mercoledì 26 agosto 2009

Bacchettate sulle gengive

Un Alessio Maurizi particolarmente in vena ieri alla Zanzara ha rifilato qualche sana bacchettata sulle gengive ad un paio di protagonisti della politica italiana.

Il primo destinatario della stoccata è stato il nostro ministro degli esteri Franco Frattini, il quale, nel ribattere alle polemiche relative all'imminente visita del presidente del consiglio Silvio Berlusconi in Libia in occasione del quarantennale della presa del potere da parte del colonnello Gheddafi, ha elogiato la diligenza con cui il paese nordafricano starebbe rispettando gli accordi stipulati un anno fa relativamente al contrasto dei flussi migratori clandestini via mare. “Certo”, ha poi aggiunto Frattini, “possiamo dire che la Libia potrebbe impegnarsi di più, ma il risultato raggiunto è già eccezionale”.

Al che Maurizi ha fatto partire la musichetta di "Si può dare di più" di Morandi/Ruggeri/Tozzi. “E' una mezza storta, una scivolata, quella di Frattini”, ha commentato il conduttore supplente. “Dopo che la Libia ha fatto infuriare Stati Uniti e Gran Bretagna accogliendo trionfalmente in patria il responsabile del disastro Lockerbie, e dopo la tragedia delle decine di migranti etritrei morti in mare, non ci si può limitare ad un innocuo ‘si può fare di più'. Bisogna semmai esigere che si faccia di più”.

Cioè si deve, aggiungo io, battere qualche pugno sul tavolo e fare la faccia feroce, non far finta di nulla andando alla festa personale di un dittatore con tanto di frecce tricolori al seguito. A casa mia questo, più che esempio di realpolitik, è un indecoroso calar di brache.

(A margine, sempre a proposito delle visita di Berlusconi in Libia, segnalo l'interessante editoriale di Maurizio Belpietro su Libero di ieri, intitolato "Caro cavaliere non salga sul cammello", nel quale traspare un imbarazzo di cui mai in passato l'ex direttore di Panorama e del Giornale si era fatto portavoce. A volte, se mi è concessa una battuta, uscire dalle scuderie della casa reale fa davvero bene...)

Dopo Frattini, a ricevere la seconda bacchettata è stato il turno di Water Veltroni. L'ex segretario del PD, partendo dall'episodio della contestazione a Fabrizio Corona in quanto ritardatario ad una serata in una discoteca calabra dove egli era atteso quale ospite d'onore, e non comprendendo come ci possa essere gente che davvero si interessa al personaggio Corona fino al punto di pagare un biglietto d'ingresso per incontrarlo in un locale, ha trovato conferme che “l'Italia è un paese che ha smarrito la propria identità”. Addirittura!

Semmai”, ha commentato caustico Maurizi, forse esagerando un po' a sua volta, “verrebbe da dire che il Partito Democratico ha smarrito il paese”. Non che Maurizi volesse prendere chissà quali difese di coloro che si interessano a Corona, ma davvero non si capisce come Veltroni possa interpretare l'episodio della discoteca calabra come un segnale di un paese senza identità.

Intendiamoci, sono il primo a dire che l'Italia è un paese caratterizzato da modesta cultura e da scarsa memoria, e rimango anch'io perplesso di fronte all'interesse suscitato dai tanti effimeri fenomemi mediatici, rappresentanti del nulla. Tuttavia, credo che l'esistenza di una fascia di mediocrità prescinda da tutto e non sia di per sé indice di una "assenza di identità" del paese, qualunque cosa significhi.

D'accordo, la situazione può essere aggravata dalla stupidità e dalla pochezza di molti programmi televisivi, ma nessuno è obbligato a guardarli. Con la mediocrità di cui sopra, che è fisiologica e che alberga in tutti paesi del mondo, un bravo politico, anche se un po' gli fa schifo, deve saperci fare i conti. Deve cioè conviverci, e parlarci, senza superbia, o arroganza, perché piaccia o non piaccia anche il “pubblico ammaestrato” come lo chiama Francesco Guccini nella sua "Cirano", ha diritto di voto.

