martedì 9 giugno 2009

Could be worse, could be raining

Rieccomi! Avevo bisogno di staccare per una settimana da tutto e tutti, Zanzara e Cruciani compresi. Non ho acceso la radio neppure per un minuto. Ne avevo bisogno in parte per ricaricare le pile e in parte per elaborare il mio ennesimo lutto calcistico. Ma ora sono tornato.

(In realtà tra due settimane mi assenterò nuovamente per un po'… Siete avvisati.)

***

La Zanzara di ieri, che per giunta è durata un'ora in più, è stata più piatta delle pianure del Kansas, completamente monopolizzata dai soliti ritriti commenti sui risultati elettorali. Ho tuttavia qualche puntino sulle i da mettere riguardo a certe considerazioni crucianesche. Poca roba, ma ne vale la pena.


LIDIA RAVERA E I MANIPOLATI

La scrittrice e giornalista Lidia Ravera, nel commentare il calo di consenso del PDL, si è rallegrata del fatto che “gli italiani non sono del tutto manipolabili”. Cruciani ne ha ironizzato ravvisando maliziosamente nelle parole della Ravera l'idea sottintesa in base alla quale gli elettori del PDL siano manipolati.

Al di là della scelta di parole, oggettivamente infelice, a me è sembrato che la Ravera intendesse solo far rilevare come il potere di persuasione (questo era il termine giusto da usare, in quanto neutro, e non "manipolazione" che ha un'accezione iper-negativa) non è illimitato. Io non posso entrare nella testa della Ravera, ma mi rifiuto di credere all'intento di additare gli elettori del centrodestra come dei burattini senza cervello. Magari mi sbaglio, eh, però il beneficio del dubbio, per indole, sono sempre portato a concederlo.


MINORANZA NEL PAESE

Cruciani, inoltre, ha anche ironizzato sia sull'osservazione di Dario Franceschini, secondo il quale la coalizione di governo, non raggiungendo il 50% dei voti, “è minoranza nel Paese”, che su quella più o meno analoga del direttore di Radio Capital, Vittorio Zucconi.

Al conduttore della Zanzara chiedo: se la soglia del 50% fosse stata raggiunta, ciò non sarebbe stato salutato con grande enfasi da tutti gli esponenti di PDL e Lega e dai media destrorsi? Sicuramente sì. Quindi che c'è di strano se Franceschini e i commentatori non "fedeli alla linea" compiono la stessa operazione nel verso opposto? Bah.


NIENTE DA FESTEGGIARE

Tra un commento e l'altro, Cruciani ha poi retoricamente domandato agli ascoltatori: “Ha senso in casa PD essere soddisfatti di un esito elettorale che ha visto il PD scendere del 7% rispetto a un anno fa?”

(Nota linguistico-matematica. E' sbagliatissimo dire "del 7%". Si deve dire "di sette punti percentuali". Un partito che, ad esempio, passa dal 4% al 2% perde il 50% dei voti, e non il 2%.)

Ecco la mia risposta. Innanzi tutto, nessuno tiene conto del fatto che la percentuale del PD ottenuta nel 2008 includeva i voti dei sostenitori del partito radicale (che alle europee si è invece presentato a parte, prendendo il 2,4%). Quindi il "tracollo", se vogliamo chiamarlo così, va un filo ridimensionato (giusto un filo, eh!).

Inoltre, appare evidente che i voti in uscita siano finiti, oltre che a Emma Bonino, a Di Pietro, ai Comunisti, a Sinistra e Libertà e nel mare magnum dell'astensionismo. Poco o nulla è andato a PDL e Lega. Quel che voglio rimarcare è che i voti persi, essendo rimasti sotto l'ombrello del centro-sinistra, sono più facilmente recuperabili.

Ciò premesso, se ai leader del PD, alla vigilia delle europee, avessero chiesto "firmereste per un PD al 26% se in cambio il PDL si ferma al 35%?", sono certo che tutti sarebbero corsi a cercare una penna. Quindi sì, tutto sommato, fermo restando che non c'è nulla da festeggiare, c'è comunque da tirare un bel sospiro di sollievo in casa PD. Per parafrasare la celebre battuta di un film, "poteva esser peggio, poteva piovere".


