mercoledì 4 agosto 2010

Va bene chiunque, basta che respiri

Eppure non è difficile da capire. Mi sa che ci va un altro disegnino.

Berlusconi + Lega = 40% circa (oggi, senza più Fini). Quaranta percento a casa mia non è maggioranza. Il 60 per cento degli italiani non desidera esplicitamente un governo Berlusconi/Lega. Eppure, oggi grazie al premio di maggioranza previsto dall'attuale legge elettorale, chi ha il 40% o in teoria anche molto meno può ritrovarsi con una maggioranza bulgara in parlamento E' normale? No. Lo sarebbe se ad avere la maggioranza relativa, comunque sempre intorno al 40%, fosse il centrosinistra? Ovviamente no. E' così che si che rispecchia la tanto osannata volontà popolare? No, no, e no. Chi dice qualcosa di diverso lo fa subdolamente e tendenziosamente.

Il premio di maggioranza serve a garantire la governabilità, certo. Chi lo nega. Ma questo discorso vale in uno sistema realmente bipartitico o bipolare, uno-contro-uno. In tale scenario, per scongiurare situazioni di quasi pareggi, che comporterebbero uno stallo parlamentare qualora i seggi venissero ripartiti proporzionalmente, si fa in modo che chi ha vinto le elezioni, fosse anche per un solo voto di scarto (50%+1 dei voti validi, maggioranza comunque assoluta), possa contare su una discreta prevalenza numerica nelle camere. "The winner takes all" si usa dire in altri lidi.

Peccato però che in Italia non sia riuscita a diventare uno stato politicamente bipartitico o bipolare. Ci si è provato, ma è andata male. Io sono enormemente triste per questo, perché secondo me lo schema bipartitico è quello più funzionale, semplice, razionale, efficiente. Ma non c'è stato nulla da fare. L'Italia è il paese delle parrocchie, dei campanili, dei movimenti per la difesa delle orecchie dei cani. Siamo fatti così. Siamo portati a dividerci, non a unirci. E se ci uniamo, è solo per fare cartello contro un nemico comune (vale per il centrosinistra contro Berlusconi, ma anche per il centrodestra contro il pericolo rosso), e non perché davvero si condividano le medesime visioni e aspettative. Serve una legge elettorale che rispecchi lo status quo, come quella tedesca. Proporzionale secco, sbarramento, niente premio. Non l'ideale per la governabilità, ma almeno sarebbe una legge sincera e democraticamente onesta.

Se si va a votare a breve con l'attuale legge elettorale, ci sono due possibilità. O rivince Berlusconi nonostante una percentuale di voti ben lontana dall'essere maggioranza assoluta (un'offesa per la democrazia), o, se faranno cartello come io credo avverrà, vincerà una coalizione estremamente eterogenea, quel “CLN a difesa della democraziaevocato meno di un anno fa dal moderatissimo Pierferdinando Casini, che manderà in pensione il cavaliere ma che avrà poi grosse difficoltà a tradursi in un governo solido e duraturo.

Anche senza menzionare le questioni legate alla crisi, all'emissione autunnale di titoli di stato, alla credibilità della solidità economica del paese presso le agenzie di rating, che ci sia ritrosia, nei vertici del PD, all'idea di lanciarsi nell'avventura elettorale, io lo capisco, perché in fondo, come scrivevo ad inizio post, tanto difficile da comprendere non è, a dispetto delle obiezioni semplicistiche, diverse tra loro, ma convergenti nel giudizio finale, di Giuseppe Cruciani (che godrebbe come un riccio in un PD ri-sconfitto al voto) e Luca Telese (che spinge per l'OPA di Nichi Vendola sul PD).

Su quanto poi grande debba essere il patto con il diavolo pur di scongiurare un ricorso alle urne a breve termine, invece, ho qualche dubbio. Nel senso che non so cosa pensare, non ho le idee chiarissime. Per dirne una, quel (tradotto con parole mie) “va bene chiunque respiri, anche Tremonti, purché non sia Berlusconi”, riferito alla personalità che dovrebbe assumere l'incarico di governo se il cavaliere dovesse dimettersi, pronunciato ieri da Pierluigi Bersani (il quale poi ha un po' corretto il tiro) mi è sembrato un andar troppo oltre. E infatti la frase si è rivelata alla fine un pesante errore comunicativo, in quanto la prospettiva di un appoggio del PD ad un ipotetico governo guidato dall'attuale ministro dell'economia è oggettivamente di difficile comprensione per l'uomo della strada.

