martedì 3 novembre 2009

Chi la fa l'aspetti

Oggi ho qualcosa da dire o da ridire su ben tre distinti temi legati alla puntata di ieri della Zanzara, una puntata condotta da un Giuseppe Cruciani particolarmente nervoso e stizzito a cui consiglio caldamente di assumere un po' di sano bromuro.


KU KLUX KLAN

Il sito di Repubblica, ieri, ha lanciato una sorta di allarme Ku Klux Klan, per via della presunta apertura, annunciata in un sito internet, di una sezione italiana del celebre movimento razzista americano caratterizzato dai classici cappucci bianchi a punta.

Devo dirlo? Posto che non sia una clamorosa burla, questa del KKK è comunque una buffonata ridicola, una pagliacciata senza alcun peso che, senza dubbio, coinvolge un numero di persone talmente ridotto da essere irrilevante, e che pertanto non inciderà minimamente sulla realtà quotidiana. Qualcuno prevede che da qui a breve sentiremo notizie di "negri" inchiodati ad una croce e dati alle fiamme? Ecco, appunto.

Fin qui, la mia opinione coincide perfettamente con quella espressa ieri da Cruciani. Però c'è un però. Anzi ce ne sono due.

- Se il KKK all'amatriciana non è una cosa seria neppure lo erano le scritte e i gruppi su Facebook che inneggiavano alla morte violenta di Berlusconi. In quel caso, però, i commenti di Cruciani furono di ben altro tono, denotando uno dei più clamorosi casi di doppiopesismo crucianiano di sempre.

- Il fatto che il la KKK sia una farsa non significa che un problema razzismo in Italia sia sostanzialmente inesistente come sostiene con convinzione Cruciani. E' un tema, questo, che ho già affrontato molte volte e che riassumo qui in poche parole con una mini raccolta di FAQ (Frequently Asked Questions): il razzismo è un sentimento che pervade diffusamente gli italiani? No. E' un fenomeno di nicchia? . E' tale fenomeno direttamente riconducibile alla presenza di un governo PDL/Lega che alimenterebbe l'odio a mani basse? No, anche se certe sparate xenofobe di alcuni leghisti sono nocive. C'è il rischio che il fenomeno si allarghi? . Il governo PDL/Lega combatte il fenomeno? No! Per nulla! Anzi, pericolosamente il problema viene negato alla radice.


SUICIDIO BRIGATISTA

Cruciani ha detto ieri di non provare alcuna pietà o compassione per il suicidio della brigatista Nadia Blefari. Gli rimbombano nella testa le parole della Blefari che mai si è pentita dell'omicidio di Marco Biagi, e che anzi, fosse stato per lei, il giuslavorista andava torturato prima di venire giustiziato. Inoltre, Cruciani è rimasto infastidito dai commenti di chi ha attribuito allo stato qualche responsabilità per questa presunta "morte annunciata".

Sono parole dure su cui però io non ho granché da ridire, se non che l'umana pietà bisognerebbe avere la forza di concederla a chiunque. Ho invece da ridire sulla tesi, offertaieri da Cruciani, in base alla quale il tasso di suicidi in carcere sia tutto sommato “normale”. Questa, in tutta franchezza, mi sembra una bestialità reazionaria che non fa onore a chi la propone.


CURZIO MALTESE

Dicevo a inizio post che Cruciani ieri appariva particolarmente livoroso. Il motivo è presto detto: qualcuno che non fosse un insulso ascoltatore aveva osato parlare male di lui, e ciò, per il suo ego è inammissibile. Il malvagio detrattore ha un nome e un cognome, Curzio Maltese, la cui posizione è oltremodo aggravata dal fatto di lavorare “per Repubblica” (concetto più volte sottolineato da Cruciani, come per sottintendere che chi lavora per Repubblica ha più probabilità di essere un reprobo che denigra chi ha opinioni diverse).