TG5

E in ultimo, lasciatemi dire una cosa sul cosiddetto "audio del giorno", come lo ha definito il conduttore della Zanzara, ovvero l'incredibile fuori-onda del TG5, registrato tra domenica e lunedì scorso, in cui l'inviato al Viminale, Gioacchino Bonsignore, si cruccia del fatto che il PDL ha perso voti, e dichiara di non voler fare menzione di ciò quando entrerà in diretta. Cruciani, “che non fa sconti a nessuno”, l'ha buttata sul ridere.

Ecco, Cruciani… Rida, rida pure. Rido anch'io. Però poi una riflessione, piccola piccola, la faccia. Su cosa era il TG5 ai tempi di Mentana e su cosa è oggi, e se il fantozziano "ma sì, in fondo, chi se ne frega" è davvero la sola conclusione a cui ha senso arrivare.

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Il film di cui sopra ho citato una battuta è il mitico "Frankenstein junior". Eccovi il relativo spezzone video, sia in italiano che in lingua originale.






"What a filthy job"
"Could be worse"
"How?"
"Could be raining"
KRAKOOM

19 commenti:

Anonimo ha detto...

il video non riesco a vederlo, ma se non ricordo male, dopo, ha piovuto...

authan ha detto...

Nel film sì, nelle elezioni no :-))
Authan

PS: Ci sono altri che hanno problemi nel vedere i video? Se sì, che browser avete e che versione?

cipper ha detto...

Il conflitto di interesse e' piu' vivo che mai, alla faccia di cruciani che non lo vuole ammettere e che al solito minimizza. Ieri, girando per i vari TG, mi sono accorto che i canali mediaset nel preesentare i risultati definitivi hanno CANCELLATO l'Italia dei Valori: mostravano una sola pagina con 4 partiti: Pdl,PD,Lega,UDC. L'IdV, che ha triplicato i suoi voti e che e' il quarto partito del paese, e' stato semplicemente omesso. Mi fate schifo!!
Questa mattina la stessa cosa al TG4, ma poi la "giornalista" ha avuto il coraggio di presentare la stessa pagina con i "partiti maggiori", e un'altra pagina con i "partiti minori" e dire che "l'Italia dei Valori si ferma all'8%"!

Cruciani, sono queste le cose di cui discutere! Svegliati!

F®Ømß°£ ha detto...

Bentornato authan,

condivido il tuo bisogno di staccare, ma non potrò farlo ancora per un po'.

Vorrei adirarmi pubblicamente per l'atteggiamento minimizzatore di Cruciani sull'informazione.

"Eh, non c'è solo la televisione per informarsi, ci sono tanti mezzi se si vuole."

Che discorso è?!?

Giusto oggi vedo un articolo in cui si sostiene che più del 63% degli italiani ha formato la sua opinione politica basandosi sulla TV.

Quindi se i telegiornali ignorano, come ignorano di fatto, determinati argomenti o modificano le notizie questo ha delle oggettive conseguenze. E questo è il problema dell'informazione in Italia.

Quanta gente ha letto gli articoli di D'Avanzo sulle balle che B ha sparato in diretta TV? E quanta gente invece si ritiene informata ascoltando servizi che parlano solo delle querele di B che difende la sua privacy?

Per cui, una volta ancora, Cruciani ci fa, dal momento che non credo che ci sia.

Saluti e ancora bentornato

Tommaso lo juventino ;-)

Paolo, che preferiva la pioggia ha detto...

Buongiorno,
(e bentornato ad Authan).

ATTENZIONE POST FIUME!!!

Come prevedibile la megapuntatona della Zanzara ieri sera si è sviluppata sui commenti ai risultati elettorali. Personalmente ho trovato anch’io la trasmissione scadente, ma solo in parte per colpa di Cruciani: mi pare che in troppi siano stati a baloccarsi infantilmente facendo finta di chiedersi chi ha vinto e chi ha perso, quando secondo me regole e numeri lo dicono molto semplicemente.

Nel sistema democratico italiano per le Europee il primo vincitore è chi prende più voti. In subordine chi accresce le proprie quote di elettorato rispetto alle Europee precedenti, perché queste due condizioni permettono di avere e di incrementare la propria capacità di rappresentanza in Europa. Chi non riesce ad ottenere rappresentanza o in seconda battuta diminuisce le proprie quote è sconfitto per il motivo opposto. Gli obiettivi diversi (superare il 40 – 45%, i tre milioni di preferenze, stare sopra il 20%, far vedere che si esiste,…) possono essere risultati ad uso interno di un singolo partito o di un singolo candidato, possono essere motivo di delusione o soddisfazione, e anche di un sospiro per lo scampato pericolo ma non sono spendibili in ambito istituzionale all’esterno e sono principalmente argomenti fonte di confusione.