34 commenti:

Laura ha detto...

qui dissento con te.
Nel senso che io ho un'adorazione acritica per Giuliano Ferrara.
Non è che non ne veda i difetti, ma mi piace, mi piaceva a Otto emezzo, e soprattutto mi piace 'Il Foglio(anche se adesso lo trovo piuttosto appannato, cosi' come appannato è Ferrara, dopo quell'incredibile e autolesionistica campagana elelttorale).
Ecco, trovo che Cruciani vorrebbe ma non può.
Nel senso che vorrebbe essere il giornalista provocatorio, pecora nera e urticante sul genere del suo 'maestro';ma dopo averlo ascoltato per un pò, sono arrivata alla conclusione che Cruciani è molto fumo e arrosto poco:come commentavo in un post prima, indubbia arroganza , classe da giornalista di razza poca, mi pare.

authan ha detto...

Ciao Laura,
leggo con piacere i tuoi commenti, ma in questo caso mi sfugge un dettaglio: dici che dissenti con me, ma poi parli di Cruciani e di Ferrara che io non ho neanche lontanamente menzionato nel post. Forse facevi riferimento ad un altro post del passato?
Ciao,
authan

Laura ha detto...

scusa scusa,ho sbagliato con tutta evidenza post!
(certo che è davvero interessante questo blog, ma come ti è venuta l'idea?e non ti faccio i complimenti epr farmi perdonare, eh!ciao)

authan ha detto...

Hai presente una lampadina che si accende?

:-))

authan

Anonimo ha detto...

@ Laura: concordo con te: Ferrara è il migliore giornalista che abbiamo in Italia: puntuale, caustico e mai di parte.
Antonio

Anonimo ha detto...

@ Antonio

Ti stai sbagliando: quello che hai descritto è Fede.

Alberto

Paolo il reporter ha detto...

Eddaiie colle braghe calate: ma possibile che voi comunisti non sappiate vedere altro che scandali sessuali in questo governo?:-)

Frattini si sta dimostrando inconsistente nel ruolo di ministro agli esteri (ogni volta che succede qualcosa è in vacanza -e ci resta, almeno è coerente!-: alle Maldive, a sciare,...), per di più a servizio di un presdelcons la cui politica è piacere a tutti ed al contrario di tutti (compresi i leader più improbabili), il cui risultato prevedibile sarà di non godere della fiducia di nessuno.

Quello di Frattini è quindi un compito ingrato: Maurizi ha sparato sulla Croce Rossa.
E lo ha fatto anche con Weltroni (ma non aveva detto che se ne sarebbe andato in Africa? perchè Bersani non gli paga il biglietto sola andata?), che non ha ancora capito che l'Italia cambia. Che non ha capito che cambiava anche quando lui era al governo e poteva ambire ad orientarne il cambiamento, ma non l'ha saputo fare. Che conferma di essere politicamente un colossale incapace: nell'intempestiva proposta di legge sul conflitto di interessi lui probabilmente vede una mano tesa agli ex alleati che aveva entusiasticamente mandato al macello (e quindi un possibile piccolo successo tattico), gli elettori probabilmente vedono l'ennesima presa per i fondelli e l'ennesimo ribaltone politico (e quindi una catastrofe strategica).
E se vi sembra necessario avere conferme del fatto che il bastimento del PD tiene la barra ben dritta sull'iceberg guardate cosa succede con le nomine di Rai3: riusciranno i nostri eroi a far sparire dalla Rai anche Ballarò e Report? (@ Antonio e Teresa di ieri: come vedete non c'è bisogno che la stampa estera parli bene di SB, finchè l'opposizione si suicida, comunque se considerate Ferrara "il migliore giornalista che abbiamo in Italia: puntuale, caustico e mai di parte" abbandono ogni tentativo di ragionamento in materia di giornalismo).

Invece Maurizi si è dimostato ancora una volta un fior di giornalista facendo sentire uno spezzone più ampio della telefonata a Radio Padania e facendo sentire che no, quella non assomiglia neanche un po' ad una presa di distanza. Precisino e Tignosetto. Mi piace. Ancora nessun rimpianto per Cruciani, specialmente l'ultimo.

Saluti

Paolo il reporter

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

ho sentito solo un po' della Zanzara di ieri, ma abbastanda da sentire lo spezzone di Radio Padania in cui, come giustamente nota Paolo, il conduttore prende una distanza minima dal suo becero ascoltatore.

Veltroni è incommentabile, ogni volta che lo sento parlare mi sento un po' più antipolitico.

