venerdì 29 febbraio 2008

Liechtenstein

Nota preliminare: ho modificato leggermente il manifesto di questo blog, perché ho deciso di chiarire che quando Cruciani dice/dirà qualcosa di particolarmente meritevole o comunque assume una posizione non comoda ma condivisibile su un qualche tema, io intendo applaudirlo. Questo blog, ribadisco, non è un “tiro al Cruciani”.

Venendo alla Zanzara di ieri sera, il momento topico è stato la mini-diatriba che Cruciani ha avuto con un ascoltatore sui guadagni nel Liechtenstein di Buttiglione e sulla dichiarazione dei redditi dell’esponente UDC. Aveva mille volte ragione Cruciani, l’obiezione dell'ascoltatore era priva di fondamento e Cruciani non deve assumere il ruolo di esattore delle tasse.

Forse si può arrivare a dire che qualche domandina un po’ più maliziosa a Buttiglione, approfittando della sua presenza, magari la si poteva pure fare. Ma su altri temi, legati alle elezioni, diversi dalla questione Liechtenstein (con la quale è ormai assodato che l’esponente UDC non ha nulla a che fare). Ad esempio si poteva approfondire il ridicolo ricongiungimento tra UDC e Rosa Bianca, dopo la scissione di appena un mese fa. Non facevano prima a rimanere insieme?

Sul Liechtenstein, se una critichina a Cruciani si deve per forza esprimerla, si può osservare che non si è francamente capito in modo chiaro quale fosse la sua posizione, sempre che ne abbia una ben definita. Ma forse non ce l’ha. Del resto, Cruciani mica può vivere di sole certezze, no?

Due parole, allora, per esprimere la mia opinione sulla vicenda.

Primo punto. Quando una persona commette scientemente un reato si assume implicitamente il rischio di essere scoperto e di essere eventualmente esposto al pubblico ludibrio, indipendentemente dalle modalità (corrette o scorrette) con cui ciò avviene. Se non vuole correre il rischio, non commetta il reato.

Secondo punto. I buoni (gli investigatori) devono giocare secondo le regole e rispettare la legge. Perchè se non lo fanno, autorizzano implicitamente anche i cattivi a non farlo.

Terzo punto, conseguenza dei precedenti. Il metodo con cui la lista di evasori è stata ottenuta dagli investigatori tedeschi è discutibile ed è giusto che se ne parli perché non è una questione irrilevante. Tuttavia, ora che questa lista c’è, se essa contiene nomi di personaggi che rappresentano politicamente una nazione, o che si candidano a diventare tali, a mio avviso tali personaggi devono rendere conto pubblicamente del loro operato.

Questa mia opinione, per la cronaca, è applicabile perfettamente anche alle varie vicende di qualche tempo fa legate alle intercettazioni telefoniche che vedevano coinvolti dei politici.

Cambiando discorso. Ieri sera c’era Di Pietro ad AnnoZero. Facile prevedere che stasera si ballerà alla Zanzara, e con ogni probabilità qui nel blog si tornerà al “No Cruciani no”. A presto.

giovedì 28 febbraio 2008

Cruciani rompa gli indugi

Zanzara fiacca ieri sera, con largo spazio dedicato al Festival di SanRemo, un evento che a mio avviso lascia indifferente la gran parte dell’audience della Zanzara (che io chiamo “i mosquitos”. Se il Nicoletti di Melog ha le groupie, Cruciani può avere i mosquitos).

Registrato lo sdoganamento dell’espressione “mi fa orrore” (e io che pensavo fosse offensiva almeno quanto “lerciume”), uso questo post per una considerazione di carattere generale sulla trasmissione e sul suo anfitrione factotum.

Come sapete, Cruciani ha uno stile di conduzione fuori standard. Non pretende di recitare la parte del moderatore super-partes, ma anzi, egli stesso si fa vanto di non volerlo fare, preferendo invece prendere posizione anche con opinioni talvolta impopolari.