Se non siete convinti facciamo un parallelo: avete affidato dei vostri soldi ad un promotore finanziario perché li investa in azioni, cosa volete sentirvi dire dopo un anno: che hanno avuto il rendimento più alto del mercato, che hanno guadagnato (più o meno degli obiettivi di budget), che hanno perso (più o meno degli obiettivi di budget), o che non valgono più nulla? Vi vantereste con gli amici di aver perso meno di quanto previsto? Sostituite i partiti a voi, il risultato elettorale al rendimento economico ed il voto all’investimento e ditemi come la pensate.

Pertanto dalle Europee in Italia sono usciti vincitori PdL, IdV, Lega, marginalmente l'UdC, e sconfitti PD, radicali, sinistre, destre e particolarismi vari.

Credo che questo sia un punto di partenza di qualsiasi analisi sulle cause del risultato e di qualsiasi nuova iniziativa politica.

L’altro dovrà essere la quantità e qualità degli astenuti e dei non rappresentati: il centro sx italiano ha per lustri inseguito posizioni centriste (spesso indistinguibili da quelle del centro dx) nel tentativo di conquistare l’elettore mediano o l’alleanza del partito centrista di turno, portando spesso l’elettore (o il partito) di sinistra a scegliere l’astesione o l’uscita dalla coalizione. Credo che l’ammontare dei votanti non rappresentati e degli astenuti alla sinistra del PD recuperabili al centro sx (posso ipotizzare cautelativamente un 12%?) sia tale da giustificare per il PD una revisione della linea politica, magari riaprendo e mediando con IdV, Radicali e le varie anime della sinistra sulla base di un programma solido e serio, prima di affidarsi alle (ottime e indispensabili ma insufficienti) Serracchiani di turno.

Purtroppo mi pare che in troppi sia tra gli ascoltatori che tra i politici che tra i commentatori tendano ad esaltare / denigrare il risultato per spirito di fazione piuttosto che ad analizzarlo freddamente. In questo ieri sera ha brillato in negativo Sansonetti, incapace persino di accettare che il PD doveva necessariamente aver perso molti più voti del Pdl in valore assoluto a fronte di un maggiore calo percentuale.

Cosa questo risultato comporterà in Europa è da vedere, specialmente alla luce del fatto che il parlamento europeo non si esprime per blocchi monolitici (si veda ad esempio http://www.gennarocarotenuto.it/8139-consociativismo-europa ) e che la rappresentanza italiana è solo una piccola parte del parlamento europeo…

Per chi volesse leggere in chiave di politica interna i risultati di domenica, credo che, a chiarire vinti e vincitori, basti una lettura contestuale dei risultati delle amministrative, dove è più evidente il conteggio delle posizioni conquistate.

Saluti

Paolo, che preferiva la pioggia

stingray ha detto...

a proposito di Lidia Ravera e i "manipolati": è vero che la scelta delle parole è stata infelice, ma sta di fatto che quelle parole ha usato, e il significato evidente del suo ragionamento, mi spiace ammetterlo, è proprio quello che ha dedotto Cruciani. Se la sig.ra Ravera voleva dire altro, doveva usare altre parole, se poi vogliamo accodarci alla politica del dire e poi smentire il giorno dopo, vabbè allora si può dire tutto e il contrario di tutto.

A proposito del calo del 7% del PD: hai ragione, è sbagliato dire calo del 7%, in realtà è calato di 7 punti percentuali, il che è ancora peggio perchè in termini assoluti, secondo il tuo ragionamento, il calo è stato di circa il 20/21% rispetto al 2008, o no?

authan ha detto...

E' cosi, stingray. Il PD in un anno ha perso, percentualmente, il 20% dei voti. Non il 7.
Ciao,
Authan

Anonimo ha detto...

Sono rimasto colpito da alcune affermazioni:
il premier si dice "Deluso dal Sud" e
anche gli aquilani sono stati tacciati di ingratitudine da qualcuno per aver disertato le urne.
Domanda: e quelli che lui ha deluso??