Se Ferrara è imparziale io sono Napoletone che ha vinto a Waterloo. Ferrara più di Cruciani ha solo più esperienza e soprattutto molta più cultura e conoscenza della storia. La disonestà intellettuale è la stessa, l'aggressività è anche peggiore.

Vigneron ha detto...

...son tornato da poco nella civiltà (quella tecnologica) e sono ancora un po' spiazzato: stavo molto meglio a mollo su un'isola semideserta senza internet, giornali e tv italiane.

Ieri ho ascoltato un pezzettino della Zanzara: c'era Salvini che provava a tenersi a distanza dalle sparate omofobiche dei suoi fedeli padani ma non mi è sembrato molto convincente.
Recitava la sua piccola parte di politico in fondo fondo tollerante ma non è nemmeno un bravo attore.

Ho visto che sono apparsi dei post che lodano Ferrara: urca!
Il miglior giornalista italiano!
Mamma mia.
E il peggiore chi è?

Anonimo ha detto...

A Vigneron e Tommaso: non capisco questo livore per Ferrara: può piacere o meno ma quando deve andare contro qualcuno che ritiene stia sbagliando, che sia il presidete del consiglio o meno, lo fa senza avere paura di perdere il posto. E' uno dei pochi grandi, insieme a Giannino, a non avere avuto "promozioni" negli ultimi anni.
Antonio

Anonimo ha detto...

Lungi la voglia di fare polemica, ma mi è rimasta sullo stomaco l'ironia su Ferrara: prendete ad esempio la morte di Ted Kennedy, tutti i giornali di sinistra a elogiarlo sperticatamente, il giornale di Ferrara, con un articolo di Pistolini, è l'unico che ha dato ampio spazio alla vicenda dell'omicidio/incidente compiuto dal senatore nel 1969. Questo è fare giornalismo, non annusare l'accappatoio del Presidente cercando di capire che detersivo usa.
Antonio

vigneron ha detto...

Antonio, i "grandi" giornalisti sono quelli davvero indipendenti sia dal potere economico e che da quello politico.

E Ferrara e Giannino non lo sono.

Sono arruolati per una causa, quella berlusconiana e fanno semplicemente il loro dovere (pagato profumatamente)

Se per te questo è grande giornalismo...

Anonimo ha detto...

Purtroppo ha ragione Grillo: il giornalismo in Italia è moribondo o in completa agonia. Uscite di scena firme prestigiose come Montanelli di giornalisti "indipendenti" se ne vedono sempre meno. Per carità: molti guru del giornalismo d'oggi hanno spessore intellettuale. Il problema è che mettono al servizio del potente di turno o di un "cartello di potere" la propria capacità dialettica solo per tornaconto. In Italia manca una sana obiettiva informazione, perchè come altri settori "strategici" (es. università) anche il giornalismo non può permettersi e non vuole "volare alto" per non perdere privilegi e prebende. Ferrara non è uno stupido e ha capito che per campare bene bisogna mettersi col più forte e facoltoso asso pigliatutto dei media italiani: Silvio Berlusconi ovviamente. Come lui tanti altri.
Mentana ha alzato la cresta ed è stato cacciato. Biagi, Santoro docet. Chi sta a galla nel giornalismo solitamente è un gran "paraculo". Tra i vari "paraculo" c'è anche Ferrara che pur non stimando riconosco lo spessore intellettuale.
Pasquino

Paolo Foster Kane ha detto...

@ Antonio:
qualche mese fa Ferrara spiegò qual'è il suo rapporto con l'indipependenza nel condurre un giornale quando disse che il Foglio era l'unico giornale a non scrivere nulla sull'affaire Lario non perchè questo non fosse di interesse pubblico (cosa che sarebbe stata magari molto tirata -tutti gli altri media ne parlavano- ma in fondo sostenibile), ma perchè la cosa imbarazzava il suo editore (ed in quel frangente lui non sapeva più bene nemmeno se questo fosse Silvio o Veronica).

Penso che Ferrara sia un intelligente (molto) opportunista, ma non un giornalista indipendente.
Su quello schieramento mi sta invece talvolta stupendo Facci, che evidentemente sottovalutavo professionalmente ed intellettualmente.

Saluti

Paolo Foster Kane

un altro Paolo ha detto...

scusa Paolo, ma non fu proprio Ferrara a mettersi nei panni di SB per rispondere alle famose 10 domande di Repubblica? in ogni caso se non ne parlava sul Foglio ne parlava abbondantemente e con toni deliranti su radio24 all'Elefante.