Perché lo fai” cantavano ieri, sulle note di un'agghiacciante canzone di Marco Masini, i gemelli del gol Cruciani & Telese, per sfottere Bersani come se quest'ultimo avesse rilasciato dichiarazioni sotto effetto di sostanze stupefacenti. Beh, a dire il vero, con un minimo di analisi da un punto di vista strategico-tattico, il “perché lo fa” non è così oscuro. Nell'ambito di quei giochi di palazzo che tutti dicono di odiare ma che poi tutti praticano, Bersani ha provato ad insinuare nella Lega l'idea che, in cambio di una nuova legge elettorale, potrà avere il suo agognato federalismo anche gettando Berlusconi giù dal treno (perché questo era il retromessaggio del sì a Tremonti, per chi non l'avesse colto). Ma è una proposta prematura, che allo stato delle cose, in assenza di una crisi di governo formalizzata, non può che venir rispedita a mittente. Da un punto di vista dell'immagine, quello di Bersani altro non è stato che un clamoroso autogol.

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Annie Lennox, "Why" (1992)




Why don't you ever learn to keep your big mouth shut
That's why it hurts so bad to hear the words
That keep on falling from your mouth

Tell me
Why...
Why...


20 commenti:

Unknown ha detto...

Tutti scrivono dell'argomento elezioni anticipate come se fosse già tutto scritto.
Come se i sondaggi fossero oracoli.
Allora è sicuro che in caso di nuove urne Berlusconi vincerebbe ancora, che l'unica alternativa è un governo tecnico e di larghe intese, che con l'attuale legge elettorale non ci sarebbe futuro.

Il PD si nasconde dietro a questi motivi, e lo fa da quasi un anno, per evitare elezioni anticipate.

Io dico che i sondaggi sono stati mille volte sbugiardati dai dati reali, e che il PD, invece di cagarsi sotto (scusate il termine) dovrebbe cercare di recuperare voti approfittando del disastro che c'è dall'altra parte.

Bisogna essere un po' spavaldi per dare un'immagine sicura e rassicurante di se, e in questo Vendola sta dando lezioni, peccato che tutti gli allievi stiano dormendo in ultimo banco...

Ciao, Bernard

x ha detto...

No, per carità!
Al solo pensiero di entrare in una nuova campagna elettorale con la propaganda berlusconiana a mille sto male.
C'è un mandato popolare, il governo deve andare avanti a sfasciare il Paese e cosi almeno nel 2013 qualcuno di piu' avrà aperto gli occhi.

Io penso che il Berlo non voglia andare alle urne, malgrado le dichiarazioni di sfida e le minacce, altrimenti come si spiegherebbe che cerchi in ogni modo di richiamare all'ovile i dissidenti?
Da ultimo la senatrice Barbara Contini (ex-governatrice di Nassiriya)rimasta indecisa prima di passare a FLI e che ha ricevuto un sms con la promessa di un incarico prestigioso....se torna!!
Spero per questo che il senatore ligure Musso (sicuramente un pesce fuor d'acqua nel P2ELLE, ora come ora) che abbiamo sentito ieri sera, prenda presto la decisione di seguire i futuristi ed assestare un altro colpetto all'equilibrio dei numeri della maggioranza!

Il solo modo per il Berlo di recuperare un po' di credibilità potevano essere le dimissioni "spontanee" di Caliendo rendendo cosi inutile la prova di forza del voto sulla mozione di oggi.

Vorlander ha detto...

@bernard
92 minuti di applausi

Unknown ha detto...

Francesca, neppure io vorrei andare alle urne adesso.
Preferirei che l'immagine di B. si sfasci in modo definitivo, deve andarsene coperto di fischi, solo cosi' potremmo liberarcene.

