Concetto espresso da Cruciani alla Zanzara di mercoledì 10 giugno: “Con Gheddafi facciamo affari, accordi economici e politici, non si capisce perché non lo si possa far parlare al Senato, non facciamo gli ipocriti”.
Concetto espresso da Cruciani alla Zanzara di ieri, giovedì 11 giugno, dopo che il leader libico nei suoi discorsi a Palazzo Giustiniani e alla Sapienza ne ha dette di tutti i colori: “Forse era meglio se questa visita fosse stata organizzata in modo un po' più sobrio…”.
Ecco, Cruciani, buona la due... Potrei spendere mezzo post a parlare di piroette e giravolte, o al contrario disquisire sul fatto che "solo i morti e i cretini non cambiano mai idea", ma a questo giro passiamo oltre.
(Però la frecciata agli studenti che hanno sì contestato l'arrivo del colonnello Gheddafi alla Sapienza, ma solo per via dei respingimenti dei clandestini e per la "militarizzazione dell'università" in occasione del suo arrivo, e non per il personaggio in sé, un dittatore che non conosce la democrazia e che non ha nessuna lezione da dare, è stata sacrosanta).
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Ieri è ricomparso Franco Califano, ospite in diretta. Che noia... E il bello è che quando qualche ascoltatore via SMS ha chiesto a Cruciani che senso avesse intervistare Califano sulla visita di Gheddafi (solo perché Califano è stato partorito su un aereo in volo sulla Libia! Incredibile...), il conduttore della Zanzara ha ribattuto che “gli interlocutori delle interviste non devono essere per forza degli esperti. A volte quel che si vuole è sentire gli umori, quello che viene fuori dalla pancia. Non c'è sempre bisogno del cosiddetto esperto. Odio gli esperti”.
(Ho inserito il frammento audio con le parole esatte di Cruciani nella pagina delle perle della Zanzara. Scripta manent.)
Il mio mento a quel punto ha toccato il pavimento ed è rimbalzato su. Per gli umori e i brontolii della pancia ci sono già le decine di interventi dei semplici radioascoltatori! Dagli ospiti è naturale chiedere qualcosa di più, mi sembra un principio solare. Comunque il concetto “io odio gli esperti” è straordinario. Che bello sarebbe se Cruciani lo ribadisse al prossimo collegamento con i frequent guests, e cioè Polito, Facci, Loquenzi, Sgarbi, Sansonetti, e don Caldarola.
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Ma il tema del giorno, affrontato ieri, non poteva che essere quello delle intercettazioni, peraltro già dibattuto in innumerevoli occasioni alla Zanzara. Qualche volta, tuttavia, vale la pena ripetersi, perché il DDL approvato ieri alla Camera (deve ancora passare in Senato) è qualcosa che francamente lascia sgomenti.
Io non sono un grande estimatore dell'esponente dell'IdV Massimo Donadi (un soggetto sulla cui conformazione del cranio Cesare Lombroso avrebbe avuto molto da commentare), ma le parole durissime da egli lanciate contro il ministro Alfano (“Ogni morte che resterà impunita per colpa di questa legge lei la porterà sulla coscienza”), spiace dirlo, hanno un fondamento.
Anche in Cruciani, va detto, si percepisce un disagio provocato da questa legge (il conduttore della Zanzara contesta le intercettazioni non come valido strumento d'indagine, ma per via del fatto che troppo facilmente esse finiscono poi sui giornali), anche se come sempre sul governo Berlusconi il nostro eroe usa il guanto di velluto. Comunque le parole “provvedimento in gran parte completamente sbagliato e anche dannoso per quello che riguarda le indagini” è riuscito a farle uscire. Alleluja.
Ciò di cui Cruciani non riesce a darsi pace è come il governo possa davvero compromettere, in parte, la lotta al crimine. "Non può essere vero, quindi non è vero", è in sostanza il suo ragionamento. Eppure c'è una spiegazione molto semplice, che già gli fu espressa dall'ex magistrato Bruno Tinti alla Zanzara del 27 febbraio 2009, e che ieri gli è stata ribadita paro paro dal procuratore di Milano Armando Spataro.
L'intento recondito della stretta sulle intercettazioni è quello di ostacolare le indagini per i reati tipici della classe dirigente (politica, ma non solo): abuso d'ufficio, corruzione, concussione, frode fiscale, falso in bilancio, aggiotaggio, ecc. Tutti reati non "di sangue", ma egualmente gravissimi. Pur di raggiungere questa finalità, il governo, in quello che è un riprovevole baratto, accetta che pure l'efficacia della lotta alla criminalità comune venga messa a repentaglio.