Paolo Woodward ha detto...

@ l'altro Paolo: si, anche Ferrara entrò nel (pessimo) circo mediatico iniziato con la richiesta di divorzio presentata da Veronica Lario.

Dopo che l'avevano fatto tutti gli altri.

Dopo alcuni giorni di imbarazzatissimo silenzio.

Dopo le spiegazioni che ho riportato sopra (mi pare fornite proprio all'Elefante su radio 24).

Dopo (suppongo malignamente) che qualcuno gli aveva chiarito chi fosse il suo editore di riferimento.

Non che di schiene dritte io ne veda molte tra i gioralisti: Telese nel suo blog parla del cono d'ombra, che è un fenomeno molto diffuso e che non mi sento di rimproverare a nessuno, a meno che della libertà intellettuale voglia fare una (falsa) bandiera.
Come il puntuale caustico e mai di parte Ferrara.

Saluti

Paolo Woodward

Anonimo ha detto...

Da segnare altra crocetta sul buon operato del nostro Presidente del Consiglio: come confermato da Draghi, la crisi sta passando, e gran parte del merito è delle misure adottate da Tremonti su consiglio di Silvio Berlusconi.
Antonio

Anonimo ha detto...

@ Antonio: Parlare bene di Ferrara in questo blog è lottare contro i mulini a vento: lasciali illudere che Gad Lerner sia uno con la schiena dritta, poi tanto anche se è stato paparazzato nella Villa di De Benedetti ed è il più che papabile futuro direttore de l'Espresso poco importa :-)))

Machiavelli

amalonuagen ha detto...

Ciao, sapete una cosa? Al Festival dell' Economia di Trento (sempre ineressantissimo e consigliabilissimo) ho incontrato Giancarlo Santalmassi, che si definisce pensionato ma è ancora sveglio (ricordate cos' era Radio24 con Helzapoppin? era meglio molto meglio x me) e gli ho voluto chiedere da 1 a 10 quanto gli piaccia radio24, mi ha risposto Zero, e di Cruciani mi ha detto "un gran maleducato", ecco, io cercavo una conferma autorevole. Radio24 la ascolto, ma quanto si è berluschinizzata ... con addirittura il suo ex ministro elefantiaco portavoce del governo (1994) a condurre un programma tutto suo, l' intellighenzia alla radio!

Vigneron ha detto...

Per Antonio e il suo meraviglioso solido ottimismo filoberlusconiano:
sono molto molto molto molto molto contento per te!

Sogni d'oro!

amalonuagen ha detto...

Dimenticavo: ringrazio chi ha fornito l' info. che Telese scriverà per Il Fatto, mi sembrava un pò compresso nella Zanzara ("vorrei ma non posso" espormi, dato cotanto titolare della cattedra, quello del ponte che s' ha da fare, dato Gnfrnco Fabi (quello del "tutti i salmi finiscono in gloria", ossia che cerca il positivo delle cose a tutti i costi) e data la berluschinizzazione di radio24. Vi sembra che di schiene dritte ce ne siano a Il Fatto? A me sembra di sì.

authan ha detto...

Grazie, amalonuagen, per questo aneddoto che ci hai raccontato. Molto interessante.
Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

A Amalonuagen: Perché non gli hai chiesto se Prodi, una volta dimessosi da Presidente del Consiglio, gli ha chiesto finalmente scusa per averlo fatto epurare da Radio 24 (insieme a Cugia)? La versione "ufficiale" vorrebbe fosse stato il potentissimo (?!?!?!) Cossiga a farlo andare via...
Antonio

authan ha detto...

Antonio,
guarda che fu lo stesso Cossiga a confessare di essere il responsabile indiretto del primo allontanamento di Santalmassi. Il responsabile diretto fu Antonio D'Amato allora presidente di confindustria e dunque editore della radio. Cossiga aveva parlato male di lui in radio.

Cosa c'entra Prodi? E' vero che durante il secondo mandato di Santalmassi in Radio24 i due litigarono perche' Santalmassi fu ipercritico con l'esecutivo del professore, ma con il primo licenziamento di Santalmassi Prodi non c'entra nulla.

authan

Anonimo ha detto...

