Chi può ancora avere dubbi che nel nostro scenario politico esistano tre distinte destre? Con il post di oggi conto di darne un'ulteriore riprova.
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LA DESTRA XENOFOBA…
Ci ha riprovato, Giuseppe Cruciani, durante la Zanzara di venerdì, e gliene do atto, a trovare qualcuno della giunta di Coccaglio che chiarisse meglio la vicenda del "White Christmas". E un assessore lo aveva pure trovato, ma poi dopo poche battute è caduta la linea, e quello non si è più fatto trovare.
A quel punto, a Crux non è rimasto che ricontattare Mohammed, il cittadino italiano di origine marocchina, residente proprio a Coccaglio, che già nella puntata precedente aveva dato conto di chiari abusi (visite notturne a casa, perquisizioni senza mandato) perpetrati su di lui da membri della polizia locale, per farsi ribadire ulteriormente i fatti, ma senza che nulla di nuovo venisse aggiunto.
A me sembra pazzesco che il racconto di Mohammed, un'autentico esempio della peggior xenofobia, sia sostanzialmente passato in cavalleria, senza venire ripreso da altre testate giornalistiche. Per me è roba che scotta. Ma forse sono io che ho una concezione del giornalismo antiquata e/o irrealistica.
…QUELLA IDEOLOGICA…
Riguardo la Zanzara di venerdì, poi, l'unico altro frammento di cui rimarrà per qualche giorno una minima memoria è rappresentato dal lunghissimo e surreale intervento del senatore PDL Giorgio Stracquadanio, che ha fatto seguito all'intervista rilasciata da quest'ultimo a Luca Telese e pubblicata sul Fatto.
Dico "surreale" perché il dialogo/siparietto tra Stracquadanio e Cruciani è stato un alternarsi di reciproci sbaciucchiamenti e di momenti in cui invece il conduttore della Zanzara sparava i suoi "bah", i suoi "però", i suoi "insomma" di fronte ad alcune perle, da parte del senatore, di puro cieco berlusconismo militante, parzialmente indigeste anche per uno con lo stomaco d'acciaio come Cruciani. Berlusconismo senza se e senza ma, condito da un'immensa, palpabile presunzione di superiorità morale e intellettuale. Riporto qui di seguito alcuni esempi dello Stracquadanio pensiero, che credo parlino da soli:
- La lista delle persone colpite dall'editto bulgaro doveva essere più lunga
- Il TG1 non è poi così filo-governativo, in quanto il notista politico Marco Frittella, prodiano doc, pesa più di Minzolini.
- La legge sul processo breve non è ad personam.
- Non c'è nessuna contraddizione tra la presentazione del ddl sul processo breve e l'annunciata volontà di Berlusconi, subito dopo la bocciatura del Lodo Alfano, di presentarsi alle udienze dei processi.
Che dire… Di fronte ad una tale arroganza intellettuale, frutto di pura ideologia berlusconiana, io alzo le mani. Perché di questo stiamo parlando: ideologia. Quella che porta a plasmare ogni evento, ogni episodio, ogni situazione al proprio credo, quando in realtà dovrebbe essere esattamente il contrario.
…E QUELLA DAL VOLTO UMANO
Sabato scorso ha destato scalpore lo “stronzo” rifilato da Gianfranco Fini a coloro che discriminano le persone, e a maggior ragione i bambini, sulla base del colore della pelle o della provenienza geografica. In realtà, essendo a mio avviso la considerazione di Fini, al di là dell'epiteto che magari poco si confà ad una carica istituzionale, di un'ovvietà che solo uno stronzo può contestare, io sono rimasto maggiormente colpito da un altro passaggio del discorso del presidente della Camera, riferito a come i quotidiani trattano certi fatti di cronaca. Eccolo:
“Titolare che un rumeno o un eritreo hanno compiuto uno scippo è un modo scorretto, superficiale e impreciso di informare. La stampa sbaglia. Sarebbe bello se l'informazione non titolasse con riferimenti etnici, perché altrimenti si forma nei cittadini la convinzione che ci sia un'equazione tra lo straniero e il delinquente. Uno scippatore è uno scippatore e basta.”