E diciamolo, a noi mosquitos questo piace. E’ proprio questo stile di conduzione a rendere il programma più stimolante e interessante. Cruciani fa tendenza, come detto da qualcuno ieri sera, e gli ascoltatori bramano di sapere la sua opinione un po’ su tutto. Non per allinearsi (Cruciani non è mica un Messia), ma per confrontarsi.

E allora io mi domando: c’è davvero là fuori un ascoltatore che non ha alcuna curiosità di sapere per quale partito voterà Cruciani alle elezioni di Aprile? Perché non dirlo chiaro e tondo in radio? C’è qualche reale impedimento a rompere gli indugi e uscire allo scoperto?

Considerando che Cruciani non si fa problemi a criticare anche molto duramente un partito o un leader politico (vedi Di Pietro), perché mai dovrebbe averne ad elogiare pubblicamente il partito e il leader che più gli aggrada, motivando la sua preferenza?

E’ una considerazione del tutto analoga al discorso del distruggere e costruire: è facile essere distruttivi (criticare) ma per fare qualcosa di utile bisogna essere costruttivi e propositivi. Cruciani lo ripete spesso, e giustamente. E’ questo che mi spinge ad invitarlo a fare e a motivare la sua dichiarazione di voto.

In attesa di un responso, come un bambino vorrei dilettarmi, solo per gioco, a provare a indovinare, andando per esclusione.

Dunque… E’ facile escludere il Partito Democratico, visto che la frecciatina quotidiana al PD non manca mai. E poi il PD è alleato con Di Pietro che fa orrore ed è l’equivalente moderno di Torquemada.

La Sinistra Arcobaleno? Per carità. Sono comunisti, pacifisti, ecologisti. Tutta gente che vive fuori dalla realtà e non sa stare al mondo.

La Lega è troppo becera pure per Cruciani. Mi rifiuto anche solo di pensare che possa votarla.

Mastella gli ha sempre fatto pena (nel senso di compassione), ma dubito che ciò sia sufficiente a garantirgli il suo voto.

Storace conta come il due di picche nella briscola. Boselli è troppo laico. Casini è troppo cattolico.

Cosa rimane, ho dimenticato qualcuno? :-)

"Escluso l'impossibile, quel che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità".
(Sherlock Holmes ne Il segno dei quattro)

mercoledì 27 febbraio 2008

Lo screening dei candidati

Oggi vado controcorrente, perché questo post non è della serie “No, Cruciani, no” ma è invece della serie “Sì, Cruciani, sì”.

Sto facendo riferimento allo “screening” delle candidature annunciato nella puntata di ieri della Zanzara. Lo voglio, questo screening, lo bramo. Spero sia fatto con cura andando a scovare, lungo tutto l’arco degli schieramenti politici, scheletri nell’armadio, voltafaccia, gravi incoerenze.

Io inoltre, al contrario di Cruciani, sono anche interessato alla fedina penale dei candidati. Chiedo che questa informazione rientri nello screening.

Sempre a proposito delle candidature, mi domandavo se non si poteva fare qualcosa di ancora meglio.

Ad esempio: perché la redazione della Zanzara non prepara una sorta di questionario con un po' di domande precise e scomode, da mandare al maggior numero possibile di candidati con la preghiera di fornire risposte esaurienti e circostanziate?

Una sorta di autocertificazione. Non solo per avere buoni elementi con cui giudicare un candidato, ma anche per avere uno scripta manent da tenere nel cassetto per vedere poi se nel tempo le intenzioni e le idee si concretizzano o se invece vengono disattese.

Qualche esempio di domanda di cui vorrei avere la risposta dal maggior numero possibile di candidati.

(Se mi venissero in mente altre domande importanti, edito il post e le aggiungo)


ECONOMIA

1) Supponendo che lei sia favorevole all’abbassamento della pressione fiscale, in che modo intende finanziarlo? Può dirci, con grande dettaglio, in quali settori la spesa pubblica può essere tagliata?

