giovedì 26 novembre 2009

Impresentabile

E' tremendamente difficile commentare una puntata della Zanzara come quella di ieri, incentrata su temi, a mio avviso, di secondo, terzo, o quart'ordine. Mi limito a dire sue parole sulla persona di Renato Schifani, stimolato dall'intervento in diretta di Paolo Flores D'Arcais, il quale ha spiegato anche a voce, dopo averlo fatto in una lettera a Sergio Zavoli apparsa sul sito del Fatto, il motivo per cui ha deciso di declinare l'invito a partecipare ad un seminario organizzato dall'attuale presidente della commissione di vigilanza sulla Rai, dopo aver scoperto che a tale seminario era stato invitato anche il presidente del Senato.

Flores, in sostanza, non avrebbe voluto, in tutta coscienza, trovarsi nella condizione di dover stringere la mano a Schifani in quanto questi è l'ex avvocato di persone che poi in un secondo momento si sarebbe scoperto essere legate alla mafia (personalmente trovo questa pubblica manifestazione di disprezzo un tantinello esagerata, sebbene legittima, ma ognuno può pensarla come vuole).

Ora, io non voglio entrare nel merito delle rivelazioni sui trascorsi passati di Schifani in quanto non ho certezza che siano significative, essendo relative a tempi in cui l'attuale presidente del Senato esercitava la professione di avvocato in Sicilia, con tutte le conseguenze del caso in termini di onorabilità dei clienti con cui si era trovato a che fare. Certo, son notizie che fan storcere il naso, che non aiutano Schifani a farsi una buona immagine ai miei occhi, ma non sono comunque ciò che maggiormente concorre a far sì che io di Schifani abbia comunque una pessima opinione.

Spesso Cruciani ricorda come il presidente della Camera, Gianfranco Fini, stia tenendo una condotta particolarmente atipica. Fa politica attiva, rilascia di continuo dichiarazioni, si pone sempre al centro dell'attenzione, quando invece in passato tutti coloro che hanno coperto la medesima carica lo abbiano fatto con maggior discrezione. Tutto vero. Però mi chiedo: chi tra i due attuali tenutari della seconda e della terza carica dello stato, a guardar bene, rappresenta l'anomalia maggiore, Fini o Schifani? Chi è maggiormente "fuori posto"?

La risposta è facile se la domanda viene riformulata in quest'altro modo: posto che la carica dello Stato di riferimento a cui i presidenti dei due rami del parlamento dovrebbero maggiormente rapportarsi, quella a cui dovrebbero essere affini come pensiero, come operato, come interpretazione del ruolo istituzionale di garanzia, è ovviamente quella del Capo dello Stato, chi tra Fini e Schifani è giudicabile più distante, sotto tutti i punti di vista, da Giorgio Napolitano?

Non ci sono dubbi. Mentre Fini, al di là della recente parolaccia, sembra, nell'accezione migliore del termine, la "controfigura" di Napolitano (credo che nessuna sua dichiarazione possa essere letta come qualcosa che "il presidente della repubblica non avrebbe mai detto"), Schifani pare vivere con grande imbarazzo la dualità del suo ruolo: da un lato rappresentante istituzionale super-partes, dall'altro fedelissimo discepolo di Berlusconi, leader all'ombra del quale Schifani è sempre vissuto e tuttora, oggettivamente, vive. Una dualità che peraltro appare sbilanciata verso il versante berlusconiano, come dimostrano le sue recenti dichiarazioni sulla possibilità di elezioni anticipate. Colui che dovrebbe essere la controfigura numero uno del Capo dello Stato, è invece la controfigura del portavoce del presidente del consiglio. E scusate, ma a me ciò non sta bene neanche tanto così.

Morale della favola: indipendentemente dai trascorsi passati, come ha detto giustamente ieri l'ascoltatore Gianluca da Reggio Emilia, Renato Schifani come seconda carica istituzionale è im-pre-sen-ta-bi-le.

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Quello che Schifani non è...

"Perfect", Smashing Pumpkins (1998)




So far I still know who you are
But now I wonder who I was...


72 commenti:

Anonimo ha detto...

Cruciani si è discretamente imbelvito quando FDA dapprima ha affermato come in un Paese a democrazia avanzata come l'Italia, europeo o gli USA, con simili trascorsi e anche di minor conto, ricoprire un incarico di tale livello sarebbe impensabile, citando il solito esempio dei contributi non versati dal politico per la colf anche prima di entrare in politica.

(http://www.corriere.it/esteri/09_febbraio_03/obama_dimissioni_ministri_a08207a6-f21c-11dd-9d2c-00144f02aabc.shtml)

L'opinione pubblica insorgerebbe a chiedere rigore e rispetto delle istituzioni.
A seguire un ascoltatore ha rincarato la dose invitando Cruciani a riflettere su quello che la stampa estera scrive del nostro paese in proposito e, alla confessione di Cruciani di non aver tempo per leggere anche i giornali stranieri, si è beccato del poco professionale!

ciao
Francesca

ps voglio proprio vedere quale sarà il contributo multimediale di oggi....

cipper ha detto...

E intanto Schifani riceve minacce di morte dalla mafia. La faccenda si complica, o sono solo vecchi problemi di Famiglia?

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

concordo con il post di authan e specialmente con l'intervento di ieri dell'ascoltatore citato.

Ho voluto anche riascoltarlo perché mi sono trovato d'accordo completamente e ho trovato anche eccellente la scelta di parole e la chiarezza di idee.

In sintesi:

1) Schifani è impresentabile, per motivi politici e non giudiziari, almeno fino ad oggi.

2) La posizione di Flores D'Arcais è stata definita infantile e trovo perfetto questo aggettivo. Tutta l'opposizione gridata e giustizialista, rischia questa deriva.

3) È come minimo pretestuoso usare i clienti di un avvocato come scusa per sostenere la sua impresentabilità e, come ha detto l'ascoltatore, è falso che in un paese anglosassone uno Schifani (ripeto, con ciò che è provato fino ad oggi) non potrebbe presentarsi.

4) La manifestazione di piazza del 5 dicembre vedrà la partecipazione soprattutto di chi approva questo clima avvelenato, e accetta una soluzione che distorce il senso del diritto. Sostenere chi porta avanti questa linea vuol dire, a mio parere, andare verso un tipo di populismo diverso da quello cui tende il berlusconismo, ma non per questo più accettabile.

Se prendiamo come valido questo ragionamento, nessun avvocato potrebbe fare il parlamentare. Quale avvocato ha difeso solo innocenti nella sua vita professionale?

Detto ciò Schifani è im-pre-sen-ta-bi-le per il suo ruolo politico subalterno al capo e non super partes come ben argomenta authan.

Aggiungo una nota alla solita pochezza di Cruciani sul tema della sostituzione del direttore di RaiTre. Le obiezioni del tipo "Eh, ma Di Bella è bravo, farà bene", "Eh, ma Di Bella era direttore di RaiTre, non sarà mica filogovernativo", sono obiezioni atte solo
a perdere tempo e a
distogliere dall'unico vero tema che è il fatto che la decisione è ingiustificabile in un'ottica di azienda e ha esclusivamente motivazioni politiche.
Alle obiezioni da finto tonto, lo stesso Cruciani risponderebbe "Ma di che stiamo parlando?"

Saluti

Tommaso

Anonimo ha detto...

"La manifestazione di piazza del 5 dicembre vedrà la partecipazione soprattutto di chi approva questo clima avvelenato...."

non son d'accordo, il clima avvelenato c'è chi lo crea ad arte da 18 mesi e non è certo Di Pietro o D'Arcais, e si dovrebbe far passar tutto sotto silenzio?

Paolo il penalista ha detto...

@ Tommaso:

bel post, mi attacco per due note:

sul punto 3), che bisognerebbe dire dell'avvocato Ghedini, ex fronte della gioventù che difese uno dei due terroristi / serial Killer che componevano il gruppo Ludwig, responsabile di una quindicina di omicidi in 7 anni?