A Authan: guarda la tempistica dell'ultimo allontanamento definitivo da Radio 24 da qualsiasi incarico: ottobre 2008, pochi mesi dopo la caduta di Prodi..Non ti sembra strano? Santalmassi con Berlusconi ha sempre avuto un ottimo rapporto di reciproca stima di onestà intellettuale, come testimonia la repentina carriera della brava figlia, Silvia Santalmassi, come giornalista nelle reti Mediaset.
Ps: sei tu che gestisci il sito, vero? Se sì, complimenti! E' un bel sito
Antonio

authan ha detto...

Antonio, sei ancora fuori strada. Il secondo allontamento di Santalmassi fu provocato dai contrasti con Berlusconi, come da lui stesso spiegato mesi fa in un messaggio su Facebook (non piu' rintracciabile perche' GS si e' poi ritirato dal social network, ma io lo avevo trascritto. Vedi qui)

Ciao, e grazie per i complimenti.
authan

Paolo Fisher Dornbush ha detto...

@ Antonio:

parli del "buon operato del nostro Presidente del Consiglio" e dici che, rispetto all'uscita dalla crisi, "gran parte del merito è delle misure adottate da Tremonti su consiglio di Silvio Berlusconi".

Proviamo a passare dalle affermazioni ai dati ed andiamo a vedere cosa fa il Pil:

http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&init=1&plugin=1&language=en&pcode=tsieb020

In cosa siamo stati così brillanti nell'affrontare la crisi?

Mi pare che complessivamente, al di fuori delle economie emergenti e del solo 2009 tedesco pochi paesi stiano facendo peggio di noi...

Anche a voler attribuire alle manovre economiche di Tremonti / Berlusconi il trend economico, non mi pare che questo sia lusinghiero, se facciamo mediamente peggio degli altri.

Mi sa che questo, dopo le "lodi sperticate" su Le figaro è il secondo indizio di una certa tua acritica parzialità... e tre indizi fanno una prova :-)

Saluti

Paolo Fisher Dornbush

Anonimo ha detto...

A Paolo: purtroppo le colpe dei genitori ricadono sui figli, e Berlusconi ha ereditato un pesantissimo debito pubblico che ne condiziona le scelte in materia economica. Ciononostante, il PIL è un dato che si discosta molto dall'economia reale, perchè non considera l'enorme evasione fiscale di questo paese, che finalmente il PdC, grazie alle ultime misure (lotta a paradisi fiscali, incentivi per far emergere lavoro nero, regolarizzazione colf e immigrazione, lotta alla criminalità organizzata) sembra avviato quantomeno a tamponare, se non a risolvere del tutto nei prossimi anni.
Scagli la prima pietra chi è imparziale?
Antonio

Anonimo ha detto...

Infine mentre Franceschini era al mare e di Pietro sul trattore, Silvio Berlusconi ha trascorso le sue vacanze in Abruzzo per controllare i tempi della ricostruzione e si appresta ad andare in Libia e Polonia..Scusate se è poco
Antonio

Paolo il razionalista ha detto...

@ Antonio: confesso che comincio a divertirmi.

Non era mia intenzione scagliare la prima pietra per la parzialità (sarei autolesionista in quanto sono probabilmente moooolto più parziale di te anche se da parte diversa).
Ma credo potrei farlo per l'acriticità.

Quindi, ancora, invece degli slogan, mettiamoci dati e logica.
Esistono dati attendibili che mostrino l'andamento del "Pil sommerso"? e che dimostrano che questo è cresciuto così tanto da porci addirittura in un trend economico di crescita migliore di quello del Pil e degli altri Paesi? Si può vedere da qualche parte l'indice di crescita di una fetta di economia così strana che secondo te dovrebbe crescere tanto più viene abbandonata da chi non vi può più operare a seguito dell'illuminato intervento PdC (ottima l'iniziativa dei voucher, ma lo scudo fiscale mi pare che lo vanifichi abbondantemente, ripristinando i tradizionali CONDONI)?

Si può sapere se per te stiamo uscendo bene dalla crisi per le manovre economiche di Tremonti suggerite da Berlusconi (come dici in uno dei primi post) oppure se questi hanno fatto poco perchè avevano le mani legate da un corposo debito pubblico come sostieni nel penultimo (debito che peraltro precedentemente avevano contrastato meno degli altri governi http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&init=1&plugin=1&language=en&pcode=tsieb090 dal 2001 al 2006 Sb era al governo...).
Insomma organizziamoci: non può essere tutto ed il contrario di tutto...