Di quale torto si è macchiato Maltese, di preciso? Nel suo ultimissimo libro ha dedicato un passaggio a Cruciani dicendo, tra le altre cose, che la Zanzara è un programma dal “risoluto contenuto berlusconiano”. Non l'avesse mai fatto... Cruciani "berlusconiano"? Ma quando mai! Per vendetta, il conduttore della Zanzara ha radiolondrato Maltese (per la seconda volta in dieci giorni) per via di un'opinione poco generosa, ma niente affatto "rivoluzionaria", verso il berlusconismo, espressa da quest'ultimo in una recente ospitata da Fabio Fazio a Che tempo che fa.

Mai come in questa occasione viene utile tirare in ballo il concetto di "realtà percepita". Come può essere percepito, secondo voi, al di là delle reali intenzioni, uno che un giorno sì e l'altro pure bacchetta allegramente chiunque osi alzare un po' il tiro contro Berlusconi? Come può lamentarsi uno che si è permesso di radiolondrare a mani basse non solo esponenti dell'estremismo antiberlusconiano come Di Pietro o Barbato, ma anche soggetti più che moderati come Vittorio Zucconi, Umberto Eco e, udite udite, Bruno Tabacci?

Si rassegni, Cruciani. In questa storia il cattivo è lui. Finché farà dell'anti-antiberlusconismo il vero leite motive della sua trasmissione (nonché dei suoi articoli per Panorama, quasi imbarazzanti per quanto sono letteralmente a senso unico), prendersi del berlusconiano sarà solo una fisiologica conseguenza. Dice il saggio: chi la fa l'aspetti. O meglio, in questo caso, chi radiolondra verrà radiolondrato-alla-rovescia.

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Il Maltese di Repubblica, Curzio, per me ormai un piccolo eroe in carne ed ossa, mi fa pensare ad un altro Maltese, Corto, eroe pure lui, ma di carta.

Mau Mau, "Corto Maltese" (1996).




Come eroe di carta sai
che gli spari di inchiostro
non piangono morti ma portano guai...


Corto

23 commenti:

Matteo da Pescara ha detto...

Oggi mi sento molto bi-partisan; sono perfettamente d'accordo con Authan sul doppiopesismo crucianesco riguardo la pagliacciata del KKK. Sono perfettamente d'accordo con Cruciani riguardo il suicidio del'ex brigatista (nemmeno io riesco a provare pietà per un personaggio del genere).
Approfondendo questo punto dico che bisognerebbe evitare di vittimizzare troppo la Blefari perchè questo rischia di rispolverare vecchi e pericolosi rigurgiti...

francesco.caroselli ha detto...

Continuiamo a sottovalutare queste stupidagini, come il kkk.....
intanto in carcere picchiani i neri con metodo.
Authan hai sentito?
C'è un file audio registrato all'interno del carcere di Teramo in cui il DIRETTORE da consigli su come si picchia in carcere: bisogna non farsi vedere!
Forse il pestaggio a Cucchi e al Sig. Bianzino non sono tanto un'eccezione, ma un prassi con qualche effetto collaterale.
Ultimamente abbiamo sentito: di pestaggi nei carceri da parte di agenti di polizia penitenziaria.
Boss mafiosi al 41bis che publicano lettere con la stessa frequenza di un normale editorialista.
Carabinieri che ricattano e sputtanano.
Carabinieri che trattano con la Mafia.
Io spero che anche per loro la legge sia valida e alla fine possano pagare per i loro errori coome succede ai comuni cittadini.


PS- ma avete sentito cosa dice Marrazzo????
Non mi hanno mai contattato per estorcermi altri soldi!!!!
la cosa comincia a puzzare terribilmente si "servizietto".

Anonimo ha detto...

1) Sul KKK concordo che sia molto probabilmente una sparata ad effetto e che finirà in un niente.

Occorre comunque vigilare!
Sembra ci sia di mezzo un ex-consigliere leghista di Savona passato al PDL e ricandidato alle comunali, nonchè giornalista pubblicista che collabora con la redazione genovese di quel quotidiano buono per incartare le caldarroste...

Ma ha ragione Authan nel rimarcare che ben altre preoccupazioni espresse il Crux per gli internauti buontemponi aspiranti killer di SB, per non parlare dello sfortunato DELEGATO del piu' grande partito di OPPOSIZIONE di una PICCOLA SEZIONE di un PICCOLO PAESE in provincia di Modena che oso' chiedere in rete se qualcuno non avesse mai pensato di tirare un paio di proiettili a-voi-sapete-chi!