2) Secondo lei, l’abbattimento del debito pubblico è un obiettivo prioritario o secondario? Se prioritario, come andrebbe perseguito in dettaglio? Se secondario, perché lo ritiene tale?


POLITICA AMBIENTALE ED ENERGETICA

3) Quale politica energetica dovrebbe seguire il nostro paese per alleviare la dipendenza dal petrolio?

4) Avrebbe problemi ad acconsentire pubblicamente alla costruzione di una centrale nucleare, di un termovalorizzatore o di un rigassificatore a pochi chilometri da casa sua?

5) Qual è, concretamente, la soluzione al problema dei rifiuti nel napoletano? Se la popolazione rifiuta le soluzioni proposte (apertura discariche, costruzione inceneritori, ecc), come si dovrebbe reagire?

6) E’ favorevole alla TAV? Se la popolazione della Val Di Susa dovesse ancora dar luogo a pesanti iniziative di protesta, come bisognerebbe reagire?


SISTEMA GIUDIZIARIO E PENALE

7) Qual è la sua posizione nei confronti del nostro sistema giudiziario? In che modo andrebbe riformato?

8) Riguardo alle pene, per quali reati andrebbero inasprite o alleggerite? Qual è, concretamente, la soluzione al problema del sovraffollamento delle carceri?


TEMI ETICI

9) Concretamente, parlando di temi etici (aborto, fecondazione assistita, eutanasia, coppie di fatto, etc.) può dirci se e come intende adoperarsi per modificare/abrogare le vigenti leggi? Servono nuove leggi che colmino qualche vuoto legislativo?


RIFORME

10) Se dipendesse da lei, quale sistema elettorale adotterebbe, e, in dettaglio, quali riforme istituzionali farebbe?


INFORMAZIONE E TELEVISIONE

11) Esiste secondo lei in Italia un problema di pluralismo nell’informazione? Il sistema televisivo andrebbe riformato? La RAI andrebbe privatizzata, tutta o in parte? Servono o no nuove leggi che limitino la quantità di network televisivi nazionali possedute da un unico soggetto?


MISSIONI MILITARI

12) Secondo lei è giusto, doveroso, economicamente sostenibile, che l’Italia partecipi a missioni militari internazionali? Sì, sempre? No, mai? Solo in certi casi?


SICUREZZA

13) Esiste un problema sicurezza in Italia? Concretamente, cosa bisogna fare per migliorare il senso di sicurezza dei cittadini?

martedì 26 febbraio 2008

Il Grillo nazionale

Che Cruciani abbia una scarsa considerazione di Beppe Grillo è risaputo.

Ne ha dato prova anche ieri sera, quando, all’inizio della puntata della Zanzara, ha mandato in onda (con successivi commenti sarcastici) alcuni frammenti del monologo del comico genovese in occasione del recente Monnezza Day a Napoli.

Bisogna essere sinceri: in questa particolare circostanza, è impossibile dare torto a Cruciani. Alcune sparate di Grillo sono imbarazzanti, prima fra tutte l’invito ai campani a dichiarare l’indipendenza, stile Kosovo.

Tuttavia, trovo che questo continuo accanirsi contro Grillo sia riduttivo e ingeneroso.

Tra i mille difetti del comico (demagogia, insofferenza ai confronti, scarsa concretezza), sarebbe opportuno che Cruciani mettesse in risalto anche almeno un indiscutibile pregio: il picco di popolarità di Grillo, in corrispondenza del V-Day, ha se non altro contribuito a smuovere le acque del mondo ingessato della politica, sebbene in modo confuso, come una palla di biliardo che colpisce nel mucchio nella speranza che qualche altra palla finisca in buca.

La cosiddetta ventata di “antipolitica” (brutto termine che non mi è mai piaciuto) ha avuto l'oggettivo merito di portare i partiti a sentirsi sotto osservazione costringendoli a sforzarsi di apparire più puliti agli occhi dei cittadini. Una sorta di auto-censura.