Feltri parla di "Berlusconi terronizzato" per le troppe trasferte (istituzionali) in Campania, e prima Calderoli (visto che look estivo da ramarro il ministro??) lo aveva invitato a tornare di piu' ad Arcore definendo la pulzella illibata di Casoria com "gnanca bela"!

Malgré tout, (anche tenuto conto dei trascorsi basso-jervoliniani) alla provincia di Napoli il candidato PDL ha stracciato al primo turno l'ex-ministro PD.

Arthur

lapo ha detto...

Ciao authan.
Altro che pioggia, è un diluvio. Il fatto che le aspettative del PD fossero peggiori che significa..?! I risultati delle politiche e delle precedenti europee sono cmq gli stessi. E' con quelli che deve essere fatto il confronto. E il confronto è impietoso. Se ti aspetti 2 in un compito e poi prendi 4, tiri un sospiro di sollievo..?! (il pragone non è mio, ma mi pare calzante).
In più la carta Radicali è giocata a sproposito, avrebbero preso il 2,..% se fossero stati dentro il PD..?? Ricordo cmq che se vogliamo fare il giochino di sommare tutti i partitini, allora anche l'MPA va aggiunto al PDL.
Se sulle condizioni meteo non ti avessi convinto, magari ci riescono i risultati delle amministrative.
A presto..!!

authan ha detto...

Ciao lapo, bentornato da queste parti.

Ti propongo un contro-paragone. Immagina una partita di coppa campioni andata e ritorno. Nel match di andata fa molta differenza perdere 3-0 o 3-1. Si e' sempre perso, ma avendo segnato un golletto si puo' sperare di recuperare al ritorno.

Il consenso e' un battello ebbro che naviga in un mare di scogli. Tutto puo' succedere, anche da un giorno all'altro.

A presto,
Authan

Anonimo ha detto...

@Paolo...ma se il PD si aprisse all'IdV, ai Radicali, etc etc non sarebbe piu' il PD come erede del PCI, non trovi?

Vorlander ha detto...

Io mi limito ad INDIGNARMI (...) per il fatto che Cruciani non abbia commentato "cononestàintellettuale" il fuori-onda del TG5.

P.S. Ma come se la intendeva Cruciani con la Palombelli ieri sera? Non l'ho mai sentito ridere così tanto. E sembrava anche sincero.
Ciao

Paolo l'irascibile ha detto...

@mauriziomorabito:

il PD erede del PCI?!?? scusa se te lo chiedo ma che film stai vedendo? Sei sintonizzato sul Tg di Fede o su Italia1? Credo che la tua voglia essere solo una sparata irritante, ma è veramente troppo mal posta.

So che siamo in Italia e che a dx e tra i cattolici lo slogan dei comunisti mangiatori di bambini e oltranzisti mantiene un forte appeal, ma storicamente proprio in Italia i comunisti sono stati così Feroci ed Oltranzisti (nota la maiuscola) che il più "sovietico" di loro (Togliatti) amnistiò i criminali fascisti sconfitti nel momento in cui sarebbe stato più facile lasciarli giustiziare dai tribunali speciali (1946) e invitò i suoi a trattenersi da azioni di forza quando fu vittima di un attentato (1948). Per favorire dialogo e riappacificazione in uno stato che usciva da una guerra (anche civile) che non era certo stata voluta dal PCI.

Inoltre da Berlinguer in poi non vi è stato un solo leader politico di PCI, PDS,DS, ... che non abbia aumentato le distanze non solo dal comunismo di stampo totalitario , ma addirittura dalla feroce socialdemocrazia che ha praticamente sino a ieri governato in molti paesi del nord europa quali l'oscurantista, illiberale ed arretrata Svezia -anche Bersani ultimamente ne ha preso le distanze- (forse solo il grigio Natta non si è mosso in questa direzione ma neppure in direzione contraria).
Per migliorare i rapporti con il PSI e la sinistra DC.

Nel presente: Franceschini (il segretario del PD!), Prodi, Rutelli, Binetti, Letta, Bindi, Fioroni, Gentiloni, Lanzillotta, Marini, Treu, Pistelli, Parisi... tutti eredi del PCI, neh?

Infine, e senza giudizi di merito sulla cosa, sino a poco più di un anno fa i "genitori" del PD erano alleati non solo di IdV, RC, Radicali, ma anche di Mastella, per cui di cosa stai parlando?

Saluti

Paolo l'irascibile

Anonimo ha detto...

