“Clamorosa”. Con questo aggettivo Alessio Maurizi, durante la Zanzara di ieri, ha definito l'accoglienza, trionfale, ricevuta da Gianfranco Fini al suo arrivo alla festa nazionale del Partito Democratico a Genova. Applausi scroscianti, richieste di autografi, una platea letteralmente dominata dall'attuale presidente della Camera.
Secondo me di clamoroso c'è ben poco in realtà, e su questo vorrei condividere qualche riflessione.
La mutazione di Fini che gli consente ora di presentarsi quale moderno uomo di stato non è una novità dell'ultima ora. I tempi in cui Fini era considerato il delfino di Almirante prima e di Berlusconi poi, i tempi in cui chiedeva il ripristino della pena di morte, lanciava mazzi di fiori nell'adriatico rivendicando l'italianità dell'Istria, e parlava di Mussolini come del più grande statista del secolo sono un solo un lontano ricordo.
Se la sua nuova visione del mondo sia frutto di un lento processo evolutivo o invece di una botta in testa come per il personaggio interpretato da Harrison Ford nel film “A proposito di Henry” (un cinico avvocato senza scrupoli che, dopo essere uscito da un coma, si ritrova con una nuova personalità), non è dato sapere. Fatto sta che il Fini di oggi è un politico tutto diverso, con idee talmente innovative per la destra italiana da avergli resa possibile una sorta di verginizzazione agli occhi di una parte dell'elettorato.
Il suo passato da ex fascista è irrilevante, il suo essere stato braccio destro di Berlusconi non conta più. Gianfranco Fini è come se fosse apparso sulla scena politica solo da pochissimo. Con queste premesse, e considerando che la forza mediatica data dal suo ruolo istituzionale prevale su quella data dalla sua appartenenza politica, non risulta poi così sorprendete il suo successo personale alla festa del PD.
A questo punto però, io avrei un altro aggettivo qui in canna. E lo voglio sparare. “Demente”.
Chi? Cosa? Demente è la reazione di certa stampa e di certi opinionisti che hanno ironizzato sul Fini che abbraccebbe la sinistra, sul PD che suona la marcia nuziale. Quante stronzate. Come scrive Filippo Facci nel suo interessantissimo articolo d'esordio su Libero, “molte delle posizioni 'di sinistra' già attribuite a Fini sono patrimonio della destra occidentale ormai da parecchio tempo”.
Solo degli allocchi, a sinistra, possono sperare che Gianfranco Fini possa diventare in futuro il segretario del PD. Non accadrà mai. E solo dei miopi, a destra (uno per tutti Marcello Veneziani, per via del suo molesto articolo sul Giornale di ieri), possono crucciarsi della svolta di Fini, che non è "a sinistra", ma è verso quella destra moderna, liberale, non più populista, non più clericale, e non più chiusa a riccio sui temi etici.
Una destra nuova, agognata dagli elettori molto più di quel che credono un Gasparri e un Quagliariello qualsiasi, due cariatidi con le bende agli occhi che strillano di non voler “accettare lezioni di laicità” non cogliendo come, ad esempio, su un tema come il testamento biologico la stragrande maggioranza degli elettori anche del PDL siano sulle posizioni di Fini e non sulle loro (cito ancora Facci: “I sondaggi - di cui si può fornire ogni particolare - spiegano che il 70,9 per cento degli elettori del Pdl ritiene di dover stabilire i trattamenti sanitari che gli siano o non gli siano praticati una volta che si trovassero in stato di incoscienza”).
No, signori, Gianfranco Fini non è la nuova speranza della sinistra, ma della destra. Una destra che, alternando vittorie e sconfitte, da 15 anni è rimasta inchiodata al palo del berlusconismo e che non potrà procrastinare all'infinito un rinnovamento, nelle idee prima ancora che negli uomini, per non rischiare di precipitare, una volta che sarà venuto meno il collante ora fornito dal carisma del cavaliere, in quello stesso oceano di caos nel quale ora annaspa la parte politica avversa.
