mercoledì 23 giugno 2010

I due veri estremi della politica

Qui sotto il secondo post del giorno, di Authan. Il primo era di Francesca.

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In politica ci sono due estremi, che al contrario di quel che si crede non sono destra e sinistra. Gli estremi sono il dire sempre e solo quello che è giusto da un lato, e il dire sempre e solo quello che piace dall'altro.

Nel primo caso abbiamo Il Politico Intellettuale, che vola alto come le aquile. Tale figura ragiona su basi concettuali, partendo da una moltitudine di valori, principi, ideali di base, e affronta un problema profondendo ogni sforzo per arrivare alla soluzione più giusta, nel senso di più equilibrata in termini assoluti, tenendo conto di tutte le esigenze di ogni possibile segmento della società civile, ma senza sposarne totalmente alcuna. Il Politico Intellettuale parla alle menti degli elettori cercando il consenso tramite complesse opere di convincimento di quel che si considera buono e giusto.

Nel secondo caso abbiamo invece Il Politico Opportunista, che cammina annusando la terra e l'aria come i maiali. Tale figura ragiona su basi istintive, partendo da pochi semplici concetti concreti, e affronta un problema circoscrivendolo ai riflessi pratici che esso provoca sul proprio bacino elettorale, unico target di cui si tiene conto. Il Politico Opportunista si rivolge alle pance degli elettori, ne solletica gli istinti, lodevoli o deprecabili che siano, e dice ai propri seguaci sempre ciò che essi desiderano sentirsi dire. Il consenso viene cercato non persuadendo i cittadini, ma semplicemente eccitandoli.

Ribadisco, quelli citati sono i due estremi dello spettro, come il bianco e il nero in una scala infinita di grigi. Tra i due estremi c'è di tutto e di più. Il prendere tutti gli attuali movimenti politici, i loro leader, i segretari, i presidenti, i vice, gli ideologhi, i colonnelli, i portavoce e i portaborse, e il collocarli ciascuno più spostato verso un versante piuttosto che verso l'altro, è un esercizio che lascio al lettore attento.

Faccio solo notare, in conclusione, che la definizione dei due estremi di cui sopra non sottintendeva una dicotomia Bene/Male, buoni e cattivi, il Meglio su un versante, il Peggio sull'altro. Anzi, per quel che mi riguarda, secondo la mia percezione sia i politici troppo Intellettuali che quelli troppo Opportunisti sono tutti egualmente "cattivi", anche se per diverse ragioni. La suddivisione semmai è un'altra. Se i politici cattivi sono quelli riconducibili ad entrambi i versanti estremi, i bravi sono invece quelli che, trovando la miglior sintesi tra istinto e ragione, nello spettro si posizionano esattamente a metà.

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Doppio contributo multimediale. Uno per le aquile, e uno per i maiali.

- Eagles, "I Can't Tell You Why" (1979)

- Pink Floyd, "Pigs (Three Different Ones)" (1977)




Nothin's wrong as far as I can see
You make it harder than it has to be
And I can't tell you why
No, baby
I can't tell you why...






With your head down in the pig bin
Saying "keep on digging"
Pig stain on your fat chin
What do you hope to find?



17 commenti:

Gabriele, Monza ha detto...

Caro Authan,

il secondo profilo che hai delineato, non ha forse delle implicazioni negative più vicine all'opportunismo invece che al pragmatismo?

A mio parere, il pragmatismo é invece una dote "trasversale", non necessariamente legata all'interesse della propria parte. Lo definirei più uno "strumento", da utilizzare non sempre, bensì secondo le circostanze.

Authan ha detto...

Gabriele,
hai ragione. Il termine "pragmatico" che avevo usato non mi convinceva, ma non trovavo un vocabolo migliore. Me l'hai trovato tu, "opportunista". Perfetto, tanto che ho già corretto il testo. Grazie.

x ha detto...

Ha ragione Gabriele.
Insito nel termine un valore positivo.
Una persona pragmatica è chi non si perde davanti alle difficoltà, una persona estremamente pratica, determinata, molto logica, poco incline a perdere tempo davanti a inezie e che punta dritto al cuore del problema, che trova sempre la soluzione a tutto e in poco tempo. Pragmatico è esattamente l'opposto di indeciso.
La persona pragmatica in genere è una persona che sa sempre prendersi le proprie responsabilità e affronta la vita con un bel sorriso e alla faccia di chi le mette i bastoni fra le ruote.
Se pero' pensiamo al "domestico campione del fare" e al suo sfuggire in ogni modo ai tribunali... altro che prendersi le proprie responsabilità!
Un agire motivato unicamente da interesse e tornaconto = opportunista.
Poi mi collegherei al passaggio: Il Politico Opportunista si rivolge alle pance degli elettori.....Il consenso viene cercato non persuadendo i cittadini, ma semplicemente eccitandoli per aggiungere che questo modello è talmente opportunista da aver introdotto termini inediti in politica, quali AMORE e ODIO, per esacerbare gli animi delle opposte tifoserie elettorali e radicalizzare cosi lo scontro con l'avversario per non dargli modo di rivelare delle qualità di contraltare legittimato al confronto democratico.

Gabriele, Monza ha detto...

Comunque concordo sul fatto che il "politico intellettuale" non é necessariamente buono, così come il "politico opportunista" non é necessariamente cattivo.

Ciò che conta é la capacità di ottenere risultati, possibilmente coerenti con le proprie idee.

Spesso invece gli intellettuali non ottengono risultati (ogni riferimento al PD é puramente voluto), mentre gli opportunisti ne ottengono fin troppi, di solito con rilevanti "effetti collaterali".