Come conseguenza, con ogni probabilità il prossimo parlamento sarà popolato da un numero inferiore di elementi che hanno avuto guai con la legge, e questo, a opinione di molti (anche mia), non può che essere un bene.

A dire il vero, come sanno i fedeli ascoltatori della Zanzara, Cruciani tende sempre a minimizzare la questione delle candidature di inquisiti o condannati, sostenendo che alla fine i partiti si assumeranno la responsabilità di delle candidature che presentano. Gli elettori -sostiene Cruciani- se non approveranno faranno mancare il voto.

Eh no, Cruciani. La fai troppo semplice.

Innanzi tutto non sempre l’elettorato può con facilità sapere chi sono e che reputazione hanno i candidati. Inoltre, io potrei voler votare un partito pur disapprovando una delle candidature. Se ci fosse la preferenza potrei almeno evitare di favorire l’indesiderato. Senza la preferenza, mi è impossibile. La differenza è sostanziale, caro Cruciani.

Detto questo, mi dichiaro comunque d’accordo con Cruciani quando dice che non serve una legge per regolamentare le candidature di inquisiti o condannati. Mi accontento dell’auto-censura, che però deve essere richiesta a voce alta, stimolata, caldeggiata, dato che delle segreterie dei partiti non ci si può fidare molto.

Ed è un fatto che sebbene in linea generale candidature discutibili se ne vedano ancora (operaio Thyssen, partecipante al grande fratello, etc.), almeno sotto il fronte delle candidature di persone che hanno avuto guai con la legge la situazione è migliorata. Di questo, diamone atto, bisogna ringraziare il nostro Grillo nazionale.

lunedì 25 febbraio 2008

Cruciani e Ferrara

Se c’è un aspetto che non riesco a perdonare a Cruciani è il suo occhio di riguardo verso Giuliano Ferrara.

Si dà il caso, infatti, che la stima che Cruciani prova verso il direttore del Foglio è uguale e contraria alla mia disistima. Tale disistima è dovuta in parte alla boria e alla tracotanza che contraddistingue, almeno ai miei occhi, il soggetto in questione, e in parte alla sua discutibile storia politica.

Ferrara inizia la sua carriera politica da sessantottino, nel PCI. Poi, negli anni, si sposta sempre più a destra: prima PSI, poi Forza Italia. Ora, di fatto, si è trasformato in un teo-con. Fermo restando il diritto di ognuno cambiare opinione, faccio fatica ad accettare “salti della quaglia” così clamorosi, non importa la gradualità con cui sono avvenuti. Proprio non riesco a provare fiducia verso persone del genere. Colpa mia, son fatto così.

A dare poi il colpo di grazia ad ogni possibile ipotesi di rivalutazione del personaggio è la recente iniziativa sulla moratoria anti-aborto, sviluppatasi poi con la creazione di una lista “Aborto no grazie” che si presenterà alle imminenti elezioni politiche.

Con tutti i problemi che ha il nostro Paese (lavoro, sanità, rifiuti, sicurezza, riforme, ecc. ecc.), Ferrara cosa contribuisce a portare al centro dell’attenzione, in piena campagna elettorale? L’aborto.

Pazzesco. Ma com’è possibile, dopo oltre trent’anni, mettere ancora in discussione questo elementare diritto delle donne all’autodeterminazione e alla libera scelta? Se ne sentiva davvero il bisogno?

Cruciani, pur senza appoggiarlo, difende Ferrara ricordando che il suo fine ultimo sarebbe quello di arrivare a modificare la dichiarazione dei diritti dell’uomo, e non abrogare la legge 194. Ferrara vuole solo sensibilizzare, riportare alla ribalta la discussione su questo delicato tema. Il tutto, alla fine, si ridurrebbe ad una provocazione.