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Come sigla finale, avrei pensato a "Working class hero". Non sapendo quale privilegiare tra la versione originale di John Lennon (1970) e la potente cover dei Green Day (2007), ho deciso di mettere entrambi i video. Buon ascolto.
As soon as you're born they make you feel small
By giving you no time instead of it all
Till the pain is so big you feel nothing at all
A working class hero is something to be
A working class hero is something to be
26 commenti:
Fini farà come ha sempre fatto, fingerà di smarcarsi salvo però rimanere vassallo del Cavaliere: un po' tipo Medvedev e Putin. Guardate che fine ha fatto il ribelle Casini, da presidente della camera a signor nessuno..
Antonio
Io al momento vedo Fini come un generale senza truppe.
Un buon generale sicuramente ma senza seguito.
E questo è il problema principale.
Una destra moderna cresce se ci sono elettori moderni: i politici non sono sufficienti, ci vuole un seguito.
E gli elettori della destra italiana hanno come modello o l'italietta finta e plastichina del biscione o la padania rozza e razzista.
Gli elettori interessati ai valori che professa Fini nella sua nuova veste esistono e stanno semplicemente nel PD.
Per questo si creano queste situazioni paradossali: Fini applaudito dal PD e insultato dagli elettori del PDL.
@ Vigneron: una precisazione, gli elettori di destra sono pragmatici, concreti, gran lavoratori, ottimisti, radicati nella loro Italia che amano e proprio per questo ci tengono a preservarla per poi trasmetterla bella come l'hanno ereditata dai loro padri ai loro figli. OT: Berlusconi ha fatto bene ad inviare Letta, per evitare strumentalizzazioni da parte di una sinistra che un giorno è per la laicità dello Stato e l'altro si abbona ad Avvenire.
Antonio
Un altro parere ancora, una sensazione o in fondo un augurio: quando il PDL perderà la figura chiave e sconcia che lo tiene assieme, quando cioé si dimostrerà l' ectoplasma che lo definì Fini (e deve conoscerlo bene) resterà una destra nobile, elegante (Montanelli: "Questa non è la destra, questo è il manganello, il berlusconismo è la feccia che risale il pozzo"), i berluschini saranno spariti e ... Fini confluirà nell' IDV di Di Pietro - a cui spesso è stato unito da convinzioni comuni.
Grande post!
"Applausi scroscianti, richieste di autografi, una platea letteralmente dominata dall'attuale presidente della Camera": vedete cosa succede ad essere rimasto l'unico in parlamento a dire cose di sinistra?
E poco importa se di sinistra non lo sei....
Io invece vorrei parlare di una cosa accennata in trasmissione ier sera e che mi tocca da molto vicino, e cioè il manifesto razzista sulla pagina di FB della Lega Nord Mirano (tuttora lì, nei secoli fedele):
http://www.facebook.com/lega.mirano
Mettiamo un po' di puntini sulle i.
Adesso i leghisti parlano di un trappolone e del fatto che il sito non è rappresentativo della politica della Lega nè a livello centrale nè a livello locale: BALLE.
Anche se la pagina fosse stata creata ad arte dalla malvagia Stasi per mettere in imbarazzo i santi leghisti (cosa che non è: il sindaco leghista di Vittorio Veneto per smarcarsi conferma di aver sottoscritto l'amicizia su richiesta dei leghisti miranesi), tra gli amici hanno spontaneamente aderito: Umberto Bossi (mi pare anche se non l'ho visto) e la sua trota Renzo (quello del videogioco), Cota, Boso, e vari altri politici leghisti e paraleghisti di livello locale (complimentui a tutti per la ritirata a rotta di collo! coraggiosi fino in fondo!), nonchè decine di altre sedi della lega.