A Morabito non è la memoria che gli fa difetto, è proprio che la Storia nn l'ha studiata!
"Eh, ma allora se le cose non le sai...... salle!"
Forse le battute del Bagaglino sono un argomento piu' diretto per Morabito?

Mi sembri la rossa virago che a Ballaro' ieri sera parlava di 32 miliardi stanziati dal governo per la crisi e della CIG come di un regalone ai lavoratori, mentre la pagano imprese e loro dipendenti.

Anonimo ha detto...

Trovo sempre buffissima la schizofrenia tra il Cruciani televisivo, che ieri sera, messi i panni del "giornalista d'inchiesta", indagava sulla morte di Edoardo Agnelli e di George Haider, ipotizzando i più astrusi complotti, e quello radiofonico, che ha repulsione per qualsiasi analisi politica, bollandola come dietrologica e demagogica se scomoda al governo.

Ornette

authan ha detto...

Ornette,
ho appena rivolto via e-mail al Crux un'osservazione del tutto analoga alla tua. Cruciani che parla di complotti orditi dal vaticano e' la fine del mondo. Magari non e' lui, e' il gemello cattivo (o quello buono, dipende dai punti di vista).
Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

@Paolo: si vede che Veltroni e D'Alema non sono iscritti al PD?

Seriamente, non capisco perche' agitarsi tanto perche' uno nomina il PCI. Dal PCI si e' passati al PDS, poi ai DS e adesso al PD, unendosi ovviamente alla Margherita e al resto. Questa e' Storia.

Perche' mai dovrebbe il PD vergognarsi di quella parte della propria Storia?

Purtroppo di quella Storia del PD fanno parte anche gli intrighi di Botteghe Oscure, di cui e' rimasta traccia, per esempio nell'incredibile decisione di impedire con un colpo di mano a Pannella e Di Pietro di partecipare alle Primarie in concorrenza a Veltroni.

Quello si' che sarebbe stato un evento epocale, che a parer mio avrebbe confermato Veltroni segretario ma con una legittimita' di ben altra caratura, e una base elettorale incredibilmente piu' vasta. Avrebbe corso il rischio di vincere le politiche, etc etc.

Invece il "comunismo" con la "c" minuscola, fatto di un'elite che del popolino non si fida e che e' impegnata solo a spartirsi il potere, continua a costringere il PD lungo la via che lo portera' a fare la fine dell'Alka-Seltzer. L'elezione fasulla di Franceschini e' un altro esempio.

Con tutto questo Togliatti, Berlinguer, la ferocita', l'oltranzismo e la pedofagia non c'entrano un tubo. Il settarismo e il migliorismo si'.

Paolo l’iracondo ha detto...

@mauriziomorabito:

Scusa ma credo che questo sarà l’ultimo post in riposta a te (forse l’avevo già detto in altra occasione, non ricadrò nell’errore): sarò io che non capisco, ma non riesco a vedere nei tuoi post altro che provocazioni e temo che le mie risposte prendano la china della polemica, invece che quella del ragionamento.

Nel tuo post precedente affermi che “se il PD si aprisse all'IdV, ai Radicali, etc etc non sarebbe piu' il PD come erede del PCI”.
Io ci leggo 3 affermazioni:

1)che il PD è erede del PCI, cosa che ribadisci citando a riprova la militanza di due comunisti come Veltroni (che ti direbbe di essere erede del PCI “MA ANCHE” della tradizione cattolica di sinistra) e Dalema (il cui “delfino” Bersani ha appena preso le distanze persino dalla socialdemocrazia, ovviamente spingendosi al centro), nonché la genealogia PCI, PDS, DS.
A me non pare che questa sia una eredità significativa (a meno che per lo stesso motivo, e con maggior ragione viste dichiarazioni e prese di posizione dei maggiorenti, tu non voglia considerare il PdL come il vigoroso erede del Partito Nazionale Fascista in virtù dei passaggi PNF, MSI, AN e delle militanze di Fini e dei suoi “colonnelli”, cosa che non credo).
Ma anche perchè la linea politica è dettata molto più dai 13 politici che citavo che dai 2 che citi tu e perchè dal PCI al PD c'è anche una lunga e numericamente consistente storia di scissioni a sinistra di chi rivendicava l'eredità del PCI.
2)che il PD eredita una posizione di chiusura politica verso altri partiti, che però non ha manifestato sino ad un anno fa quando Weltroni, in conseguenza alla crisi di governo ed alle intemperanza di Dini e Mastella, ha deciso di correre da solo (ed è stato accontentato restando proprio solo solo…)
3)che il PCI aveva una storia di chiusura politica, PCI il cui cammino politico negli ultimi suoi quarant’anni è però stato improntato ad un progressivo avvicinamento a posizioni centriste per favorire i rapporti con altre forze politiche (non voglio citare le amministrazioni locali che fanno storia – sempre di apertura politica – a parte).

