lunedì 24 agosto 2009

Un barcone (invisibile) alla deriva

Si è conclusa, forse per sempre, la gestione della Zanzara firmata Luca Telese, con una puntata al solito allegra e frivola nel pieno stile dell'ex collaboratore del Giornale. L'apice della trasmissione è consistito nel confronto, a tratti aspro, tra il colorito assessore regionale del PDL Piergianni "su da dos" Prosperini e il pungeste giornalista di Repubblica Francesco Merlo, a proposito dell'entrata in vigore della cosiddetta norma anti kebab, tenacemente appoggiata dal rappresentante della regione Lombardia.

Siccome Properini, in passato, e stato svariate volte ospite anche di Cruciani, viene spontaneo paragonare il modo con cui l'esuberanza molto padana (anche se Prosperini non fa parte della Lega) viene gestita dal conduttore che lo intervista.

Cruciani lo lascia parlare senza quasi freni, facendogli praticamente da spalla o poco più. Non perché ne condivida le idee, ovviamente, ma perché convinto che la comicità a volte volontaria e a volte no di Prosperini faccia spettacolo, vivacizzi la trasmissione, e in generale alzi gli ascolti, un po' come capita per Vittorio Sgarbi.

Telese invece questo compromesso sembra non accettarlo, e, per fronteggiare il carro armato Prosperini, il buon Luca ha delegato il ruolo di sfidante nel contradditorio ad un autentico soldato della parola rispondente al nome di Francesco Merlo. Merlo, per nulla intimorito dal tono un po' rozzo del suo interlocutore, gli ha sparato contro bordate in sequenza, demolendo Prosperini proprio sul piano dell'ironia e della verve. “Lo sa che il caffè è yemenita?” ha domandato ad un certo punto Merlo interrompendo Prosperini mentre questi denigrava il kebab.

In alcuni momenti, a dire il vero, Merlo è stato forse fin troppo acido, quasi villano (“Prosperini dice sciocchezze”). Ma forse quella del sarcasmo e dell'ironia feroce è l'unica vera strategia vincente per fronteggiare la potenza comunicativa, basata sul linguaggio casereccio, di Prosperini. E non credo di sbagliare se dico che quest'ultimo, dallo scontro con Merlo, è uscito parecchio ridimensionato.

***

Dicevo ad inizio post che è stato una puntata allegra e frivola. Forse anche un po' troppo, tenendo conto della tragedia dei settanta e oltre migranti eritrei morti in mare nei giorni scorsi, argomento trattato solo di striscio in trasmissione. Telese si è limitato a plaudire al commento dei vescovi che per bocca del loro quotidiano, l'Avvenire, hanno addirittura paragonato l'indifferenza verso i viaggi dei disperati con quella che accompagnava le deportazioni degli ebrei sotto il nazismo.

L'Avvenire forse esagera nel proporre questo paragone, ma è mpossibile non rimanere attonito di fornte a quello che è successo: un barcone di eritrei è andato alla deriva per oltre venti giorni nei nostri mari senza che nessuna autorità se ne accorgesse e se ne occupasse. Come è stato possibile?

La famosa politica dei respingimenti, tanto strombazzata qualche mese fa, ha senso ed è condivisibile a patto che venga perseguita seriamente e non solo sventolata per meri fini elettorali. Condizione necessaria ad operare i respingimenti è il pattugliamento costante dei mari a sud della Sicilia, e siccome è irragionevole che l'imbarcazione degli eritrei possa non essere stata notata per oltre venti giorni sorge spontaneo il dubbio che i pattugliamenti di cui sopra non abbiano realmente luogo, o che abbiano luogo in modo talmente blando da essere inefficace (non voglio neppure pensare all'ipotesi che la barca fosse stata individuata, ma volutamente lasciata al suo destino).