E, a meno che tutte le decine di "amicizie" di questo tipo siano dei falsi (che però si stanno progressivamente ritirando), questo è indicativo che nella trappola in tanti hanno fatto a gara a cacciarvisi entusiasticamente da soli.
Perchè tra gli elettori di destra che sono ovviamente "pragmatici, concreti, gran lavoratori, ottimisti" (e mi permetterei di aggiungere se Antonio me lo consente alti, belli, biondi, intelligenti, eleganti, raffinati e con un coso così) ci sono anche quelli che possiamo ascrivere ai razzisti rancorosi.
Antonio, ho un dubbio: non è che sei mauriziomorabito in versione preadolescenziale? :-) (le mie scuse a mm: il paragone è solo per la mia incapacità di mettermi in rapporto con entrambi)
Saluti
Paolo il Torturatore
Buongiorno,
@Authan
Bel post, molto preciso. Specialmente la seconda parte.
@Antonio & Vigneron
La generalizzazione è sempre una semplificazione.
Tra gli elettori di destra ci sono senza dubbio anche dei cerebrolesi lobotomizzati dalla TV oltre alle persone perfette di cui parla Antonio.
Tra gli elettori di sinistra ci sono senz'altro dei cerebrolesi che come massimo divertimento hanno fumarsi le canne o insultare la polizia, oltre a quelli che hanno a cuore i valori espressi ieri da Fini.
Trovo che semplificare dicendo che i virtuosi stanno tutti da una parte e i cerebrolesi tutti dall'altra non sia un buon punto di partenza per il ragionamento.
Saluti
Tommaso
No,no Tommaso scusa ma non hai proprio capito quello che volevo dire.
Volevo solo dire che la destra italiana attuale vince calcando su certi temi che possono riassumersi nel culto della personalità di Berlusconi (Antonio ne è l'esempio lampante) e nella propaganda leghista.
Le altre voci, gli altri temi, che Authan definisce appartenenti ad una destra moderna e liberale, ci sono ma non sono al momento vincenti.
Lungi da me dire che tutti gli italiani di destra siano lobotomizzati dalla tv o razzisti e xenofobi.
Ma purtroppo questo è l'orizzonte attuale della destra italiana.
E' sguazzando in questo mare, calcando su questi aspetti che Berlusconi e Bossi sono riusciti a diventare decisamente più influenti di un Fini che è ora in minoranza ed è diventato una voce autorevole ma isolata.
Il tuo predicozzo te lo puoi tenere per te: io una semplificazione fra tutti virtuosi (per la sx) e tutti cerebrolesi (per la destra) non l'ho proprio fatta!
Parafrasando authan e semplificando:
DX
- berlusconiani convinti
- fascisti convertiti
- leghisti razzisti
- cattolici conservatori
SX
- comunisti (centri sociali, verdi, etc)
- Sindacalizzati, dipendenti pubblici e chi vive di rendite di posizione statale
- Professionisti e laureati progressisti
- cattolici sociali
E poi l'ELETTORE MEDIO, che si addatta al meno peggio, ma che si sposta di qua o di la senza patemi:
- disinteressati della politica
- leghisti "economici" (federalisti, piccoli imprenditori del nord, tremontiani e brunettisti)
- professionisti e upper class liberale
- democristiani moderati e borghesia a reddito medio-basso
- illusi della politica convertiti
- dipietristi pentiti
Mah, forse ho scritto solo un mucchio di stronzate...
ciao
alessio
@ Paolo: Non sono neanche Morabito, sono soltanto un cittadino che ha votato Berlusconi alle ultime elezioni e che è contento di vedere un uomo che potrebbe tranquillamente essere in pensione ma rovina la sua salute nel creare benessere per il nostro Paese. Se tu andassi all'estero e non leggessi soltanto i giornali esteri, ti accorgeresti del paradosso italiano: qui il governo ha contro giornali e televisioni italiane e di tutto il mondo, ma ha un grandissimo consenso tra la gente, che ha una grandissima stima per il suo operato: ho sentito inglesi, francesi, tedeschi, persino americani (eh sì, Obama ha un indice di gradimento più basso del nostro Premier, sembra strano vero?) che ci invidiano una figura carismatica come il nostro Presidente del Consiglio: non è perfetto (chi di noi lo è), ma sa come gestire un Paese; pensa che un americano mi disse: "La crisi per noi americani è una piena burrasca, e voi come fate a essere così tranquilli?" e io gli risposi "Berlusconi ci ha fatto percepire solo un leggero rollio, peraltro neanche troppo fastidioso".