Sottoscrivo anche le virgole. L'ho già detto una volta: non so se Fini un giorno abbia battuto la testa o se il suo cambiamento sia frutto di un lungo travaglio interiore, ma sono felice di abbeverarmi a questa sorgente di speranza. Speranza che anche in Italia possa esistere, oltre alla peggior destra xenofoba e a quella ideologicamente berlusconiana, anche una destra dal volto umano.
***
Chiudo, per oggi, con un gesto di riconoscenza. Ringrazio, dal più profondo del cuore, il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi per quanto ha dichiarato nella sua intervista a Repubblica pubblicata oggi.
Sono parole tanto forti quanto coraggiose. E molto, molto, molto radiolondrabili (ma naturalmente Cruciani non avrà mai il fegato di schernire l'ex presidente. O forse sì?). Non perdetevele. Se poi sarà il caso, ne riparliamo domani.
UPDATE DEL 24/11/2009: le parole di Ciampi sono state completamente ignorate da Cruciani. Neanche un cenno. Nada. Zero. Nothing.
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Questa storia pazzesca del White Christmas mi ha riportato alla mente la celebre scena dei "nazisti dell'Illinois", nel film "The Blues Brothers".
I nazisti dell'Illinois...
Io li odio i nazisti dell'Illinois
31 commenti:
Splendido l'articolo di Ciampi, che sottolinea con forza che il degrado delle istituzioni, della giustizia e della democrazia, conduce ad un degrado dei valori, dell'etica collettiva, della morale civile.
Per constatare questo, basta accendere la televisione e notare quante "idiozie" vi vengano trasmesse quotidianamente, soprattutto nelle fasce di maggiore ascolto. Credo che la televisione sia lo specchio della nostra società, ed i falsi valori che da essa vengono continuamente propinati, corrispondano al livello di educazione e di coscienza civica presenti nell'uomo contemporaneo.
lele
Buongiorno,
Cruciani ha tenuto in linea Stracquadanio per un tempo che a me è perso infinitamente superiore a quello che normalmente dedica agli ospiti. Per fargli dire cosa? Banalità iperberlusconiane.
Poi però si piccava di far notare quanti sms gli sono arrivati che lo criticavano per questo atteggiamento.
Una noticina su questi leghisti che fanno i cattivoni.
Il sindaco si fa negare al telefono dalla mamma. L'assessore non si assume responsabilità, neanche del nome.
Tanto bravi a tuonare le loro prese di posizione razziste (ah no, il razzizmo non esiste), ma quando c'è da prendersi le proprie responsabilità e difendere le proprie idee, sono subito pavidi e introvabili.
Se io fossi uno che vuole levarsi dalle scatole tutti gli stranieri e avessi votato questa gente, pretenderei che il mio sindaco avesse il coraggio di dire: "Io caccio via gli stranieri, perché i miei elettori non ne vogliono vedere neanche uno, se qualcuno ha qualcosa da dire venga a dirmelo!" E poi giù con un po' di argomentazioni ipocrite.
Ma un sindaco che non si fa trovare e un assessore che nega tutto proprio mi darebbero fastidio.
Saluti
Tommaso
Anch'io appena letto l'articolo-intervista di Giannini a Ciampi ho pensato a radio londra (a proposito di radio londra di venerdì: se i polacchi danno del comunista a D'Alema tutto ok, se i brasileri danno del fascio al governo.. tuoni e fulmini).
Su Stracquadanio hai dimenticato di dire che Cruciani ha introdotto il senatore (fondatore, nientepopòmenoche de "Il Predellino")evidenziando quanto fosse grande la sua stima nei suoi confronti.
Buongiorno,
In fondo l'analisi di Authan è la conferma che anche a destra è fallito il progetto bipolare: di fatto le tre anime descritte sono riconducibili sostanzialmente a Lega, Forza Italia ed Alleanza Nazionale. Come se SB non fosse mai salito sul predellino. A differenza che a sinistra, e pur in presenza di analoghe differenze ideologiche interne, il tentativo bipolare non ha massacrato l'allenza in termini elettorali.