Se una barca rimane alla deriva per venti giorni senza essere vista, significa che la rete di controllo è un colabrodo, con la conseguenza che l'effetto deterrente nei confronti di ulteriori partenze è pressoché nullo. Io mi sento vagamente preso in giro. Se l'intento era quello di scoraggiare la partenza dei barconi, e, indirettamente, prevenire ulteriori tragedie del mare, l'avvilente fallimento di entrambi gli obiettivi è sotto gli occhi di tutti.

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U2, "The refugee" (1983).




Oh, Oh
She's the refugee
Her mama say one day she's gonna
live in America.

In the morning,
She is waiting,
Waiting for the ship to sail,
Sail away.


17 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

sul tema dei clandestini è molto ben scritto l'editoriale di Scalfari su Repubblica di domenica.

Io ho trovato disgustoso che ci siano persone, miei concittadini, dotati di diritto di voto come me, che si permettono di chiamare in radio dicendo che i clandestini dei barconi sono "ottimo mangime per i pesci".

Sono stato a Berlino in ferie e mi è capitato di leggere alcuni articoli di leggi antisemite. Si cominciò impedendo agli ebrei di fare alcune cose, poi altre e così via fino praticamente a impedire la libertà di movimento.

Quello che mancava 70 anni fa era l'ipocrisia per cui adesso mi devo sentire questi insopportabili leghisti che la legge antikebab è per il rumore con quell'aria cavillosa e molto italianescamente furba, almeno i nazisti lo dicevano chiaro e tondo.

Le telefonate cupe dei soliti cinici da poltrona, che si rallegrano o quando va bene sono indifferenti alla tragedia dei barconi, indicano (con buona pace di Cruciani-il-razzismo-non-esiste) che ormai tutto il peggio è sdoganato.

Che esista una fetta di ignoranti e meschini che pensa certe cose, lo accetto, e temo non si possa evitare. Accetto anche che lo si dica nei bar. Mi fa schifo che sia accettato in una trasmissione radio, senza una stigmatizzazione pesante da parte del conduttore. Mi fa schifo che queste idee vengano alimentate dai media e dalla politica.

Il link all'articolo di Scalfari è:

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/immigrati-10/morti-gridano/morti-gridano.html?ref=search

Saluti

Tommaso

PS
Authan, attento ai refusi "a questo compromesso sembra non accettarlo" nn suona tanto bene ;-)

authan ha detto...

Ora ho sistemato, grazie Tommaso. So quanto sei attento, giustamente, all'italiano corretto. Il fatto e' che scrivo, poi cambio le frasi, rigiro le parole, sposto un pezzo da qua a la', e in questo aggiustamento qualcosa va sempre storto. Il giorno che pubblichero' un post senza neppure un refuso cadra' la neve in agosto in pianura. Vorrei poter scrivere e revisionare con piu' calma.

Ho letto Scalfari, e oggi ne ho letto la replica, non convincente, per me, di Gianluigi Paragone su Libero. Comunque la segnalo perche' magari puo' interessare.

Il messaggio sulla "contentezza della popolazione ittica" non ho voluto neanche menzionarlo, mi sembrava quasi di premiare, con la citazione, l'idiozia di simili menti. Ma ad ogni modo Telese quando lo ha letto era sconfortato.

Ciao,
authan

Paolo il rozzo ha detto...

Buongiorno,
mi auguro che il salto di Telese a il Fatto non ne pregiuduchi il ruolo ormai istituzionalizzato di Supplente di Cruiiani: mi rendo conto che Cruciani normalmente offre al blog più spunti di dibattito (forse però più vicino alla polemica che alla riflessione), ma Telese resta il mio conduttore preferito.

Qualche timore però lo nutro, in quanto oggettivamente l'ambientino a radio 24 non deve essere professionalmente dei migliori, almeno dopo le ultime epurazioni. A riprova, perchè a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca, non udendo più da tempo Loquenzi in trasmissione avevo immaginato che le collaborazione di Cruciani con l'Occidentale forse non stava andando bene e le ospitate di Loquenzi fossero state un pochino "interessate"... e mi sembra di averci azzeccato, visto che da marzo non sono usciti articoli del conduttore della Zanzara.