Per quanto riguarda invece la sostituzione ai vertici di Raitre mi è piaciuto sentire Cruciani tirare in ballo la mancata resistenza del PD quando era in attesa di definire il segretario: come se fosse stato il PD ad aver preteso la sostituzione del direttore. O meglio ancora come se, per il Cruciani che odia la lottizzazione in Rai, fosse il PD a doverlo difendere...

@ Francesca: purtroppo sia il fatto che non legga i giornali stranieri sia la scarsa professionalità come giornalista sono cose molto evidenti in Cruciani. Resta un buon conduttore...

Saluti

Paolo il penalista

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

Anche Ghedini è im-pre-... eccetera, ma non x chi ha difeso in passato.

Su Raitre, sono perfettamente d'accordo sulla critica a C

Ciao

T

Paolo l'efficientista ha detto...

@ Authan:

comincio a sospettare che anche Fini nel rispetto del suo ruolo sia meno impeccabile di come vuole apparire: nei fatti sta gestendo l'agenda della Camera calendarizzando solo le proposte di iniziativa del governo, il che è de facto essere estremamente di parte, al di là di quanto la forma dica...

Ieri mi sarei aspettato un po' più attenzione sullo scontro Tremonti Brunetta.
Trovo molto divertente che il ministro della PA, dopo aver sbandierato di aver fatto recuperare efficienza alla PA con la lotta ai fannulloni, si contraddica nei fatti chiedendo risorse aggiuntive: un motore più efficiente richiede meno carburante per erogare le stesse prestazioni...

Saluti

Paolo l'efficientista

Ciao

Paolo il giurista

Anonimo ha detto...

Cruciani è senz'altro più un conduttore che un giornalista, e questo lo dice lui stesso quando si definisce "conduttore radiofonico" piuttosto che "operatore dell'informazione" ad un ascoltatore che lo criticava. Asserisce lui stesso di fare una trasmissione "da bar", e l'unica cosa che lo distingue dagli altri è la sua particolare "nota di colore" che dà alla conduzione del programma.

Anonimo ha detto...

Io invece sarei curiosa di sapere che ne pensano oggi quegli elettori del PDL che han votato in cambio della promessa di abbassare le tasse, perchè li han convinti di come Prodi-Padoa Schioppa-Visco & Co. avessero messo le mani nelle tasche degli italiani, dopo il niet di Tremonti-il commercialista....

Vatti a fidare dei valtellinesi
:-((

Anonimo ha detto...

Il 5 dicembre chi scende in piazza lo fa per sacrosanti motivi. Ugnuno fa e deve fare opposizione o protestare come meglio crede, nei limiti della legalità ovviamente. Silvio non ama la Piazza perchè non è controllabile. C'è sempre una sinistra all'opposizione(che perde voti e consensi elettoralmente parlando) che vuole imporre stili, comportamenti agli altri, quasi fosse la portatrice del Verbo. C'hanno ragione solo loro !!!Posso dire una cosa alla romana: ma dateve na carmata !!!!!
Pasquino

Marco ha detto...

@Tommaso:
1) I motivi politici che rendono presentabile o no un uomo come figura istituzionale normalmente dovrebbero includere anche l'essere "al di sopra di ogni sospetto"
2) Come puoi etichettare aprioristicamente "tutta l'opposizione gridata e giustizialista" ammantandola di negativo? Esistono casi in cui "gridare" è doveroso e casi in cui è "infantile" ma non si può accorpare tutto sotto un'unica etichetta e bocciarlo in toto.
3) Ma scusa: dovendo scegliere tra uan serie di candidati per la carica di presidente del senato non pensi che l'avvocato dei boss sarebbe una scelta da scartare subito? Che messaggio si da al paese?
4) Volere il "clima avvelenato" non è a priori una cosa negativa, esistono situazioni in cui volere la "pace" significa accettare dei compromessi che non necessariamente si è disposti a tollerare. Una di queste situazioni potrebbe essere quella in cui c'è un tentativo continuo e reiterato di piegare tutte le istituzioni democratiche al servizio di un'oligarchia, che è ciò a cui stiamo assistendo in questi anni.

Paolo l'agit prop ha detto...

@ Paquino:

anch'io, come Tommaso, credo che le manifestazioni come quelle del 5 dicembre siano controproducenti per l'opposizione, anche se chi le organizza lo fa in pieno diritto e anche con fondati motivi: come dici è giusto che ognuno faccia come crede.

Penso invece che sia un errore credere che la piazza non sia controllabile: non solo in realtà lo è, ma è anche facilmente strumentalizzabile: guarda cosa è avvenuto con i due V Day di Grillo: alla fine l'attenzione è stata fatta concentrare sullo 0,1% di estremisti, oscurando tutto il resto.

Per cui men che meno Berlusconi la teme...

Saluti

Paolo l'agit prop

Anonimo ha detto...

Quoto Marco in toto, da 1 a 4!

ciao
F.

Vigneron ha detto...

Quoto Marco e disapprovo totalmente le buone maniere centriste di Tommaso: sembra Rutelli!

Anonimo ha detto...

Il 5 dicembre è anche la giornata in cui è prevista l’inaugurazione ufficiale dell’Alta Velocità tra Bologna e Firenze. Arriveranno a protestare nella stazione di Bologna i «ribelli» della Val di Susa e quelli di Firenze.
Ospite d'onore al taglio del nastro sarà Silvio Berlusconi.
I ribelli della Val di Susa, che il giorno dell’inaugurazione si divideranno tra Torino e Bologna, appoggiano in pieno la battaglia delle Due Torri. «Quello che stanno subendo i bolognesi — dice il capopopolo della Val di Susa, Alberto Perino — è quello che noi paventiamo da vent’anni a questa parte: quello che dicevamo noi lo dicevano e lo dicono esperti nazionali». A Bologna i no Tav più famosi d’Italia verranno anche per far sentire la loro voce sulla galle¬ria: «Manca la galleria di sicu¬rezza e mancano le finestre: mi auguro vada sempre bene, ma io quel treno non lo prenderò mai, la morte del topo non la voglio fare». Anche perché, dati geologici (recenti) alla mano che raccontano di un sisma di magnitudo 3.3 avvenuto sull’Appennino tosco-emiliano al¬l’alba del 9 novembre scorso, Perino aggiunge: «La dorsale appenninica è ad alto rischio sismico: se in galleria si incrociano due treni durante un evento sismico che può succedere?».

saluti da Venaus

Anonimo ha detto...

... mentre all'opposizione cadono come mosche i direttori di giornali, i governatori (che pure chiedono perdono in pubblico al papa!) e i direttori RAI.... gli unici a rimanere al loro posto sono solo gli impresentabili, parlamentari condannati, presidenti del Senato e candidati governatori.
Il mondo alla rovescia dell'era di Silvio I, re di Arcore, che mentre gli operai senza lavoro prendono manganellate dalla polizia, tratta l'accordo economico di divorzio dalla ex moglie con grande preoccupazione degli elettori che, secondo il sondaggio Ipsos, continuano a "gradirlo"....

F®Ømß°£ ha detto...

@Marco

1 e 3) Sono d'accordo con te, ma se di sospetto si tratta, di sospetto di deve parlare. Invece dalle pagine de Il Fatto si condanna sulla base di sospetti.
Se dal punto di vista giudiziario, definitivo, non c'è nulla, e mezza Italia ha votato per questi personaggi su cui i sospetti ci sono eccome, dovere dell'opposizione è sconfiggerli alle urne e non cercare in tutti i modi di affermare che sono dei delinquenti, quando le prove per dirlo non ci sono.

A me bastano quei sospetti per non votarli. Ma siccome solo sospetti sono, non pretendo di delegittimarli per quello. Sempre finché non ci siano sentenze.