Un baratto, quindi. Un baratto che, tristemente, viene approvato in segreto anche da una parte dell'opposizione. Se una ventina di franchi tiratori dei partiti non di governo hanno votato a favore del DDL, ieri alla Camera, non è un caso, a meno che non si voglia essere così allocchi da pensare che dietro a tutto ci sia davvero la mera volontà di proteggere il concetto di privacy.
Le cose stanno così, caro Cruciani, se ne faccia una ragione. Se non vuole dare retta a Tinti, a Spataro, ma anche a Cascini, Palamara, Scarpinato, Caselli, ecc. ecc. dia retta a quel suo vecchio compagno di scuola, ora magistrato in Calabria, che ogni tanto cita senza mai farne il nome. Gli parli ancora, si chiarisca i suoi dubbi, e poi torni in radio a pronunciare quella parolina di otto lettere che inizia con la V e finisce con la A che mai come oggi merita di essere pronunciata, se non urlata con tutto il fiato che si ha in corpo.
venerdì 12 giugno 2009
Non può essere vero, quindi non è vero
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18 commenti:
Buongiorno,
uso una barzelletta dei tempi della guerra fredda che ho risentito in questi giorni per introdurre la prima parte di un post preconfezionato: Kruscev e Kennedy si sfidano in una gara 1 contro 1 sui 100 m. piani. Ovviamente stravince il giovane Kennedy. Il giorno dopo la Правда (Pravda) titola in prima “Ottimo secondo posto per il compagno Kruscev! Delude Kennedy solo penultimo”.
La barzelletta aveva più di un fondo di verità.
Passa il tempo e cambiano gli attori, ma c’è chi il giornalismo lo fa ancora adesso così.
Prendiamo come Cruciani ha trattato l’affaire Gheddafi.
SB lo invita al G8.
I ministri dell’interno e della difesa lo sbandierano come un fulgido difensore dei diritti umani.
Va a parlare con il Presidente della Repubblica.
Va a parlare al Senato.
Il rettore della Sapienza lo invita a parlare all’ Università.
Quello di Sassari gli conferisce una laurea Honoris Causa.
Ma Gheddafi è notoriamente quello che è (mi piaccio quando sono tautologico), per cui approfitta a mani basse del palcoscenico per ostentare le foto di una delle vittime del colonialismo italiano, per attaccare gli Stati Uniti dandogli dei terroristi, per attaccare il nostro sistema politico multipartitico. Un insuccesso diplomatico completo del quale vi sono diversi livelli di responsabilità, proporzionali al ruolo istituzionale ed alle azioni intraprese.
C’è anche chi protesta: ovviamente l’opposizione, gli ebrei italiani, gli eredi degli italiani espropriati dei loro beni e cacciati dalla Libia, le ONG a favore di migranti e dei diritti umani e gli studenti dell’Onda, e la maggior parte lo fa attaccando Gheddafi perché antidemocratico e irrispettoso dei diritti umani.
Su cosa si concentra l’attenzione, l’indignazione e l’incredulità di Cruciani? Su chi aveva le responsabilità maggiori? Sull’orgia di dilettantismo diplomatico che ha condotto a questo punto? Troppo facile e scontato. No, il nostro è un acuto ed intelligentissimo osservatore (meglio di Ferrara, Polito, Caldarola, Mughini e Sansonetti messi insieme, con condimento di Sgarbi), trova un minoranza dell’onda che usa un linguaggio impossibile (e comunque attacca Gheddafi sul mancato rispetto dei diritti umani dei migranti, argomento sul quale vi sono notizie terrificanti, mica Noemi al seggio) e si fissa su questi. Si meraviglia che i professori che si erano opposti all’apertura dell’anno accademico da parte del Papa non ne abbiamo redatto uno analogo. (In realtà proverebbe anche ad attaccare il rettore -?- di Sassari per la LHC, ma esce male dallo scontro dialettico).
Kruscev ottimo secondo.
Prendiamo Grillo che relaziona al Senato sulla legge di iniziativa popolare.
350.000 firme riconosciute raccolte senza il sostegno di una struttura partitica (Segni e Fini prendono ancora il Maalox).
Alcune proposte sembrano favorire il ricambio generazionale e ridurre alcune delle colossali aberrazioni del nostro sistema (i condannati in via definitiva seduti in parlamento, che sono una offesa per il parlamento stesso e per i suoi elettori).