Antonio
@ Paolo: le mele marce ci sono tra tutti gli elettori, ma penso che sul razzismo della lega si esageri molto: lo stesso renzo bossi è giovane, sta crescendo e si sta facendo una buona esperienza anche nel partito. L'immagine che trasmettono i giornali di lui è come sempre distante dal reale: ha avuto ottimi giudizi su di lui anche il sindaco Moratti per come ha assolto con impegno il suo compito all'osservatorio per le fiere a milano. Mi hanno stupito molto tutti i giudizi dati in questo sito, "razzoleghisti" "inferiori", ecc.: io sono nato a secondigliano e poi mi sono trasferito nel nord italia, ho avuto modo di conoscere molti leghisti, tra cui anche Matteo Salvini, e devo ammettere che un amore così per la propria terra raramente l'ho visto (sono coltissimi sulle proprie origini!!!) (sarà perchè provengo da una terra dalla quale è più facile scappare che restare, come ben descrive Roberto Savino). Il mito del razzista leghista e ubriacone è ormai tramontato..
Antonio
Refuso: invece di Roberto volevo scrivere Nicola Savino, quello di "Gomorra"
Antonio sei finto... divertente ma finto
x Alessio: ti sei dimenticato dei "Grillini" che con Di Pietro, Fini e seguaci stanno creando un movimento trasversale che abbraccia veramente tutto l'arco parlamentare. Sono un movimento che vuole cambiare l'attuale sistema politico bipolare zoppo (zoppo perche il PD latita) e opporsi, chi più chi meno (Fini con molta circospezione) al berlusconismo che ora, in tutta onesta (e amarezza), è il modello politico vincente. I razzoleghisti (Antonio come posso chiamare 'sti zoticoni che istigano alla xenofobia, oltraggiano la bandiera e l'inno nazionale e offendono connazionali che vivono nel mezzogiorno?) si sono radicati tra i ceti popolari e i la piccola imprenditoria del nord e rappresentano ormai la destra estrema.
X Antonio: ma parlavi di Silvio o di Benito ? Sai la tua venerazione per Berlusconi è da "Istituto Luce" anni '30 ...
Pasquino
@ Pasquino: mi dispiace ripetermi, ma insultare gli elettori della lega non porta a niente: dal momento che gli elettori di Lega-PDL sono sempre più numerosi e saranno presenti sicuramente anche nella tua famiglia, è come insultare il proprio padre, la propria madre, i propri figli, ecc. soltanto perché la pensano in modo diverso da te e amano la propria casa e il proprio territorio forse più di quanto lo ami tu. Non conosco la tua età, ma dai tuoi discorsi mi sembri ancora giovane ed idealista, forse crescendo la penserai diversamente, come sono sicuro che la penseranno così anche il giovane Paolo e il giovane Vigneron: quando si è ragazzi si manifesta, si fanno goliardate in nome di un "ideale" ma, una volta diventati adulti, si capisce che ciò contro cui si manifestava era in fondo ciò che in realtà ci ha fatto stare meglio tutti e farà stare meglio i nostri figli e nipoti. A Vigneron e Paolo che sono portati a vedere tutto nero lascio un messaggio dal cuore: vedrete, il tempo sarà galantuomo..