2) L'atteggiamento di Flores D'Arcais è infantile, c'è poco da dire. Ho già scritto diverse volte quello che intendo quando mi dichiaro contrario allo stile urlato alla Beppe Grillo e in misura minore alla Di Pietro: trovo che usino metodi populisti che non portano nulla di buono in un'ottica di dopo B. Praticano una continua svalutazione delle istituzioni che può essere solo dannosa al paese. Questo è molto grave, e per questo, pur condividendo molte cose, non posso appoggiarli.

4) Bisogna decidersi: se il clima avvelenato è foriero di una sana rivoluzione con bagni di sangue e instaurazione di un nuovo ordine illuminato, ben venga. Ma se dobbiamo passare da un populismo all'altro, non avendo più un punto di riferimento per la Nazione, e continuando a essere in trincea gli uni contro gli altri armati (ma sempre seduti in auto con l'auricolare bluetooth), io preferisco dire che non sono tra quelli che l'ha voluto.

Saluti

Tommaso

F®Ømß°£ ha detto...

@Vigneron

Piano con il Rutelli :-D

francesco.caroselli ha detto...

Su Schifani
L'ultima rivelazione sul passato di Schifani c'è passata attraverso come se nulla fosse.
Tanto se è riuscito a passare indenne la notizia che era socio di mafiosi figurarsi cosa importa se LEGGITTIMAMENTE ha difeso dei quasi-mafiosi.

Ma noi Orma non ci stupiamo piu di tanto...
Il problema è che ci stiamo sempre piu abituando al peggio. In questo Cruciani è iper-colpevole.. con il suo annacquare e minimizzare continuamente (Il famoso minimizator!).
Cosentino secondo me è il cavallo di Troia delle Mafie e di Berlusconi.
Fra qualche mese quando e se Cosentino sarà eletto (è molto moooolto probabile) si presenterà il problema. Potrebbe andare a finire subito in carcere!
E allora li interverrà la legislazione cambiando qualcosa... Gia era si vociferarva di cambiare la definizione di reato di Mafia. (qualcosa che mi ricorda la dissociazione dei mafiosi stile BR).
Cosentino è come Ciancimino, tutti lo sanno che è mafioso e collusso, ma a causa dei magistrati (asini, vagabondi, collussi o semplicemente amanti del quieto vivere) nessuno approfondisce le indagini.
Cosentino ora è a capo del CIPE. Il suo predecessore era Galai dell'UDC, io sono calabrase è SO di chi stiamo parlando. Ma siamo pure riusciti a peggiorare. Perchè se Galati è un esponente della Casta politica (magari pure della massoneria un po storta) Cosentino proviene direttamente dalla Gomorra piu profonda, rappresentante di un mondo che provoca morti e tiene sotto ricatto intere province.

Se non ci "savianizziamo" un po tutti non abbiamo chances.
La vera omertà, anzi la nuova omertà, non è tacere, far finta di non sapere. Non basta. Ora serve DECIDERE DI NON VOLER SAPERE.

CMQ le due ultime puntate di Report e di Annozero sono state le migliori e le piu pericolse da almeno 1 anno e mezzo... è per questo che tutto tace??

francesco.caroselli ha detto...

Missione Marrazzo compiuta:
Si prla solo di quello e non piu delle escort di B.
Che geni!
Ma a proposito di Vespa, Minzolini e Gossip... ma adesso che vespa si è messo ad intervistare le amichete di Marrzzo perchè non intervistano le decine e decine di Orde di ragazze invitate a Villa Certosa???
Per Marrazzo mi dispiace tantissimo, anche perchè le sue dichiarazioni mi sono sembrate molto chiare. Mi demetto ma lasciatemi in pace!
Visto che ora non è piu presidente di regione l'accanimento verso di lui lo trovo veramente morboso

Anonimo ha detto...

vielen Dank Authan!

Smashing Pumpkins ist wunderbar und einwandfrei!

Gruss

Francesca

Anonimo ha detto...

Personalmente penso che l'avvocato che difende il gruppo ludwig o bilancia o il mostro di firenze rimane un professionista indipendente che fuori dall'aula del tribunale non ha nulla a che fare con i suoi clienti, diverso il discorso se diventi l'avvocato di mafiosi più o meno importanti per i quali diventi automaticamente della famiglia e non può essere altrimenti visto il modo di pensare di certe organizzazioni criminali.

Paolo il binettiano :-) ha detto...

Standing ovation per ilo post delle 16.09 di Tommaso.

Faccio anche la ola.

Paolo il binettiano :-)

Marco ha detto...

@Tommaso
I tuoi argomenti sarebbero validi e sensati in un paese normale e in una situazione normale. Il gioco al massacro delle istituzioni democratiche purtroppo è stato già abbondantemente avviato e non da Di Pietro ma da Berlusconi: tutti i pilastri della democrazia (stampa, magistratura, corte costituzionale, costituzione italiana, presidente della repubblica) nella propaganda Berlusconiana sono espressioni di volontà politiche a cui opporre la volontà "del popolo" (cioè dei vertici del PDL). E questa guerra di propaganda è funzionale per la guerra vera e propria che si realizza nel continuo tentativo di influenza ed occupazione di questi posti di potere. Di fronte a questo scenario o si "risponde al fuoco" oppure si dichiara la resa. Mi chiedo e ti chiedo: che senso ha in questo scenario un'opposizione "soft"?

francesco.caroselli ha detto...

@ Tommaso e Paolo il qualunque cosa
Schifani ora è impresentabile politicamente per quello che ha fatto, ma non possiamo dimenticarci delle collusioni della mafia prima.
Non mi sento Giustizilista o oltro.
Schifani ha redato il piano urbanistico di un comune che poi è stato sciolto per mafia. Non so se vi rendete conte che la stesura del exPRG è il provvedimento comunale piu sottopressione in assoluto da parte di interessi privati (qui da noi si dice che alla riunione per il PRG si ci va con la pistola in tasca)
E' stato socio di mafioso. Che volete di piu? La coppola storta?
Ora i mafiosi sono primari, banchieri e avvocati.
I requisiti per fare il politico (anzi non uno qualsiasi ma una delle più alte cariche dello stato) non sono solo una fedina penale pulita. Ma non vi voglio annoiare con le mie parole, come al solito vi riporto le parole di chi è morto perchè la pensava come me:
“l’equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico è vicino ad un mafioso, quel politico è accusato di avere interessi convergenti con l’organizzazione mafiosa, PERO la magistratura non l’ha condannato QUINDI quel politico è un uomo onesto.
E no! Questo discorso non va perché la magistratura può fare solo un accertamento di carattere giudiziario; ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria, che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Pero, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, cioè le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, cioè i consigli comunali o quello che sia, dovevano già aver dovuto trarre le conseguenze da certe vicinanze fra politici e mafiosi, che NON costituivano reato ma rendevano comunque il politco inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questo giudizio – scusate ma non ho capito le parole esatte -perché ci è nascosti dietro lo schermo della sentenza.
Guarda questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, tu non ne conosci gente che è disonesta ma non è mai stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe quantomeno, indurre SOPRATTUTTO i partiti politici a fare grossa pulizia a non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da fatti o episodi inquietanti anche se non costituenti reato”
Parole sante che potete sentire dalla sue viva voce qui:http://www.youtube.com/watch?v=wkXCtHHWCwY

PS- Quando Falcone fece arestare Ciancimino quasi tutto il mondo politico se lo voleva mangiare, gli quasi stronco la carriera di magistrato, e si penti tantissimo di averlo fatto nonostante sappiamo tutti che Ciancimono se le meritasse ampiamente.

francesco.caroselli ha detto...

standing Ovation a Marco per la risposta al sempre piu compassato Tommaso

Come si conciliano le paole di Tommaso:
"Se dal punto di vista giudiziario, definitivo, non c'è nulla, e mezza Italia ha votato per questi personaggi su cui i sospetti ci sono eccome, dovere dell'opposizione è sconfiggerli alle urne e non cercare in tutti i modi di affermare che sono dei delinquenti, quando le prove per dirlo non ci sono.
A me bastano quei sospetti per non votarli. Ma siccome solo sospetti sono, non pretendo di delegittimarli per quello. Sempre finché non ci siano sentenze."
Battere elettoralmente nelle circoscrizioni questi personaggi che hanno un potere del genere sul territorio è impossibbile. Se ti supporta la mafia hai gia vinto.
Anche il PD l'ha capito e infatti si sta imbottendo di Crisafulli et "similia".
La giustizia lenta e che non funziona serve soprattutto a chi la teme. I tribunali sono bloccati perchè non ci sono magistati. Chi è che vuole andare a fare il magistrato in quelle zone? O sei un colluso (anche fra i magistrati c'è pieno) o sei un martire.
Non si puo scaricare tutto il peso della legalità sulla magistratura. Come dice Borsellino: "non ci si puo nascondere dietro lo schermo della sentenza".