Per quanto riguarda la discussione tra Properini e Merlo, personalmetne non ho avuto l'impressione che ne sia uscito bene nessuno dei due: l'impressione era di avere da un lato un razzista ignorante ed ostinatamente determinato a non accettare il confronto con alcunchè esista al di fuori del proprio piccolo orto, dall'altro un radical chic che non era in grado di usare argomenti di reale interesse per gli ascoltatori (penso che il 90% degli ascoltatori abbia pensato -magari segretamente- un bel ecchissenefrega delle origine del caffè).

Condivido il fatto che altri argomenti d'attualità e di interesse meritassero più attenzione.

Saluti

Paolo il rozzo

authan ha detto...

Ciao Paolo.

Ti ricordi quando oltre un anno fa Travaglio venne coperto di insulti da Sgarbi ad Annozero? Fu una cosa vergognosa, ma, dal punto di vista degli anti-travaglio viscerali, efficace. Ad esempio Cruciani non stigmatizzo' affatto Sgarbi, e anzi disse che quello del critico d'arte era "l'unico modo" per far fronte a Travaglio (io lo criticai molto per questa osservazione).

In misura molto minore ieri e' successa una cosa simile. Merlo non ha coperto di insulti Prosperini, pero' lo ha sottilmente ridicolizzato, attenuando gli echi delle sparate di Prosperini. E' vero che Merlo e' stato un po' snob, pero' applicando il ragionamento di Cruciani (sostituendo l'ironia, di Merlo, all'inaccettabile violenza verbale di Sgarbi) si puo' dire che quello di Merlo era di fatto "l'unico modo" pere aver la meglio in uno scontro dialettico con Prosperini. Insultarlo no, sarebbe troppo. Ma prenderlo un po' per il culo si'. Funziona, e' efficace, Prosperini lo ha patito molto.

Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

I razzoleghisti imperversano ricattando il Governo, con le solite butade ferragostane, ma a tutto c'è un limite. La solidarietà tra popoli non può cinicamente sparire da un paese come l'Italia. La Lega ha una visione microscopica del mondo, che infastidisce anche Silvio, talmente tracima di tronfia, arrogante ignoranza. Silvio !! Metti da parte una volta tanto il cinismo freddo e scorretto che ti contraddistingue politicamente e liberati dagli homo iposapiens della lega. Tanto con il rincoglionimento generale da grande fratello che hai instaurato nel "Bel Paese" vinci ugualmente !!!
Pasquino

Paolo il dissenziente ha detto...

@ Authan: cerco di seguirti nel parallelo e nel ragionamento ... eppure non riesco proprio ad essere d'accordo: son d'accordo sull'uso dell'ironia, ma, suvvia, credo sarebbe stata meglio riposta su cose più interessanti per il pubblico che le antichissime origini di cose che sono ormai scontate e completamente assimilate nel nostro stile di vita (i numeri non sono più nè indiani, nè arabi: sono di tutti, come il caffè nella tazzina, come gli spaghetti nella fondina, o come la pizza,...).
Se andava fatta dell'ironia il bersaglio migliore era la sicumera di chi (pre) giudicava qualsiasi cosa in male, rifiutandosi categoricamente di conoscerla, di chi si professava orgogliosamente e profondamente ignorante per scelta, e dando un bellissimo esempio di, passami il termine CORTOmiranza...

Saluti

Paolo il dissenziente

Anonimo ha detto...

L'Avvenire ha peccato della cosiddetta "reductio ad Hitlerum" (http://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum), una tattica retorica piuttosto rozza e manipolatrice ma efficace per le masse appecoronate. (e del resto i vescovi sono "pastori", quindi perché stupirsi?)

Anonimo ha detto...