Antonio
Ecco a voi la prima fatica del nostro beniamino Telese:
http://antefatto.ilcannocchiale.it/
Alberto
Con rammarico ho letto le parole del cardinale Bagnasco sull'articolo riguardante il direttore di Avvenire: se fossi abbastanza potente gli vorrei ricordare anche tutto quello che di buono ha portato una distensione dei rapporti con la Chiesa, in primis una scuola privata di livello di eccellenza, che permette ai nostri giovani di competere a livello internazionale con i loro coetanei provenienti dalle decantate scuole estere; ma anche stanziamenti per la lotta contro la povertà e l'Aids, una maggiore valorizzazione dell'istituto della famiglia sono tutti degli ottimi traguardi prefissati ed in parte raggiunti grazie anche ad un sereno rapporto che ha permesso di ottenere un saldo equilibrio tra uno stato laico quale l'Italia deve essere e una Chiesa poco ingerente ma comunque importante per l'Italia.
Antonio
Ho letto l'articolo di Telese, pieno di livore come un giocatore che dalla serie A si ritrova a giocare in serie C, e mi verrebbe da fargli una domanda: "L'uva era acerba?", citando la celebre favola di Erode.
Antonio
x Antonio: non entro nel merito delle tue provocazioni, al vero molto pacate. Aimè io sono già "nel mezzo del cammin di nostra vita" con prole al seguito. Son certo che nella mia famiglia homo iposapiens leghisti non ce ne siano, anche se la pecora nera alberga in tutte le famiglie .... Mi piace "scherzare" con te e penso che pur virtuale la tua caricatura del berlusconiano doc sia "verosimilmente" vicina al vero. Pensare che l'uomo comune di centro destra sia come te mi rassicura. Per questo mi sei simpatico. Purtroppo non son tutti così (come virtualmente ti mostri tu) .....
Pasquino
Dai Antonio, sei simpatico ma poco credibile...
Comunque io non vedo per niente nero e tu mi stai facendo molto divertire
E poi anch'io ho passato gli anta...
Chiedo scusa a Pasquino e Vigneron per aver frainteso la vostra età, evidentemente li portate bene ;-)
Comunque, se non vi trovaste bene qui, potreste sempre andare in Giappone, dove dopo 54 anni hanno vinto i democratici, lì sì che si sta bene.
Antonio
x Antonio (il virtuale): ora sei tu che fai dei ragionamenti un po' infantili. O con Silvio o in esilio come Mazzini e Garibaldi. Ma dai !! Il modello Berlusconiano non mi piace ma non ho mai detto o pensato che in Italia si stìa così male da fuggire. Credo solo (e come me tanti) che all'attuale modello di vita si possa sostituire un sistema, non solo politico, migliore. Sarò un "vecchio" bavoso idealista. E vabbè che ci vuoi fare. Almeno io ho ancora il coraggio di sognare.
Pasquino
@ Antonio:
sarebbe bello se tu ne azzeccassi una.
Non sono giovane e mi capita di andare all'estero e di averci persino degli amici: lì purtroppo spesso certi comportamenti di figure istituzionali vengono visti come la conferma dei peggiori stereotipi sugli Italiani (ah, non leggo solo la stampa estera, ma mi sfugge come facciano all'estero ad avere in generale una idea dell'Italia diversa da quella rappresentata dai media, giusta o sbagliata che sia). Raramente ho incontrato una grande ammirazione per l'Italia, se non per la sua parte artistica e storica. Sono felice che queste cose capitino ad un navigato uomo di mondo come te.
Quanto alle origini della lega, posso garantirti che affondano profondamente nel razzismo (la madre di tutti i leghismi, la liga veneta -poi copiata ed annessa da bossi- nei primi anni 80 era diventata in molti comuni veneti il terzo partito usando unicamente gli slogan "fora i teroni dal veneto", "forza etna", "forza vesuvio", "Roma ladrona" scritti con lo spray azzurro sui muri. Attorno a casa mia). Pian piano ai razzisti si sono aggiunti anche altri. Ma i razzisti sono rimasti e sono spesso rimasti tali, come conferma, tra tanti indizi la pagina di FB di cui parlavo (l'ultima versione delle scuse è stata " Si il sito è nostro, ma tempo fa mi hanno rubato la chiavetta con la password... e agli "amici" - bossi, bossi jr, cota, boso,...- han rubato la password pure a loro?).