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Tra i tre leader della destra sento sicuramente Fini come quello a me meno lontano: non posso però che rimproverargli l'ipocrisia di una alleanza con un partner come è la Lega, dalla quale sembra lontano almeno quanto e forse più della sinistra...
Il sospetto è che o l'alleanza o le posizioni progressiste di Fini siano ipocrite e strumentali, e che ancora una volta ci si trovi in realtà in presenza di posizioni cerchiobottiste.
Saluti
Paolo l'isinuante
Andrea,
Negli "sbaciucchiamenti reciproci" che ho menzionato includevo pure la dichiarazione di stima che tu hai sottolineato.
Nota off topic: il titolo dell'editoriale di oggi di Luca Ricolfi, sulla Stampa, dedicato in parte alla querelle Brunetta/Tremonti, contiene un'ironia involontaria (o no?) formidabile :-))
Ciao,
authan
@ Authan:
Tremonti e Brunetta: colpi bassi.
Paolo il pagliaccio
Funziona!
anch'io ho trovato che il siparietto di venerdì con stracquadanio sia stato la quintessenza del doppiopesismo crucianiano: di solito sprezzante e sbrigativo, specie sulle presunte posizioni antiberlusconiane, con lui un lungo tappeto rosso intervallato da qualche molle "mah", "uhm", "boh".
eppoi il capolavoro, prova del suo finto terzismo: quando un ascoltatore gli ha chiesto cosa pensava del ddl sul processo breve, si è limitato a rispondere che per lui è un escamotage per togliere le castagne del premier dal fuoco della giustizia. MA SI E' GUARDATO BENE DALL'ENTRARE NEL MERITO. cruciani, si può sapere una sua opinione riguardo allo stato di necessità e urgenza dei processi personali del premier? si può sapere cosa pensa di una politica bloccata da 15 anni da questioni personali? si può sapere cosa pensa dell'eventualità di un premier accusato di CORRUZIONE di un avvocato, per di più autore in passato di aver fatto CORROMPERE giudici dai suoi avvocati?
basta con questa scorciatoia del cinismo in cui crede di dimostrarsi super partes solo perché non pretende di spacciare una cosa per un'altra; si esponga per davvero, entri nel merito delle accuse per favore.
Mauro
Lancio un'idea al curatore di questo blog: perché non fare tutti i giorni una specie di "toto-zanzara?"
Siccome il post appare sempre il giorno lavorativo successivo alla trasmissione cui fa riferimento, sarebbe molto divertente ipotizzare quali saranno i temi della puntata del giorno. Io credo che questa sera, Cruciani parlerà di questa vicenda della "pausa pranzo" da abolire.
Si accettano altre proposte...!!!
Un amico mi aveva detto di questo blog. Complimenti all'editorialista ... però dovreste essere più indulgenti con cruciani, in fondo se devo scegliere tra radio popolare e la zanzara scelgo la zanzara proprio perchè fa girar le palle.
Per quanto riguarda Fini, a me non sta per nulla simpatico, e ho il sospetto che certe dichiarazioni siano frutto di fredde strategie politiche; il dubbio mi viene da tutta questa attenzione per temi come il voto agli immigrati e i tempi per ottenere la cittadinanza (cose che fan tanto arrabbiare la lega ma sono poco importanti) e trascura il nodo centrale: i clandestini.
Tutte le proposte di Fini riguardano i regolari, ma il problema è che, grazie alle leggi italiane, centinaia di migliaia di stranieri che potrebbero vivere e lavorare regolarmente sono costretti a vivere da clandestini e lavorare in nero; questo porta, oltre agli ovvi disagi per queste persone, all'impossibilità di distinguere persone oneste da criminali.
Di questo Fini non si interessa.
Che poi i finiani siano un po' meglio di st'altri che stanno a destra è vero ma non ci vuol molto; quando poi risultano anche più chiari e decisi di quelli di destra la cosa non rallegra ma mette tristezza.