2) Il problema delle carceri italiane va al di là della sorveglianza carente ad una detenuta che aveva già dato chiari segni delle proprie intenzioni suicide.
Oggi su Il Fatto Quotidiano un lungo elenco di decessi, 82 dall'inizio dell'anno, di cui 51 i suicidi.
Le carceri scoppiano, le condizioni di vita sono disumane, quindi non solo contrarie alla legge (la cui violazione la privazione della libertà intende punire), ma soprattutto non degne del Paese che ha ospitato l'ultimo G8.
Certezza della pena e siamo d'accordo ma non vessazione e inciviltà.

3) E' chiaro che Maltese offre molti motivi a Cruciani per essergli indigesto e bene sono stati illustrati da Authan, in primis l'essere "dipendente" del Passaporto Svizzero Numero Uno, quindi l'anti-berlusconiano per antonomasia.
(Da non dimenticare poi le aspre critiche al ponte delle meraviglie tanto caro al Crux.)
Ma Cruciani sentendosi apostrofare come berlusconiano ha rivendicato di essere stato anche critico con il premier.... si in effetti ultimamente ha detto di lui che avrebbe fatto bene una settimana fa a non intervenire a Ballaro' quando si lascio' andare a quel battibecco furente con Floris accusando il conduttore dell'assenza di contraddittorio (due ministri presenti in trasmissione eh??)!
Sai che roba!!
Un dissenso che pesa 10 grammi a sfavore contro il quintale a favore della "cortesia istituzionale" a Marrazzo sulla vicenda del ricatto!!!


Ciao
Francesca

Gabriele, Monza, ha detto...

A PROPOSITO DI KKK...

...siamo sicuri che sia tutta una farsa?
Se prendiamo il singolo episodio, forse sì.
Ma io ricordo anche quegli altri buffoni in divisa bruna che volevano organizzare le Ronde Nere.
E ricordo le parole del Sindaco Gentilini condannato a non parlare più ai comizi della Lega.
E ricordo Borghezio che proponeva di prendere le impronte ai piedi degli extracomunitari.
E, sopratutto, ricordo il SALUTO FASCISTA DEL MINISTRO MV BRAMBILLA alla cerimonia ufficiale di Lecco.
Se metto tutti insieme questi episodi, sfido chiunque a definirli semplicemente "Puttanate" come fecero Cruciani e il suo Guru Giuliano "Bum Bum" Ferrara.

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

Post-fiume, in parte ripetitivo, ma l'ho scritto prima di leggere quello di authan.

Vorrei scrivere alcune note sulle argomentazioni che Cruciani ha utilizzato sul tema Ku Kux Klan italiano. La proverbiale "intelligenza" del nostro viene una volta in più messa in dubbio a mio parere, a meno di non sospettare della solita poca onestà intellettuale.

Partiamo dal nome. Il fatto che abbiano scelto il nome Ku Klux Klan è solo un accidente. L'argomentazione di Cruciani, ripetuta fino alla noia che "il KKK è tutta un'altra cosa, non c'entra niente", mi sembra così debole da far cadere le braccia. Se si chiamavano "SS" o "Space Marines" cosa cambiava? Se il movimento si propone di lottare contro "neri, ebrei, immigrati e omosessuali"
, il punto è lì. Potrebbero chiamarsi "Banda Bassotti" o i "Sette Nani" ma non per questo cambierebbe la sostanza. È talmente ovvio che mi annoia anche parlarne.


Altra obiezione poco valida: "Il KKK ha una storia in america". Nell'ignoranza becera di chi prende certe iniziative, il KKK è un modello cui ispirarsi, per cui, se ce l'ho con gli immigrati di casa nostra, è molto suggestivo prendere in prestito nomi, simboli e cappucci dagli "esperti". L'unica differenza è che invece delle solite svastiche (che nella logica di Cruciani dovrebbero anch'esse avere tutta un'altra storia, se vogliamo) si sono scelti simboli d'oltreoceano.