Infine, poichè quello tra slogan e ragionamenti è uno scontro impari (attendo ancora i tuoi dati sull'andamento dell'economia sommersa....), mi ritiro e rinuncio a discutere con te.
Quando ero giovane nelle BBS si scriveva PLONK!
Saluti
Paolo il giovane provinciale
@ Pasquino.
Io vivo in provincia di Verona e sono iscritto al PD. Secondo me la Lega (che nel mio paesino prende il 36% dei voti, il 70% nella fascia di età 18-25) è, semplificando, composta da due tipi di elettori: chi, scolarizzazione medio bassa, scarso interesse per la politica, ne apprezza gli slogan più volgari e propagandistici (terroni, roma ladrona, via i campi rom, castrare i pedofili, etc); e chi, piccoli imprenditori, parte dell'elettorato moderato, stanco di lavorare e lavorare, pagando spesso tasse (non sono tutti evasori!) vede che qui servono strade e infrastrutture, e il governo da 4 mld di euro alla sicilia, 140 milioni di euro a Catania, rifiuti in strada a Napoli che ha il doppio degli stradini di Milano, etc. Questo elettorato NON E' razzista, ma vota Lega perchè ritiene che sia l'unica forza politica in grado di risolvere queste INGIUSTIZIE. Io credo che sbagli, perchè la Lega è molto brava a comunicare questi concetti, ma nei fatti partecipa con voracità al gioco della politica e alla spartizione del bottino. Però va dato atto che è l'unico partito a insistere costantemente su questi temi.
Alessio
Ciao Alessio: Anche il Fascismo a cavato qualche buona idea dal cilindro, ma avrei voluto che l'Italia non fosse mai caduta nel delirio del ventennio. Anche la razzolega, tra le immense castronerie che ci propina quotidianamente ne azzecca qualcuna, ma non per questo è una risorsa per il Paese. Le giuste rimostranze del nord - est dell'Italia vanno messe in luce e rimarcate, sino alla concretizzazione delle aspettative che ne conseguono. Purtroppo c'è l'impressione più che fondata che se dietro a queste iniziative non c'è la minaccia di scissione o si alzano i toni non si ottiene niente. Su questo convengo che hai ragione.
Pasquino
Bel post di authan, condivido appieno, Fini e' quel Giosue' che potra' raggiungere il 50%+1 di consensi, cosa che Berlusconi/Mose' non otterra' mai.
Al Paolo dai mille nomi che ringrazio per la memoria, chiedo nuovamente perche' non riesca a mettersi in relazione con chi la pensi diversamente...possibile che ogni opinione contraria sia vissuta come una provocazione?
@ maurizio morabito:
bentornato! Credimi, ascolto la zanzara perchè il conduttore veicola idee normalmente diverse dalle mie e trovo ovviamente più stimolante discutere con un dissenziente che con chi abbia le mie stesse opinioni.
Non credo di avere problemi a confrontarmi con chi ha idee diverse dalle mie, e sbagli a metterti sullo stesso piano di antonio.
Ciò detto il presupposto è che il dialogo sia possibile: così non è quando a dati e ragionamenti (sicuramente confutabili) vengono opposti slogan (è il caso tra me ed antonio, nel qual caso la mia politica è don't feed the troll :-)) oppure quando non si parla metaforicamente la stessa lingua (è il caso tra me e te: le nostre risposte erano sempre stonate e non focalizzavano mai il problema).
A quel punto non è discussione ma confusione, e ne ho già abbastanza nella vita reale, per cui preferisco rinunciare...
Saluti
Paolo l'oltranzista
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