No, Cruciani. NO.

Perdonatemi, ma questa è ipocrisia allo stato puro. Chi promuove una lista che si chiama “Aborto no grazie” che messaggio manda secondo Cruciani? Se Ferrara diventasse Ministro della Sanità, come auspica, cosa succederebbe? Ho sentito con le mie orecchie Ferrara dire che come primo atto si opporrebbe alle interruzioni di gravidanza per feti affetti da una sindrome di Klinefelter. Gli oppositori di Ferrara davvero non hanno motivo di preoccuparsi per la sorte della 194?

Ma facciamo finta che sia vero. Poniamo che la 194 non venga toccata. In quali modi pratici, esattamente, Ferrara si adopererebbe, nel ruolo di Ministro della Sanità per (parole testuali) “ridurre possibilmente a zero il tasso dell’aborto di massa”?

Il nostro “nemico delle banalità” Giuseppe Cruciani, il cui primo comandamento è “parlare chiaro” non trova tutta l’iniziativa di Ferrara un po’ troppo vaga e demagogica?

Non ne sono certo, ma ho l’impressione che la risposta sia sì. Tuttavia, Cruciani, per non ferire l’amico Ferrara, non osa dirlo con fermezza. Lo faccia, Cruciani, non abbia paura!

Per concludere, mi permetto anche di suggerire a Cruciani una battuta provocatoria da rivolgere al direttore del Foglio. La battuta è ispirata alla brutale (ma condivisibile) risposta con cui Cruciani ha recentemente liquidato un radioascoltatore che elogiava Cuba e Fidel, invitandolo a trasferirsi nell’isola caraibica prima che sia troppo tardi.

Ecco la battuta: caro Ferrara, un biglietto Ryanair di sola andata per l’Irlanda costa poche decine di euro. Buon viaggio.

domenica 24 febbraio 2008

Diritto di parola, diritto di critica

Lo scopo di questo blog è quello di controbattere discutibili considerazioni di Cruciani quando effettivamente lo merita. Non è quello di trovare a tutti i costi, ad ogni singola puntata della Zanzara, qualcosa da criticare ferocemente.

Riguardo la Zanzara di venerdì 22/02/2008, a parte l’intervista forse un po’ troppo accomodante all’ex Prima Linea D’Elia da parte di un imbarazzato Cruciani, indeciso su quale posizione prendere (sono indeciso anch’io, confesso) non ho particolari appunti da rilevare.

Pertanto, approfitto di questo post per tirare pesantemente le orecchie a Cruciani rivangando una storia di qualche tempo fa: la famigerata visita del Papa all’Università la Sapienza di Roma.

Ricapitoliamo i fatti. Nel 2007, il rettore della Sapienza invita il Papa a tenere una “lezione” o comunque un discorso nel gennaio 2008. Per mesi nessuno se ne occupa, finché a pochi giorni dall’evento, non viene portato alla ribalta un documento preparato un gruppo di professori universitari nel quale si pone una questione di opportunità e si auspica che l'incontro possa essare annullato.

Notare: i professori non discutono il diritto alla parola del Papa. Discutono l’opportunità che tale diritto sia esercitato in un luogo (laico) di scienza, anche in considerazione di certe discutibili (ma sono tentato di scrivere "aberranti") dichiarazioni di Ratzinger su Galileo. Il tutto senza minacce, senza preannunciare scioperi, barricate o altri atti estremi. Non c’è volontà di impedire fisicamente, con ogni mezzo necessario, la visità del Papa. C’è solo il legittimo esercizio del diritto di critica.

Si può essere d’accordo o meno con i professori (io lo sono), ma non si può mistificare la realtà come invece è poi nei fatti avvenuto. Il documento dei professori non è niente più che un legittimo esercizio del diritto di critica. Punto.