Cruciani (ed il Ferrara che fa ripetutamente ed orgogliosamente sentire), oggettivamente aiutato in questo dallo stesso Grillo, di tutto questo capisce una sola parola: “Mignotte”.
Kennedy penultimo.
Cruciani – Правда 2 -2, ma è stata una bruttissima partita.
Dasvidanie tovarisch
Paolo, commentatore sportivo
1000 VOLTE VERGOGNA!
qualcuno ha il testo dell'intervento di Gheddafi "quasi" al Senato? Su radioradicale c'e' un'ora di video, preferirei risparmiarmela...
Buongiorno,
come spesso accade, sono d'accordo con Paolo, che ha avuto modo di esprimere meglio di me il fastidio per la capziosità di Cruciani a riguardo del tema Gheddafi, con il solito spazio dato alla parte più attaccabile della contestazione.
Tant'è, Cruciani si indigna a caso...
Ma vogliamo parlare del fare bonario con cui ci ha rallegrato la serata con le battute dell'impunito B su Noemi, Mills (non mi ricordo come si chiama, come Fede!!!) e gli aerei agratis? C'era bisogno?
E vogliamo parlare di Califano?
1) è amico di Cruciani
2) ha appena tirato fuori un disco
E allora, perdiamo tempo a sentire cosa dice: e cosa dice? "Ma chemmefrega, io sto coll'Italia e nò colla Libbia"
E Cruciani si permette di fare il piccato quando gli ascoltatori manifestano il fastidio. L'arrampicata sugli specchi con il finale "Odio gli esperti" è da antologia.
Saluti
Tommaso abbronzato
@ tommaso:
la battuta di SB mi ha fatto venire in mente caligola che ostenta il suo disinteresse / disprezzo per il senato nominando senatore il proprio cavallo.
Se però è venuto in mente solo a me vuol dire che sono prevenuto...
Cordiali nitriti
Paolo il baio
Non ho resistito, e ho appena scritto a Cruciani - via mail - quanto segue:
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Stasera sentiamo cosa ne pensa Giuseppe Ayala (uno che non appartiene alle brigate rosse... ops, volevo dire toghe rosse) sulle intercettazioni? Ah no, gia', e' un esperto, non va bene. Magari Lando Buzzanca e' libero, provi a sentirlo.
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Non riesco a smettere di ridere, sono davvero un bambino.
Ciao,
authan
PS: "Io odio gli esperti" finisce dritto nelle perle. Datemi solo il tempo di estrapolare il frammento audio.
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/gheddafi-sapienza/23.html
Guardatevi queste foto, la 20 in particolare.....
Grillo nel suo discorso partiva dal principio per cui poche persone( 9 capi partito) hanno nominato i parlamentari scegliendoli tra i loro familiari, amici, avvocati...e qualche zoccola, non disdegnando inquisiti e condannati! Ma è la parola "zoccola" non va e fa cadere tutto il concetto?!? Paolo Guzzanti parlava solo poche settimane fa di "Puttanocrazia/Mignottograzia" ma lui ha la delega parlamentare...
La battaglia perduta del leghista antimafia
Denunciò la Piovra a Malpensa. Ultimo alle elezioni
DAL NOSTRO INVIATO
LONATE POZZOLO (Vare¬se) - Parli di sicurezza (nel sen¬so di guerra a lavavetri, clan¬destini e clochard) e fai il pie¬no di voti. Fai la guerra alla mafia, aiuti la magistratura a smantellare una cosca intera e in questo caso quasi nessuno ti si fila. Nemmeno se sei della Lega Nord. E così accade che mentre il Carroccio fa man bassa di voti in tutta la Lom¬bardia anche candidando sco¬nosciuti, a Lonate Pozzolo - il Comune dove sorge Malpensa - Modesto Verderio, leghista di lungo corso, arriva terzo su tre concorrenti alla poltrona di sindaco dopo aver dichiara¬to pubblicamente guerra alla mafia locale.
E’ una storia al contrario, quella di Verderio e del suo Co¬mune. Un mese fa la procura aveva arrestato 40 persone af¬filiate a una cosca della ’ndran¬gheta che spadroneggiava nel Varesotto: minacce, estorsio¬ni, usura, incendi, roba truce insomma e persino tre omici¬di. I picciotti facevano gli affa¬ri loro persino a Malpensa en¬trando e uscendo dalle aree su-persorvegliate a piacimento. Nei verbali della procura anti¬mafia, la sorpresa: tra i pochis¬simi che avevano segnalato co¬me il pagamento del «pizzo» a Lonate fosse una prassi, c’è proprio Verderio. Ecco un pas¬so della sua deposizione ai ca¬rabinieri: «Venivo avvicinato da alcuni cittadini di Lonate che mi sottoponevano il pro¬blema della comunità calabre¬se dedita alle estorsioni... mi venne nominato il cognome Filippelli».