Sto dicendo che il PD dovrebbe mostrare piu' carattere.
Lo dici tu stessa: secondo te B. non vorrebbe andare al voto. Poi pero' ogni giorno minaccia di far saltare tutto, lasciando intendere che se si votasse adesso vincerebbe sicuramente lui.

Ecco.
15 anni di B e a sinistra non hanno imparato nulla.

P.S. lo scrivo ora per scommessa futura:
Napolitano non darà mai un mandato per un governo tecnico, nè per una maggioranza che escluda B., nè per qualunque cosa dispiaccia a B.

Ciao, Bernard.

x ha detto...

@ bernard

Ancora su Fini....
l'impulso mi spingeva a considerare che Fini dovesse consumare lo strappo per intero proprio approfittando dell'occasione Caliendo.
In realtà gli va riconosciuta una buona dose di autocontrollo, anche per il turbine di notizie sulla vicenda Montecarlo, e di senso di responsabilità nel non voler (per ora?) staccare la spina al governo, data la congiuntura economica problematica e per non mettere a rischio anche con i partners internazionali la propria reputazione, una referenza che potrebbe tornargli utile piu' avanti.
Egli ha marcato bene il proprio distiguo dalla maggioranza pur restandovi nominalmente allineato, protetto dalla carica istituzionale extragovernativa.
Il suo tesoretto sono quel magico numero di futuristi che magari nemmeno pensava di ritrovarsi attorno e partendo dal quale costruire l'alternativa di destra al Berlo, ormai inesorabilmente in declino per quella rivoluzione liberale sempre promessa e mai realizzata

Sul PD
che dire? Al momento, idee poche... ma confuse!
Ma il tempo lavora anche per noi, insieme a Fini che ho sentito parlare anche di proposta di legge sul confittlo di interessi!

Michele R. ha detto...

d'accordo in linea generale con il post e con quanto scritto da bernard (93 minuti di applausi) con un però finale: La legge elettorale é da cambiare. Cosí, per come siamo messi, i D'Alema, i La Russa, i Ghedini... insomma i soliti noti, saranno nuovamente presentati dai "partiti" e questo non lo trovo accettabile, perché è questa gente la responsabile dello sfascio del paese e deve pagare in primo luogo politicamente, perdendo la poltrona da sotto il culo.

P.S. il mio film preferito di questi ultimi anni è V per vendetta. Questo la dice lunga...

x ha detto...

La sintesi politica del giornalismo britannico e l'asciutta imparzialità della lingua inglese aiutano a capire la situazione meglio del ciarpame di parole in Italia!

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-10867004

francesco.caroselli ha detto...

se B viene superato, anche gli zombie del PD saranno superati.
Addio alle presidenze del Copasir, e gli altri vantaggi collaterali drivanti dalla gestione dalla gestione Fassino-D'Alema-Bersani.

La cosa è molto semplice:
Meglio governare sul loro piccolo partitino che abdicare e vedere trionfare il LORO partito senza LORO.

Sono pur sempre umani.
Ancora si stanno passando la PREPARAZIONE H dopo le primarie in Puglia.

Quelli del PD stanno facendo melina aspettando che lo slancio d'entusiasmo per Vendola passi.

Quelli del PD pensano che gli elettori siano dei T-REX.
Sono convinti che rimanendo immobili non saranno divorati.
(Come insegna Jurassic Park il tirannosauro vede solo gli oggetti in movimento)

x ha detto...

non c'entra con Bersani, le elezioni, e la legge elettorale porcata, ma sempre di Fini si tratta e quando dico che Ffwebmagazine è una miniera d'oro, dovete credermi!

Una divertente risposta a Marcello Veneziani!

http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=7312&Cat=1&I=immagini/PERSONAGGI/venez2_int.jpg&IdTipo=0&TitoloBlocco=Il%20Corsivo&Codi_Cate_Arti=44

x ha detto...

E' l'ultimo semi-OT, prometto!
Questo l'ho postato a L'Occidentale sul pezzo di Loquenzi circa il partito-caserma di Fini (da che ha intimato ai suoi di non parlare piu'!), pezzo nel quale ad un certo punto si chiede: "Ma allora che faranno a Farefuturo tutto il santo giorno?"