Ma a Radio Vaticana e a qualche giornale di area cattolica (magari dietro opportuni “suggerimenti”, ma queste sono mie speculazioni) non par vero di poter strumentalizzare con facilità il documento al fine di montare un caso nazionale: il Papa e il mondo cattolico diventano all’improvviso povere vittime dell’intolleranza.

Complice l’assenza di altre notizie di rilievo, gli altri giornali e organi d’informazione si accodano al gregge e la vicenda diventa per alcuni giorni quella maggiormente discussa, anche nella nostra amata Radio 24.

Dal laico Cruciani mi sarei atteso un po’ di equilibrio. Invece, con mio sconcerto, egli si presta a questo triste gioco, unendosi al coro dei “Povero Papa, oh, povero Papa! Professori intolleranti, che pena, che infamia, che vergogna!”.

Come sempre accade in queste situazioni (era prevedibile), le posizioni si estremizzano, e, tristemente, gruppuscoli di studenti dementi (lo riscrivo: dementi) comunicano di stare organizzando azioni di disturbo, muri sonori, chiassose contestazioni.

La storia finisce con il Papa che rinuncia alla visita, recitando la figura della vittima dell’oppressione, e il mondo cattolico trova, dal nulla più assoluto, argomenti con cui rivendicare il proprio orgoglio e rafforzare le proprie posizioni.

Io mi chiedo: ma se la vicenda del documento dei professori non fosse stata pompata e strumentalizzata, la visita di Ratzinger si sarebbe potuta svolgere senza particolari problemi, così come avvenne per Papa Wojtyla alcuni anni addietro?

Io sono convinto di sì. E sarò malizioso, forse, ma il sospetto che tutto il caso sia stato architettato e preorganizzato ad arte rimane fortissimo.

Spiace molto che tale sospetto non abbia sfiorato Cruciani, il quale, invece, come detto, si è prestato alla commedia contribuendo nel suo piccolo, con la sua trasmissione radiofonica, ad esacerbare gli animi e ad estremizzare le posizioni.

Posso facilmente prevedere una possibile replica di Cruciani a questo mio post: se non ci fosse stato il documento dei professori, non sarebbe nato alcun “caso”, architettato o meno. Sono i professori i primi responsabili, sono loro ad aver sbagliato.

No, Cruciani. NO.

E’ pacifico che il Papa (come chiunque altro) deve avere libertà di parola. Sempre, comunque e dovunque. Ma è altrettanto pacifico che anche il Papa deve sottostare al diritto di critica.

E di critiche questo Papa, a seconda di molti, me compreso, ne merita tante. Lasciamo perdere aborto e eutanasia, che riguardano la coscienza di ognuno, ma citiamo ad esempio le sue posizioni sull’omosessualità, sull’uso degli anticoncenzionali, sulla procreazione assistita, sulla ricerca medica.

Non è insensato ritenere che un luogo di scienza (com’è un’Università) non sia un luogo appropriato per questo Papa, così come un raduno hippy non lo sarebbe per un generale delle forze armate.

Esternare questo pensiero è un mio diritto, così come lo è per i famigerati professori. Non c’è nulla di eversivo, non c’è nulla di intollerante, io esercito solo un diritto di critica. Il Papa vuole andare alla Sapienza? Ci vada, santo cielo! Io dico solo che non sono d’accordo, che secondo me è inappropriato, e per quel che mi riguarda finisce lì.

Se poi il mio pensiero (o il pensiero dei professori) viene strumentalizzato, distorto, esagerato, da un lato per fomentare l’orgoglio cattolico, e dall’altro per fomentare l’orgoglio anti-cattolico, con conseguenti situazioni spiacevoli, la colpa è solo e unicamente di chi strumentalizza, di chi distorce, di chi esagera.

venerdì 22 febbraio 2008

Servo dei padroni

Ieri sera Cruciani ha stigmatizzato, definendola "molto grave" e "pericolosa" (parole testuali) l'uso della espressione "servo dei padroni" da parte di un esponente della Sinistra Arcobaleno che si riferiva, ovviamente in modo critico, all'economista Pietro Ichino, candidato dal PD alle elezioni di Aprile 2008.