Guarda caso, diversi compo¬nenti del clan Filippelli sono poi finiti in carcere. Verderio, «eroe antimafia» della Lega, si è invece candidato sindaco, ha fatto campagna elettorale puntando (anche) sul tema delle infiltrazioni mafiose e co¬me è andata a finire? «Ho pre¬so il 20%, contro il 50 e passa del Pdl».
Resta il fatto che avere co¬me parola d’ordine combatte¬re - con fatti concreti - la Pio¬vra, non ha pagato granché. «In campagna elettorale - rac¬conta Vederio, 56 anni, profes¬sione antiquario - siamo stati gli unici a parlare di questi ar¬gomenti. Abbiamo anche orga¬nizzato una fiaccolata sulla si¬curezza. Sono venute 50 perso¬ne. Nessuna di Lonate. In com¬penso il Pdl ha messo in piedi una serata con una ex velina e ha fatto il pienone. Si vede che certi problemi qui scivola¬no addosso, vengono ritenuti secondari. Anche dalla sini¬stra, a quanto pare».
Eppure i documenti dell’in¬chiesta sono agghiaccianti: parlano di commercianti che ricevono brutali minacce di morte, di imprese edilizie co¬strette a farsi da parte per la¬sciare spazio a quelle degli «amici», di connivenze all’in¬terno delle banche locali. E so¬prattutto di zero denunce arri¬vate in tutti questi anni sui ta¬voli delle forze dell’ordine.
«In questo caso - commen¬ta l’esponente leghista - i lom¬bardi dovrebbero prendere esempio dai ragazzi di Cala¬bria che hanno avuto il corag¬gio di scendere in piazza e de¬nunciare la presenza della ’n¬drangheta. E detto da un leghi¬sta...
».
Verderio dice di vivere tran¬quillo, di girare per il paese senza timori e senza essere in¬fastidito per quel che ha fatto, annuncia che siederà in consi¬glio comunale sui banchi del¬l’opposizione e che non rispar¬mierà nessuno. La vita, insom¬ma, continua uguale a prima per tutti, a Lonate.
«Uno degli arrestati - riferi¬sce ancora - è uscito di galera dopo un paio di settimane ed è andato alla festa in piazza per la vittoria del Pdl. Sarà un’onestissima persona, sarà passato di lì per caso. Di certo non è mai venuto ai gazebo della Lega».
Claudio Del Frate
Grazie di aver scritto quello che penso!
Mac
14:23 Marcegaglia: "Presto una zona franca per le imprese italiane"
"Verrà creata presto una zona franca dedicata esclusivamente alle imprese italiane operanti in Libia". Lo ha annunciato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia al termine dell'incontro con il leader libico, Muammar Gheddafi. "Grazie a questa zona franca - ha spiegato Marcegaglia - le imprese italiane che investono in Libia potranno godere per cinque anni dell'esenzione delle tasse sul reddito, avranno sconti sull'energia elettrica e il gas e potranno utilizzare le infrastrutture locali".
Domanda:
Ma la zona franca promessa in Abruzzo per far ripartire le aziende...... a quando????
Ho sentito parte dell'intervento di Grillo durante l'audizione al Senato. M'è parso inequivocabile che l'epiteto in questione non si riferisse in toto a tutte le Senatrici e Deputate, ma volesse rimarcare che in parlamento c'è una pletora di "dipendenti" del Presidente del consiglio(avvocati, fidati dirigenti delle sue aziende, "amici" vari), tra cui delle "geishe", che si trovano ad occupare degli scranni a Montecitorio o a palazzo Madama per motivi alternativi a quelli tradizionalmente seguiti per selezionare una classe politica. Una nuova classe politica emergente che si avvicina più ad una corte seicentesca che a un gruppo (aimè troppo nutrito) di rappresentanti dei cittadini, legittimamente eletti con voti di preferenza. Col suo gergo satirico (la satira è scurrile per definizione) Grillo voleva semplicemente evidenziare che i deputati sono oggi "selezionati" dalle segreterie dei partiti o peggio da un Capo partito/movimento.
E' ovvio che i giornalisti "schierati" col Presidente del consiglio cerchino di dissacrare tutto ciò che schegge "impazzite" come Grillo dicono e fanno, per sviare l'attenzione dal vero significato che certe affermazioni o gesti hanno.