"In America c'è un problema di razzismo nei confronti dei neri, qui no". Tanto per cominciare: di razzismo strisciante e non, con buona pace di Cruciani, ne sappiamo ben qualcosa, come hanno sottolineato diversi ascoltatori ieri ricordando i diversi pestaggi di gay o l'omicidio di un gruppo di africani a Castelvolturno. Aggiungerei il pestaggio del ragazzo ghanese da parte dei poliziotti, su cui il "minimizator" di Cruciani ha funzionato alla massima potenza. Usare come tesi per minimizzare il fatto che non ci sia una "storia" di razzismo "nei confronti dei neri" è il solito triste trucchetto di attaccarsi al dettaglio per contestare la sostanza. In America i neri ci sono da secoli, qui no. Mi pare che impariamo in fretta comunque.

E tuttavia...

in fondo sono d'accordo con Cruciani nel non dare un'importanza eccessiva alla fondazione di questo gruppo, con alcune precisazioni:

Credo che l'attenzione su questo gruppo ci sia per via del nome, è vero, ma quanti gruppi di esaltati ci sono? Onestamente non lo so. La vigilanza dovrebbe essere sul fenomeno in generale, non su chi sceglie il nome + "cattivo".

Come ricordato da almeno un ascoltatore: perché un gruppo su FB che anela all'esecuzione di Berlusconi è un pericolo per la democrazia e il "KKK Italia no"? Perché per uno dobbiamo sentire il tono cupo per tutta la puntata, mentre l'altro è liquidato come una "cagata pazzesca" di fantozziana memoria?

La risposta di Cruciani è che "non esiste una cultura di odio verso i neri, come in America, mentre esiste una cultura diffusa di odio verso il PdC". Come già detto, non saranno (solo) i neri, ma di odio per il diverso e il debole ce n'è a iosa, basta entrare in un bar qui a Nordest, ma è solo un esempio. L'odio verso Berlusconi Presidente del Consiglio (e non verso il PdC tout-court, che non è precisamente la stessa cosa) non è certo odio verso qualcuno di più debole, finché si esprime a parole o comunque senza violenza è legittimo odio politico
ampiamente ricambiato da chi attualmente ha il potere. Come direbbe Cruciani, sono due cose completamente diverse.

Fine parte 1

F®Ømß°£ ha detto...

Parte 2

Ultima nota del post-fiume:

Ho appreso da un piccato Cruciani che il signor Curzio Maltese ha scritto che il programma "La Zanzara" è un programma "risolutamente Berlusconiano". Con disprezzo malcelato il nostro ha argomentato dicendo "Chiunque non la pensi come Maltese, per lui è Berlusconiano". Come se il ragionamento opposto non fosse portato avanti con protervia in ogni puntata de "La Zanzara".
Crux l'anticonformista vorrebbe che gli fosse riconosciuto che non è sempre d'accordo con B. Riconosciamoglielo. Sia però concesso semplificare: Radiolondra, l'odio per Di Pietro, il doppiopesismo sulle dichiarazioni assurde ("teatrino della politica" se di dx, "odio fanatico antiberlusconiano" se di sx)
, cosa sono questi atteggiamenti? Non sempre d'accordo, Cruciani, quasi.

Saluti

Tommaso

PS: Sulla Blefari, trovo un po' sgradevole il cinismo da poltrona di Cruciani. Come trovo sgradevole la teoria di commenti da parte di vari esponenti della sinistra sulla situazione delle carceri che vengono fuori solo quando a morire è una brigatista. Quasi che la criminale condannata all'ergastolo debba essere considerata "uno dei loro" da Cruciani e "uno dei nostri" dai Sinistri.

Anonimo ha detto...

@ Francesco Caroselli

oggi su Il Fatto Quotidiano la notizia di una dichiarazione da parte di Gasparri che ieri a Pescara, in occasione del Premio Paolo Borsellino, ha affermato che "Il magistrato ucciso il 19/07/92 aveva disistima del fratello Salvatore".

ciao
F.

B ha detto...

Chi è nemico del mio nemico è mio amico.
Chi è anti antiberlusconiano è di fatto un difensore di Berlusconi.
Per quanto mi riguarda non è che uan cervellotica ammissione.

Paolo il galeotto ha detto...

