venerdì 19 giugno 2009

Tutti i sogni muoiono all'alba

Ancora il caso Patrizia D'Addario al centro dell'attenzione alla Zanzara di ieri. Giuseppe Cruciani è arrivato a dire che l'intervista alla ragazza pugliese ha portato più elementi concreti (anche se da verificare) che non tre mesi di campagne stampa di Repubblica. Insomma, anche per il conduttore della trasmissione le carte in tavola sono cambiate: se prima si vagheggiava sul puro gossip, ora invece siamo di fronte ad un reale problema di credibilità, sicurezza e dignità delle istituzioni.

Ad un ascoltatore che si lamentava di come si parli molto più delle feste di Berlusconi e delle sue frequentazioni private che non dei problemi seri del paese, Cruciani ha risposto che se da un lato la cosa è effettivamente triste, dall'altro “non ci si può mettere una benda sugli occhi”. Il caso è diventato politico (per me lo era anche prima, ma lasciamo perdere) e non ci si può esimersi dal dibatterne.

Peccato però che poi quando si è trattato di dire due parole su chi la benda sugli occhi l'ha messa per davvero, il TG1 (che ha dato poco spazio alla vicenda D'Addario, privilegiando peraltro le posizioni difensive del cavaliere), l'atteggiamento di Cruciani sia stato piuttosto snobistico, riassumibile, in sostanza, in un “chissenefrega del TG1”. Non è la prima volta che Cruciani sminuisce gli effettivi impatti dell'informazione televisiva. Per quanto legittima e degna di rispetto sia, questa opinione è, ai miei occhi, talmente disarmante, talmente in contrasto con l'evidenza e con il buon senso che non riesco neppure a trovare la voglia e la forza di controbattere. A questo giro passo oltre.

Vorrei tornare brevemente alla lamentela dell'ascoltatore menzionata sopra, ponendo una questione: se anziché dei problemi seri del paese, delle riforme, ecc. ecc. si parla invece di escort, festini, soldi, e "utilizzatori finali", dove stanno le responsabilità, in origine? Stanno nei mezzi di informazione che trattano temi magari pruriginosi ma che oggettivamente catturano l'interesse del pubblico (e la missione dei media, per definizione, è proprio quella di catturare l'interesse del pubblico), o in chi, pur suo malgrado ma comunque in seguito a libere scelte comportamentali non consone al ruolo anche se non necessariamente illecite, fornisce e crea l'oggetto del contendere, la "materia prima" che viene poi lavorata ed elaborata dai media?

C'è chi trova piacere o convenienza nell'alimentare il fuoco, certo, ma ad appiccare quel fuoco, volente o nolente, è stato lo stesso Silvio Berlusconi. E' sua, in origine, la colpa di tutto questo. Sua e solo sua. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

***

Nel frattempo, continuano gli sbracamenti degli anti-antiberlusconiani (cioè di coloro che sono soliti biasimare o dileggiare i detrattori di Berlusconi) dei quali ho già fatto menzione nel post precedente. Dopo Antonio Polito (che sul Riformista di oggi spara il titolone “Silvio, dimettiti!”) e l'elefante Giuliano Ferrara, oggi a calare le brache sono Giampaolo Pansa, sul Riformista, e Giampiero Mughini, su Libero.

Pansa chiede al cavaliere di sacrificarsi per il bene dell'umanità. Ecco un passaggio del suo pezzo: “Berlusconi è ancora in grado di essere questa guida, questo comandante, questo faro? La mia risposta è netta. Temo di no. Lo dico senza infilarmi nella giungla dei retroscena. E senza affrontare il tema se la colpa sia sua o di chi guida la campagna contro di lui. […] Berlusconi deve preparare l'inevitabile transizione. […] Il cavaliere deve lasciare Palazzo Chigi di sua volontà. Senza aspettare le calende greche. Soltanto così non distruggerà il Paese e il suo partito.”

Mughini, invece, nel suo articolo cita l'Amleto di Shakespeare e mette in luce alcune oggettive incongruenze: “C'è qualcosa di marcio nel regno di Danimarca, se il capo del governo può essere messo con le spalle al muro da una puttana barese. […] Io non ho nulla ma proprio nulla contro le puttane e lo dico da mane a sera, e anche se non le frequento. E' diverso se tu sei il capo politico di un governo che vanta la sua ultracattolicità, che difende "la vita" anche quando non è più vita, di un governo che si mette la mano alla bocca quando parla di gay, che toglie le prostitute dalla via Salaria di Roma. Allora non ci siamo più davvero non ci siamo più. Maledetto il regno di Danimarca e noi che ci viviamo dentro.”

Se siamo nel marcio regno di Danimarca, per dirla alla Mughini, l'unico modo per uscirne passa per la strada suggerita da Pansa: un ricambio nella leadership. Quello del super-leader simultaneamente moderno uomo di stato post-democratico e giocondo libertino sciupafemmine si è rivelato un sogno fragile e inconsistente, che come tutti i sogni era destinato a morire all'alba.


Fez


3 commenti:

Anonimo ha detto...

SONDAGGI

Lo scandalo sul premier
Feste con escort, secondo voi il timore che adesso Silvio Berlusconi sia ricattabile è fondato?

[3787 voti totali]
si (3153) 83%
no (634) 16%

ALTROCHE' SE RICATTABILE!
(semprechè fossimo in un Paese normale)

Speriamo non ci vada al posto suo quella bestia di Bossi, che pure lui è rimasto ben segnato per colpa di una gnocca galeotta!!

Anonimo ha detto...

Tra una settimana ci saremo dimenticati di Patrizia D'Addario come di Noemi Letizia etc.. etc... fino al successivo scandalo. La censura dei telegiornali di stato e dei "gazzettini" del Cavaliere non sono da sottovalutare, ma certe notizie "bomba" è impossibile arginarle. Nonostante ciò (che comunque tutto trapeli nonostante le censure) per la maggioranza votante "l'uomo del fare" (a slogan ci sa fare non c'è che dire; la comunicazione e la sua manipolazione sono il suo pane) va sempre bene e gli vengono perdonati certi "peccatucci" di "carne", anzi per molti dei suoi adepti questi comportamenti sono addirittura da "vero maschio" e pertanto apprezzabili. Chissà se l'eterna promessa della destra, Gianfranco Fini riuscirà prima o poi e detronizzare Silvio o Silvio si autodistruggerà da solo, incapace com'è ormai di controllare i suoi atteggiamenti da "vecchio bavoso" come ha detto il simpatico Gad.

Pasquino

Squeeze ha detto...

Spettacolare Minzolini al tg delle 13.30 di oggi. Non un servizio sulla D'Addario e sul famoso "lettone grande". Questa è informazione.