Saluti

Paolo il razionalista

Andrea ha detto...

Antonio,
minchia ma questo satiro è allora onnipotente!
Accidenti come ho fatto a non accorgermene;
forse xchè guardo solo canali su sky e cerco di leggere + quotidiani possibile (anche quelli su cui scrivono cicciopotamo e Oscar "ultimo rimasto a non cagare sulla scuola di chicago" Giannino) ,corrompendomi pertanto la mente.
Chissa come farà questo povera italietta senza la guida del caro leader nei 90 giorni in cui sarà rinchiuso in un centro per la sexual addiction.

Anonimo ha detto...

A Paolo: per l'economia reale basta che esci e ti guardi intorno: la gente è felice, fa le sue vacanze, sa che comunque, nella peggiore delle ipotesi, qualora perdesse il lavoro, lo Stato la assiste, il 90% delle famiglie ha una casa di proprietà e il 10% una seconda casa di proprietà (6 milioni le seconde case in Italia), telefonini, palmari, palmtop, notebook, netbook, tv da 50 pollici piatte, piattissime e ultrapiattissime e suv giganteschi sono alla portata di tutti. Dove manca il benessere?
Se stiamo così bene ce l'avrà pure qualche merito uno che ci governa bene o male da quindici anni? Se il problema principale è con chi va a letto Berlusconi riconoscerai che grandi problemi non ne abbiamo.. Tu stesso dici che ti diverti: ti divertivi così quando c'era Prodi? :))))
Antonio

Vigneron ha detto...

Antonio: "suv giganteschi alla portata di tutti"

E' vero, hai ragione.
Uno che guadagna 1000 € al mese si può comprare un Suv da 80.000 € in 800 mesi di lavoro.
Poco più di 66 anni.
La speranza di vita media è si 80 anni...

Quindi ci riesce!
E soprattutto è merito di Berlusconi

Paolo il benestante ha detto...

@ Antonio: mi diverto perchè mi fai sganasciare.

Adoro la tua logica di arrampicatore su specchio:
Prima esalti le capacità di Tremonti e Berlusconi di averci fatto uscire dalla crisi - ma quei cattivoni di eurostat ci dicono che gli altri stati a noi simili hanno fatto e fanno normalmente di meglio (trad. i loro governi hanno fatto e stanno facendo di meglio).

Allora mi dici (contraddicendoti un pochino, ma solo un pochino così) che no, la magica coppia non poteva fare granchè, perchè ha ereditato un debito pubblico che non glie lo permetteva, Ma se aggiungiamo il sommerso tutto torna, il che vuol dire che il sommerso si è mosso in controtendenza rispetto al Pil, e lo ha fatto solo per l'Italia. Quasi tutto è possibile, ma questo sommerso ha delle caratteristiche incredibili: non si misura, più lo comprimi più si ingrandisce. E adesso, addirittura ci colma di un benessere generale straripante: chi tra noi non ha una casa, un suv (gigantesco), un plasma 50", un ... mi fermo.
Insomma mi dici, noi in crisi, grazie al sommerso, non ci siamo mai entrati, con tutto questo benessere! E Berlusconi è bravissimo a farci credere di esserne usciti per merito suo! (Antonio ti rendi conto che hai dato del millantatore a Berlusconi? No, dico, come ti permetti?).

Siamo seri: torno a chiederti di metterci dei dati al posto di slogan e frasi fatti.

Per risponderti: con Prodi mi divertivo di più (e non sono un suo estimatore). E, per quanto emerge dai dati economici misurati, sempre che tu non sia in grado di darmene relativi all'andamento del sommerso che dimostrino il contrario, economicamente stavamo meglio (su questo sono d'accordo anche Confqualsiasicosa).
Quando esco e mi guardo in giro vedo anche gente che perde il lavoro, aziende che chiudono e famiglie che hanno molte difficoltà cui vengono ridotti i servizi perchè c'è la crisi.
Infine è vero, Silvio Berlusconi ha governato per buona parte egli ultimi 15 anni, contribuendo in maniera sostanziale alla attuale situazuione economica. Soprattutto per la parte in cui il debito pubblico che adesso ci impedisce di reagire adeguatamente alla crisi è stato meno significativamente ridotto.

Ma forse i giornalisti puntuali, caustici e mai di parte queste cose le hanno scritte troppo in piccolo perchè si potessero leggere bene.

Saluti

Paolo il benestante