@ Authan
lettere a radio 24

F®Ømß°£ ha detto...

@Marco

capisco benissimo il tuo punto di vista, e non sono affatto per un'opposizione soft.

Anche io disapprovo il nulla che da troppo tempo oppone il PD.

Ma non posso approvare chi mentre un giocatore della squadra avversaria sta minacciando l'arbitro di rigargli la macchina se dà il rigore, prende l'arbitro e lo minaccia di spaccargli la faccia se il rigore non lo dà.

Tu parli di guerra. E io ripeto: se vogliamo fare la rivoluzione francese del 2000, con teste mozzate, con linciaggio del politico e del cardinale, ma sul serio, con il sangue con le cervella sui muri, allora va bene distruggere tutto e poi si ricostruirà, spero bene. Ma se la guerra è solo figurata, se è la "guerra" di chi grida vaffanculo al V-Day e poi torna a casa, la demolizione delle istituzioni è un fatto gravissimo.

B se la prende con la magistratura e con Napolitano, allora Di Pietro se la prende con "i politici tutti" (come se lui non lo fosse) e con Napolitano. Beppe Grillo differisce solo perché lui urla di più, non è un politico, ma ci guadagna bene sopra.

Il rischio è che troppe persone ritengano che non ci possa essere giustizia, che tutti i politici indistintamente siano manigoldi, cocainomani per di più e che non ci siano punti di riferimento saldi nel paese. In parte è già così.

In un clima del genere è un attimo perdere quel po' di democrazia che abbiamo, e come già detto prima, se non posso evitarlo, vorrei almeno non collaborare.

Saluti

Tommaso

Paolo lo sniper ha detto...

@ Marco:

ci sono modi diversi di rispondere al fuoco: esponendosi e senza prendere la mira oppure coperti e mirando bene. Grillo si è già fatto impallinare alla grande. Sarebbe sciocco farsi impallinare allo stesso modo dopo che si è già visto come è stato impallinati lui.

Saluti

Paolo lo sniper

Kappe ha detto...

Volendo questo blog evidenziare le contraddizioni del Cruciani aggiungo una mia considerazione non in linea con la discussione in corso. Ieri un radioascoltatore (forse di Napoli) commentava l'eufemistica "riforma della giustizia" asserendo che, così com'è concepita, potrebbe porre fine non solo ai procedimenti penali del premier senza una reale giusta assoluzione, ma anche a quelli di tanti altri in corso di giudizio e presumibilmente colpevoli.
Ecco come rispnde il garantista conduttore radiofonico:"già adesso molti processi non giungono a una conclusione".
Ecco.

Se lungo le strade si verificano numerosi incidenti mortali, quale incentivo migliore a mettere in commercio auto ancore più pericolose. Non fa una grinza.

Anonimo ha detto...

Berlusconi "chi non si adegua è fuori". Ecco il vero senso del provvedimento.

Bisogna "adeguarsi" alla volontà del padrone. Di reale e sentito per il bene del paese non c'è nulla. E' un provvedimento oggettivametne dannoso, ma bisogna "adeguarsi"...

Marco ha detto...

@Tommaso
Anch'io capisco il tuo punto di vista però non mi è chiaro come tu possa "non collaborare" a produrre il clima di scontro e al contempo auspicare un'opposizione dura. L'opposizione "dura" si fa manifestando, "gridando" e usando parole forti. Qual'è la tua idea di opposizione "non soft"?

Stefano ha detto...

Fantastico l'ascoltatote poeta che sta fravolgendo il crux come una mietitrebbia!
Povero crux, tenta inutilmente di alzare il ditino ma non ce la fa. Ricasca giù. Con le unghie sugli specchi!
Il poeta lo sta imballando vivo!
Crux ridotto a fieno!!!

Anonimo ha detto...

Ieri!!! sono d accordo con te, ma oggi
ha toccato il fondo come ha detto una
ascoltatrice, è alla deriva.

io non c è lo fatta ho spento la radio.

F®Ømß°£ ha detto...

@Marco

L'opposizione "dura" si fa ripetendo fino alla noia i fatti concreti, che non mancano, per attaccare i membri del governo che lo meritano. Da Berlusconi a Dell'Utri.

Io concordo sul fatto che Ghedini o Schifani siano persone che non sono degne di sedere in Parlamento, concordo al 100%, ma il punto, come direbbe il nostro, è che bisogna non votarli, bisogna convincere la gente a non votarli. Non è possibile pretendere che se ne vadano perché sono stati avvocati di delinquenti.

Mi pare che i leader di questa opposizione cosiddetta "dura" si dedichino con almeno altrettanta foga alla denigrazione delle istituzioni, quali Presidenza della Repubblica e Parlamento, all'unico scopo di carpire i voti degli "incazzati" coltivando spesso sentimenti qualunquisti.

Se si urla pretendendo che se ne vadano per via dei sospetti, delle voci, degli avvisi di garanzia, non si ha torto dal punto di vista morale, ma non può pretendere di aver ragione dal punto di vista legale.

Se si ripete tutti i santi giorni quali sono i sospetti e i procedimenti giudiziari che pesano su certi personaggi chiedendo un voto diverso, quella è un'opposizione democratica.

Se la maggioranza vota Berlusconi, la colpa è della maggioranza, di Berlusconi e del suo strapotere, di chi non ha regolato il conflitto di interessi, ma non si può dire che abbiamo un governo illegittimo, che uno se ne deve andare perché è condannato in primo grado, anzi no, perché è indagato, anzi no, perché era avvocato di uno che poi è diventato mafioso.

Mi dispiace che ci sia questa situazione, perché è evidente che tra gli elettori c'è molto più in comune di quanto ci sia nelle parole dei leader.

Saluti

Tommaso

Marco ha detto...

@Tommaso
Una sola domanda: perchè in italia ai tempi di mani pulite e in tutti gli altri paesi occidentali è "normale" chiedere le dimissioni di governanti inquisiti per reati gravi ed è consuetudine di questi governanti dimettersi mentre nell'Italia di oggi una fetta importante di opinione pubblica (di cui a quanto pare fai parte anche tu) considera "anomala" anche solo la richiesta di dimissioni???

Anonimo ha detto...

X Paolo
Ribadisco: la cosa che fa più incacchiare Silvio è l'opposizione della Piazza perchè non sempre può controllarla col suo strapotere mediatico, per denigrare e screditare chi "fisicamente" lo contesta. Silvio può censurare la Piazza, come fa sistematicamente, ma chi manifesta nel mondo reale e non solo in quello virtuale dei media non può essere interrotto con uno spot pubblicitario: ti sputa in faccia tutta la sua indignazione e l'amplifica come un'onda anomala che raggiunge tutti coloro che lo circondano. Silvio odia la Piazza che non sia preparata a suo uso e consumo.
Manifestare la propria disapprovazione non è necessariamente funzionale a un disegno politico, ma è una forma di libertà e partecipazione spontanea alla vita politica di chi non può dare voce alla sua indignazione nelle sedi istituzionali; "pacatamente" alla Veltroni.
La manifestazione al G8 di Genova, con tutti i suoi inqualificabili atti di teppismo e vandalismo e la tragica morte di un ragazzo, ci ha consegnato un governo incapace di gestire la situazione e nudo di fronte all'opinione pubblica. Tutto questo perchè c'era qualcosa di incontrollabile, ingestibile, non incapsulabile all'interno di un tubo catodico che filtra, smussa i toni e non fa percepire l'entità dell'evento.
Ogni manifestazione, ogni rivendicazione ostentata anche con toni accesi, dal mio punto di vista, è da accogliere positivamente.
Pasquino

francesco.caroselli ha detto...