Su Stracquadanio: ci si arrabbia quando Cruciani fa sentire le stronzate di DiPietro; questa volta ha fatto sentire un bel esempio di demenza berlusconiana ... che ci si lamenta. Trovo ben più dementi le riletture di don Livio Fanzaga; in cui si cerca di far passare uno stronzo ignorante per un fine umorista
su fini: non credo (come francesco) che sia solo un calcolo politico. non so quanto posso fruttargli; la paura degli immigrati è così diffusa e per certi versi trasversale che non capisco dove vorrebbe andare a parare se fosse un calcolo.
sul toto-puntata: di sicuro stasera si parla della pausa pranzo, se c'è un argomento inutile di sicuro il crux ci si butta.
ne approfitto per esprimere un mio veloce commento sulla faccenda. detesto pensare ai complotti, fare dietrologia, etc.. pero'riesce davvero difficile non pensare a questa storia come una "arma di distrazione di massa". visto soprattutto l'immediato risalto che tutte le principali testate hanno dato a questa uscita.
per dirla alla cruciani: ma di cosa stiamo parlando? di non mangiare, di farsi delle flebo davanti al pc? cos'é questa "abitudine italiana"? fra l'altro mi sembra alquanto imbarazzante per il ministro, perchè dà l'idea di quali ambienti sia uso frequentare (per pensare alla pausa pranzo come un danno alla produttività mi immagino 2ore a tavola,con 15 portate di antipasto, 4 primi , 3 secondi e mascarpone finale).
ultima cosa: ieri ho visto l'inizio di report. intervista a stanca: non ha alcuna intenzione di dimettersi dall'incarico di parlamentare a seguito della nomina ad a.d. della società che gestirà l'expo. la quale società, ha già assunto un'ottantina di persone ed ancora non si intraverde l'ombra di un progetto concreto, di ...nulla. se qualcuno segue un po' le vicende milanesi sa di cosa parlo.
corro con la mente a una quindicina di mesi fa, al clima anti-casta diffuso nel paese. e ancora una vola mi riesce difficile non fare dietrologia
Che tristezza la spiegazioncina di Sgarbi sui significati e le accezioni etimologiche della parola "stronzo"... :((
A proposito dello sdoganamento della parola stronzo da parte del presidente della camera Fini,sentite,sul mio blog,la domanda che ,stamattina,alessandro milan ha fatto a Borghezio su radio 24...
http://ilguiscardo2009.blogspot.com/
Parlare di Coccaglio per me è come sparare sulla crocerossa. I razzoleghisti non si smentiscono mai. Mi preoccupa il fatto che non raggiungano mai il limite della decenza. Cosa ci prospettano per il futuro. Caccia al magrebino? La notte dei cristalli della brianza? O un bel rogo di libri di Verga, Pirandello e Saviano ...
Quando sento la fatidica frase "padroni a casa nostra" mi si accartocciano i testicoli.
Fini legittimamente esprime opinioni lontane dalla sua storia politica. Ben venga.
Perchè non ci scandalizziamo di politici voltagabbana che siedono sugli scranni, alla corte di Silvio, e un tempo alzavano il pugno chiuso e altri sfoggiavano il garofano rosso.
Almeno Fini si sta evolvendo in meglio e non credo che sia solo opportunismo, visto che il suo elettorato di riferimento non è poi così emancipato culturalmente.
E poi da quando ha dato degli stronzi agli xenofobi .... che dire: GRANDE.
Pasquino
Scusate ma dare degli Stronzi a chi è razzisti è troppo poco.
Insostenibile lo sproloqiuio di Straquadanio. Becero e strafottente ben oltre il limite dell'insulto a chi tacitamente ascolta e non può controbattere.
Saluti.
Uno scippatore è uno scippatore, non c'è distinzione etnica, vero.
Un razzista è un razzista, non c'è distinzione politica.