L'espressione è infelice, sono d'accordo.

(E, detto per inciso, è un'espressione che non condivido, e che non condividerei neanche se il concetto fosse stato espresso in modo più soft. Io apprezzo Ichino, ci tengo a dirlo.)

Ma definirla "molto grave" e "pericolosa", e sostenere che espressioni come queste possono essere interpretate da qualche sciagurato come un invito a colpire fisicamente, significa darne una interpretazione stra-esagerata.

No, Cruciani. NO.

Se la frase fosse stata "Tizio è un nemico del proletariato e va eliminato" allora è un altro discorso.

Ma "servo dei padroni" è solo una frase e niente più. Colorita. Quasi bossiana o borgheziana, oserei dire, per quanto è in effetti becera e grossolana. Fa fare brutta figura a chi l'ha pronunciata, ma finisce lì. Chi l'ha pronunciata NON istiga al terrorismo, né volontariamente né involontariamente.

Cruciani, volontariamente o involontariamente, ha fatto passare il messaggio che nella Sinistra Arcobaleno ci siano esponenti che istigano (involontariamente) al terrorismo. Pur senza dirlo esplicitamente, questo è il messaggio che si è percepito.

Questo sì che è "molto grave", perché significa gettare fango e discredito del tutto gratuito su un movimento politico perfettamente legittimato.

(A margine, segnalo che non è nelle mie intenzioni dare il voto alla Sinistra Arcobaleno. Giusto per la cronaca.)

Cruciani negherà di aver inteso questo, ma allora dovrebbe spiegare a quali possibili brutte conseguenze faceva riferimento quando ha usato l'aggettivo "pericoloso".

Si deve regolare, Cruciani, perché se l'esponente della Sinistra Arcobaleno ha sbagliato, Cruciani ha sbagliato ancor di più.

Le parole sono pietre? Certamente. Ma il caro Cruciani sia equilibrato e non lanci macigni in risposta a sassolini.

Il manifesto di questo blog

A ora di cena, chi desidera un po' di dibattito su temi di politica e attualità può scegliere tra due talk show radiofonici abbastanza simili tra loro:

- Zapping su Radio 1 RAI, condotta da Aldo Forbice.
- La Zanzara, su Radio 24, condotta da Giuseppe Cruciani.

Per un po' di tempo ho seguito un po' una trasmissione e un po' l'altra, a caso. Ma poi la scelta è caduta definitivamente su La Zanzara, ed è proprio questo il programma che, tra i due, io consiglio. Vorrei spiegarvene i motivi.

1) Zapping va in onda ben 15-20 minuti dopo la fine del GR1 delle 19. In tale lunghissimo intervallo, oltre a una valanga senza senso di pubblicità, va in onda l'agghiacciante programma religioso "Ascolta, si fa sera". Pur di non ascoltarlo, ero solito cambiare stazione o spegnere la radio per alcuni minuti.

2) Il conduttore di Zapping, Aldo Forbice, mi è insopportabile. Questione di gusti. Mi infastidisce fisicamente. E' un problema mio, sicuramente. Ma così è. Magari un giorno vi spiegherò i motivi più in dettaglio, se a qualcuno dovessero mai interessare.

3) La Zanzara inizia prima, è piu snello, ha più ritmo, è più efficace.

4) Il conduttore della Zanzara, Giuseppe Cruciani, è pungente (...come una zanzara), stimolante, raramente banale, talvolta fastidioso (...come una zanzara). Anche grazie ad un linguaggio ruvido, non accostabile a quello dei moderatori tradizionali, è difficile rimanere indifferenti ai suoi commenti.

Già. Difficile rimanere indifferenti. Appunto...