Eccerto caro Loquenzi che Farefuturo non è Il Predellino!!!

Basta con i compagni di strada obbligati: le differenze di stile contano eccome
E se la "lucida follia"
fosse la nostra?
di Federico Brusadelli

Chi festeggia è pazzo, ha detto qualcuno parlando della rottura del Pdl. Eppure a vedere anche il dibattito politico su Facebook, la vera agorà dei nostri tempi, si capisce perché c’è chi, dopo lo “strappo”, si sente euforico. E ha voglia di festeggiare. Per senso di liberazione, inutile nasconderlo. Perché, alle volte, al di là delle differenze di sostanza, al di là delle distinzioni sui contenuti, al di là delle priorità programmatiche e delle diverse “parole d’ordine”, c’è un problema di stile. Di stile e di linguaggio. E, anzi, spesso sono queste le distanze più difficili da colmare.

Ecco: come si colma la distanza con le “bravate” di Feltri e del Giornale? Come si colma la distanza con quel giornalismo, con quell’ansia da sputtanamento, con quei titoli e con quelle vignette? Come si colma la distanza con chi invoca per Fini il trattamento Boffo? Come si colma la distanza con chi, da ministro della Cultura, rovescia strali su professori e giornalisti “frondisti” davanti ai maggiorenti del partito, manco fossimo ai tempi delle purghe sovietiche? Come si colma la distanza con chi porta a spasso i maiali al guinzaglio per non far costruire le moschee o invoca il cannoneggiamento dei gommoni di poveri disperati? Come si colma la distanza con chi grida all’assassinio davanti alla tragedia di una ragazza in coma e della sua famiglia? Come si colma la distanza con chi pensa che Saviano, parlando di camorra, renda un pessimo servizio all’Italia? Come si colma la distanza con chi nega che la coesione nazionale sia un valore, e che "essere italiani" abbia un senso?

La risposta è chiara. È difficile da colmare. Non si può colmare se non ingoiando troppi rospi. Non si può colmare se non aggrappandosi al baluardo dell’ “identità politica”. La destra deve stare a destra, è questo il succo. Una tautologia senza senso. Che porta, poi, in nome di questa difesa della “destrità”, al tacito assenso nei confronti di posizioni indifendibili che scivolano verso l'estremismo.

E allora se la destra che sentiamo “nostra” preferisce parlare “a tutto campo” più che con Stracquadanio, “altrove” più che con Capezzone, con “altri” più che con qualche compagno di strada obbligato, non può essere una colpa. È una questione di sostanza e di forma (ma anche la forma è sostanza, a suo modo). Ed è, in fin dei conti, una questione di libertà. Ecco perché c’è chi ha voglia se non di festeggiare, almeno di sorridere. È voglia di parlare a tutti, è una spinta a slegarsi da vecchie etichette, ordini di reggimento e barricate identitarie. Ed è forse questa la vera “lucida follia”, altro che.

3 agosto 2010

x ha detto...

toto-zanzara de Milan



Milano - Il verdetto mette sullo stesso piano vandalismi e interventi d’autore
Reato anche i graffiti artistici
Il giudice condanna l'artista Davide Bros.
La sentenza: ogni disegno altera l’estetica del bene

Ospite scontato Sgarbo Sgarbi (cosi magari gli chiede se conosce la ex-fidanzata di Lucianone Gaucci, baciata dalla dea bendata!)

francesco.caroselli ha detto...

@ francesca
si vede che Marcello Veneziani ha una fissa con il terrorismo...
Ricordo ancora (quando non conoscevo la pochezza di quest'uomo) nil suo pensiero post 11settembre

solo i musulmani compiono degli atti tanto vigliacchi come gli attentati terroristici

x ha detto...

quello che hanno detto or ora CIRINO POMICINO all'esterrefatto Cruciani e CHIARA MORONI in Parlamento tutta la vita!

CALIENDO SI DOVEVA DIMETTERE PER OPPORTUNITA' POLITICA!

x ha detto...