Buongiorno,

vorrei fare una considerazione sul caso Blefari, o meglio più estesamente sulla questione giudiziaria / carceraria, che riprende in parte alcune cose dette da Cento (?) ieri sera.

Posto che una persona determinata a suicidarsi prima o poi riesce a farlo, malgrado l'impegno che un sorvegliante possa profondere;
posto che non riesco a sentirmi solidale con la Blefari, che era in carcere unicamente in conseguenza delle sue atroci scelte;
posto che non riesco a sentirmi solidale nemmeno con Cucchi, anche lui incarcerato (e pregiudicato) per comportamenti abietti;
posto infine che non credo possa (e forse nemmeno debba) esistere carcere che non ti metta psicologicamente sotto pressione, fosse anche solo per le limitazioni alle libertà personali ed alla privacy;

tutto ciò premesso, non riesco a pensare che una serie di suicidi / morti / abusi che si stanno verificando troppo frequentemente possano verificarsi senza una riflessione sul perchè tutto ciò stia succedendo.

La situazione della giustizia e quella carceraria italiane sono drammatiche (per la parte carceraria vi consiglio di vedere questi: http://www.comune.firenze.it/garante/presenti_dic05.pdf e http://www.ristretti.it/commenti/2009/giugno/pdf9/detenuti_16_giugno.pdf ):
in sintesi alla data di oggi le nostre carceri potrebbero ospitare 43.000 detenuti, ne stanno invece ospitando oltre 64.000, di cui solo 30.000 condannati in via definitiva .

Davvero possiamo pensare che una tale situazione di inadeguatezza strutturale e procedurale non incidano sulle condizioni operative delle forze dell'ordine portandole ad essere insufficienti, sbagliare ed eventualmente eccedere?
Davvero possiamo pensare che una pena scontata nella metà dello spazio e con la metà dei servizi che erano invece previsti sia equivalente a quella scontata in "condizioni normali"?

Quanto al perchè si stia verificando questa situazione mi soffermo solo su tre dati macroscopici:

1) l'introduzione della legge Bossi Fini ha aumentato da un anno all'altro di circa 10.000 unità gli ingressi annui in carcere di stranieri che avevano commesso UNICAMENTE reati contro tale legge.
2) le nostre carceri sono universalmente riconosciute come vetuste e sottodimensionate(non trovo un dato attendibile, oltre alla valutazione condivisa...): le nuove carceri in arrivo (7?) ne sostituiranno altre da dismettere, ma non incrementeranno significativamengte la capacità complessiva del sistema.
3) quasi il 50% dei detenuti è in attesa di sentenza definitiva.

Mi meraviglia che Cruciani, che in altri momenti aveva dimostrato interesse personale all'argomento, in questa occasione si sia dimostrato molto superficiale nell'affrontare il problema.

Saluti

Paolo il galeotto

Cristiano ha detto...

Cruciani avrà pure ragione, e Il razzismo in Italia sarà pure una farsa, però allora è abbastanza strano che un mio amico si trovi in ospedale con una mascella rotta perchè domenica verso le 4 di mattina, ha avuto il torto di uscire da una discoteca gay di Milano.
Inoltre trovo che il discorso del Il Giornale ripreso ieri sera da Cuciani a proposito di Daniela Blefari: «La BR si uccide ma noi siamo stanchi di capire» sia quanto di più incivile e ignorante si possa fare.
Abu Ghraib is just around the corner.
Ma quando si sostengono queste tesi, dichiarandosi poi peraltro convinti sostenitori del garantismo, si comprende la portata di quello che si sta dicendo?
Se per esempio Cruciani finisse per errore in galera e non ne uscisse più perché massacrato dal servizio d'ordine, sarebbe tutto normale per lui?
E come si fa a definirsi garantista a queste condizioni?
L'intolleranza che ormai ci circonda nasce tutta qui. Dalla non volontà di porsi nei panni di persone che possono essere meno fortunate di noi. Rimuovendo il fatto che potrebbe succedere anche.