Anonimo sopra. E' una citazione fuori luogo. Coloro che idolatri (Silvio o peggio i razzoleghisti) usano 'sti mezzucci richiamando sempre lo spauracchio comunista (stalinismo = nazismo).
"L'Avvenire" cita e accosta certi comportamenti ad Hitler e al nazismo perchè queste forme di cieca fobià del diverso portano ad aberrazioni e odio che genera vittime tra poveri innocenti che hanno la sola colpa d'essere ebrei o Eritrei nati dove la vita è miseria, violenza e disperazione.
Ma tu non puoi capire: hai il cuore arido come i tuoi idoli.
Pasquino

Anonimo ha detto...

Caro Pasquino, sono quello del commento sul ragionamento "ad hitlerum". Non hai capito un cazzo e parli a vanvera. Cosa ne sai di chi idolatro, se idolatro? Io sono antiberlusconiano quanto te. E' solo che mi dà fastidio che i cattivi argomenti vengano adoperati nelle discussioni. Non godo, come forse tu fai, per "QUALSIASI cosa venga detta contro il governo, BASTA CHE SIA CONTRO IL GOVERNO". Quando una cosa viene detta, ma è una palese cazzata, è giusto individuarla e criticarla. In questo caso l'argomento del nazismo tirato fuori per la tragedia del barcone nel Mediterraneo è una vera cazzata che merita di essere criticata. Coraggio, non ti preoccupare se non capisci quello che ho scritto. Sono sicuro che ti capita spesso di non capire le cose, quindi dovresti averci fatto una certa consuetudine e la cosa non ti rovinerà la giornata.

Anonimo ha detto...

Segnalo l'articolo su Le Figaro "Silvio Berlusconi l'inossidabile", con lodi sperticate al nostro PdC..Finalmente anche la stampa sta cambiando opinione sul nostro grande Presidente del Consiglio, il migliore.
Antonio
http://www.lefigaro.fr/international/2009/08/25/01003-20090825ARTFIG00242-silvio-berlusconi-l-inoxydable-.php

Anonimo ha detto...

Antonio, mi hai anticipato..Finalmente un articolo obiettivo!
Teresa

Paolo le parisien ha detto...

@ Anonimo e Teresa:

Lodi sperticate? il mio francese è sicuramente molto arrugginito, ma non sono riuscito a leggerne: mi pare faccia invece il punto sulla situazione personale e politica di SB...

Le Figaro gli riconosce il merito di un buon G8 all'Aquila (personalmente l'ho trovato un bell'azzardo ma la scossa temuta c'è stata solo alcuni giorni dopo per nostra fortuna e andarsela a cercare non mi è parso furbo) e, con una certa generosità, l'intero merito del miglioramento della situazione rifiuti a Napoli (l'inceneritore di Acerra non è stato costruito in soli tre mesi e la situazione non è ancora definitivamente a regime e risolta). Gli viene riconosciuta una grande abilità nella comunicazione, il buon rapporto con il Vaticano e la centralità della sua personalità nella politica italiana degli ultimi 15 anni.
D'altro capo Le figaro ricorda che di riforme non c'è nemmeno l'ombra e accenna agli scandali sessuali.

Personalmente condivido sostanzialmente l'articolo dove esprime qualche valutazione su SB, mi paiono tutte cose molto scontate e sostanzialmente indiscusse, anzi vi segnalo che Le Figaro non fa invece riferimento anche ad altri aspetti che sicuramente la maggioranza degli italiani stanno recependo come positivi: la lotta ai fannulloni oppure i respingimenti degli immigrati clandestini (non voglio far polemiche sui risultati: è la politica intrapresa in sè a riscuotere l'approvazione popolare).
Ciononostante resto dell'idea che quanto esposto non basti a farne un buon PdC (e nemmeno uno passabile), anche se al momento non ne vedo di possibili migliori sul mercato...

Grazie della segnalazione: fa comunque piacere trovare sulla stampa estera un articolo che non parli della politica italiana unicamente denigrando SB per gli scandali di corte.

Saluti

Paolo le parisien

Anonimo ha detto...