L'incalzare degli avvenimenti fa fare gli straordinari ai blogger!

Un consiglio.... visitate il blog di Nonunacosaseria!

ciao

sto seguendo ADP dal Sig. Teresio!

francesco.caroselli ha detto...

stasera super TG3.
Vero show fra Raisi e Lupi.
Qualcosa mi dice che Crux attingerà a questo teatrino come contributi multimediali.



Cos'è che Crux ripete(va) come un mantra fino a qualche tempo fa?
Non voglio entrare nel merito delle vicende, a me interessa la parte di entertainment, le reazioni "a pelle". I dettagli mi annoiano, non sono interessanti.

Mi pare che abbiamo un'eccezione.
Fini e la casa di Montecarlo.
Per carità argomento interessantissimo.
Ma per chi fa un certo tipo di giornalismo.
Ad esempio il mattinale delle procure (Cicchito Copyright)...
Nonostante quelli del Fatto Quotidiano supportino Fini e la sua corrente Futuro e Libertà, PER COERENZA, non si sono potuti esimere di dar conto, e di investigare a loro volta, su questa vicenda.

Ma Cruciani?
Come mai tutto questo interesse per un fattucolo insignificante?
Dov'è il reato?
Fini ha dato ad un prezzo (basso?) una casa di proprietà del partito ad un neo-familiare.
Embè?
Sranno quelli del partito a rendergliene conto semmai.

Scusa Cruciani ma la P3?
La P3 pare che avicinasse giudici costituzionali, decidesse nomine di Giudici a Milano, preconfezionasse dossier anti-caldoro, volesse influire sulle sentenza che riguardano Formigoni e la sua lista....
Cose tutte da dimostrare e va bene, ma la differenza fra Fini& (la casa monegasca) e la P3 mi pare evidente.



Per non parlare di Marcello Dell'Utri.
Com'è, come non è, per Giuseppe Cruciani, Il noto bibliofilo Marcello non deve dar conto a nessuno delle sue frequentazioni mafiose.
...e nemmeno delle miriadi di prove.
A MDU chiediamo invece notizie sui diari di Mussolini, scottante attualità.



Ah la coerenza, questa sconosciuta!

francesco.caroselli ha detto...

Enrico Letta è nato vecchio.
Dopo In Onda e tg3-linea notte- due performance FOLGORANTI non voterei il PD nemmeno sotto tortura, almeno finchè c'è quello nel partito.


Cihiedo a gran voce:
GILIOLI FISSO TUTTE LE SERE
Magari in staffetta con Telese.

Michele R. ha detto...

Dichiarazioni di B.

Da che pulpito viene la predica quando afferma:
""C'è qualcuno che ha speranza verso un leader che è al centro di notizie poco chiare che dovrebbe spiegare"

si dovrebbe quardare allo specchio visto che sono sedici anni che va avanti non spiegando niente dei suoi numerosi lati oscuri.

Cominci ad esempio a spiegare perchè ospitava un mafioso in casa.

x ha detto...

TOTO-ZANZARA......ora e sempre FORZA GNOCCA!

A Tor Crescenza
La deputata pdl Mariarosa Rossi (bella come una Madonna)
«Le mie feste
per il morale del Cavaliere»
«Dopo la rottura con Fini, il premier aveva la faccia scura. Così ho radunato un gruppone di venti deputate»

Gabriele, Monza ha detto...

Il "va bene chiunque, tranne B." significa anche che Bersani e' consapevole di essere perdente contro qualunque candidato della destra.

E' triste, ma e' cosi'.

Per vincere, oltre a una nuova legge elettorale, ci vuole un Uomo Nuovo, e il PD non ce l'ha. Con buona pace dello stesso Vendola.

Che gli piaccia o no, la Sinistra per vincere dovra' sempre piu' guardare al centro e sperare che un Montezemolo o qualche esponente della Societa' Civile vogliano impegnarsi in prima persona senza delegare ai membri della Casta o della Cricca.

L'alternativa? Una sola: perdere, perdere, perdere.

Unknown ha detto...

"Bella come una Madonna" chi, questa qui? http://www.flickr.com/photos/consiglionazionale/3064836323/