«Sono troppe le occasioni in cui decidiamo di non voler vedere, in cui ci convinciamo che “tanto certe cose a noi non succedono”. Ci diciamo allora che nostra figlia non sarà mai violentata perché siamo bravi ad insegnarle che non si deve vestire in quel modo provocatorio, che le torture documentate con tanto di foto e video alla caserma di Bolzaneto sono atti di altra natura, necessari per tenere a bada qualche pericoloso manifestante che avrebbe fatto meglio a stare chiuso in casa a farsi gli affari propri, (...), che le morti in ospedale sono roba da “Sud Italia”, (...), che le code per ricevere una prestazione dalle Asl non ci toccano perché abbiamo un amico medico e l’assicurazione aziendale. (...) E, giusto per concludere, chi dimostra di voler vedere è soltanto un movimentista, estremista, comunista e “terrorista”. Mentre ogni “parte politica” che decide di non vedere è moderata, liberista o riformista.»
da IL Fatto di Sabato 31 Ottobre, Sabrina Frassini

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200911articoli/49013girata.asp

da leggere; è Gianluca Nicoletti

Paolo l'economista distratto ha detto...

dimenticavo: contrariamente a quanto sorprendentemente Cruciani ventilava ieri sera, Curzio Maltese ha perfettamente ragione a non considerare quanto già inutilmente speso per la realizzazione del Ponte ullo stretto.
E' una delle regole base dell'economia (che quindi Cruciani se vuole scrivere un saggio sull'utilità economica di una grande opera dovrebbe conoscere) che la bontà dell'investimento che devo decidere di fare adesso si valuta sul rendimento da qui in poi.
Il cercare di recuperare le perdite è uno dei meccanismi che conduce alla rovina in borsa (ho comperato a 30. Quindi non posso vendere a 20. Però magari è prevedibile che si scenda a 10...)

Saluti

Paolo l'economista distratto

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dissentire con Authan (ed evidentemente con Cruciani innanzitutto) sull'allarme razzismo.
Ormai troppi segnali lo attestano, l'intolleranza per i diversi diventa ossessione per la sicurezza ma è puramente razzismo.
Quanti sono i casi recenti?
Il barbone a Nettuno, il povero Abba, il ragazzo nero percosso dai vigili di Parma, le ragazze di colore insultate sugli autobus a Varese....
Lo ha detto bene la signora veneta parlando del figlio che nemmeno ha potuto scegliere l'università a Verona per paura, un figlio di colore, che porta i capelli lunghi, un "culo nero", per il quale stare in apprensione ogni volta che esce di casa con il terrore di non vederlo piu' tornare vivo.

Cruciani le ha risposto che anche lui i capelli li lascia lunghi talvolta ma che non gli è mai successo nulla.....

ciao F.

Enrico ha detto...

Ah, Curzio Maltese "scrive per Repubblica".
Mi torna alla mente quando Cruciani demolì non so chi perché aveva osato dire che non so chi altro, lavorando per Panorama, o per Canale 5, non ricordo, era in qualche modo automaticamente schedato come pro-berlusconiano.
Non ricordo nomi e date perché l'atteggiamento tenuto da Cruciani infastidisce la mia intelligenza ancora adesso. Credo però, Authan, che dovresti segnartela come quella di ieri sul tuo libretto alla citronella ;)

kzk ha detto...

1 - Sottoscrivo in pieno l'osservazione di Enrico.
2 - Curzio Maltese è un VERO giornalista, che fa il suo lavoro, ovvero documentarsi, leggere, approfondire, pensare e scrivere. (NOTA: mai comprato repubblica, leggo il corriere da quando avevo 6anni). In questo senso mi sembra quasi imbarazzante il polemizzare di Cruciani, come se non si rendesse conto di parlare con uno che fa un mestiere diverso dal suo; Cruciani è altro, è il seguire la polemica del giorno, è la superficialità, è il discutere sulle discussioni che fanno si che in italia si viva un immobilismo dei decisori pubblici quasi ventennale (a parte due piccole parentesi '92-'94 e '96-'99. Cruciani, per sancire il suo ingresso nel mondo del giornalismo che conta in italia, pubblica un libro: su cosa? sulla più grande cagata pazzesca mai sentita, altreo che corazzata!
e io lo ascolto.. perchè? forse proprio perchè, come dice Maltese, oramai noi tutti rifiutiamo la complessità

Stefano ha detto...