@ tommaso
Ma perchè non rispondi mai alle mie argomentazioni?
Sono stupide?
Non vi piacciano le parole di borsellino che vi riporto?
Certo che le parole di uno degli ultimi EROI italiani sono difficile da contraddire.

@ Authan
L'altro giorno in "lettere a Radio24" una certa Gemma ha spedito una lettera che erano parola per parola il tuo post. L'ahai sentita?

francesco.caroselli ha detto...

Smashing Pumpkins orgasmici
Il best of l'ho consumato a furia di sentirlo.. poi ho comprato anche siamese dreams e mellon collie...

Stefano ha detto...

Sull'AscoltatorePoeta (pur talebano nel finale)

Penosetto il crux che per difendersi esagera una verità per negarla:
"Io leggo molto poco"
"Io non leggo"

Degno poi del LinoBanfi lo scamnio:
Poeta: "Manca la statura"
GC: "Io sono alto un metro e ottanta"

Molte polemiche potrebbero placarsi nel momento in cui il nostro cambiasse il nome del programma in BarSport (omaggiamdo così anche il LinoBanfi).
Pane al pane e vino al vino.

Anonimo ha detto...

Più che commentare l' articolo intendo dire molto brevemennte quello che penso di Cruciani e della sua trasmissione: lo ascolto perchè la radio non offre molte altre alternative valide in quella fascia di orario, ma alcune volte non resisto e cambio prima di arrivare a casa perchè lo trovo davvero arrogante e presuntuoso, poco umile (per non dire niente) e di parte oltrettutto! Non mi piace il modo con cui si relaziona a chi la pensa in modo diverso da lui, coloro i quali vengono spesso sovrastati dai suoi modi di fare arroganti e dai suoi giri di parole che Cruciani non utilizza per aprire ad un dibattito "umile" e produttivo ma solo per annebbiare gli interventi che lui vuol rendere poco chiari e confusi.

Anche stasera (dove già era partito secondo me MALISSIMO con delle affermazioni sulla Mannoia davvero poco condivisibili) ha finito per staccare un paio di telefonate che evidentemente non gli facevano comodo...

Saluti, Gian Maria

Anonimo ha detto...

@ Pasquino

"chi manifesta nel mondo reale e non solo in quello virtuale dei media non può essere interrotto con uno spot pubblicitario.."

ti quoto totalmente!
Io sono stata alle manifestazioni del 4 aprile al Circo Massimo e 3 ottobre in Piazza del Popolo con la CGIL e naturalmente non manchero' il 5 dicembre!

@ francesco caroselli

ti ringrazio personalmente dei post che qui offri, che leggo e rileggo, con contributi audio sempre molto efficaci .... strazianti talvolta ... e dici bene definendo ultimi eroi uomini come Paolo Borsellino.


@ Tommaso
che effetto ti fanno le parole del premier che ieri ha accusato i PM di spingere il Paese alla guerra civile... ?



ciao
Francesca

Anonimo ha detto...

Cosi come negherà fino alla morte che in Italia è in corso una deriva di intolleranza razzista, Cruciani, a costo di rifare figuracce come quella di ieri sera, continuerà a ribadire che la dignità delle donne non è calpestata in questo paese dove vige il codice (im)morale ispirato al berlusconismo.
Possano andare a quel paese la Mannoia, Michela Marzano e la Spinelli nei loro comodi ritiri dorati all'estero.
"Io non ci sto" ripete il Crux allo sfinimento!

povero.....

Paolo cunctator ha detto...

@ Pasquino:

per me le manifestazioni di piazza (come qualsiasi altra iniziativa politica) dimostrano la loro validità attraverso i risultati.

Quali sono stati i risultati dei V Day di grillo? Che, attraverso la manipolazione delle informazioni, mostrando unicamente gli interventi esagerati, volgari ed in parte falsi della Guzzanti e facendoli passare per lo specchio della piazza è stata facilmente squalificata l'intera iniziativa di Grillo e di chi gli sta vicino, favorendo addirittura il boicottaggio della più rilevante raccolta firme per una legge di iniziativa popolare della storia della repubblica. Non mi pare un gran risultato.

Analogamente per il G8 di Genova: se non fosse stato per una monumentale incapacità di gestione dell'ordine pubblico che è sfociata in alcune situazioni troppo evidenti (gli assalti alla Diaz, al corteo di via tolemaide, le torture di Bolzaneto, , la manifestazione sarebbe passata per un happening di prototerroristi, anche grazie a forze dell'ordine infiltrate e prove contraffatte. Se qualcuno tra i fidi del ministero dell'interno fosse stato un po' meno incapace nella Diaz sarebbero stati "trovati" coltelli, molotov, spranghe, bastoni, forse qualche arma da fuoco e tutto quanto "dimostrava" senza ombra di dubbio che era un covo di terroristi, squalificando tutti i partecipanti alle manifestazioni. E malgrado quanto emerso, nessuno dei responsabili conclamati ha pagato. Sei sicuro che la piazza non è manipolabile ed utile? Per il 5 riesco ad immaginare due scenari: le condizioni del tempo renderanno difficile partecipare ed i media sbandiereranno il fallimento di partecipazione; oppure, se ci sarà gente l'attenzione verrà focalizzata ad arte sugli aspetti deteriori presentando i partecipanti come i nipoti pavidi delle BR. E quando Santoro mostrerà il contrario non cambierà nulla, perchè in fondo è un fazioso che serve solo a convincere chi non ne ha bisogno... Come ne esci?

Come Tommaso credo che l'opposizione dura si faccia sbandierando errori e contraddizioni del governo e proponendo alternative. Perchè senza alternative non c'è modo ne motivo di cambiare.

Cominciamo a sbugiardarli:

Brunetta ha preso in carico una P.A. che stava in piedi con determinati stanziamenti, ha sbandierato per un anno e mezzo i risultati delle sue miracolose politiche efficientiste, adesso non deve rompere i co***oni chiedendo altri soldi, perchè stando così le cose alla P.A. DEVONO servire meno soldi per fare le stesse cose. Con una reale introduzione dei principi di meritocrazia la P.A. non si sarebbe in questa situazione: invece di chiaccherare di fannulloni come ha fatto Brunetta bisognava replicare i casi di successo e premiare e promuovere i loro responsabili, cosa che il ministro pseudo nobel non è stato capace di fare.

La finanza creativa di Tremonti ha portato nelle casse dello stato molti meno soldi di quanti erano stati messi a budget e ci ha riportati al solito inevitabile condono della destra (che peraltro ci avevano giurato che non si sarebbe mai e poi mai verificato): non si parli di lotta all'evasione almeno.

Il taglio dell'ICI si è tradotto nella negazione del federalismo fiscale promesso nel programma elettorale e nel taglio di servizi sul territorio: i leghisti ci promettevano invece di essere padroni a casa nostra, ci ritroviamo con un centralismo più spinto di prima ed altrettanto inefficiente.

E avanti.