Pasquino
chi non ama gli esperti, la contestazione è contrario alla logikè, technè,ovvero studio del ragionamento. Grazie a Paolo per le citazioni in russo.Ho lavorato a Mosca per un lungo periodo,quindi conosco i commentatori che non parlano ai radioascoltatori, ma a qualcuno della gerarchia che sicuramente li sta ascoltando e può apprezzare il phainomenon(ciò che si mostra o appare).La formazione universitaria ai miei tempi era anche confronto, discussione .Credo sia l'inferenza nei confronti di crulifani.
http://lucameneghel.blogspot.com/2009/05/crucianitv.html
Qui ci sono dei video su Cruciani, non so se li avete visti...
Buongiorno,
una piccola indignazione mattutina:
Maroni non ha paura delle parole e le chiama orgogliosamente con il loro nome (quasi testuale delle dichiarazioni di ieri): finalmente arrivano le ronde a portare ordine e disciplina (e forse un po' di sano manganello ed olio di ricino?):
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_14/procura_indaga_ronde_nere_msi_gaetano_saya_apologia_fascismo_a77a8d54-58cd-11de-903c-00144f02aabc.shtml , guardate le foto e, a chi non sia chiara l’assonanza o non sia interessato alla storia propongo http://it.wikipedia.org/wiki/Guardia_Nazionale_Repubblicana
Di buono c'è che questi sembrano l'incrocio tra il vito catozzo di Faletti ed i nazisti dell'Illinois.
E che ci sono molti più distributori di benzina che nel 1945 da poter addobbare.
Saluti
Paolo il resistente
@ Paolo: guardati anche le foto o i filmati di Pontida e delle facce dello "zoccolo duro" dell'elettorato leghista: si commentano da sole.. Salvini con la maglietta "non sono italiano sono padano", spille con scritto "dame del can ma non de l'italian" (dammi del cane ma non dell'italiano), avvinazzati e gentaglia varia.
Leggevo ieri che tra l'elettorato leghista sta crescendo un clima di forte avversione verso il neoeletto sindaco di Viggiù, tale Sandy Cane, "rea" di essere di colore.
Quanto alla Lega e al suo estremismo non è che mi faccia poi tanto paura, mi sembra solo tanto fumo e poco arrosto, con sporadiche trovate folkloristiche per catturare voti in più di un elettorato beota che non si accorge che i politici verdi sono da anni parte integrante di quella "casta" che all'inizio si proponevano di sovvertire con le loro idee.
Ornette
.... provate a chiedere a un elettore orgogliosamente leghista di spiegarvi cos'è il "Lodo Alfano".....
strabuzzerà gli occhi, si guarderà intorno e poi con il volume al massimo dirà "Cuséé????" ("Cosa??"
Al nuovo sindaco di Viggiu' è andata ancora bene che non le abbiano ancora gridato "Non esistono negri leghisti"!!
E' curioso quello che succede in Italia dove il partito del Presidente si disinteressa totalmente o giustifica quello che di discutibile il PDC fa fuori e dentro il suo ruolo istituzionale, mentre l'alleato di governo si occupa solo di feste campestri, gadgeds e riti celtici, ampolle e altre minkiate, ma si guarda bene di commentare i dati sul debito pubblico (1750 miliardi di euro) o sul calo dell'occupazione in Eurolandia o le manovre speculative sul prezzo della benzina.
La Lega Nord parla alla gente, è radicata pronfodamente sul territorio, è il partito di lotta contro Roma ladrona da 25 anni e di governo....ecco il segreto del suo successo!
Salvini stava a TETRIS lo scorso venerdi.
Telese (santo subito) ha mandato in onda un pot-pourri di dichiarazioni d'annata e fino ai giorni nostri dei piu' (in)validi reppresentanti lumbard.... da Borghezio che prende a calci in culo gli immigrati, a Gentilini che vuol fare tabula rasa dei bambini rom, a Bossi che alza il medio e insulta il tricolore annunciando la discesa dai monti dei fucili bergamaschi ecc., fino ai respingimenti e al cattivismo "maroniani" che tanti cittadini han portato in "gabina" (come dice l'Umberto) elettorale a votare le camicie verdi.
E come non ricordare la proposta dello stesso Salvini delle carrozze della metro "dedicate" ai milanès???
Nonostante la LN sia ora al governo da quelle frasi, da quelle odiose istigazioni all'intolleranza, nessuno dei presenti in trasmissione rappresentanti dei leghisti al governo prende le distanze; questo è il linguaggio ancora oggi valido e (a quanto pare) piace a tanti!
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