Cruciani da alcuni anni si è costruito un pulpito dal quale può chiosare a piacimento su ogni tematica possibile, e voi capirete come statisticamente sia impossibile essere sempre d'accordo con lui. Personalmente, trovo che in certi casi Cruciani non sia equilibrato nelle sue disamine e non di rado trovo motivi per essere in disaccordo con lui.

Il poco tempo, la pigrizia, mi avevano sempre portato a lasciar perdere. Ma ora basta.

Da qui nasce l'idea del blog Anti-Zanzara. D'ora in poi, quando sentirò uscire dalla bocca di Cruciani qualcosa di (per me) opinabile, verrò qui e ne parlerò. Controbatterò Cruciani motivando e argomentando le mie osservazioni. Con serenità, senza insulti e senza alcuna violenza verbale.

Una cosa vorrei sia chiara fin dal principio: questo blog non vuole diventare una sorta di "tiro al Cruciani". Chi scrive apprezza in linea generale Cruciani (altrimenti non lo seguirebbe tutte le sere). E' solo che, come detto, a volte non lo trovo equilibrato e vengo preso da uno stimolo irrefrenabile a "riequilibrare" le cose. Ma sempre con toni pacati e con circostanziate argomentazioni, senza limitarsi a slogan.

E in ogni caso, quando a Cruciani dovesse capitare di dire qualcosa di particolarmente meritevole, o comunque assumere una posizione scomoda, non comune, ma condivisibile su un qualche tema, io ne tesserò le lodi qui nel blog.

Lo riscrivo una seconda volta in grassetto, in maiuscolo e in arancione: QUESTO NON E' UN BLOG SPECIFICATAMENTE ANTI-CRUCIANI. Se il massimo contributo che intendete dare a questo blog è insultare Cruciani a prescindere, o se, al contrario, nel caso siate tra coloro che idolatrano acriticamente il conduttore, state quasi decidendo di trasformarvi in paladini a sua difesa presupponendo erroneamente che qui si viva solo per denigrarlo, ebbene, fate il favore di astenervi. Grazie.

Una nota: i commenti di tutti sono ben accetti, purché non volgari e offensivi (in tal caso verranno rimossi), ma per poterli lasciare è necessario autenticarsi con le proprie credenziali Google (dettagli qui). Per favore, sforzatevi di rimanere in-topic (Cosa è in-topic di preciso? Scopritelo leggendo le linee guida per i commenti ai post). Chi, poi, volesse andare oltre e proporsi come articolista, mi contatti via e-mail.

Infine, desidero segnalare che Cruciani è informato dell'esistenza di questo blog, e conosce il mio nome (che per motivi di privacy preferisco non scrivere sul web, ma, se vi interessa, scrivetemi, e privatamente vi dico tutto quel che volete).

E' tutto! Buona lettura.


UPDATE 23/04/2010. Da aprile 2010, Giuseppe Cruciani addirittura in persona ha iniziato a manifestarsi nella zona dei commenti ai post vergando brevi e ficcanti interventi. Molto bene. Le sue annotazioni, molto gradite, appaiono con lo username giuseppe, e tipicamente sono firmate "GC".

Siccome c'è il rischio che qualche idiota, nel vano tentativo di dare un senso alla propria inutile esistenza, possa trovare divertente tentare di impersonare Crux, adottando lo stesso nickname "giuseppe" e firmandosi "GC", spiego qui il modo per eventualmente accorgersene (fermo restando che io poi rimuoverò i falsi, se mai dovessero comparire, nel più breve tempo possibile). Ebbene, basta verificare l'URL che corrisponde al link a cui rimanda lo username "giuseppe". Se è il seguente (prestare attenzione al codice numerico, magari segnarselo), allora GC è davvero quel GC.

http://www.blogger.com/profile/13417763102175010791

Ripeto, il codice numerico che leggete nella parte finale dell'URL qui sopra è quello dell'account Google del vero Giuseppe Cruciani. Smascherare un eventuale fake (il codice sarà inevitabilmente diverso) diventa a questo punto un gioco da ragazzi.