La mia impressione è che in fondo anche a molti politici dell'opposizione piaccia il ricorso alla piazza perchè li solleva dal doversi far carico della responsabilità di scelte politiche non dissimili da quelle contestate: sulla precarietà del lavoro (e sulla crisi conseguente) ha fatto più danni Treu della destra, sul conflitto di interessi il centro sx non ha fatto nulla, sull'informazione ha partecipato alla lottizzazione come gli altri.
E a me non interessa contestare chi fa le scelte sbagliate, ma le scelte stesse, indipendentemente da chi le fa.

Saluti

Paolo cunctator

Anonimo ha detto...

Oggi marchettona del freak Oscar Giannino, che dedica un'intera puntata di 9 in punto al musicista (?) Ludovico Einaudi. Con sottofondi interminabili di nenie da istigazione al suicidio (difatti fanno spesso da "colonna sonora" alle cronache nerissime su Cogne, Perugia, ecc.), lo strambo Oscar cerca (e riesce benissimo) di far cambiare canale ai radioascoltatori. Si rimpiange persino quel weathercock di Santalmassi, che anni orsono occupava la suddetta fascia oraria. La collocazione del musicista in una trasmissione come quella di Giannino si può spiegare soltanto con l'ennesimo favore all'amico degli amici, visto il cognome e la mai celata parentela di Einaudi. Radio 24 sta a mio parere sempre più tradendo lo spirito con la quale è nata, finendo molto spesso nel varietà.
Dante Cruciani

francesco.caroselli ha detto...

Paolo ma sei proprio bravo...
Spiegami chi dovrebbe dire queste cose alla gente, anzi dove, in che programma televisivo?
Al massimo Santoro, ovvero il solito sovversivo e fazioso.

Ieri sera ho visto il tg di rainews24 e mi è sembrato che non stessi ascoltando un tg da giorni... ma on è vero, è solo che ascolta i tg "normali".

La veda male per lìItalia , ma propio male?

Anonimo ha detto...

Smascherata l'autominaccia di un collaboratore del Giornale, che si era scritto da solo una lettera di minaccia di morte delle Br, raccogliendo la solidarietà di moltissimi lettori. Ovviamente nessuna menzione di Littorio Feltri dello smascheramento della bufala.
http://www.lunita.it/news/italia/91818/cronista_del_giornale_si_autominaccia

Kappe ha detto...

@Marco

Io la vedo un po' come Tommaso. Sono un "ottimista rassegnato". Se si auspica a vivere in una società civile i mezzi da usare devono essere quelli civili. In questo senso sono convinto che solo attraverso le regole del gioco democratico si possa puntare a un equilibrio istituzionale. Regole pensate nei decenni a questo scopo (elezioni, suddivisione dei poteri...). Scendere in piazza e urlare fa folklore, ma le esperienze del passato insegnano quanto siano inutili. Penso al primo Vday che a Torino sembrava una specie di "rivoluzione dal basso", subito assopitasi. Quanto alle risoluzioni cruente, mi sembrano solo un passo indietro nella storia, perchè qualcuno deve pur condurla la massa, e vorrei sapere chi.
La conclusione è che B e i suoi lestofanti, a mio parere, non sono la causa dell'anomalia italica: ne sono l'effetto. Che il premier sia circondato da un'aura di peccato originale circa i suoi precedenti, le sue manovre, le sue amicizie (che poi sono anche la conseguenza del suo successo imprenditoriale) lo sanno anche i sassi, o per lo meno, volendo essere garantisti, lo percepiscono anche i sassi. Ma chi lo sostiene, alle urne, o non ha questa percezione, o ci convive bene perchè considera la furbizia (quella aumma-aumma per intenderci) una virtù e non un difetto.
Ecco perchè "ottimista rassegnato", rassegnato all'idea di essere circondato da tanti piccoli B più o meno furbi che dentro le urne diventano complici di quanto sta succedendo.

Anonimo ha detto...

DIETRO LE TENSIONI E LE RONDE (FALLITE)

LE SORPRESE DEL PAESE REALE

di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA
La vicenda delle «ronde» rappresenta uno di quei segni dei tempi che dicono la verità sull’Italia di oggi più di mille analisi sofisticate. La verità di Paese politicamente nevrotizzato, dove la politica è sempre più spesso impegnata a discutere con ferocia sul nulla, un Paese che il discorso pubblico dipinge troppo spesso quale esso in realtà è ben lungi dall’essere.

Le «ronde», ricordate? Per settimane e settimane la Destra, la Lega in modo particolare, ne hanno reclamato l’istituzione descrivendo una popolazione ansiosa di provvedere da sola alla propria sicurezza perché in preda alla paura, insidiata giorno e notte da delinquenti e immigrati malvagi, ma abbandonata a se stessa da polizia e carabinieri sopraffatti da una malavita soverchiante. Da qui, appunto, la necessità delle «ronde». Ma armate o disarmate? Con lo sfollagente o con lo spray al peperoncino? Con i cani o senza? Con divisa e stemmi o senza? Da qui, ancora, discussioni a non finire, vertici di governo, compromessi faticosi subito mandati all’aria, mentre dall’altra parte la Sinistra lanciava grida di allarme sullo squadrismo alle porte, la fine della legalità, la «manipolazione securitaria ».

Alla fine, come Dio vuole, si arriva alla legge che istituisce le benedette «ronde», sia pure abbastanza depotenziate rispetto ai propositi iniziali, e che accade a questo punto? Nulla, semplicemente nulla. Ci si accorge cioè che agli italiani, anche a quelli di Destra, di fare i «rondisti» non gliene importa nulla. Che anziché passare le serate a perlustrare il centro di Paderno Dugnano o le vie di Valdagno preferiscono guardare le televisioni o farsi la solita pizza. Al massimo — ma solo in quelle periferie dove serve, come a Milano — sono pronti a impegnarsi in un civilissimo «controllo del vicinato», come si chiama, senza tanti proclami e norme inutili. Insomma, trascorsi ormai alcuni mesi, il numero delle richieste di «ronde» pervenute al ministero degli Interni pare che non superi più o meno il numero delle dita di due mani. Si dice addirittura che in tutto siano tre.

La conclusione appare inevitabile: evidentemente il Paese reale non era affatto quella pentola in ebollizione, quel ricettacolo di rabbia e di passioni che a qualcuno piaceva immaginare. Non lo era e non lo è, se è vero che con la crisi e la disoccupazione che imperversano la manifestazione più eclatante di disagio sociale sono stati alcuni operai saliti in cima ad una gru. L’Italia di oggi, insomma, è una società che per la sua grandissima maggioranza ragiona e sa mantenere la testa a posto. È un Paese capace di giudicare, che preferisce qualche proposta concreta ai torrenti di parole. E che dunque non sa che farsene delle cose che invece quoti¬dianamente gli propone un mondo politico, il quale si sta sempre più abituando a cercare nella rissa e nell’insulto il compenso alla sua mancanza di idee e di programmi. Da tempo, in Italia, lo scontro politico serve puramente o a colpire l’avversario o ad almanaccare nuovi fantastici progetti di schieramento; e nel frattempo a coprire il nulla. Ed è sempre per questo, se è permesso dirlo, che quello che gli «arrabbiati» di tutte le parti chiamano con disdegno il «terzismo», in Italia non è altro che autentica intelligenza delle cose. E quasi sempre, aggiungiamo pure, carità di patria.

F®Ømß°£ ha detto...

@Francesca

L'effetto che mi fanno le parole di B lo puoi immaginare, ogni giorno che passa in cui lui è il mio PDC è un giorno di troppo.

Tuttavia sarebbe molto meglio se fosse solo lui o solo il suo schieramento di dipendenti e avvocati a urlare questo genere di idiozie.

Purtroppo c'è sempre un bel botta e risposta in cui si "alzano i toni" come usa dire nel vomitevole gergo dei telegiornali.

Non ha importanza ormai chi ha cominciato. Se si scende al suo livello, si fa il suo gioco. E mi pare che siano questi 15 anni che lo dimostrano.

Purtroppo non esiste una alternativa credibile. Ma, pragmaticamente, giocare a questo gioco di chi urla più forte sarà sempre fallimentare.