Crux mi nausea. Pochi secondi fa non riusciva a capire che importanza potesse avere il sapere se i deputati in parlamento tirano di coca o no: "e che importanza ha?" E li paragonava al suo vicino di casa di cui non si impiccia se usa la coca.
Stessa cosa vero Crux?
Così come sosteneva verosimile la morte per disidratazione del povero trentenne Cucchi.
Lo dico da medico: è senza senso.
E la schiena rotta? Non se ne cura.
Che nausea..

Stefano ha detto...

Testuale: "Se uno vuole farsi di coca lo faccia! E chissenefrega! Io personalmente me ne frego se uno vuole farsi di cocaina."
E incalzato da un ascoltatore sulla non legalità di tale pratica argomenta: "Io me ne frego perchè non posso saperlo."
Capito che finezza di pensiero?

Anonimo ha detto...

La potenza intellettuale di Cruciani: "siccome non sono in grado di sapere se i parlamentari usano cocaina, allora non me ne frega niente". Sono senza parole...

Anonimo ha detto...

AHAHAHAHAH!!! Fantastico Cruciani che dice: "Antiberslu... antisberls... come si dice... ecco.. antiberlusconismo.." all'ascoltatore che poi ha voluto attaccargli il telefono in faccia! Sembrava Berlusconi quando diceva: "Un certo Tarantini... o Tarantino..." Questa è da salvare nelle "perle" secondo me ;-)

Stefano ha detto...

Sul trentenne Chucchi:
mi si trovi su un qualsiasi testo di medicina legale, di qualunque parte del globo, se tra le cause di MORTE è mai stata menzionata la DISIDRATAZIONE (in due giorni, in un giovane sano).
Basta il buon senso...
Saluti e buona serata.

Antonio ha detto...

Io invece stasera sono d'accordo con cruciani. non lo sopporto quasi più ma stasera mi ha illuminato. quando dice che non gli frega niente se i deputati si fanno di coca, ribadisce nella sostanza che il parlamento è inutile... deputati e senatori nominati dal capo, devono solo prestare attenzione ai cenni del capogruppo.e se sono strafatti di coca, hanno sicuramente i 5 sensi all'erta. certo, a volte,se esagerano, sbagliano pulsante... ma chi se ne frega...

Anonimo ha detto...

Avere una classe politica di cocainomani e puttanieri non mi infastidisce. Chi non tira o non tromba per la mentalità dei nostri amati politici probabilmente non si gode la vita ed è un amorfo.
A mio parere se sniffano e trombano bengovernando fatti loro. Il problema e che 'sti allupati cocainomani probabilmente non stanno facendo il bene dell'Italia...
In tema di KKK e razzismo noto negli ultimi anni un aumento esponenziale dei casi di intolleranza verso gli stranieri. Intolleranza alimentata dai razzoleghisti che non perdono occasione per attaccare chi ha il colore della pelle diverso dal caucasico o parla con accento straniero (o anche dell'Italia meridionale). 'Sta storia va avanti ormai da decenni e si manifesta con toni sempre più accesi. Ricordo qualche anno fa Borghezio che andò a "disinfettare" e profumare un treno su cui viaggiavano emigrate africane. Mi sono vergognato d'essere italiano ...
Pasquino

Gabriele, Monza, ha detto...

DELLA SERIE: "MA VERAMENTE CRUCIANI HA DETTO CHE..."

Ma veramente Cruciani ha detto che se deputati e senatori tirano di coca, é irrilevante?
Ma veramente ha detto che se il vicino di casa é un cocainomane, "chissenefrega"?

Ciò significa che la qualità delle decisioni prese da deputati, senatori e funzionari pubblici, lucidi o strafatti che siano, non influiscono sul privato cittadino!

Ciò significa che deputati, senatori e funzionari pubblici possono tranquillamente intrattenere un rapporto commerciale con il proprio spacciatore di fiducia, senza conseguenze sull'interesse collettivo!

Ciò significa anche che i nostri figli possono normalmente incrociare uno spacciatore sul pianerottolo di casa, sta semplicemente effettuando una consegna di pizza e coca al vicino di casa, che male c'é?

Massì, Cruciani, dov'é il problema? Coca di Stato per tutti!