La replica di Calderoli – la bestia – all’uscita di Fini: “Stronzo è anche chi illude gli immigrati, il nostro non è il paese del Bengodi”
Peccato che forse gli sia scappato quello che il primo ministro ha dichiarato in proposito non tanti mesi fai, quando si è recato in visita privata a Tunisi
Per fortuna la rete ha recuperato il messaggio di Berlusconi al termine di un incontro con il presidente tunisino Ben Alì.
Messaggio in un programma della televisione satellitare tunisina Nessma Tv (di cui Mediaset ha … acquistato il 50 per cento di azioni insieme alla società di Tarak Ben Ammar Quinta Communications), quindi di fatto di (com)proprietà del Cav.
Il Berlusconi “africano” è molto diverso da quello “italiano”.
Il nostro Premier infatti, in riferimento agli immigrati, sostiene in quella tv la necessità di “aumentare le possibilità di entrare legalmente in Italia” (alla faccia delle quote!), che il nostro Paese ha “il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con totale apertura di cuore, e di dare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, di una casa, di una scuola per i figli e la possibilità di un benessere che significa anche la salute, l’apertura di tutti i nostri ospedali: questa è la politica del mio governo”.
http://www.youtube.com/watch?v=9blS8S_J_I4
(con sottotitoli per Calderoli che non conosce il francese)
buongiorno
Francesca
Il sindaco Tosi (ospite a Canale 5 domenica pomeriggio) riguardo a Coccaglio ha dichiarato che il sindaco bresciano ha esercitato normali azioni di controllo.
Applausi dalla Santadechè.
Domenica notte nel bel programma di Monica Maggioni (ex-giornalista embedded dal fronte di guerra)si è appreso come nella marca trevigiana la Guardia di Finanza stia esercitando normali azioni di controllo appostandosi fuori dei bei locali alla moda e annotando i numeri di targa dei macchinoni di lusso (prezzi in concessionaria dai 60 mila euri a salire) di quelli che poi risultano contribuenti da 20.000 euri di imponibile per il fisco.
Applausi.....
A me è piaciuto ieri sera Aldo Cazzullo che a proposito di Balotelli ha affermato, senza repliche da parte di Cruciani, che in Italia l'odio razziale ESISTE!
@ Pasquino:
è normale e auspicabile che le idee cambino, ma trovo strano e sospetto quando invece di evolvere si trasformano nel loro opposto: come ricordavano in trasmissione ieri sera Fini (che adesso plaude alla iniziative anti omofobe della Carfagna) dieci anni fasi si esprimeva vigorosamente contro i maestri omosessuali accostandoli ai pedofili, e sugli immigrati, anche se un po' più sfumato il ribaltone è stato analogo ( http://www.repubblica.it/online/sessi_stili/fini/gay/gay.html e http://www.libero-news.it/articles/view/595742 ).
Guardo con lo stesso sospetto la trasformazione dell'ex libertario e mangiapreti radicale Rutelli nell'attuale bigotto centrista: in entrambe i casi mi pare che almeno una delle due posizioni assunte nel tempo rinneghi i fondamenti ancestrali del proprio modo di pensare.
Per dirla alla Gattuso: è molto difficile che chi nasce quadro muoia tondo... ma a molti politici capita.
Saluti
Paolo l'antropologo
se c'è un campione del mondo di salto della quaglia.... questo è sicuramente Sandro Bondi!
Per non parlare di Gaetano Quagliariello. Spesso il grande Vittorio Zucconi usa l'espressione "salto del quagliariello" al posto di "salto della quaglia".
Pero' su Fini fatemi dire una cosa. Io distinguerei il suo cambiamento da quello di un Bondi, di un Quagliariello, di un Capezzone, ecc., dove il salto della quaglia coincide con un salir sul carro del vincitore, cosa che porta a generare legittimi dubbi (certezze no, ma dubbi si', eccome!) su possibili questioni di opportunismo e di onesta' intellettuale non proprio limpida.
Nel caso di Fini questi dubbi, a mio avviso, non esistono. Fini sta rischiando moltissimo, sta mettendo in serio repentaglio la sua carriera. Una persona non si mette a correre sul filo del rasoio se non motivato da serie questioni di coscienza.