Purtroppo, di politici equilibrati, che sappiano presidiare la Terra di Mezzo, ve ne sono ben pochi.

Authan ha detto...

Hai centrato il punto in pieno, Gabriele.

x ha detto...

Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ovvero l'esempio perfetto di Politico pragmatico non opportunista!

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/56123girata.asp

Che ne pensate?

I commercianti attaccano: «Trenini e navette annunciati dal Comune? Fanno ridere!», «Matteo mi hai deluso, avevi promesso l'abolizione della Ztl», «la gente non viene più in centro». E il sindaco: «Se mi dimostrate che la Ztl vi fa perdere incassi, mettendo le vostre dichiarazioni dei redditi online, vi abbasso la tassa sui rifiuti e quella sull’occupazione di suolo pubblico!». Discussione chiusa.

Gabriele, Monza ha detto...

Aggiungerei anche la figura del "Trasformista", cioé di colui che, senza idee proprie, si muove perennemente da un estremo all'altro, alla continua ricerca di uno spazio vitale che altrimenti gli verrebbe negato per manifesta insipienza.

Di questi, nel panorama italiano, ne abbiamo a iosa.

Gabriele, Monza ha detto...

@ Francesca

splendido, Matteo Renzi é uno di qui pochi a cui mi riferivo, lo seguo con interesse.

x ha detto...

@ Gabriele

ammenomale!
sembra invece che sparare addosso al PD sia lo sport nazionale!
E chissà se segui anche il (probabile) candidato a Palazzo Marino....? tale Roberto Cornelli, uno che secondo me farà strada!

http://www.google.it/search?hl=it&q=candidato+sindaco+milano+pd+2010+cornelli&aq=f&aqi=&aql=&oq=&gs_rfai=

Gabriele, Monza ha detto...

@ Fran

sì, é vero, il tiro al bersaglio sul PD é diventato forse eccessivo.

D'altronde, l'attuale dirigenza non ha capito che occorre fare, immediatamente, un bel passo indietro e lasciare spazio ai Renzi, Serracchiani, Civati e Cornelli (che non conosco, ma rimedierò).

E quindi le punzecchiature ai "vecchi colonnelli" mi sembrano assolutamente necessarie.

Anche perché, se guardo allo schieramento avversario, il ricambio generazionale é già avviato. Al momento opportuno, Mister B potrebbe mandare avanti Alfano, Lupi, Carfagna (...), Prestigiacomo, se non Cota o Zaia tra i leghisti.
Tutti già ministri o governatori.
E il PD?

x ha detto...

@ Gabriele

Assolutamente d'accordo e soprattutto quello che i vecchi del PD (tipo Chiamparino) non devono piu' dire è che bisogna rifondare un partito democratico del nord su modello della LN.
e manco Enrico Letta lo deve dire.
Spero che con le ultime vicede si siano finalmente convinti di quanto fumo senza ciccia ci sia da quelle parti!

Ottimo Pippo Civati. Lo stimo, anche se qualcuno lo ha definito un bimbominchia.... mah...

Gabriele, Monza ha detto...

Francesca,

non so se Civati sia un bimbominchia (ecchevvordì?) però, tanto per fare un esempio di opportunismo con effetti collaterali, magari é di pasta diversa da quel tal D'Alema che approfitto' (contribuì?) delle difficoltà di Prodi per sostituirlo a Palazzo Chigi.
Col risultato di perdere le successive elezioni del 2001.

Unknown ha detto...

Sarebbe bello pensare che un politico intellettuale possa avere il successo del contrapposto opportunista.
Attualmente, è ovvio, non è cosi'.

Io apprezzo moltissimo un politico che dice quello che crede sia giusto, senza farsi condizionare da strategie od opportunismi, quindi mi sento idealmente molto piu' vicino all'intellettuale che all'opportunista.

Un politico carismatico puo' benissimo configurarsi all'estremo intellettuale dello scenario descritto da Authan ed ottenere ugualmente successi, e i successi sarebbero duraturi, frutto di risultati, non di umori.

Ecco cio' che manca veramente in giro da contrapporre all'indubbio carisma di B.

Ciao, Bernard.

PaoloVE ha detto...

@ bernard:

mi fai venire in mente alcuni discorsi celebri, su tutti quello di ML King che iniziava con "I have a dream...".

Forse la distinzione tra il politico intellettuale e quello opportunista non coincide con quella tra il bene ed il male, però a segnare positivamente le epoche nella storia non sono mai stati i politici opportunisti: Kennedy, King, Adenauer, Mandela, Gorbaciov, Walesa, ... parlavano ai cuori delle folle, non ai loro stomaci, e, proprio perchè intellettuali, avevano la capacità di vedere lontano.

L'opportunsmo è invece quello che sta segnando da decenni la nostra politica, con i risultati che vediamo.

Saluti

Paolo

Michele R. ha detto...

Consentitemi un'applauso per l'ultimo commento di Paolo che sottoscrivo in toto.

Anch'io ho un sogno...
Sapere di poter contare su una classe dirigente piu` onesta e responsabile.

Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

Siamo alle comiche finali...

Umberto Bossi che si scusa per ciò che ha detto sulla nazionale perchè c'è stata una levata di scudi generale. Naturalmente quando sostiene di pulirsi il c**o con il tricolore andava bene cosi e nessuno dalle parti del cdx ha mai belato sulla faccenda e naturalmente UB non ha mai sentito il bisogno di scusarsi.

Insomma...
Guai a toccare la nazionale di calcio, ma per il resto va tutto bene!