Se si avesse la forza, la capacità e la voglia di far sì che B urlasse da solo, sarebbe più facile farlo apparire per quello che è. Cercando di urlargli sopra gli si danno armi infallibili per poter continuare a fare la vittima mentre vittima non è.

@Francesco Caroselli

In parte avevo già risposto in post precedenti. Cerco di dirlo in un modo diverso:

Sono completamente d'accordo che gente come Schifani, Ghedini, Berlusconi, Dell'Utri, Cosentino e chi più ne ha più ne metta, anche negli altri schieramenti, non dovrebbero sedere in un parlamento di un paese normale.

Che si cerchi di informare la gente, di aprire gli occhi alle persone, di convincerle che si può pretendere di meglio per il Paese, è sacrosanto.

Quello che non posso condividere è che per far questo sia lecito ogni mezzo. Trovo fallimentare giocare al suo gioco.

Avere un atteggiamento speculare a quello di Berlusconi non può portare a una vittoria, le forze in campo sono sbilanciate.

Trovarsi in piazza per urlare "vaffanculo" sarà certamente catartico ma, come ha ben scritto Paolo, a cosa è servito?

Addirittura, grazie ai soliti esagitati si è riusciti a farlo diventare controproducente.

Se si vuole essere credibili, bisogna non sbagliare un colpo, si deve attaccare ripetutamente il bersaglio grosso, non farsi prendere la mano accusando tutti di tutto con l'unico risultato di aiutare i veri colpevoli a difendersi.

L'opposizione che mi piacerebbe è quella per cui ogni volta che viene sparata una delle solite balle dal berlusconiano di turno, si prende la parola e con sintesi e chiarezza si smonta la menzogna con fatti. Un po' quello che fa Travaglio, quando non è occupato a andare contro il tanto odiato PD, ma non in monologhi che vengono ascoltati solo da chi ha la sua stessa idea, bensì in risposta istantanea alle bugie.

Quello che vorrei è che Berlusconi perdesse sonoramente le elezioni perché la gente che è incazzata va a votare per mandarlo via, invece di andare in piazza a dirgli di dimettersi sapendo che questo non avverrà.

@Paolo Cunctator

Quoto abbondantemete il tuo post ultimo, specialmente sull'utilità di una manifestazione di Piazza. La retorica della piazza incontrollabile mi pare un tantinello debole, alla luce dei fatti.

Saluti

Tommaso

Marco ha detto...

@Kappe
Ok, ho capito perchè sei "rassegnato" ma mi sfugge cosa ti spinga ad essere "ottimista" :)

Paolo ha detto...

@ francesco caroselli:

il fenomeno grillo è cresciuto fino a quando è rimasto in ambiti nei quali aveva libertà d'azione (il web, i teatri). Quando è passato alla piazza e conseguentemente ai media tradizionali è stato stroncato perchè ha affrontato gli avversari in un campo dove era estemamente inferiore a loro.

Questo è stato un grosso errore strategico, nel senso letterale del termine, forse nato da una errata valutazione delle forze: in termini militari mai accettare battaglia in situazioni di inferiorità, perchè si viene sconfitti.

Vediamo di imparare dagli errori: credo che in questo momento la rete (e non i quotidiani, la piazza o Raitre) sia lo strumento che meglio permette la crescita dell'opposizione e la diffusione di informazione. Ripartiamo da lì.

E in tal senso, nel piccolo, con i tuoi post, stai facendo un buon lavoro.

Ho qualche piccola speranza che un giornale come il Fatto possa maturare sino a diventare un primo cambiamento nell'editoria dei quotidiani, per ora è estremamente acerbo, anche se riscopre il giornalismo d'inchiesta.

Saluti

Paolo

Paolo ha detto...

@ Tommaso:

se continui a scrivere post così ti invito a cena. A lume di candela :-)

@ Authan:

oltre 50 post dopo una trasmissione vuota come quella dell'altro ieri: direi che il blog sta assumendo fattezze ben diverse dal semplice commento alla zanzara: i miei pubblici complimenti (anche per come balli sul cubo!).
Chissà che anche Cruciani ci pensi un attimo.

Saluti

Paolo

Farina ha detto...

Buongiorno a tutti ! Proporrei di inserire l' intervento di Gianni d' Elia nelle perle della zanzara. Il buon Cruciani a volte mi fa pena ( intendo questo termine nella sua accezione piu' ampia) ma nello stesso tempo gli riconosco una leale generosita' nel concedere la linea a chi lo mette in grande difficolta' attaccandolo nei suoi ragionamenti che sposano cinismo e logica formale.Bravo Cruciani! quando posso lo seguo con piacere anche se lo vedo piu' disinvolto con Buzzanca , Sgarbi e Califano.

Marco ha detto...

Dice che non ha mai detto "guerra civile":
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=134504
maledetta stampa comunista!

Anonimo ha detto...

@ Tommaso

apprezzo la tua pacatezza, io che per natura son aggressiva.
Quello che dici è condivisibile pero' se pensiamo:

- in campagna elettorale Veltroni nemmeno lo nominava (SB) e lo trattava con i guanti bianchi... quando se n'è andato si è sentito sbeffeggiare con "... ne ho impallinati 7 (o 8 ho perso il conto o non ricordo bene) di segretari, il prossimo sarà ugualmente fatto fuori.... sono Superman"!

- il povero Soru (al quale pure il suo partito ha fatto carognate eh?!?) era molto educato con SB.... che al contrario lo definiva "fallito" o "serpente a sonagli" per l'urgenza di mettere al suo posto il figlio del suo commercialista!

Va bene tutto, ma certe cose non si possono proprio sentire da uno che sta all'onestà come Cicciolina alla castità.

E poi immagino che oltre a Di Pietro & Donadi (pero' quanto parla in TV lui pure eh!??!)tutti tutti si dovrebbero zittire, anche quelli che non usano i toni forti, che so...Scalfaro & Ciampi, il Panama presidenziale & Pierfurby, Cascini & Palamara dell'ANM... per lasciare on air solo il verbo di Silvio!?

ciao
F.

Anonimo ha detto...

Condivido il giudizio su Grillo, fenomeno sgonfiatosi impietosamente al battesimo della piazza.
Grillo si è anche sputtanato come persona all'indomani delle critiche mosse (al ministro delle finanze del governo Prodi) per la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi, colpevole di dare preziose informazioni alla malavita mettendo cosi a rischio le persone (lui pure!)

F®Ømß°£ ha detto...

@Francesca

ti assicuro che a caldo non sono una persona pacata, tuttavia credo quando ci si esprime scrivendo ci sia il tempo per riflettere e per trovare le parole giuste per dire le cose.

Ripeto ancora che non c'è una scelta dicotomica tra opposizione "con i guanti" e opposizione "con le vene del collo gonfie" a forza di urlare.

Gli articoli che Scalfari o D'Avanzo usano per attaccare il Premier non sono certo "vellutati". Le parole di Ciampi l'altro giorno non sono certo leggere. Eccetera

Tuttavia nessuno di questi è offensivo o sbraca o permette le facili critiche che le urla di un Grillo o di un Barbato permettono, pur dicendo spesso cose molto simili.

Quando dico che B deve essere lasciato solo a urlare dico urlare, non dico parlare.

Di Pietro non dovrebbe zittirsi, dovrebbe solo urlare un po' meno.

Ciao

T.

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

i tuoi complimenti sono molto graditi, visto che vengono dal numero due del blog :-D

Cena di pesce, visto che sei delle parti di Venezia? :-D

Anonimo ha detto...

@ aonimo delle 10.33

perchè, le minacce a Skifani.... secondo te, ci si puo' credere?

Anonimo ha detto...