Cosa sbaglio nell’interpretazione di quanto dicevi e cosa volevi invece dire con quell’unica frase?

Quanto all’ultimo post un po’ di puntualizzazioni:

Non conosco partito che permetta l’elezione a segretario di persone che abbiano dichiarato di non aderire al progetto politico (ritengo giustamente): avresti trovato normale che Bossi si fosse candidato a segretario del PdL? Io no. Non ho trovato normali le proposte di candidature alla segreteria del PD di politici extra PD, nè ho trovato incredibile il loro respingimento. Non mi paiono "intrighi di Botteghe Oscure" ma un caso di concretezza politica.

Per poter vincere le politiche Veltroni doveva avere un programma. E lui ne aveva convintamene sposato uno, MA ANCHE il suo contrario. Non capisco proprio perché abbia perso… :-) Non credo che aumentare la confusione aprendo ad un ipotetico segretario che non condivideva il progetto politico fondativo avrebbe potuto migliorare le cose, anzi.

Penso che non ci si debba vergognare dell’eredità di una parte dell’ideologia del PCI, ma bisogna effettivamente poterla rivendicare, cosa che il PD non può né vuole fare avendola rinnegata ripetutamente ed in toto. Per me è brutto che tu lo scriva senza crederci (basta leggere “Perche' mai dovrebbe il PD vergognarsi di quella parte della propria Storia?
Purtroppo di quella Storia del PD fanno parte anche gli intrighi di Botteghe Oscure, di cui e' rimasta traccia…”).

Quella di Franceschini è stata effettivamente più la nomina di un commissario che l’elezione di un segretario: in situazioni come questa o di evidenti maggioranze bulgare come nel congresso fondativo del PdL il valore delle elezioni del segretario è sostanzialmente di ratifica, infatti in entrambe i casi, pur sussistendo numerosi problemi formali nessuno ha ritenuto di muovere eccezioni. Ma se vuoi considerarle entrmbe elezioni fasulle non hai torto.

Saluti

Paolo l’iracondo

Anonimo ha detto...

@Paolo

mi dispiace tu prenda per "provocazione" quando semplicemente espongo il mio pensiero. che poi non e' tanto lontano dal tuo, solo che io magari guardo in quel bicchiere dal basso, e tu dall'alto...l'acqua e' sempre quella, i riflessi no.

Tu pensi che l'eredita' del PCI e' andata nella "sinistra radicale". Io dico che e' anche vero, ma non solo: il "modo di pensare" (le "categorie della politica") del PD anche a livello locale mi ricorda tantissimo quello del PCI. Magari non strettamente dal punto di vista ideologico, ma nel modo di comportarsi sicuramente.

Come si dice, puoi togliere il militante dal comunismo, ma come fai a togliere il comunismo dal militante?

E non ti sorprendera' sentirti dire che il modo di pensare (non i "pensieri") degli ex-AN ricordano quelli del MSI. Come potrebbe essere altrimenti?

Sul correre da solo di Veltroni, e magari! Io ho visto che poi ha deciso di correre con Di Pietro, picconando il suo progetto-PD ulteriormente.

Sulle candidature non-PD, mi dispiace ma dire di fondare un nuovo partito della sinistra e poi procedere con l'impedire l'ingresso a due esponenti della sinistra, non ha nessun senso. Obama, come si sa, in Italia non ce l'avrebbe mai fatta, probabilmente non sarebbe mai stato candidato neanche lui.

Permettimi infine di sapere cosa credo e cosa non credo. E permettimi anche di pensare che senza Franceschini il PD ci sarebbe lo stesso...senza Berlusconi, il PdL non sarebbe mai nato. Le due elezioni sono da questo punto di vista diversissime.

E se Veltroni era stato legittimato dalle primarie, Franceschini e' delegittimato. Forse volevano una faccia che si potesse "bruciare" nelle elezioni Europee?