Anonimo: ci volevi tu ad alzare il QI medio del gruppo ....
La chiudo qui perchè non è mio costume buttarla sulla rissa verbale.
"L'Avvenire" ha alzato i toni dopo che nel mediterraneo galleggiavano cadaveri di povera gente che probabilmente ha patito le pene dell'inferno per giorni. Ciò che ha permesso che avvenisse questo scempio è il tam tam mediatico e un egoistico e odioso rifiuto del diverso che a ragione "l'Avvenire" accosta al nazismo e alla sua ideologia della "pulizia etnica".
Io sposo i toni de "L'Avvenire" che fino a prova contraria non è un giornale manipolato dall'opposizione di centro sinistra.
Pasquino

Andrea ha detto...

Invece, cari antonio & teresa, il Daily Telegraph titola
"Povere infermiere che dovranno curare il vecchio debosciato".
Ieri il Times:
"A Berlusconi consigliano
una clinica per dipendenze sessuali".
Inoltre lo hanno preso di mira tanto un programma di satira sulla Bbc e, nienetemenoche, il Letterman show.

Così tanto per ricordarvi i + recenti titoli della stampa straniera, ovviamente prezzolata dalla potente lobby della sinistra italiana, su papi....

Passando ad altro;
non so voi, ma trovo le conduzioni sia di Telese che di Maurizi molto, ma molto, migliori di quella di Cruciani.
Per non parlare poi delle loro posizioni.... basti pensare all'ammirazione eccitata di Cruciani per il titolo "Veronica velina ingrata" fatto dal suo ex datore di lavoro all'Indipendente (e che forse è piaciuto ai suoi attuali datori di lavoro confindustriali....).

Paolo from London ha detto...

@ Andrea:
pur non condividendo l'entusiasmo di Antonio e Teresa, personalmente mi auguro che la stampa estera abbia motivo di cominciare a parlare in positivo dell'Italia e persino del suo Presidente del Consiglio.
E purtroppo non mi aspetto che alcuni giornali siano in grado di farlo se titolano come il Daily Telegraph: se si va a luoghi comuni noi italiani saremo sempre mafiosi puzzolenti, e non c'è di che gongolare.
Per fortuna spesso il loro pezzo forte è una terza pagina quale in Italia non siamo mai riusciti a farne (e non è vero nemmeno questo: mi ricordo che il Messaggero veneto per un periodo l'ha fatto...), con una separazione tra notizia e commento almeno della quinta misura :-)

Saluti

Paolo from London

paolo il pappagallo ha detto...

Ancora @ Andrea: non avevo letto il Daily telegraph, ma come vedi il problema non è solo Berlusconi, ma è uno stereotipo che Berlusconi conferma: -...Walden passa poi dal caso particolare a quello generale, spinta dal fatto che, racconta, quando era studentessa a Siena si è beccata un pizzicotto nel sedere da un uomo, mentre questi era in auto con la moglie. "Togliere la 'dipendenza sessuale' a un italiano - sostiene - è come chiedergli di evitare la cadenza musicale quando parlano. I sintomi - lei ha controllato la descrizione in dizionari medici, sostiene - Si adattano allo stereotipo nazionale a buon titolo affibbiato agli italiani"...-

In un altro caso mi sentirei offeso. Per fortuna le mie remote vacanze studio londinesi mi hanno dato una immagine delle donne inglesi molto "aperta" per cui posso ragionevolmente sperare che quel pizzicotto in fondo le abbia fatto piacere, e anzi, se era un sabato e magari aveva anche bevuto qualcosa, che probabilmente a ben altro aspirava...

Quando finisce questa orgia di tristezze?

Prima iniziamo a discernere tra stampa seria e porcherie meglio è.

Prima iniziamo a discernere tra cosa danneggia e cosa favorisce l'Italia meglio è.

Prima iniziamo a discernere tra un politico serio ed un caudillo in minore meglio è.

Andrea ha detto...

Paolo, lo avevo letto pure io l'articolo.
Do scandalo se dico che lo ritengo abbastanze calzante alla realtà, in particolare relativamente alla "lino banfi generation"?