Negli ultimi anni il consenso ha sempre più sorriso a chi ha alzato i toni (vede la Razzolega, il partito azienda di Silvio, l'IDV di Tonino). Partiamo da questo dato oggettivo. Probabilmente l'elettorato è coinvolto solo se si esasperano i toni e se si grida a gran voce che le cose non vanno come dovrebbero andare. Si continui a fare salotto e Silvio, con le sue balle, la sua politica di pancia, la sua spregiudicatezza e lo strapotere mediatico continuerà sempre a raccogliere frutti e a farsi i suoi affarucci, alla faccia della pacatezza della ragione e della riflessione. La politica è cambiata, il mondo è cambiato: da quando c'è Silvio questa è la politica vincente e bisogna combattere con le stesse armi. La gente comune legge sempre meno e guarda sempre più TV o naviga su internet. Solo il ridondande lascia traccia; pochi hanno voglia di ragionare. Quindi Silvio o si combatte con le sue stesse armi o rimarrà a cavallo, come un Papa, fino al suo passaggio a miglior vita.
pasquino

Kappe ha detto...

@Marco

"Ottimista" perchè cadere nelle maglie del più bieco qualunquismo tipo "è tutto uno schifo perchè fanno tutti schifo" significa la rassegnazione più, ce n'è in giro di menti illuminate. Significa privarsi del senso del quotidiano: il fatto stesso di andare a lavorare, pagare le tasse, rispettare un rosso (semaforo). Voglio coltivare la speranza che la gente capisca, magari quando è tardi (il fascismo in Italia è finito, e quindi i fascisti sono scomparsi, quando il Paese si è trovato col culo a terra).

Non conosco la formula per migliorare le cose ma non credo in altre vie che la pacatezza e la moderazione dei modi. Metterla in caciara, le piazze urlanti "vaffanculo", le parolacce, gli insulti, creano solo confusione confondendo gli accusati dagli accusatori e dando man forte ai garantisti come il Crux che fingono di vedere il dito e non la luna.

kappe ha detto...

...la rassegnazione più triste...

Mi è scappato un aggettivo

Anonimo ha detto...

@ sempre per il gentilissimo Tommaso

bah... io personalmente trovo irricevibili da SB anche veri e propri insulti all'intelletto piu' primitivo quelle affermazioni che non siano epiteti ingiuriosi, ma trite e ritrite litanie delle sue ossessioni quali l'addossare pervicacemente ogni colpa e responsabilità "a questa sinistra" dimenticando tutti gli anni a capo del proprio governo o l'indicare fantomatici carbonari che complottano per ribaltare la "volontà popolare" come alibi per inazione, insuccessi e divisioni interne (sempre piu' vivaci) a dispetto dei proclami di unità, compattezza, intesa e risultati!

ciao
F.

Paolo Rommel ha detto...

@ pasquino:

Sbagli: Prodi ha sconfitto 2 volte SB senza sbracare e senza debordare nel populismo, perchè aveva qualcosa da opporgli.

E Weltroni non ha perso perchè ha usato i guanti bianchi. Ha perso perchè ha invitato gli elettori a votarlo MA ANCHE a non farlo. E questi hanno scelto la seconda che ha detto.
A parte le ironie Veltroni ha perso perchè non aveva una idea politica definita che fosse una oltre ad essere stato uno stratega inconsistente (di solito si combatte contro gli avversari insieme agli alleati: il pù scarso dei caporali ubriachi non si sognerebbe mai di massacrare gli alleati sostituendosi all'avversario, come ha fatto Weltroni, che ha corso da solo, come voleva, senza guadagnare nessuno alla sua causa).
In sintesi, non era nemmeno lontanamente una alternativa praticabile...

E più indietro, la "gioiosa macchina da guerra" ha perso perchè l'avversario urlava di più dalle sue televisioni quanto perchè non si era nemmeno posta il problema di dover fronteggiare un avversario.

Mi pare che lo spazio per una politica più pacata ci sia e che abbia anche pagato, quando c'era qualcuno in grado di farla...

Saluti

Paolo Rommel

Anonimo ha detto...

X Paolo: Le vittorie di Prodi sono state vittorie di Pirro. non Mi hai dato una spiegazione alternativa alla mia sul perchè, sul lungo termine (decennio), la Lega e lo stesso Silvio hanno macinato consensi sempre crescenti. Portare lo scontro politico su toni accesi, populisti e estremisti paga elettoralmente. Fare i buonisti non è più nelle corde dell'elettorato. Se non si cambia strategia puoi avere tutte le ragioni del mondo ma il pallino è in mano loro e purtroppo "loro" sono, dal mio punto di vista, il male assoluto. Incominciamo a buttarli fuori e poi possiamo pensare a rifondare una classe politica che abbia valori diversi e si muova nell'alveo della ragione "ragionata".
Pasquino

F®Ømß°£ ha detto...

@Pasquino

Mi trovi d'accordo sul fatto che alzando i toni si sono presi voti in questi anni.

Tuttavia si sono presi voti, come afferma giustamente Paolo, anche non alzandoli.

Soprattutto sono in totale disaccordo con le conseguenze che trai da ciò.

1) Se per vincere si deve sbracare, si devono usare colpi bassi, si devono soprattutto delegittimare le istituzioni, non vedo che miglioramento ci sarà a passare dalla banda berlusconiana a chi si è comportato in questo modo per sostituirla.

2) Pragmaticamente e cinicamente: ma secondo te sarà mai possibile urlare più forte di Berlusconi? E inoltre, ti pare che la volgarità e l'attacco di basso livello diano più fastidio all'elettorato del PDL o dell'opposizione.

Saluti

Tommaso

authan ha detto...

Grazie a tutti per la splendida discussione, a cui non ho avuto il tempo e il modo di partecipare. Mi limito a dire che il mio pensiero si avvicina a quello di Tommaso.

Paolo si complimenta dicendo che "il blog sta assumendo fattezze ben diverse dal semplice commento alla zanzara". Puo' darsi, ma non allarghiamoci troppo, preferisco rimanere coi piedi per terra :-)

Grazie a francesco caroselli, di cui ammiro la tenacia e la passione civile espressa nei suoi commenti, per la segnalazione della lettera a Radio 24 di una certa Gemma che sembrava ispirata da un mio post (ma magari era un caso).

Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

Allora le squadre sono formate:

MODERATI:

Authan
Tommaso
Paolo
Kappe


ESTREMISTI/TERRORISTI/SFASCISTI:

Marco
Pasquino
Vigneron
Francesca


DOPPIOPESISTI:

Crux

RISERVE (in attesa di collocazione):

Stefano
F.Caroselli
Gian Maria
anonimi vari



:-))
ciao
F.

F®Ømß°£ ha detto...

Fatte le squadre, a cosa si gioca?

:-D

T.

Anonimo ha detto...

@ Tommaso

a bandiera of course!

ciao
Francesca

Stefano ha detto...

Grazie per l'inserimento pur in attesa di una collocazione :-)
Al momento mi limito a farmi salire la pressione col crux e poi a ristabilizzarla con l'authan e gli altri ottimi interventi.
Vi apprezzo per il garbo e vi leggo con attenzione.
Posto poco perchè su sti temi ho più da prendere io da voi che il contrario.
Un saluto!

Paolo opinionista ha detto...

@ l'ultimo Pasquino:

non sono convinto che la destra abbia accresciuto i consensi (verificherò), di certo il centro sinistra ha fatto anche l'impossibile per perderli:

alleandosi al centro con Mastella (che ha fatto esattamente quello che ci si aspettava da lui: ha paralizzato attendendo di saltare sul carro di chi gli faceva una offerta migliore con il suo niente per cento);

contribuendo a far annullare un bacino elettorale a sinistra che, pur frammentato, assommava invece al 10%...;

anestetizzando i propri potenziali elettori con un programma politico assolutamente inconsistente e non credibile (vai a vedere chi ha privatizzato, chi ha precarizzato e chi ha abbandonato le posizioni laiche...);

Credo che queste cause abbiano pagato per la destra molto più che le campagne elettorali urlate.

Saluti

Paolo opinionista