Con il ritorno del titolare, Giuseppe Cruciani, la tradizionale fisionomia della Zanzara, seriosa, sempre sul pezzo, e con i temi del giorno non rigidamente sequenzializzati, è stata finalmente ripristinata.
Due gli argomenti che hanno dominato la scena nella puntata di ieri: gli sviluppi della vicenda Alitalia e gli incidenti provocati dagli ultras napoletani alla stazione ferroviaria del capoluogo campano.
Su Alitalia, Cruciani ha mandato in onda alcuni spezzoni dell’intervista che l’economista Tito Boeri (mio idolo) aveva rilasciato, poche decine di minuti prima, al conduttore di Focus Economia, sempre su Radio 24, Sebastiano Barisoni. Io ho condiviso, ogni parola, ogni sillaba, ogni virgola, tanto che ho ritenuto opportuno ritagliare i frammenti audio con l'intervista completa a Boeri per poterveli riproporre. Eccoli (il primo dura 3 minuti e 40 secondi, il secondo 5 e 50):
Mi è spiaciuto – devo dire – che Cruciani, pur senza manifestare alcun entusiasmo per il cosiddetto piano Fenice, non abbia ritenuto di sottoscrivere con decisione le considerazioni di Boeri (non dissimili, peraltro, da quelle di altri importanti economisiti quali Francesco Giavazzi e Marco Deaglio), considerato che, a suo tempo, il conduttore della Zanzara aveva fortemente criticato il mancato accordo con Air France.
Certo, a questo punto il piano Fenice è tutto quel che rimane, è sputarci sopra forse non ha senso. Però è doveroso mantenere la memoria dell’occasione, gettata al vento, di risparmiare soldi, posti di lavoro, concorrenza, e delle relative responsabilità: 50% i sindacati, 50% il liberista per caso Silvio Berlusconi.
Venendo al tema degli incidenti di cui si sono resi protagonisti i tifosi napoletani, sottoscrivo in modo assoluto i commenti di Cruciani, che ha stigmatizzato sia le incredibili dichiarazioni del questore di Napoli, che rinunciando ad ogni autocritica, evidentemente non ha compreso la dimensione del problema, sia le altrettanto incredibili dichiarazioni del presidente del Napoli De Laurentiis, il quale, almeno inizialmente, ha cercato parziali giustificazioni per l'atteggiamento dei tifosi.
E' ormai evidente che lo Stato non è in grado di gestire gli esodi delle tifoserie organizzate da una città all'altra. E’ un dato di fatto. Tutti i provvedimenti presi finora, sempre di natura temporanea, si sono rivelati inutili palliativi. Come una fenice, i facinorosi risorgono dalle proprie ceneri e tornano a dar luogo a vergognose situazioni di guerriglia urbana.
“Le trasferte organizzate vanno vietate, punto e basta, senza se e senza ma. Non. Devono. Esistere.”, ha sostenuto Cruciani e, per quanto provi grande dispiacere, dato che sono anch'io un super-tifoso, secondo me ha stra-ragione. La storia recente ci insegna che soluzioni più miti, semplicemente, non sono efficaci. Per citare qualcuno che non avrei mai pensato di voler citare, questa è l'ora delle decisioni irrevocabili.
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Il titolo del post omaggia una delle più belle e famose storie degli X-Men: "Like a Phoenix, From the Ashes" (Uncanny X-Men #101, Marvel Comics)
1 commento:
Stendendo un velo pietoso sul piano Alitalia, che non solo è risibile ma che probabilmente non farà altro che posticipare il fallimento, sui problemi del tifo calcistico ho un'idea molto più netta.
Si dovrebbe chiudere tutto il baraccone, e far pagare alle società di calcio i danni provocati dai loro supporter. Falliranno le società? Bene, sapremo di chi sarà stata la colpa.
E'chiaro che non si farà mai, troppi sono i soldi che si perderebbero, troppi gli interessi che ci sono in gioco.
E allora non lamentiamoci più e teniamoci questi idioti che pensano che quello sia lo sport.
Continuiamo però a fare i benpensanti e a credere che non è anche una nostra responsabilità.
Sono delinquenti si dice. Ma tra di loro mettiamo anche quelli che non vogliono fare nulla per cambiare le cose.
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