato d'ufficio come se non avessi gli avvocati miei",
Ma gli avvocati tuoi abbiamo visto che cosa fanno.
Gli avvocati Ghedini e Longo hanno già annunciato che anche nella prossima convocazione, che sarà addirittura di sabato proprio per essere certi che il Parlamento è chiuso a doppia mandata, non ci saranno lo stesso.
Non ci saranno lo stesso perchè Ghedini deve fare un altro processo da un'altra parte, guarda caso quel sabato mattina lì. E l'avvocato Longo, potrebbe sostituirlo. No, ha un convegno.
Addirittura il convegno dovrebbe venire prima dell'obbligo di andare a rispondere alle convocazioni dei giudici.
Naturalmente, non è che Ghedini e Longo sono soli al mondo nei loro studi, hanno dei collaboratori, altri avvocati che lavorano per loro. Potrebbero mandarci loro anche perchè per Berlusconi non c'è più niente da fare in quel processo, solo da prendere atto che lui non c'è più e presentare la questione di costituzionalità, ma quella la fanno i giudici.
E loro non possono più intervenire perchè Berlusconi non è più imputato in quel processo. Quindi semplicemente mandare uno per fare atto di presenza.
Bene, nell'ultima udienza hanno mandato uno che non era abilitato perchè non era ancora avvocato per poter difendere un imputato, quindi sono stati sostituiti dall'avvocato d'ufficio. E chi le racconta queste schifezze? Chi racconta questo scandalo infinito di un processo che non può andare avanti nemmeno per Mills perchè Berlusconi ha paura che condannino almeno Mills?
Chi lo racconta dello scandalo di una legge fatta apposta per Berlusconi per bloccare un processo che lui continua a bloccare anche una volta che n'è uscito?
Chi lo racconta lo scandalo di un Parlamento che viene convocato e sconvocato a seconda delle udienze e dei processi a Mills e non più a Berlusconi?
Chi lo racconta lo scandalo di un Premier che mente spudoratamente davanti alla giustizia e davanti al popolo italiano?
Avete trovato traccia, a parte il gossip della giovane e carina avvocatessa, in questi giorni in televisione?
Mi pare che non abbiamo saputo niente, come non abbiamo saputo niente dell'Alitalia, anzi il TG1 continua a leccare i piedi, per non dire altro, alla cordata governativa, addirittura convocando le comandanti crumire per parlare contro i loro stessi sindacati e a favore del governo."
Questo è quanto e successo, purtroppo. Bello sentire sempre il nostro conduttore negare come si stia vivendo in una vera e propria emergenza democratica.
Come per lui ci sia sempre spazio sui media anche per le voci contro. Come se lo spazio fosse un concetto vago, non misurabile. Peccato che ormai anche i fisici sono riusciti a quantificarlo lo spazio, e lo spazio di alcuni è immensamente più vasto di altri sui media. E' interessante vedere come si presentano le cose. Vuoi attaccare i magistrati? Allora poni l'accento sempre sui giudici che rilasciano ultras, zingari, ladri, ubriachi al volante... e taci su di un fatto: loro applicano le leggi, e chi ha fatto leggi simili? Chi ha concesso l'immunità dal carcere a chi ha una pena sotto i tre anni in Italia? Perché un ladro in Romania si fa come minimo 15 anni e da noi è fuori?
Chi sono i giornalisti che preferiscono vivere su Disney Channel con la Banda Bassotti? Eccoli qua. Come fa uno come Saviano a sapere tutto della camorra, a fare nomi e cognomi di sicari e padrini, poco più di trentenne!, come fa a sapere e a DIRE tutto questo lui, quando i nostri splendidi giornalisti e commentatori menano solo il torrone? E questa non è emergenza democratica?
Quaqquaraquà, quaqquaraquà...

Anonimo ha detto...

Berbero,
please no copia&incolla di interi, lunghi articoli. Basta un link e/o la citazione dei passi più significativi.

Ciao e grazie comunque.
authan (autore del blog)