Magari mi sbaglio, eh, chi lo sa. Ma ad oggi io la vedo cosi'.
Ciao,
authan
@ Authan:
tra quelli che citi avrei delle perplessità a considerare Capezzone un voltagabbana tout court: è vero che è saltato sul carro del vincitore e che ne è diventato il piatto portavoce (!), ma, per quanto strano possa sembrare, tra radicali e FI - Pdl le affinità politiche sono maggiori di quanto si pensi, sia legate a singole persone (ad es. Della Vedova, Teodori,...), che per trascorse alleanze elettorali.
Comunque mi sta bene che Capezzone stia nel PdL: l'unica cosa che di lui rimpiango è la rassegna stampa a Radio Radicale...
Saluti
Paolo giacinto nel pugno
Da l'Unità di oggi:
Nelle carceri italiane muoiono in media 150 detenuti l'anno: un terzo per suicidio, un terzo per “cause naturali” e la restante parte per “cause da accertare”. I morti per suicidio sono una cifra impressionante: con 1005 casi accertati dal 1990 a oggi, in carcere ci si suicida ventuno volte di più che fuori.
Authan (come sempre) ha perfettamente ragione!
Slap slap....
Il presidente della Camera non puo' essere certo assimilato al cambiamento dei vari Dini, Mastella, Capezzone, Di Gregorio etc.
Fini ha rinnegato il fascismo, ha rivisto il propio giudizio su Mussolini e moltissimi convincimenti che coincidono con le posizioni ideali progressiste a sinistra.
A nessuno puo' venire in mente che lo abbia fatto per questo.
Gli va riconosciuto il coraggio di una presa di distanza sicuramente rischiosa in cambio della quale, al termine del suo percorso di riedificazione morale e ideologica, non avrà riconoscimenti dalla maggioranza del partito cui (ancora) appartiene.
ciao
F.
Fini è a mio parere soltanto un "grande" opportunista, alla stessa stregua della Lega: prima delle elezioni del 2008 alla fondazione del PDL dal predellino diceva "siamo alle comiche finali", salvo poi allearsi con Berlusconi, prevedendo la magra figura in termini di consenso elettorale che avrebbe fatto se si fosse candidato da solo. Accettando di allearsi con Berlusconi, fu premiato con il ruolo istituzionale che attualmente ricopre. Visto il calo di consenso da parte del Premier, ha iniziato a contraddirlo su tutto, salvo però restando fisso al suo posto e finendo però con l'obbedire (mi ricorda tanto il pessimo "maanchismo" veltroniano) a tutte le porcate antiistituzionali escogitate quotidianamente dai suoi alleati di partito. Le sue sparate sono invise dalla stragranza degli elettori del PDL, e fanno presa su qualche disilluso elettore di sinistra, ma a mio parere bisogna essere proprio fessi per farsi fregare da uno come Fini...
Elary
Toto-zanzara: stasera secondo me si parlerà anche della pubblicità di Fiordaliso di una ditta di mobili con "remake" di una scena di Shining. La pubblicità è stata incredibilmente ritirata perchè offensiva per le donne (???).
@ Anonimo di ieri delle 19.47
L'escremento compatto di forma cilindrica che risponde al nome di Vittorio Sgarbi....un "Umberto Eco de noantri" per Cruciani!
ha ragione Elary
dimenticare il "siamo alle comiche finali" all'indomani della fondazione del partito unico annunciata a Milano mentre si richiudeva la portiera dell'auto.... è un rospo ben grosso da ingoiare.
Ecco, oggi, per far bella figura con i finiani di Farefuturo (la Perina, la Ventura etc.) e gli "altri" (da Urso a Bocchino) potrebbe dire "Amici miei, allora presi un abbaglio, come succede, a volte si fanno grossolani errori di valutazione sulle persone".
Poi potrebbe approfittarne per continuare l'affondo sui razzoleghisti, quelli che gli avevano dato del matto, e aggiungere che con certe alleanze... non si sa dove si va a finire!
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